CACCIA ALLA BISMARCK

THE HUNTING OF THE BISMARCK

(OPERAZIONE RHEINUBUNG)

OPERATION RHEINUBUNG



      STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE

L'ERRORE DI LUTJENS

L'ATTACCO DECISIVO DELL'ARK ROYAL

THE ARK ROYAL'S ATTACK

(Tratto da: "Grandi navi da battaglia tedesche della Seconda Guerra Mondiale" di M.J. Whitley, 1989)


Da parte inglese, l'Ammiraglio Tovey si rese finalmente conto dell'errore di calcolo nel tardo pomeriggio del 25, quando si trovava a un centinaio di miglia a nordovest della Bismarck. Il comando costiero RAF mandò i Catalina dello squadrone n° 210 (Islanda) in continue ricognizioni a lungo raggio il 25 e il 26 maggio, senza però alcun risultato. Il 26 maggio Hudson, Catalina e Sunderland perlustrarono col maltempo lo stretto a sud del!'Islanda e quel!o delle Faer 0er, mentre due pattuglie aeree tagliavano la rotta che doveva seguire la Bismarck per raggiungere la costa francese. Il Catalina 2/209 sorvolò la zona sud e I'M/204 quella nord; in caso di avvistamento 5 Beaufort del!o squadrone n° 22 erano pronti a decollare da Kaldadarnes, 8 del n° 42 e 2 del n° 22 da Wick, 10 del n° 217 da St. Eval e 8 del n° 42 da Leuchars, oltre a tutti gli apparecchi disponibili del comando bombardieri.

Sei sommergibili furono inviati a pattugliare le acque in prossimità di Brest e St. Nazaire, mentre la Forza H entrava in azione con Renown, Ark Royal e Sheffield agli ordini dell' Ammmiraglio Somerville, ma tutte le ricerche erano rese particolarmente difficili dal!'incertezza sul!a posizione di molte unità britanniche e dal!a furia del!e tempeste di nord-ovest.

La fortuna della Bismarck durò fino alla mattina del 26 maggio, poi venne avvistata dallo 2/209 attraverso uno squarcio nel!a cortina di nuvole. Il ricognitore segnalò immediata- mente l'avvistamento, seguito a breve distanza da un rapporto più dettagliato, ma subito dopo uscì da dietro le nubi e fu avvistato dalla Bismarck che aprì il fuoco con la contraerea e lo colpì con pressione in diversi punti. A 15 minuti dall'avvistamento, lo 2/2 9 perse il contatto, ma aveva portato a termine il suo compito: a segnalazione intercettata era arrivata all' Ammiraglio Tovey oltre che al Gruppo Ovest, da dove venne ritrasmessa a Lutjens., Ricevuto il rapporto del Catalina, la Forza H mandò subito due Swordfish a lungo raggio dell' Ark Royal in cerca della corazzata, ma vennero preceduti da un ricognitore decollato due ore prima dalla portaerei. Varie unità della RAF e dell' AA mantennero il contatto con la Bismarck per tutto il giorno, finendo di tanto in tanto sotto il fuoco della corazzata, costretta a ridurre la velocità. Tovey voleva arrivare allo scontro diretto, ma, memore della sorte dell' Hood, ordinò alla Renown di non attaccare. 

La Victorious aveva abbandonato la scena da tempo, quindi restavano solo i 30 Swordfish degli squadroni n° 810,818,820 imbarcati sull'Ark Royal alle 14.50 iniziarono a decollare i primi 15, armati di lanciasiluri.

