LA CONOSCENZA CERTA DELLA NATURA

Rivoluzione scientifica:


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Processo storico e movimento di idee che, nel corso del XVII secolo, portò alla nascita della moderna scienza sperimentale e all’abbandono della precedente immagine della realtà, fondata soprattutto sulla filosofia di Aristotele. Si è soliti delimitare l’ambito cronologico della rivoluzione scientifica nel periodo che va dalla pubblicazione dell’opera di Niccolò Copernico La rivoluzione delle sfere celesti (1543), fino all’opera di Isaac Newton I principi matematici di filosofia naturale (1687).

Copernico(1473-1543)

Punto di avvio della rivoluzione scientifica è stata la rivoluzione astronomica effettuata da Copernico, il quale mise in discussione l’edificio cosmologico risalente ad Aristotele e Tolomeo, ponendo il Sole, e non la Terra, al centro dell’universo; su tali basi, Keplero individuò il movimento ellittico dei pianeti, mentre Galileo abbandonava la distinzione tra fisica terrestre e fisica celeste, elaborando un metodo unitario che consentiva lo studio di tutti i fenomeni relativi al movimento; infine Newton con la sua teoria gravitazionale unificò la fisica di Galileo con le leggi di Keplero del movimento dei pianeti.

 

Keplero(1571-1630)

 

Copernico, iniziatore della rivoluzione astronomica, intendeva fornire una spiegazione dei movimenti degli astri che fosse più coerente e meno macchinosa di quella che era alla base del sistema astronomico tolemaico. Affermando che la Terra ruota intorno al Sole, egli riteneva di pervenire a una spiegazione più semplice e unitaria dell’universo. Nonostante l’ostilità della Chiesa cattolica (ma anche di quella luterana) nei confronti del sistema copernicano, la teoria eliocentrica venne sviluppata da Keplero e da Galileo, i quali sostennero che essa non costituiva affatto una semplice ipotesi atta a spiegare i movimenti apparenti dei pianeti ma una descrizione vera della configurazione reale dell’universo.

 

Galileo Galilei(1564-1642)

-Il meccanicismo

Oltre che per il ricorso alla verifica sperimentale come criterio di verità alternativo rispetto al principio di autorità dei filosofi scolastici, la nuova scienza si caratterizza per il ricorso alla matematica: essa infatti, con Galileo e Newton, interpreta la natura in senso rigorosamente quantitativo, basandosi sullo studio delle proprietà geometriche e meccaniche dei corpi, quali l'estensione, la figura, il movimento. Nel corso del Seicento si afferma, presso scienziati e filosofi, una concezione meccanicistica della realtà, per la quale ogni singola parte dell’universo rivela la regolarità uniforme delle leggi geometrico-meccaniche che Dio avrebbe imposto alla natura al momento della creazione.

Sistema eliocentrico
Il cannocchiale
Osservatorio
Inquisizione