L’ESERCITO REPUBBLICANO

INDICE

Le quattro divisioni o Grandi Unità

La 29^ Divisione “SS” italiana

La Guardia Nazionale Repubblicana

I Battaglioni di Bersaglieri volontari

Le forze armate di polizia. La legione Autonoma “Muti”

Il “Raggruppamento Cacciatori degli Appennini”

Il “S.A.F.” Servizio Ausiliario Femminile

Le Brigate nere

I reparti “non indivisionati”

I reparti della R.S.I. operanti oltre confine

Il “Gruppo Battaglioni d’Assalto Forlì”

Le “Fiamme Bianche”

I servizi speciali

Altri Corpi

Le quattro divisioni

Un laborioso accordo con la Germania consentì, fin dall’ottobre 1943, di avviare la costituzione e l’addestramento in Germania di quattro divisioni che avrebbero costituito quello che potremmo chiamare l’esercito regolare della R.S.I.

 L’accordo prevedeva che l’addestramento sarebbe avvenuto in Germania e che le divisioni sarebbero state armate con armi tedesche. Gli ufficiali, i sottufficiali e i graduati furono reclutati fra gli ex militari dell’esercito regio deportati in Polonia e in Germania che avevano scelto di riprendere le armi sotto le insegne della R.S.I. I militari di truppa,  invece, sarebbero stati reclutati in Italia fra volontari e militari di leva.

 Le divisioni furono:

  Divisione Alpina MONTEROSA, che sarebbe stata addestrata a Munzinghen-Felstettenn nel Baden Wuerttbemberg; comandanti: Col. Umberto Marfredini dal 9.2.44 al 23.3.44, Gen. Goffredo Ricci dal 24.3.44 al 15.7.44, Gen. Mario Carloni dal 16.7.44 al 21.2.45, Col. Giorgio Milazzo dal 22.2.45 al 28.4.45;

 Sarà la divisione numericamente più forte. Conterà circa 20000 uomini.(1)

 Essa, rientrata in Italia nel luglio 1944, sarà impiegata prima a difesa della costa ligure da Genova a La Spezia, poi (fine ottobre 1944) il comando di divisione con circa 8000 uomini reggerà il fronte in Garfagnana (ove il Btg. Intra e il Gruppo Artiglieria Bergamo rimarranno fino al 20 aprile 1945), infine una forza di 10000 uomini sarà impiegata sulle Alpi Occidentali fino al termine del conflitto.

 Avrà oltre 1000 caduti e oltre 3000 feriti.

  Divisione di Fanteria di Marina SAN MARCO, da addestrare a Grafenwoehr in Baviera; comandante Gen. Princivalle dal 28/11/1943 al 23/8/1944 poi Amilcare Farina dal 23/8/1944 al 30/4/1945. Rientrata il Italia nel luglio 1944 la Divisione fu schierata a difesa delle coste della Liguria occidentale, da Arenzano a Capo Berta, per una estenzione di 75 Km. Il comando fu ad Altare e qui il Generale Farina fece costruire il cimitero della Divisione, il cosiddetto Battaglione delle Croci Bianche. A fine ottobre 1944 il 2° Btg del 6° Rgt (Maggiore Uccelli) venne impiegato sul fronte della Garfagnana insieme ai reparti della Divisione Monterosa e il 3° Btg del 5° Rgt fu impiegato sul fronte Appenninico nei pressi del Passo dell’Abetone. Singolare la sorte di alcuni marò del I° Btg del 5° Rgt che caddero prigionieri nei pressi di Albissola Superiore il 27 aprile 1945. Essi, dopo varie peripezie, furono utilizzati, armati, in servizi di ordine pubblico in Savona stante la carenza di carabinieri disponibili. Lo dispose il Questore di Savona in accordo col Governo Militare Alleato (A.M.G.) In divisa, con le mostrine rosse col leone di San Marco, essi svolsero tale compito dai primi di Giugno al 23 luglio 1945. Furono, quindi, gli ultimi militari della R.S.I. rimasti in armi con le loro divise. (Vedi ACTA, dell’Ist.Storico R.S.I. n. 45 – Maggio-Luglio 2001)

 Divisione di Bersaglieri ITALIA, da addestrare a Heuberg nel Baden Wuerttemberg; comandante Gen. Giardina fino al 29/11/1943, Gen. Carloni fino al 15/7/1944, Gen. Guido Mainardi dal 14/8/1944 al 22.2.1945, poi Gen. Mario Carloni fino al 29.4.1945. Contava circa 14000 uomini (1) che, però, successivamente si ridussero a poco più di 10000. Rientrata dalla Germania nel dicembre 1944, fu schierata fra Parma, Fidenza e Salsomaggiore. A metà gennaio 1945 cominciò lo spostamento verso il fronte della Garfagnana dove andò a dare il cambio ai reparti della Monterosa (ad eccezione del Btg. “Intra”) e della San Marco. Durante il ripiegamento combattè valorosamente per difendere le vie che consentirono il ripiegamento fino a Medesano, dove avvenne la resa con l’onore delle armi.                       

