IL TERREMOTO E LA SICUREZZA

LA TRAGEDIA DI S. GIULIANO FA RIFLETTERE

TUTTI INSIEME CONTRO IL TERREMOTO: È UN OBIETTIVO DEGLI STUDENTI AVERE SCUOLE SICURE

Noi speriamo che tragedie come quella di San Giuliano, in cui sono morti ventisei bambini di prima elementare con la loro maestra, non accadano più.

 

Durante il funerale delle piccole vittime, la mamma di una di loro, Luigi, è stata l’unica a farsi coraggio e a parlare facendo un appello: nessuna mamma dovrà più soffrire come noi. Noi riteniamo che le scuole debbano essere sicure, soprattutto se costruite in zone altamente sismiche come la nostra città, Cassino. Ogni scuola deve essere munita di una scala anti-incendio, di estintori e di uscite di sicurezza. Ogni bambino deve sapere come comportarsi in caso di terremoto, mantenere la calma e seguire alcune regole: ripararsi sotto i propri banchi e non appena finita la scossa mettersi in fila e recarsi in uno spazio aperto. Nelle classi ci deve essere il capofila e l’ultimo della fila, il quale ha il compito di prendere il registro in modo da controllare se sono presenti tutti i ragazzi. Noi alunni della Scuola Media Di Biasio durante lo scorso anno abbiamo fatto delle simulazioni. Ogni famiglia, ma soprattutto ogni bambino, deve essere certo che quando si reca a scuola è al sicuro; anche la nostra città è stata colpita varie volte dal terremoto, infatti è al secondo livello di rischio sismico e alcune scuole di Cassino purtroppo non sono sicure: il liceo scientifico, l’istituto tecnico industriale perché sono edifici privati: condomini. La prima legge sulla sicurezza sismica in Italia è stata emanata nel 1986 ben 16 anni fa, ma è stata applicata solo in pochi casi. In questi giorni si sono verificate numerose proteste nelle zone sismiche, affinché tutte le scuole siano sicure, anche da noi per giorni le lezioni sono state sospese ed è stata controllata la stabilità della nostra scuola: tutto tranquillo. Il governo ha stanziato alcune somme di denaro per ricostruire la cittadina di S.Giuliano e in particolare la scuola. Riteniamo che noi alunni dobbiamo sentirci sicuri e protetti nelle nostre scuole, nell’edilizia pubblica non è ammesso alcun risparmio.

Giorgia Abbruzzese, Gabriella Di Nardi. Alessandra Di Meo (classe II sez. D)

In questo numero

2003, anno europeo del disabile

Pensieri gentili per un amico speciale

Le nostre "Pubblicità progresso"

Nuova proposta Moratti: colloquio via e-mail -Opinioni a confronto

I contrari dicono...

I favorevoli dicono...

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Terremoto e sicurezza

 

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