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UN SEGNO IMPORTANTE DEL CAMBIAMENTO NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA

Dall’ anno scolastico 1999-2000 la scuola ha visto nascere una nuova figura/funzione. Un modo diverso e sicuramente più qualificato di costituire lo staff organizzativo-progettuale che nella scuola dell’autonomia rappresenta una grande novità. I docenti che il collegio democraticamente incarica di compiti "speciali" – Funzione Obiettivo – sono coloro che all’interno delle singole realtà scolastiche sono chiamati a coordinare e guidare il lavoro dei colleghi per ciò che attiene la organizzazione e progettazione delle specificità nel quadro di una collegiale gestione della scuola stessa. Non sono sicuramente docenti delegati a "pensare e fare" per tutti.

All’interno della formazione di queste nuove figure è nata, organizzata dalla BDP (Biblioteca di Documentazione Pedagogica), con sede reale a Firenze, ma virtualmente a casa di ognuno dei docenti FO, la formazione on-line. Sicuramente al passo con le attuali modalità organizzative, essa costituisce una importante scommessa che pone i docenti che operano in tutto il territorio nazionale, – si potrebbe pensare di estenderla ai confini all’Europa – circa l’aspetto organizzativo-intellettuale, in grado di confrontarsi, di scambiarsi esperienze, di avere in tempi brevi tutto quanto consente di non perdere il passo con ciò che accade.

A riguardo gli scettici non mancano. Ma a ben vedere si tratta di coloro che non hanno né intenzione né volontà di comprendere quanto la rivoluzione informatica vada vissuta e non subita; di coloro che non hanno ancora ben interiorizzato che l’Orientamento oggi deve soprattutto rivolgersi a quanto arriva direttamente a casa a costo zero e che invade la mente dei ragazzi i quali necessitano di linee guida verso una scelta sana e consapevole che è la via verso una cultura dell’onestà, soprattutto, intellettuale.

Il sito messo a disposizione dei docenti incaricati di FO consta di due sezioni fondamentali: una nazionale ed una provinciale. La prima è dedicata a temi importanti e di carattere generale; l’altra è "locale" e proprio per questo importante perché vi trovano spazio i singoli docenti della varie province che, se hanno da dire e da proporre, danno vita ad un forum qualificato. I vari forum provinciali organizzati e gestiti da Tutor di rete, collaborati da docenti esperti, sono un indiscutibile supporto tecnico. Ogni docente FO, una volta registrato, può acquisire e inviare nei forum richieste di chiarimenti, contributi, propria progettualità. Gli altri docenti posso usufruire, in sola lettura, di quanto è presente nel sito. Ciò che convalida il tutto è la possibilità di non dipendere da coloro che nel passato hanno "pensato" di far conoscere solo ciò che desideravano.

La circolarità della conoscenza e della comunicazione consente al docente di Pantelleria e a quello di Domodossola di confrontarsi, di schierarsi, di mostrare competenze e incompetenze che vanno oltre la latitudine. I docenti possono e potranno costruire la qualità insieme.

Tutto ciò non nasce per caso e necessita di un iniziale rodaggio. Via via sarà possibile a tutti una snella e comprensibile metodologia di utilizzo e di intervento.

La formazione dei docenti FO, a cui fa capo un Responsabile di progetto, è organizzata in due modi: on-line e in presenza. Le due forme non possono, cosa che è accaduto, rimanere disgiunte.

L’una deve tener conto dei mezzi, strumenti e contenuti dell’altra. La formazione on-line non nasce per risparmiare, perché costa, ma per arricchire le possibilità di scambio e competenze che, comunque, localmente sono minori. Il tutto è supportato da un coordinamento interregionale, a cura di un ispettore, e nazionale che garantiscono una linea comune, dialetticamente concordata.

L’esperienza fatta durante l’anno scolastico 1999-2000 ha evidenziato quanto la novità possa essere problema, ma i docenti, e soprattutto quelli che si propongono per ricevere l’"investitura" di FO, non possono non tenere conto di avere a che fare con chi è la novità per eccellenza: il giovane.

Non è più pensabile demonizzare i mezzi elettronici, e se questo dovesse continuare ad avvenire si rischierà di perdere il contatto con la realtà e di perpetrare una scuola che racconta a se stessa soltanto ciò che è avvenuto molti anni fa.

Di converso lo spazio multimediale, che per sua definizione è trasversale a tutte le discipline, non può essere confuso con quello occupato da meri conoscitori di software – che spesso fanno la differenza – con i quali realizzare comunissimi ipertesti. Il senso profondo dell’insegnamento-apprendimento rimane invariato e nulla viene negato ad Alberto Manzi che col carboncino e un foglio bianco ha insegnato a molti a leggere e scrivere perché gliene ha fatto venire la voglia.

Sicuramente oggi Manzi assieme al carboncino utilizzerebbe diapositive illustrative che a loro volta la voglia possono aumentare.

Quando la lezione continua ad essere soltanto frontale, gli alunni inviano i messaggini (sms) da sotto il banco o telefonano all’amico, che ne sa di più, durante il compito in classe.

Nino Caracausi

(Pubblicato sul n°3 Anno 17  Settembre - Dicembre 2000)

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