UN ULTIMO ADDIO ALL’ALBERO DI ANNA FRANK

 

La notizia dell’abbattimento dell’albero di Anna Frank sta facendo il giro del mondo e sconvolge tutti quei giovani che lo considerano simbolo di vita. Il castagno è ormai condannato, verrà eliminato tra circa un anno, perché corre il rischio di un crollo improvviso. Esso sopravvive da 150 anni, nel cortile della casa in cui Anna si nascose insieme alla sua famiglia, nel cuore di Amsterdam. Potremo continuare ad ammirarlo solo attraverso internet su una pagina apposita (www.annefranketree.com). Con questo albero andrà via un simbolo che ci poneva in diretto rapporto con Anna Frank, un’adolescente che ha vissuto gli orrori della shoà ed è stata vittima di uno dei più grandi genocidi della storia, voluto dal nazismo che considerava gli ebrei inferiori e, quindi, da sterminare. Anna all’età di 13 anni per sfuggire alle persecuzioni trovò rifugio in quello che lei chiamava “l’alloggio segreto” ed è lì che comincia a comporre il suo diario a cui confidava i suoi pensieri. Anna morì di stenti e di tifo nel 1945, due mesi prima della disfatta del Reich. Da quando Anna è morta, l’albero è stato considerato il simbolo della vita, ella stessa nel suo diario più volte lo ha menzionato descrivendolo nel pieno della sua fioritura. L’albero, dunque, le permetteva di guardare oltre, di sperare in un futuro migliore e di credere nell’intima bontà dell’uomo. Nel corso degli anni le sue foglie sono divenute oggetto di culto. Senza di esse il cortile della casa non sarà più lo stesso. Oggi, purtroppo, non resta che il gioco virtuale delle foglie al quale molte scuole si preparano, al fine di perpetuarne il ricordo.

Posa anche tu la tua foglia

Enrica Abbruzzese e Cristiana Alberigo (classe II D)

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