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Messaggio di Prodi ai Movimenti...

10-01-2004


ROMA 10 GENNAIO 2004

Cari amici,
noi abbiamo bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno di noi.

Noi abbiamo bisogno dell’Europa perchè nel mondo di oggi, segnato da una
sempre più rapida innovazione tecnologica e scientifica, da dinamiche
demografiche cosi’ forti da cambiare il profilo stesso delle nostre
società, da mercati sempre più vasti ed uniti, nessuno stato nazionale ha
più né le dimensioni nè le capacità per permetterci di cogliere le
opportunità e di proteggerci dai rischi che ci stanno davanti.

Cinquecento anni fa, i principati e i ducati in cui era divisa l’Italia
rifiutarono di unirsi per difendere ciascuno la propria piccola
sovranità. Il risultato fu che persero tutti la loro libertà ad opera di
conquistatori stranieri.

Noi, gli europei del ventunesimo secolo, non dobbiamo ripetere questo
errore. L’Europa, l’Europa geograficamente unita che stiamo creando con
l’allargamento, l’Europa politicamente più coesa che dobbiamo realizzare
con l’approvazione della nuova Costituzione europea è la dimensione del
nostro futuro.

Solo in Europa, con l’Europa, grazie all’Europa potremo perseguire e
realizzare il nostro progetto di una società più giusta e più libera.
Una società che sappia far sentire e pesare la sua voce su scala mondiale
per contribuire al consolidamento della pace, della sicurezza e della
stabilità .

Una società che incorpori la protezione dell’ambiente nelle sue politiche
e la iscriva come un punto essenziale nel proprio patto con le
generazioni del domani.

Una società che consideri l’investimento sull’educazione una priorità
assoluta, consapevole del fatto che, in un’epoca nella quale la
concorrenza tra le grandi aree del mondo si gioca sulla capacità di
innovare, è dall’istruzione che nasce la speranza più¹ concreta per la
crescita, per l’occupazione, per il miglioramento delle condizioni di
vita di ciascun individuo.

Una società decisa ad onorare il proprio impegno per la protezione dei
più deboli, a partire dagli anziani e dai malati, e pronta a riconoscere
e a combattere come una vera e propria emergenza le nuove povertà e le
nuove diseguaglianze.

Una società nella quale il mercato resti lo strumento centrale e la forma
organizzativa degli scambi per permettere la creazione della ricchezza
indispensabile al sostentamento del nostro modello sociale e, dunque,
alla difesa dei più deboli. Ma una società nella quale e nel contempo il
mercato sia ben temperato da regole e controlli così da assicurare
trasparenza, protezione degli interessi collettivi, legalità.

La regolazione e il controllo dei mercati costituiscono una nuova e
fondamentale frontiera dell’impegno per la giustizia. Di fronte a mercati
e ad operatori che hanno il mondo intero come scenario, si tratta di un
impegno che non ha più senso considerare in una prospettiva nazionale e
che solo in una dimensione europea può trovare un’espressione utile ed
efficace.

Noi, dunque, abbiamo bisogno dell’Europa. Ma anche l’Europa ha bisogno di
noi.

Negli ultimi anni e negli ultimi mesi abbiamo visto con sempre maggiore
evidenza emergere una visione dell’Europa diversa da quella che abbiamo
conosciuto e coltivato con grande passione e con altrettanto grandi
risultati negli ultimi cinquant’anni.

Abbiamo visto emergere una visione dell’Europa che contrappone gli
interessi nazionali a quelli europei, la fedeltà all’alleanza atlantica
alla solidarietà europea, il libero mercato alla coesione sociale e alla
certezza del diritto, la democrazia alla pace.

Per questo, per recuperare la forza politica necessaria alla
realizzazione dell’Europa che noi vogliamo, ho proposto all’Ulivo, in
occasione e nella prospettiva delle prossime elezioni europee, di dar
vita ad una lista unitaria di tutti coloro che condividono la medesima
idea dell’Europa, la medesima passione per l’Europa. Di tutti coloro che
avevano partecipato dell’entusiasmo che aveva accompagnato la fondazione,
il lancio ed il successo dell’Ulivo.

Una lista, dunque, che, pur promossa dai partiti dell’Ulivo, sia aperta e
capace di coinvolgere partiti, movimenti, associazioni e cittadini
intenzionati a reagire con lo strumento dell’unità alla tentazione della
divisione. Pronti, per la realizzazione di un grande e condiviso
progetto, a dar vita ad un soggetto forte e unitario, rinunciando ad
ogni veto e ad ogni diktat in favore di una unità solida e duratura e,
per ciò stesso, fondata su regole comuni.

Come in ogni altra competizione elettorale, la dimensione dei consensi
che questa lista sarà stata capace di attrarre sarà fondamentale.
Il nostro sguardo e le nostre ambizioni, tuttavia, non si possono e non
si devono arrestare a questo appuntamento.
Noi guardiamo più alto e più avanti. Per questo non ci possiamo
accontentare della quantità . La qualità del consenso, la qualità della
nostra azione comune saranno ancora più¹ importanti.

La passione per la nuova Europa, la spinta riformatrice di questa lista
devono essere anticipatrici di una coalizione, di un Ulivo tutto
riformatore. Di un Ulivo finalmente capace di agire come il soggetto che
da troppo tempo aspettiamo.

Questo che siamo chiamati a compiere è un passaggio importante, che non
possiamo mancare. Ma è anche un passaggio delicato, non meno complesso di
quello che, su scala non più¹ nazionale ma continentale, si trova di
fronte l’Unione Europea.

