L’irrisolto caso del numero pigreco

3,51 miliardi di cifre decimali solo fino ad ora.

L’ uomo al giorno d’oggi ha posto fine a molti quesiti, ma il problema della rettificazione della circonferenza ancora esiste e sembra strano che al giorno d’oggi ci sono ancora quesiti a cui l’uomo non sa dare risposte! . Il p greco, o 3,14 approssimativamente, equivale al rapporto tra la misura della circonferenza ed il diametro. Molti scienziati sono all’opera per svelare questo mistero della matematica, si hanno computer e attrezzi tecnologici che scoprono sempre più cifre. Il numero trascendente, (chiamato così forse perché va oltre la nostra capacità di intuire?), ancora resta incognito. Il problema è che forse dura da un po’ troppo tempo. Difatti anche gli Egizi e gli Indù lo hanno conosciuto. Pare che gli egiziani usassero per la rettificazione del quarto il valore 8/9 elevato a 2 cui corrisponde pigreco = 3,1604 per quanto descritto nel papiro di RHIND, attribuito allo scrittore egiziano AHMES, conservato al British Museum a Londra. E i matematici indiani conoscevano il pigreco con molta approssimazione. Gli si dava il valore di 49/16 ossia 3,0625 e verso il 530 si arrivò ad una frazione il cui risultato era 3,1416 valore molto vicino a quello usato oggi.

Una curiosità: per ricordare le cifre si ricorre alla composizione di frasi o versi nei quali il numero delle lettere delle singole parole corrisponde a quello delle cifre del numero, una delle più famose è la seguente: Ave (3) o (1) Roma (4)…

Giulia Consales (classe III D)

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