Periodico della Di Biasio - edizione on line Gennaio - Febbraio 2005

 

Montecassino, luogo di arte e spiritualità

Reportage di un'uscita didattica

Arrivati, insieme ai nostri insegnanti, alle porte della struttura monastica, ci accoglie il monaco Don Germano che ci conduce nel peristilio, che ha al centro un chiostro con la statua di San Benedetto. Proseguendo il nostro percorso culturale Don Germano ci fornisce notizie sul chiostro progettato dal Bramante costituito da una cisterna collegata da due colonne e da un'architrave.

Di fronte alla cisterna c'è una scalinata, progettata sempre dal Bramante, ai cui lati sono poste due statue appartenenti all'arte maggiore del tutto tondo, raffigurante l'una San Benedetto e l'altra sua sorella Santa Scolastica. Quest'ultima distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale è stata riprodotta nel dopoguerra. Tale scala conduce al chiostro dei Benefattori, ornato da colonne di granito rosa e grigio. Sui muri del chiostro sono posizionate statue in marmo raffiguranti principi, papi, vescovi, abati e santi. Monumentale ci appare la basilica, che presenta la porta maggiore decorata con l'arte minore dell'ageminatura e le due porte minori decorate con l'arte del bassorilievo.

Nella basilica c'è l'affresco di Pietro Annigoni che raffigura "La gloria di S. Benedetto" e in basso a destra c'è l'autoritratto dello stesso pittore. Nella navata laterale di sinistra vi sono alcune tombe di personaggi illustri tra cui la tomba di San Benedetto sepolto insieme alla sorella Santa Scolastica.

I loculi sono decorati con 80 marmi diversi, provenienti da tutte le parti del mondo, e da pietre dure. Importante è anche la sala capitolare, che serve ai monaci per fare conferenze e votazioni. I monaci in questa sala decidono se un novizio può diventare monaco dopo aver passato un anno nella loro comunità. Nella sala capitolare sono presenti quadri su tela del '500, del '600, del '700 e del '800.

Luogo d'incontro per i monaci è anche il refettorio sul cui pavimento, si legge una frase scritta in lingua latina : "JESUS MEL IN ORA, IN AURE IN CORDE LUBILUS", mentre sul muro centrale è presente un affresco raffigurante "La cena di Emmaus". I monaci mentre consumano il pasto, nel luogo succitato, ascoltano la voce di un altro monaco che legge i Testi Sacri. Parte importante della struttura monastica è anche la Biblioteca con i suoi 150.000 libri.

Il monaco Don Gregorio ci mostra un mappamondo del 1680 e ci rivela che su di esso non è presente l'Oceania e poi ci fornisce notizie su alcuni libri del 1500. Uno è cosmografico scritto in spagnolo da Piero Padano e l'altro scritto da un medico tedesco che raffigura alcune piante e ne descrive il loro uso. I libro più interessante contiene disegni di uccelli estinti e di altri esistenti. E' custodito nella Biblioteca anche un minilibro del 1800 che misura 1 cm x 2. La nostra visita, a causa del tempo a disposizione, termina con la presenza e il saluto dell'Abate di Montecassino e Vescovo di Minturno don Bernardo D'Onorio che ci dona delle immagini sacre.

Redazione II A

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