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Il diventare santo, non è riservato ad alcuni
“eletti”, ma è possibile a tutti, perché la santità è la
vocazione primigenia di ogni uomo, a motivo dell’essere stato
creato a immagine e somiglianza di Dio (cf. Gen 1, 26-27), il
tre volte santo, come ci ricorda il profeta Isaia. È Dio stesso
che invita al realizzo di questa vocazione: «Siate santi» (Lv
19, 2), motivando il perché di questo suo desiderio: «Perché
io, il Signore, Dio vostro, sono santo» (Lv 19, 2).
Di fronte alle difficoltà di noi sue creature ad
arrivare a realizzare questo suo desiderio, nella pienezza del
tempo, ci ha inviato suo figlio: «il Santo di Dio» (Mc 3, 24),
nel quale ci ha giustificati e battezzati (cf. Rm 6, 3), e per
mezzo del quale siamo «stati fatti veramente figli di Dio e
compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi»
(LG 40). Cristo, quindi, in virtù della sua passione morte e
risurrezione non solo ci ha costituiti figli ma anche santi, ma
questa santità che portiamo inscritta nelle profondità della
nostra anima, siamo chiamati a farla divenire realtà nella
nostra esistenza, e questo non avviene se non con il consenso
della nostra libertà che da modo alla Grazia che proviene da
Dio di aiutarci a realizzare tutto ciò, seguendo per ognuno uno
specifico cammino segnato da molteplici fattori.
Quanto ho qui
descritto si coglie nella vita e negli scritti, di santa Maria
Bertilla, al secolo Anna Francesca Boscardin, della quale ho
cercato di tracciarne il cammino spirituale che l’ha portata a
realizzare il desiderio di Dio: farsi santa.
Ciò
che mi ha permesso di tracciare il cammino spirituale della
giovane santa sono stati gli scritti che lei ci ha lasciato, la
maggior parte dei quali ancora inedita, sono raccolti in un
quaderno notes, risalente al periodo del suo noviziato, ed in
altri sei piccoli notes, di vario contenuto, infatti, vi si
trovano presenti riflessioni più o meno lunghe, preghiere
all’Eucaristia, al Sacro Cuore di Gesù e alla Vergine Maria,
e alcuni passi di santa Teresa di Lisieux.
Il
diventare santo, rispondendo così al desiderio di Dio è
l’ordito di questo lavoro. La santità è un tema che da
sempre accompagna la vita, il pensiero e l’interesse della
Chiesa, tuttavia questo tema sembra essere oggi estraneo al
nuovo umanesimo e alla cultura dominante, cultura nella quale il
santo sembra abbia perso ogni possibilità di inserimento.
Il
cammino intrapreso da Anna Francesca per arrivare alla santità,
contrassegnato da semplici azioni compiute con amore e per
amore, in questo contesto offre una brillante testimonianza di
armonioso rapporto con Dio.
Nelle
pagine che seguono si può cogliere come il modello di santo che
è questa giovane suora, esca dallo stereotipo, diventando
nostra compagna di viaggio, in quel cammino che ha come meta la
santità, ricordandoci come il vangelo sia possibile viverlo
nella nostra umana fragilità, ciò che veramente necessita è
la volontà di diventare santi, perché non basta desiderare
diventare santi, ma bisogna volerlo abbandonandosi
costruttivamente nelle mani di Dio.
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