Poi, nel tardo pomeriggio, 10 Sheffield, che all'insaputa della portaerei aveva ricevuto l'ordine di seguire la Bismarck, segnalò di essere entrato in contatto, e il Gruppo Ovest, intercettato il messaggio, 10 ritrasmise a Lutjens, inviando contemporaneamente l' U48 all'attacco dell'incrociatore inglese. Nonostante il mare sempre più grosso e le nuvole sempre più basse, gli aerei dell' Ark Royal continuarono l' attacco, ma, arrivati sull'obiettivo, scambiarono lo Sheffield per la Bismarck, finendo quasi per battere sul tempo l' U48, ma per loro fortuna gli acciarini magnetici erano difettati, e i siluri mancarono il bersaglio. Si preparò quindi un secondo attacco con gli acciarini a contatto e, sotto la direzione dello Sheffield, i 15 Swordfish arrivarono sulla Bismarck verso le 20.30. A nulla servirono le incessanti manovre ordinate da Lindemann e il fitto fuoco della contraerea; un siluro colpì la nave a poppa e un altro, o forse due, la cintura di corazza a mezzanave, mentre tutti gli aerei tornarono indenni sull' Ark Royal. Verso la fine dell'attacco, comunque, lo Sheffield si era avvicinato troppo e aveva ricevuto qualche cannonata dalla Bismarck prima di trarsi in salvo riportando solo lievi danni provocati dalle schegge. La corazzata tedesca risentì poco o nulla delle silurate a mezzanave così come, con grande dispiacere degli incursori, di quella a poppa; almeno in un primo momento.

In realtà, fu proprio questo siluro, che aveva incastrato il timone sinistro sui 12°, a segnare il destino della Bismarck. L'esplosione provocò vari danni, fra cui l'allagamento del tunnel dell' albero motore e del compartimento della barra, che dovette essere evacuato. L 'acqua cominciò ad infiltrarsi dai bulloni allentati e dai premistoppa dei cavi, mettendo fuori uso le pompe d'emergenza che dovevano servire per le sale di poppa. Nonostante il puntellamento delle paratie danneggiate, la forza delle onde vanificò ogni tentativo di tappare la falla nello scafo. Dopo molti sforzi, si riuscì a inserire un timone a mano, che comunque si rivelò inutilizzabile per l'infiltrazione d'acqua e di carburante negli ingranaggi, malgrado gli sforzi degli addetti all'artiglieria secondaria. Si tentò di sbloccare i timoni, di dirigere la nave con i motori, ma fu tutto inutile e la Bismarck piombò nella rassegnazione. Non c'era più via di scampo, anche se l'inchiesta condotta dalla Kriegsmarine stabilì che la nave fu resa di nuovo governabile con un timone di fortuna e che ripartì prima a 17 nodi e poi a 24, pur con un'inclinazione di 5°. 

Lutjens informò dell'attacco il Gruppo Ovest alle 20.54 e 20 minuti dopo comunicò la notizia raggelante dell'ingovernabilità della nave: il timone di fortuna non aveva retto a lungo. La Kriegsmarine assisteva impotente alla perdita della sua ammiraglia; gli U-boat non potevano fare nulla per i danni e la situazione era chiara anche a Lutjens, se alle 21.40 trasmise un messaggio in cui si impegnava a combattere fino all'ultimo colpo, concludendo con "Lunga vita al Fuhrer". 


HISTORY OF THE BATTLE:

THE ARK ROYAL'S ATTACK

(Drawn from: "Great German battle ships of the Second World war" of M.J. Whitley, 1989)


Aside English, the admiral Tovey realized late afternoon finally the computational error in the of 25, when you/he/she was found to hundred northwestern miles of the Bismarck. The coastal command RAF sent the Catalinas of the squadron n° 210 (Iceland) in continuous recognitions for a long time ray 25 and on May 26, without however some result. On May 26 Hudson, Catalina and Sunderland patrolled with the maltempo the narrow one to south of the! 'Iceland and quel!o of the Faers 0er, while two aerial pattuglies cut the rout that had to follow the Bismarck to reach the French coast. 

The Catalina 2/209 sorvolòs the south zone and I'M/204 that northerly; in case of sighting 5 Beauforts del!o squadron n° 22 were ready to take off from Kaldadarnes, 8 of the n° 42 and 2 of the n° 22 from Wick, 10 of the n° 217 from St. Eval and 8 of the n° 42 from Leuchars, besides all the available instruments of the command bombardiers.

You are submergible they were envoys to patrol the waters in proximity of Brest and St. Nazaire, while the Strength H entered action with Renown, Ark Royal and Sheffield to the orders of the Ammmiraglio Somerville, but all the searches were made particularly difficult by the! 'uncertainty sul!a position of a lot of British unities and dal!a fury del!e storms of northwest.

