La Carta dei Diritti del Bambino e Relativi Impegni della Struttura Ospedaliera

Il nostro Club va fiero di essere stato tra i primi in Italia ad aver dato vita ad una carta dei diritti dei bambini in ospedale, stipulando al riguardo un apposito protocollo di intesa  con l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di  Alta Specializzazione Civico Benfratelli e G. Di Cristina -  M. Ascoli di Palermo, (ARNAS) sotto gli auspici dell’Assessorato Comunale dell’Igiene e Sanità di Palermo.

La Carta costituisce un  esempio e punto di riferimento per un  settore della Sanità pubblica ove maggiori sono le esigenze di sensibilità e di comprensione di Pazienti particolarmente indifesi ma anche psicologicamente “fuori” dalla struttura ospedaliera, nei quali l’aspetto ludico e la spensieratezza riaffiorano non appena la patologia  demorde, e per i quali non può che esserci – al più presto - un ritorno alle abitudini quotidiane.

Essa è stata già una prima volta distribuita all’interno della struttura ospedaliera ed è comunque disponibile presso di essa e/o presso il Club.

Da parte nostra ci impegniamo perché,  sempre in collaborazione con l’ARNAS, possano assumersi iniziative volte a far conoscere all’opinione pubblica i criteri di gestione “umana” delle patologie dei Bambini che vengono seguiti nella struttura ospedaliera cittadina, in una visione certamente sfidante della professione medica  caratterizzata  anche da un elevato rispetto per gli aspetti relazionali e psicologici dei piccoli Pazienti.

 

      Conoscere è vivere meglio  

Nell’era della comunicazione di massa iper-tecnologica, dove basta un click per avere a disposizione banche dati di informazione su qualsiasi tematica o problematica che investa la nostra esistenza , spesso si constata una certa approssimazione su argomenti di cui si sente parlare magari fin troppo, o di cui i giornali ,riviste sono pieni di articoli e rubriche. Questa overdose di informazione spesso sembra sufficiente ad appagare la nostra soglia della conoscenza, ma una più attenta analisi del fenomeno ci dà la dimensione che la nostra società e’ si informata ma spesso poco consapevole. Da questa considerazione generale nasce il progetto “Conoscere è vivere meglio “poiché  come sottolineato anche dai sociologi della comunicazione, molti effetti collaterali della nostra società sono imputabili  ad una conoscenza approssimativa delle questioni, e ciò impatta in maniera negativa sia sulla qualità sia sulla quantità di vita dei singoli  che dell’intera comunità. 

Finalità del progetto:

Dare una corretta e approfondita informazione  di come un corretto stile di vita (alimentazione,sport,danni da fumo etc.) ed una adeguata conoscenza di norme di sicurezza (comportamento da assumere in caso di incendio, significato dei simboli che indicano il pericolo delle sostanze chimiche presenti nell’ambiente che ci circonda  etc.) possano avere risvolti positivi sia per il singolo che per la comunità in cui si vive. 

Rivolto a chi :

I due moduli previsti  andranno  a beneficio degli alunni che frequentano gli ultimi due anni delle scuole superiori. 

Come si intende procedere :

Presentazione del progetto in formato cartaceo ai Sigg. Direttori degli Istituti Superiori del Territorio in cui opera il Rotary club “Costa Gaia”;

Stesura della agenda degli incontri da effettuarsi durante l’anno scolastico 2006/07;

Allegare alla brochure introduttiva copia delle slides che saranno presentate agli studenti;

Le slides saranno presentate con l’ausilio di P.C. e proiettore .

Il tempo previsto per la presentazione di ogni modulo è di circa 1 ora e parte di essa sarà finalizzata al dibattito onde evitare una comunicazione frontale univoca. I due moduli saranno presentati in giornate diverse;

Per facilitare e motivare la popolazione studentesca ad una partecipazione attiva al progetto,verrà indetto un concorso fotografico ( si può partecipare allo stesso anche con elaborati non necessariamente fotografici) che avrà come scopo di stimolare una maggiore riflessione su come i comportamenti quotidiani possano avere una ricaduta importante sulla vita di ciascuno di noi e anche sollecitare quella ricerca sul campo che ha una valenza formativa alquanto importante per i nostri giovani.

Il concorso in oggetto prevede la formazione di una commissione composta da personale qualificato per la elaborazione delle valutazioni e la stesura della classifica al fine di procedere alla premiazione degli alunni che vorranno partecipare al suddetto concorso.

 

UN SORRISO DA SALVARE”

Giorno 15/10/05 ha avuto inizio, per il secondo anno consecutivo, il progetto "Un sorriso da salvare" proposto dal Nostro Club con il patrocinio dell' Università degli Studi di Palermo e indirizzato a sensibilizzare Autorità Scolastiche, Insegnanti, Alunni e Genitori al problema della carie dentale e delle malocclusioni del cavo orale con la finalità di contribuire alla loro prevenzione attraverso l'educazione all'igiene orale, una corretta alimentazione ed il contatto periodico con i medici specialisti e gli odontoiatri al fine di ridurre l'insorgenza delle suddette patologie e ridurre i danni in termini di salute e costi economici.

