La Terapia del contentamento
di Amadio Bianchi
Il moderno orientamento educativo
(compreso quello di una certa classe politica), alla cui propagazione
hanno collaborato in grande misura alcuni Media è, a mio parere, colpevole
di aver indotto nell’animo umano errati atteggiamenti psicologici.
Ancora oggi, si persiste nel diffondere una “epidemia” culturale non priva
di trappole, dalle quali l’uomo, senza un grande sforzo, e il “solito”
risveglio della consapevolezza, non riesce a liberarsi.
Mi sto riferendo a quella continua necessità di affermazione, anche nelle
piccole cose, che, oggi, tormenta la maggior parte delle persone. Essa è
principalmente rappresentata dal bisogno maniacale di vincere, di essere
per forza “qualcuno”, di avere successo e denaro.
Ritengo ciò all’origine di quella vergogna sociale denominata stress. Un
bel disastro culturale in una società che, oltretutto, ha l’orgoglio di
ritenersi evoluta !
Analizziamo alcuni odierni comportamenti. Nel lavoro, è assai diffuso un
atteggiamento privo di etica con due principali obbiettivi : il successo e
i soldi, mentre la correttezza sembra essere passata di moda. L’uomo
stupidamente paga per questo un alto prezzo sul piano umano perdendo di
spontaneità e genuinità. La sua serenità, inoltre, rimane impigliata nel
gioco della causa e dell’effetto.
Successo e soldi...tuttavia : avere più soldi significa maggiori
preoccupazioni e il successo, nella maggior parte dei casi, porta i
soggetti meno evoluti, a realizzare più “cose” solo nel mondo materiale
dell’”apparenza”.
Sarebbe indispensabile, invece, preoccuparsi dell’essere umano in senso
olistico e della qualità della sua vita che, a mio parere, è assai bassa,
anzi affermo che, nel modo di vivere attuale, la follia non è del tutto
estranea.
Le maggiori risorse economiche, delle quali ognuno di noi ha beneficiato
in questi anni, ha alimentato quel consumismo sfrenato prodotto anche
dalla pubblicità. Non possiamo certamente prendere in considerazione
questo consumismo come una grande e completa forma di realizzazione
Pensate alle macchine : due, talvolta tre macchine per famiglia...e poi ci
ritroviamo imprigionati ( è proprio il caso di dirlo) fermi in coda,
incolleriti, con poca aria, in questi (saranno anche belli...) contenitori
metallici.
Poi la televisione, quante televisioni... ; la casa, la seconda casa e poi
forse la terza...e se ce la faccio la quarta... ; il computer, il computer
portatile, quello per mio figlio e quello per la nonna...tutti diversi
naturalmente.. ; senza parlare infine dei cellulari.
Perdonate l’ironia ma ritengo sia necessaria un po’ di riflessione e un
ritorno veloce al buonsenso.
Il più bell’augurio che ognuno di noi può oggi rivolgere a se stesso è di
potersi svegliare una mattina, libero dai falsi modelli: finalmente
contento ed appagato di essere ciò che è, con il desiderio di sfuggire
all’inganno di questa cultura, dotato di libertà di espressione. Tale
scoperta potrebbe portare ad uno stato di contentamento giovevole per se
stessi e per gli altri, e sviluppare la capacità di ascolto della vita e
la quiete necessaria per accedere alla gioia interiore.
Bisogna attuare una vecchia e al tempo stesso nuova rivoluzione, basata
sulla rinuncia. Si deve apprendere come ritrarsi dalla competizione che
non sia quella etica e naturale.
Il nostro futuro obbiettivo potrebbe essere di tornare a vivere
nell’essere e non nell’apparire recuperando la “vera” esistenza.
Poiché il nostro attuale modo di stare al mondo ha mostrato i suoi limiti
sarebbe dunque più saggio incamminarsi verso la semplicità della rinuncia,
dove, abbandonando la competizione senza senso, è celata la gioia di
vivere.
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