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Intelligenze...multiple |
Studiando per anni il cervello
, Howard Gardner, professore di psicologia all’Università di Harvard e
insegnante di neurologia alla School of Medicine dell’Univerità di Boston, ha
scoperto l’esistenza di otto diversi tipi di intelligenze, sei in più rispetto a
quelle analizzate dai test standard per la valutazione del Q.IGardner è del parere che il
temine intelligenza venga utilizzato per designare un tipo di intelligenza
standard con la quale si nasce e che non può essere cambiata.Il Poeta greco Archiloco
affrontava tale problema proponendo la distinzione tra ricci e volpi. Ricci erano coloro i quali
consideravano l’intelletto come un tutto unico, una capacità singola,
inviolabile, speciale caratteristica dell’essere umano, definibile in termini di
quantità che consenta un ordine gerarchico dal più al meno, dal più intelligente
al meno intelligente; quindi un quantum immodificabile, sopra il quale nessun
intervento sarebbe possibile. Volpi erano quelli che tendono a frammentare la
mene in tante componenti.Howard Gardner ha ripreso tale
distinzione per evidenziare la differenza di pensiero tra il suo concetto di
intelligenze e la definizione standard di intelligenza.
Vediamo le otto forme di
intelligenza elencate dal grande ricercatore:
I test di nuova concezione
dovrebbero coinvolgere tutte le intelligenze individuate e poiché se ne
ribadisce la distinzione, i programmi scolastici dovrebbero cercare di stimolare
l’apprendimento sfruttando ogni tipo di intelligenza. Ogni individuo possiede queste
diverse intelligenze anche se, naturalmente, qualcuno è più forte
nell’intelligenza linguistica, qualcuno in quella spaziale, altri in quella
naturalistica; ognuno dovrebbe essere avvantaggiato in base alle proprie
potenzialità.Però non possiamo non tenere
conto che, a causa dei media, oggi si ricevono molti più imput rispetto al
passato e l’informazione cammina molto più in fretta che nel passato. Allora,
come può influire tale velocità sull’intelligenza?Con la rapidità attraverso cui
le cose cambiano e con il flusso vertiginoso di informazioni, le persone saranno
costrette ad imparare in maniera sistematica, altrimenti non saranno neppure di
comunicare con i propri vicini.
A queste intelligenze, Daniel
Goleman ha aggiunto l'intelligenza emotiva.