L’Europa è stata sin dall’inizio la nostra stella polare: quando abbiamo
dato vita all’Ulivo per rinnovare la politica italiana, quando, con il
governo dell’Ulivo, abbiamo condotto il paese ad entrare nell’Europa
della moneta unica.

L’Europa, e in particolare l’esperienza accumulata nella costruzione
dell’Unione, è ancora la migliore fonte alla quale ispirarsi alla quale
ci possiamo ispirare per la costruzione di un soggetto come l’Ulivo che
vuole essere unito e plurale, luogo di incontro di partiti e di cittadini.

E’, dunque, ricorrendo a termini e a concetti europei che cercherò di
illustrare quale sia la mia visione del percorso che possiamo insieme
seguire prima nella costruzione della lista unitaria per le elezioni
europee e, poi, nell’impegno politico comune che potrà seguire a questo
appuntamento elettorale.

Come l’Europa è una unione di Stati e di popoli nella quale hanno spazio,
legittimità e riconoscimento le autonomie locali, le parti sociali, i
corpi intermedi, così l’Ulivo è chiamato a diventare un’unione di
partiti, di movimenti, di associazioni e di cittadini.

Come l’Europa è costruita nel duplice segno dell’unità e della diversità,
così l’Ulivo dovrà accompagnare alla coesione del soggetto politico
unitario la tutela e la valorizzazione delle identità delle sue diverse
componenti.

Come l’Unione Europea è un’istituzione che si vuole dare norme di
funzionamento che garantiscano una reale capacità di decidere e di agire,
così l’Ulivo è un soggetto politico che, senza né veti, né imposizioni,
dovrà essere basato su regole condivise, accettate e rispettate che
assicurino capacità di decisione ed unità di azione, senza né veti, né
imposizioni, nè rischi di paralisi.

Come l’Unione Europea è una famiglia nella quale possono entrare gli
Stati europei che rispondano ai requisiti concordemente definiti,
sottoscrivano il complesso delle leggi che definiscono il patrimonio
normativo comune e accettino la cessione di sovranità che esso comporta,
così l’Ulivo è un soggetto politico aperto all’adesione delle forze
politiche, dei movimenti, delle associazioni, dei cittadini che
condividano una visione riformatrice dell’Europa e che siano pronti a
rispettare le regole definite in comune rinunciando, per questo, a parte
della propria autonomia.

Come l’Unione è lo spazio di libertà e di giustizia nel quale i cittadini
europei si possono muovere tra le frontiere senza dover mostrare il loro
passaporto ma conservando e portando con sé i propri diritti, così
l’Ulivo sarà l’occasione per la costruzione e l’espressione di una
cittadinanza attiva, un luogo dove tutti coloro che si riconoscono nei
valori della libertà , della giustizia, della solidarietà si possano
incontrare per partecipare ad un progetto comune portando il contributo
delle proprie esperienze, delle proprie culture, delle proprie passioni.

Come l’Unione Europea è uno spazio di diritto condiviso che - l’abbiamo
visto nel caso dell’euro - consente, a coloro che vogliono andare più
avanti e più in fretta, di farlo purché restino all’interno del quadro
istituzionale comune e purché mantengano sempre aperta la porta agli
altri membri della famiglia che si volessero unire a loro in questa
cooperazione rafforzata, così l’Ulivo non preclude una collaborazione
più stretta o un’unione politicamente ancor più ambiziosa tra quelle
forze che vogliano procedere in tale direzione, purché questo avvenga nel
quadro e nel rispetto delle norme da tutti condivise e conservando alle
altre componenti dell’Ulivo la possibilità di aderire a un tale nucleo
più ristretto e coeso.

Questo, per l’appunto, è il senso della lista per l’Europa, la scelta di
alcune forze all’interno dell’Ulivo di cogliere un’occasione qualificante
per anticipare la costruzione di un soggetto compiutamente unitario e
guidato tutto da una cultura riformatrice.

Una scelta per dare più forza, in Italia e in Europa, al progetto e ai
valori dell’Ulivo, che vuole rispondere alla grande domanda di unità che
proviene dai nostri cittadini ed aprire una stagione di impegno
collettivo che dovrà svilupparsi nel confronto, sollecitando l’adesione
di uomini e donne, movimenti e associazioni.

Un’iniziativa aperta, oggi e in futuro, a chi vorrà associarsi a questo
impegno più decisamente unitario e, proprio per questo, rispettosa verso
quei partiti che non fossero pronti a condividerla. Tra pochi giorni, il
13 e 14 febbraio, per iniziativa dei partiti e di tutti i cittadini
dell’Ulivo che per primi hanno risposto al mio appello a favore della
lista unitaria si svolgerà una grande convenzione che darà inizio a
questo cammino di unità . Un cammino che continuerà anche attraverso altre
iniziative e in questa prospettiva sarò lieto io stesso di partecipare al
seminario di riflessione sull’Europa che voi avete intenzione di
organizzare.

Rinnovo l’invito a tutti coloro che sono pronti a condividere
l’entusiasmante progetto per la costruzione di un’Europa più libera, più
giusta e più solidale di partecipare a questo incontro e ad unirsi a chi
ha già imboccato la strada della lista unitaria. Mi auguro che le
riflessioni che vi ho oggi sottoposto con questo messaggio possano
contribuire ad un’unione la più larga e coesa possibile, un’unione
nell’Ulivo di tutti coloro che credono nella medesima idea dell’Europa,
all’unione in nome dell’Europa di tutto l’Ulivo.

Noi abbiamo bisogno dell’Europa. L’Europa ha bisogno di noi.

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