The fortune of the Bismarck lasted up to the morning of May 26, then it had been sighted since 2/209 through a tear nel!a curtain of clouds. The scout signalled immediate - mind the sighting, follows not too far from a relationship more detailed, but later it went out immediately from behind the clouds and you/he/she was sighted by the Bismarck that it opened the fire with the anti-aircraft one and it struck him/it with pressure in different points. 

To 15 minutes from the sighting, the 2/2 9 lost the contact, but it had brought defeasible its assignment: to intercepted signaling you/he/she had reached the Admiral Tovey over that to the GROUP Ovest, from where  was rebroadcasted to Lutjens., received the relationship of the Catalina, the Strength H sent for a long time immediately two Swordfishes ray of the Ark Royal looking for the battleship, but you/they was preceded by a scout taken off by the aircraft carrier two hours before. 

Various unities of the RAF and the AA maintained the contact with the Bismarck for the whole day, ending every now and then under the fire of the battleship, forced to reduce the speed. Tovey wanted to reach the direct clash, but, mindful of the fate of the Hood, it ordered to the Renown of not attaccare. 

The Victorious had abandoned for a long time the scene, therefore the 30 Swordfishes of the squadrons n° 810,818,820 stayed embarked only on the Ark Royal at 14.50 o'clock they began to take off the first 15 armed with lanciasiluri.

Then, in the late afternoon, 10 Sheffields, that had received the order to follow the Bismarck to the insaputa of the aircraft carrier, it signalled to have entered contact and the GROUP Ovest, intercepted the message, 10 rebroadcasted to Lutjens contemporarily sending the U48 to the attack of the cruiser English. 

Despite the big sea more and more and the low clouds more and more, the airplanes of the Ark Royal continued the I attach, but, arrived on the objective, they exchanged the Sheffield for the Bismarck, almost ending up beating on the time the U48, but for them fortune the magnetic steels lack, and the torpedos missed the target. You prepared therefore a second attack with the steels to contact and, under the direction of the Sheffield, the 15 Swordfishes arrived on the Bismarck toward the 20.30. 

To nothing they served the incessant manoeuvres ordered by Lindemann and the dense fire of the anti-aircraft one; a torpedo struck the ship to stern and another, or perhaps two, the belt of caress to mezzanave, while all the airplanes returned uninjured sull' Ark Royal. Toward the end of the attack, however, the Sheffield had drawn near too much and it had received some cannonade from the Bismarck before saving himself/herself/themselves bringing only light damages provoked by the splinters. 

The German battleship heard again few or nothing of the torpedoed to mezzanave as, with great sorrow of the incursoris, of that to stern; at least in a first moment.

In reality, it was really this torpedo, that had inserted the left rudder on the 12°, to mark the destiny of the Bismarck. 

The explosion provoked various damages, among which the flood of the tunnel of the tree motor and of the compartment of the bar, that you must be evacuates. L 'water started to infiltrate from the loosened bolts and from the premistoppas of the cables putting out use the pomps of emergency that had to serve for the rooms of stern. 

Despite the shoring of the damaged paraties, the strength of the waves frustrated every attempt to cover the leak in the hull. After many efforts, he succeeded in inserting by hand a rudder, that however he revealed unusable for the infiltration of water and fuel in the gears, despite the efforts of the employees to the secondary artillery. You tried to decontrol the rudders, to direct the ship with the motors, but it was everything useless and the Bismarck it fell in the resignation. T

here was no more way out, even if the investigation conducted by the Kriegsmarine established that the ship was made again governable with a rudder of fortune and that he/she left again first to 17 knots and then to 24, also with an inclination of 5°. 

Lutjens informed later about the attack the GROUP Ovest to the 20.54 and 20 minutes it communicated the chilly news of the ingovernabilità of the ship: the rudder of fortune had not held up for a long time. 

The Kriegsmarine assisted impotent to the loss of its flagship; the U-boats could not do anything for the damages and the situation it was also clear to Lutjens, if at 21.40 o'clock it transmitted a message in which it hocked him to fight up to the last hit, concluding with "Long life to the Fuhrer".  


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