 Divisione di granatieri LITTORIO da addestrare nel campo di Senne-Paderborn e Detmold in Renania Vestfalia al confine con la Bassa Sassonia . Comandante Gen. Tito Agosti. Era costituita da 1 Rgt di granatieri (3 Btg), 1 Rgt di Alpini (3 btg) e 1 Rgt di Artiglieria (4 Gruppi). Contava circa 17000 uomini (1). Rientrò in Italia nell’ottobre 1944 e, dopo una breve sosta in Emilia e Lombardia, il 3 dicembre fu posta a difesa delle Alpi Occidentali nel tratto da Cima del Diavolo al Monviso. Tenne le posizioni affidatele fino all’ultimo.

  Ogni divisione, come abbiamo visto, doveva contare 14-16.000 uomini, ad eccezione della Monterosa che ne contava circa 20.000.

  L’organico di ogni divisione era così composto:

2 Rgt formati da 3 Btg ciascuno,

1 Cmp anticarro,

reparti reggimentali

1 Rgt di artiglieria formato da tre Gruppi da 75 e uno da 105

1 Btg Pionieri

1 Gruppo esplorante formato da due squadroni leggeri e 1 dotato di

        armi pesanti di accompagnamento, antiaeree e anticarro,

1 Btg Collegamenti

1 Btg Trasporti

1 Btg di truppa di Intendenza.

  Il Comando di Divisione comprendeva:

Il Comandante

Lo Stato Maggiore

Il Quartier Generale

2 Sezioni di Gendarmeria da Campo

1 drappello automobilistico

1 Cmp di cannoni anticarro.

Le divisioni italiane (ad eccezione della “Littorio” che entrò a far parte dell’86° Corpo d’Armata germanico), insieme a due tedesche, ad alcuni Btg di bersaglieri, alle Brigate Nere e a reparti della G.N.R. andarono a costituire l’”Armata Liguria”, sotto il comando del Generale Graziani, che ne assunse il comando il 2 agosto 1944. Fu l’unico caso in cui unità tedesche operarono alle dipendenze di un Generale italiano. Tanta era la stima che Graziani godeva in Germania.

 

NOTE: (1) Una comunicazione della Segreteria Militare del Ministero delle Forze Armate sulla situazione delle divisioni italiane al 14 giugno 1944 (la comunicazione è del 15 giugno) fornisce le seguenti cifre:

I Divisione Italia 14183

II Divisione Littorio 17204

III Divisione San Marco 15331

IV Divisione Monterosa 19803

 Successivamente tali cifre subirono un ridimensionamento in diminuizione specie per le Divisioni Littorio e Italia.

 

TORNA ALL’INDICE

Torna al Sommario

TORNA ALLA HOME

 

 

 

Altri Corpi

Per completezza di informazione si ritiene di dover nominare anche i seguenti corpi che operarono durante la R.S.I. alle dipendenze di questa:

La Guardia di Finanza

L’8 settembre 1943 erano in servizio 12 legioni più alcune compagnie, distribuite su tutto il territorio nazionale e anche fuori di esso. Rimasero generalmente al loro posto e continuarono a svolgere il servizio di istituto. Si ebbero, però, diversi casi di non fedeltà alla R.S.I. e di collusioni con i partigiani.

Il Corpo Agenti di Custodia

Anche gli agenti di custodia l’8 settembre 1943 rimasero ai loro posti e continuarono a svolgere le loro funzioni regolarmente. In alcuni casi persero la vita nel difendere le carceri da attacchi partigiani.

La C.R.I.

Neppure il personale della C.R.I. si sbandò con l’armistizio e rimase a compiere il suo dovere di assistenza a feriti, sinistrati e prigionieri di guerra, con grande abnegazione. Preziosa l’opera a favore degli italiani internati in Germania, che ebbero assistenza e possibilità di comunicare con le famiglie.

La Direzione Generale servizi antincendio

All’atto dell’armistizio questa direzione ebbe momenti difficili per difficoltà di comunicazione coi comandi del Vigili del Fuoco. Tuttavia non si sbandò e riuscì a svolgere il suo prezioso compito gravosissimo per i frequenti bombardamenti.

Il servizio postale

Non fu mai interrotto e continuò a funzionare ininterrottamente, malgrado le gravi emergenze, fino alla fine.

 

TORNA ALL’INDICE

Torna al Sommario

TORNA ALLA HOME