Per qualcosa di più

La scuola “G.Di Biasio” ha fatto di più: non si è limitata ad organizzare una normalissima raccolta per Telethon, ma ha intensificato l’impegno creando il progetto: “Un dolce al gusto di... solidarietà”. Dalla prima settimana del mese di novembre tutti gli allievi della scuola si sono impegnati non solo ad allestire uno spettacolo finale per la raccolta fondi, ma a portare quotidianamente e secondo turni, liberamente concordati, un dolce da consumare durante la ricreazione con i compagni di classe al costo di cinquanta centesimi alla fetta. In questa gara di solidarietà, alla quale stanno partecipando con impegno anche le nostre mamme, oltre a gustare ogni giorno delizie diverse, c’è in ognuno il piacere di “assaporare” la gioia di donare, con una piccola somma, un sorriso ad un coetaneo più sfortunato. Tutte le classi si sono date molto da fare anche in vista del fatidico momento che avverrà nella manifestazione finale e nel quale verremo a conoscenza della classe “dai dolci più buoni”. Ho svolto una breve indagine ed ho scoperto che solo poche mamme si lamentano per qualche mal di stomaco di troppo o per lievi sfoghi allergici, notati ultimamente nei loro figli, ma tutti noi vogliamo tranquillizzarle ricordando loro che, pur dovendo fare i conti con qualche lieve malessere, insieme stiamo contribuendo ad alleviare le sofferenze di alcune persone. Nella manifestazione che coronerà il nostro progetto, martello alla mano, si romperanno i salvadanai e si tireranno le somme. Il nostro compagno Francescone Cristian eseguirà un brano dal titolo “Spiderman”, perché come l’uomo – ragno riesce in ogni impresa spettacolare anche noi, con un piccolo gesto di solidarietà quotidiano, ci auguriamo di aiutare la ricerca a compiere passi da gigante.

Gianmarco Losi  classe II D  Scuola Media “Di Biasio”  Cassino

Home Su Successiva

In questo numero

Ferraro alla Di Biasio

Per Telethon qualcosa di più

Un ponte per Terabithia recensione n. 1

Un ponte per Terabithia recensione n. 2

Partner greco per “Nous on mange à la mediterranéenne”