Recensione n. 1

Un ponte per Terabithia

Autore: Gabor Csupo

Genere: fantastico

Data e luogo di uscita: Usa 2007

Durata: 95 minuti

Jesse è un ragazzo che vive in una famiglia con grosse difficoltà economiche. A scuola non ha amici, perché tutti lo irridono per la sua povertà. Jesse allora stringe un forte rapporto di amicizia con Leslie, una nuova arrivata nella sua classe e sua vicina di casa. In fondo ad un viale vicino la loro casa Jesse e Leslie trovano un fiume, che si può scavalcare solo con una vecchia corda appesa al ramo di un albero. I due allora usano la corda per scavalcare il fiume, e si ritrovano di fronte ad una vecchia casa sull’albero: la loro futura base. Leslie e Jesse apriranno la loro mente ad un mondo interamente fantastico, Terabithia, dove si troveranno ad affrontare le persone più odiose impersonate da animali interamente frutto della loro fantasia. Del gruppo entrerà a far parte anche Maybel, la sorellina di Jesse. “Un ponte per Terabithia” ci fa riflettere su come la fantasia ci può cambiare la vita e farci vivere esperienze uniche. Un film fantasy eccezionale che coinvolge gli spettatori non puntando sugli effetti speciali, ma bensì sulla capacità umana di immaginare. Forse è per questo che ha richiamato nelle sale cinematografiche e nei cineforum moltissime persone; o forse grazie quel tocco di film giapponese che consiste nella morte di Leslie alla fine del film. La fantastica storia di Terabithia non ha deluso i critici, ma non è riuscito ad entrare nell’albo dei film più venduti al mondo. A mio avviso il film è assolutamente da vedere, perché riesce a suscitare una tale concentrazione di emozioni da far venire gli occhi lucidi a chiunque.

Matteo Messore - classe II D  Scuola Media “Di Biasio”  Cassino

Precedente Home Su Successiva

In questo numero

Ferraro alla Di Biasio

Per Telethon qualcosa di più

Un ponte per Terabithia recensione n. 1

Un ponte per Terabithia recensione n. 2

Partner greco per “Nous on mange à la mediterranéenne”