LA DROGA, UN PERICOLO MORTALE
Fin dall'antichità, l'uomo ha sempre cercato di trovare nella natura sostanza per alleviare il dolore; infatti veniva utilizzata una sostanza estratta dalla pianta del papavero per calmare il dolore e per produrre uno stato di tranquillità: l'oppio. Questa sostanza veniva utilizzata come farmaco; infatti documenti sumeri testimoniano come si ricavasse la droga dall'oppio come sciroppo per la tosse. Nel 300 a.C., l'oppio veniva utilizzato dalle donne come calmante per i loro bambini e dai Greci, che l'assumevano nel vino per alleviare il dolore. Nessuno sapeva però che l'uso eccessivo di droga, avrebbe potuto portare seri problemi. Marco Aurelio infatti, non essendo al corrente degli effetti negativi provocati dalla droga, divenne uno dei primi tossicodipendenti della storia. Intorno al 1800 si scoprirono i veri effetti che poteva provocare un'assunzione sbagliata di droga. Ma questo non spaventò di cerTo le persone, anzi. Queste cominciarono ad assumerla per ottenere benessere, per evadere dalla realtà, per riuscire ad affrontare i problemi quotidiani? Inizia così, per gioco, neanche ce ne accorgiamo, ed ecco che pochi mesi dopo aver iniziato ad assumere droghe "solo per provare", come dicono molti, ci si ritrova ad un passo dalla morte. Ed ecco che si diventa dipendenti: l'assunzione della droga diventa indispensabile, o tolleranti: la droga deve essere assunta in quantità sempre maggiori. Esistono diversi tipi di droga. Alcuni di questi sono: cocaina, estratta dalle foglie di coca. E' una polvere che viene inalata o "sniffata". Dà una sensazione di forza, elimina fatica e paura. Provoca dimagrimento, ansia, allucinazioni e insonnia. Marijuana e hashish: derivano dalla stessa pianta: la canapa indiana. Vengono mescolate con il tabacco e fumate. Nonostante vengano considerate "droghe leggere", il loro uso può causare perdita di memoria, stato confusionale, di dipendenza e possono rappresentare un primo passo verso l'uso di sostanze più pericolose. LSD: sostanza estratta da un fungo. Quando si assume gli oggetti appaiono completamente deformati, si hanno allucinazioni e un uso prolungato di LSD porta malattie mentali anche gravi. Estacy: sostanza costruita in laboratorio. Si assume in forma di pillole. Amplifica le sensazioni percepite dagli organi di senso, migliora le capacità di comunicare con gli altri, causando un senso si spensieratezza e di euforia ma provocando diversi danni al cervello e a diversi organi. Eroina: derivato dell?oppio. Dà una sensazione di euforia, elimina l'ansia, la depressione e il dolore. Provoca dipendenza infatti quando passa l'effetto, la persona viene colta da crisi d'ansia e per sentirsi meglio ha bisogno di assumere altra eroina. Il sistema di ricompensa celebrale è una struttura complessa , scoperta negli anni ?50 che mette in comunicazione il cervello con il sistema limbico, dove si registrano le azioni delle droghe. Ma la droga non è l'unico "nemico". Le sostanze alcoliche infatti, contengono una sostanza chiamata etanolo. Quest'ultima viene assorbita in parte dallo stomaco e in parte dall'intestino e attraverso il sangue, arriva al cervello. Un'assunzione eccessiva di alcol, causa difficoltà nel parlare, nel mantenere l'equilibrio, perdita di conoscenza e addirittura la morte. L'alcol danneggia il sistema nervoso, l'apparato digerente, il cuore e il fegato. L'alcol, come la droga, dà dipendenza. Questo fenomeno prende il nome di alcolismo. La tossicodipendenza è una "malattia" molto grave, curata però come ogni altra: con i farmaci. Questi ultimi possono essere agonisti e antagonisti. I primi vengono assunti in quantità sempre minori, fino a che non si smette. Forse, prendere farmaci agonisti, è un modo per continuare a drogarsi senza pagare la droga; infatti sostituiscono l'eroina, che da dipendenza fisica e psicologica. I secondi invece, rendono inutile l'effetto della droga, infatti ne blocca l'effetto. Comunque il farmaco è utilizzato soprattutto per la cura contro l'alcolismo. Molti tossicodipendenti, nonostante le cure ed i farmaci, non riescono ad uscire dal tunnel della droga. Ma perché succede? Perché molti drogati sono soli, hanno bisogno di affetto, non hanno più orgoglio, sentono di non potercela fare perché ormai non vale più la pena di vivere. Credo che l'orgoglio sia un ideale troppo importante, non vale la pena di perderlo così. E poi, vale sempre la pena di vivere. Certo, potranno esserci momenti "si" e momenti "no", ma varrà sempre la pena di vivere. Molti però non la pensano come me. Ed è per questo che nascono le case-famiglia, le comunità. Sono ambienti accoglienti, pieni di volontari, ma soprattutto pieni di speranza e voglia di aiutare. Ed è proprio qui, nelle comunità che i tossicodipendenti ritrovano la voglia di vivere, l'affetto, un lavoro. Forse la cosa migliore da fare è proprio questa, tenerli impegnati, farli sentire utili, in modo che trovino una ragione per la quale vivere. E potremmo trovare tanti altri aspetti positivi della vita nelle comunità. Per esempio la socializzazione che si ha con gli altri, l'aiuto che c'è tra una persona ed un'altra,una serie di piccole cose e di gesti quotidiani che riescono a far tornare il sorriso sulle labbra di chi credevadi non potercela fare. Gioia Mignanelli e Alessandro Parisi (classe III sez D) |
In questo numeroIl comportamento degli animali tra istinto e apprendimento Morta la vedova di Martin Luther King La pasta, regina della dieta mediterranea La droga, un pericolo mortale Torino 2006, un appuntamento da non perdere
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