Incostituzionale il lodo Schifani
20-12-03
Incostituzionale il Lodo Schifani
La decisione della
Consulta è arrivata stamane, al termine di una camera di consiglio durata
circa due ore e dopo una serie di riunioni, nei giorni scorsi, che si
erano concluse con un nulla di fatto. Il testo della sentenza che ha
bocciato il lodo Schifani (relatore Francesco Amirante) verrà reso noto
nei prossimi giorni. L'effetto della sentenza sarà quello di annullare il
cosiddetto Lodo Schifani per quanto riguarda la sospensione dei processi
penali nei confronti delle cinque più alte cariche dello Stato.
E, di conseguenza,
potrebbe riprendere il processo stralcio Sme a carico del presidente del
Consiglio Berlusconi, anche se di fronte a un altro collegio del Tribunale
di Milano rispetto a quello che ha giudicato Cesare Previti. Sempre oggi,
la Consulta, con una separata decisione (relatore Annibale Marini), ha
dichiarato inammissibile l'altra questione di legittimità sollevata dal
Tribunale di Milano, quella relativa all'eventuale proroga del giudice
Brambilla nel collegio giudicante (costituzionalità dell'articolo 110
della legge sull'ordinamento giudiziario, n.12 del 1941). Anche in questo
caso devono essere rese note le motivazioni, ma la questione sembrava da
tempo superata dai fatti, dopo l'astensione dell'intero collegio nel
processo stralcio a carico del premier Berlusconi.
Perchè la Corte
Costituzionale ha detto no? Ecco cosa dice l' articolo 1 della legge 140
del 20 giugno 2003 (Lodo Schifani), del quale oggi la Consulta ha
dichiarato l' illegittimità costituzionale: "Non possono essere sottoposti
a processi penali, per qualsiasi reato anche riguardante fatti antecedenti
l'assunzione della carica o della funzione, fino alla cessazione delle
medesime: il Presidente della Repubblica, salvo quanto previsto
dall'articolo 90 della Costituzione, il Presidente del Senato della
Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati, il Presidente del
Consiglio dei ministri, salvo quanto previsto dall'articolo 96 della
Costituzione, il Presidente della Corte costituzionale". Ecco, inoltre,
cosa dicono i due articoli della Costituzione, "violati" dal Lodo Schifani,
secondo quanto ha stabilito la Consulta: - art. 3: "Tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". -
art. 24: "Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti
e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e
grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi
istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. La
legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori
giudiziari"