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Borutta, come testimonia l’antica chiesa
di Santa Croce, è un paese di origine medievale, sorto alle falde del
monte Pelau, in una regione attraversata dal rio Frida. Il territorio
è costituito da maestosi altipiani di origine vulcanica, il più importante
dei quali risulta essere il monte Sorrano, così chiamato per la
presenza, in epoca medievale, della città di Sorra, distrutta dalle
numerose guerre. Questo
altipiano (m. 570) su cui si
erge isolata la Cattedrale di San Pietro, fu scelto molto
probabilmente perché già nei secoli precedenti gli era stata riconosciuta una
notevole importanza strategica: accanto al nuraghe monotorre - del quale
sussiste ancora, ben visibile, la base - sono stati trovati reperti che fanno
arguire la presenza militare dei vari conquistatori dell'Isola: Punici,
Romani, Bizantini. La stessa ampiezza delle rovine dell'episcopio - che emergono
oltre l'attuale monastero - fanno supporre che di San Pietro di Sorres si sia
voluto fare una CATTEDRALE-FORTEZZA. Di
notevole interesse, dal punto di vista archeologico e naturalistico, è la
grotta Ulàri, non molto distante dal paese. Ha due ingressi ed è formata
da una galleria principale che si prolunga per 190 metri da altre
diramazioni, per uno sviluppo complessivo di 350 metri. Al suo interno sono
stati rinvenuti materiali litici e ceramici attribuiti alla "Cultura
di Ozieri" (3500 – 2700 a.C.). La
grotta ospita inoltre una delle più folte colonie di pipistrelli della
Sardegna. |
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Galleria
fotografica |