Il regno salvato

Nel regno della regina Raina, in un bellissimo giorno di primavera, nacque una bambina di nome Annalisa. Crebbe felice e contenta circondata dall’affetto di care amiche: Amy, Rosamaria, Lara, Beatrice e Sofia. Annalisa aveva quindici anni, la legge del suo regno imponeva a tutte le giovani quindicenni di recarsi al cospetto della malvagia regina Raina, con doni di ogni genere.

Annalisa attendeva con ansia quel giorno, non vedeva l’ora di essere ricevuta, per poterla ammirare da vicino. Invitò ad andare con lei le sue amiche. Il giorno stabilito era arrivato, ma le amiche tardavano ad arrivare all’appuntamento; nell’attesa che arrivassero, Annalisa si mise a dipingere. Arrivarono le amiche, e tutte insieme s’incamminarono verso il castello.

Mentre camminavano Annalisa disse loro: “Non vedo l’ora di conoscere la regina! Sarà così buona e dolce!” Ma Lara disse: “No, la regina è brutta e malvagia, è una strega!” Turbata da queste rivelazioni, che considerava non vere, Annalisa disse alle sue amiche: “Se non ve la sentite di venire con me, allora proseguirò da sola, voglio conoscere la regina e voglio conquistarmi la sua fiducia”.

E così fece, proseguì da sola il suo cammino verso il castello. Nel frattempo al castello la regina era intenta a vessare i suoi sudditi con la sua crudeltà: “Io sono la regina più potente dell’universo. Sono malvagia e crudele, sono assetata di potere; ricordatelo: eliminerò tutti coloro che avranno la sfortuna di incontrarmi. Ah, ah, ah, ah !”

Recatasi nella sala del trono, trovò una schiera di quindicenni che in fila l’attendevano davanti al trono, pronte a consegnarle i loro doni. Si accomodò sul trono e ordinò che le ragazze sfilassero al suo cospetto. La prima ragazza che le si prostrò dinanzi, era una poveretta, non aveva niente da poterle offrire e le disse: “Mia amata regina, io sono povera e non ho niente da donarle.” La regina essendo questa la terza volta che sentiva queste ragioni dalla ragazza, ordinò che fosse mandata a morte.

E così fu, venne impiccata. Poi fu il turno di Annalisa che disse: “Mia amata regina, sono onorata di conoscerla. Ho portato per lei dei doni”. La regina non sopportava le persone gentili e così disse: “Consegnami i tuoi doni e vattene.” Quand’ebbe finito di consegnare i suoi doni Annalisa, andò verso le sue amiche, che nel frattempo l’avevano raggiunta. Le salutò e si allontanò per andare verso le guardie della regina, perché alcuni di loro erano suoi buoni amici, li saluta e torna dalle sue amiche e insieme si incamminano verso casa.

Passarono prima a casa di Amy, dove presero la palla e poi andarono a casa di Annalisa. Arrivate a casa di Annalisa, salutarono la madre, che le attendeva per la merenda, che consumarono prima di andare tutte insieme a giocare a palla. D’un tratto sentirono bussare alla porta, Annalisa andò ad aprire e rimase sorpresa nel vedere che erano le stesse guardie della regina che poco prima aveva salutato.

Chiese loro di accomodarsi, ma essi rifiutarono e comunicarono ad Annalisa una brutta notizia: la regina voleva farla impiccare perché era stata troppo gentile con lei. Tutti rimasero stupiti da questa notizia, non sapevano cosa dire e cosa fare. D’un tratto una delle due guardie disse: “Io avrei una soluzione. La regina ha nella sua stanza un cofanetto nel quale custodisce la pietra magica che le ha permesso di sopravvivere per ben 225 anni sempre giovane.

Se prendiamo la pietra e la rompiamo, lei morirà.” Le sei ragazze organizzarono un piano per sconfiggere la malvagia regina: decisero di sottrarle la pietra con l’aiuto delle due guardie loro amiche. Il giorno seguente si incontrarono a casa di Mariarosaria e da lì misero a punto il loro piano: poi partirono alla volta del castello. Giunti al castello si nascosero nell’attesa di poter entrare nella stanza della regina, presidiata dalle guardie.

Quando ci fu il cambio delle guardie, con un balzo entrarono nella stanza e presero il cofanetto in cui era custodita la pietra e velocemente si allontanarono dal castello. Il giorno seguente nella pubblica piazza del castello si svolgevano degli spettacoli in onore della regina, d’un tratto una delle sei ragazze balzò sul palco e rivolta alla folla gridò: “Fare silenzio, abbiamo qualcosa di importante da dirvi!” e Annalisa aggiunse: “Ieri abbiamo sottratto alla regina la pietra che le ha permesso di vivere giovane per 225 anni. Sappiate che ho deciso di romperla, così lei morirà e noi saremo finalmente liberi”. Detto questo gettò la pietra a terra. Quando la pietra toccò terra e si sgretolò, la stessa sorte toccò alla regina che d’improvviso scomparve nel vuoto.

Da quel giorno vissero tutti felici e contenti.

Arianna Bucci, Emily Cerrone, Giulia Cogliandro e Alessia Ricci (classe I sez. D)

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