LA PASTA, REGINA DELLA DIETA MEDITERRANEA
Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, ora è il piatto italiano più conosciuto al mondo
E’ da sfatare la credenza che la pasta sia stata introdotta in Italia dalla Cina, tramite Marco Polo: nel 1279, quando l’esploratore veneziano si trovava ancora in Oriente, il notaio genovese Ugolino Scarpa redasse il testamento di un tal Ponzio Bastone il quale fra le altre cose, lasciava ai suoi eredi una cassa piena di maccheroni. In realtà la pasta era già nota ai Romani: infatti sono stati ritrovati dei rilievi a stucco nella tomba etrusca di Cerveteri del IV secolo a.C. che lo testimoniano ed è noto che Orazio e Cicerone erano golosi di “lagana”, strisce di farina ed acqua. Di sicuro sappiamo che furono gli Arabi nel Xl secolo a introdurre la pasta in tutto il bacino mediterraneo, ma fu solo in Italia che divenne un cibo molto diffuso. La Napoli del XVll secolo fece incontrare la pasta coi pomodori che erano arrivati in Italia grazie alla scoperta delle Americhe. Questa fu proprio una rivoluzione gastronomica in quanto questo nuovo connubio fece dimenticare le combinazioni dolce-salato e agro-dolce tanto in auge fino ad all’ora. Gli spaghetti a Napoli si mangiavano con le mani e fu grazie all’idea geniale di un ciambellano di corte di re Ferdinando II nel 1700, Gennaro Spadaccini, che la pasta fu servita nei pranzi di corte. Egli, infatti, aveva inventato la forchetta a quattro punte corte che è diventata di uso comune ovunque. Anche il presidente americano Jefferson (1743-1826) impazziva per la pasta e la fece conoscere negli USA. Erano famosi i suoi pranzi in cui venivano servite le specialità gastronomiche che aveva assaporato durante il suo viaggio in Europa. Ai nostri giorni la pasta ha un ruolo fondamentale nell’alimentazione: è infatti al primo posto nella dieta mediterranea. La pasta ha un alto valore energetico, ha un contenuto elevato di glucidi e basso di grassi; contiene, inoltre, le proteine, il ferro, le vitamine B e PP. Queste sono le caratteristiche della pasta non condita. L’aggiunta di grassi, pomodoro e formaggio fanno aumentare le calorie da 300 (per ogni 100 grammi) a circa 600-700. Per concludere si può dire che la pasta ha delle particolari caratteristiche che la rendono speciale e che è il piatto italiano più conosciuto del mondo. Alessandro Di Meo e Simone Del Greco (classe II D) |
In questo numeroIl comportamento degli animali tra istinto e apprendimento Morta la vedova di Martin Luther King La pasta, regina della dieta mediterranea Torino 2006, un appuntamento da non perdere
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