CHI L’AVREBBE MAI DETTO???

La grande diffusione dello sport tra le rappresentanti del sesso femminile, testimonia, contrariamente a quanto si credeva un tempo, la piena compatibilità dell'attività fisica con le caratteristiche della donna. Quella che era la figura impacciata della donna va pian piano scomparendo.

Questo, vale per tutti gli sport, dalla pallavolo fino a quelli più estremi: alpinismo, vela in solitaria, lunghe passeggiate nel polo, ad eccezione forse della boxe, sconsigliabile anche ai maschi per la sua brutalità.

Nonostante il continuo affermarsi delle donne nel campo sportivo, è ancora presente in molte persone la convinzione che esse non siano all’altezza di affrontare sfide intraprendenti. A quanto pare non è proprio così e una buona testimonianza ci è stata data da Ondina Valla. Come non ricordarla? E' stata la prima italiana a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi: Nata nel 1916 vinse in Germania, subito prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, trionfando negli 80 metri ad ostacoli.

Un'altra importante testimonianza c'è l’ hanno data Ann-Bancroft e la sua compagna Liv-Arnesen le quali, sono quasi riuscite nell'impresa di attraversare il Polo sud sugli sci, trainando slitte da 130 Kg l'una e resistendo a temperature fino a 40 gradi sotto lo zero. Impossibile dimenticare Ellen Macartur la prima donna ad aver affrontato la circumnavigazione del mondo su una barca a vela di circa 28 metri tutto da sola e Caterin Destivelle abilissima scalatrice, capace di affrontare pareti di 8 gradi, e di superare il cosiddetto “ghiacciaio mangia uomini”

Queste sono solo alcune delle imprese di cui sono state capaci le rappresentanti di quello che viene considerato il sesso debole. A questo punto viene da chiedersi: perché molti ancora ritengono che lo sport sia una faccenda da uomini?

E’ vero: i record mondiali dei maschi in quasi tutte le specialità, ad esempio dell’atletica, sono sempre migliori, ma dal punto di vista scientifico la cosa si può spiegare con la presenza del testosterone nell'organismo dell' uomo, che permette un maggiore sviluppo della massa muscolare. Dal punto di vista storico viene spiegato invece con il fatto che le donne non hanno potuto partecipare alle attività fisiche sino agli inizi dell'Ottocento, al contrario degli uomini, i quali hanno iniziato a praticare sport fin dal tempo dei greci. Risalendo un po' alle origini dello sport infatti sono stati proprio i greci ad iniziare a praticare attività come la lotta, la corsa dei carri, il lancio del giavellotto. Tutti questi sport, erano basati sulla forza e sull'abilità, doti, che si rafforzano solo tramite l'allenamento, il continuo provare, una libertà negata alla donna, la quale è sempre rimasta in casa ad accudire la prole, lavare i panni e preparare da mangiare.

Ora che la presenza delle donne in tutti gli sport è sempre maggiore, c'è da chiedersi: verrà mai il tempo in cui riusciranno ad eguagliare i record maschili?

Federico Bartolomucci classe III D - Scuola Media “Di Biasio” Cassino Italia

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