Hanno aderito al progetto le Scuole Elementari e le Scuole Medie inferiori dei Comuni di Carini­-Partinico-Terrasini-Balestrate.

Gli alunni coinvolti sono stati quelli delle quarte classi delle Scuole Elementari (età circa 9 anni) perché è questa l'età in cui è possibile intercettare favorevolmente alcune malocclusioni dentarie e quelli frequentanti le seconde classi di Scuola Media Inferiore (età circa 12 anni) perché questo è il periodo orientativo di completamento della dentatura permanente.

Nei giorni e nelle modalità concordate con i Dirigenti dei vari Istituti, gli alunni sono stati dapprima informati con ausili audio-visivi sull'anatomia dell'apparato oro-dentale, sensibilizzati sulla necessità di un corretto regime dietetico, sulla validità di una diagnosi precoce e sulla importanza di una corretta igiene orale.

Le conoscenze fornite ai ragazzi sono state quelle delle linee guida della Società di Odontoiatria Infantile (S.I.O.I.) sulla prevenzione e promozione della salute orale, dell' Accademia Americana di Odontoiatria Pediatrica (AAPD) e dell' Accademia Europea di Odontoiatria Pediatrica (EAPD) e quindi riconosciute dalla Comunità Scientifica Internazionale. L'opuscolo informativo fornito dall'Oral B Divisione Italiana e distribuito ai ragazzi al termine della visita è stato realizzato in collaborazione con la Walt-Disney, la Società Italiana di Odontoiatria Infantile (SIOI), la Società Italiana di Ortodontia (SIDO), la Clinica Odontoiatrica e Stomatologica dell'Università degli Studi di Milano e la Società degli Igienisti Dentali (AIDI).

Al termine della proiezione gli alunni sono stati sottoposti, previa autorizzazione dei genitori, a visita specialistica ad opera di alcuni medici specialisti aderenti al progetto. Per ciascun alunno è stata compilata una scheda personalizzata nella quale, oltre ad evidenziare le condizioni dello stato di salute di ognuno, sono stati indicati suggerimenti ed indicazioni terapeutiche necessarie laddove erano presenti le suddette patologie.

Il progetto ha concluso questo suo secondo anno di esperienza il 29/04/06.

I dati raccolti e la loro valutazione, in assoluto anonimato sono stati consegnatati ai Presidi delle Scuole che hanno aderito al progetto ed alle Autorità Comunali e Sanitarie Locali che se le riterranno valide ed opportune e ne trarranno necessità d'intervento potranno adoperarsi attraverso campagne d'informazione scolastica e cittadina.

I soggetti coinvolti nel progetto sono stati: l) le Autorità Scolastiche che nella figura dei Presidi, Dirigenti e Consigli d'Istituto hanno dimostrato sensibilità per le problematiche dei giovani e del sociale e con i quali speriamo di rinnovare questa collaborazione negli anni a venire così da proseguire in un comune cammino, confermando l'importanza della necessità di coniugare le Istituzioni con le Organizzazioni Service che agendo ed interagendo insieme, possono concorrere alla soluzione dei problemi del sociale e del territorio; 2) Gli alunni che con la loro adesione hanno riconosciuto la giusta importanza ad un argomento così rilevante per la salute di tutti noi ed è stato sicuramente questo il riconoscimento migliore al nostro impegno e ci rafforza nella convinzione e nell'entusiasmo a proseguire il nostro cammino; 3) I Genitori degli alunni; 4) Medici specialisti ed Odontoiatri del nostro Club e non rotariani che con spirito di servizio hanno offerto per l'iniziativa la loro professionalità ed il loro tempo; 5) Rotariani del nostro Club e le loro consorti che sono stati essenziali per la gestione informatica, la realizzazione audio-visiva del progetto e la raccolta dei dati epidemiologici; 6) L'AZ Procter & Gamble Divisione Italiana e l'ORAL B Divisione Italiana che hanno voluto contribuire con la fornitura di dentifrici, spazzolini, poster ed opuscoli informativi che sono stati consegnati agli alunni al termine delle visite.

La durata del progetto è stata di sei mesi.

Il costo del progetto per questi due anni di esperienza à stato di € 1.200,00 complessivi.

In conclusione ci riteniamo sufficientemente soddisfatti per il lavoro svolto. Gli Istituti Scolastici che quest'anno hanno aderito all'iniziativa sono stati dieci ( l'anno precedente sei) ed altri hanno già chiesto di partecipare il prossimo anno. Alle proiezioni audio-visive hanno partecipato alcune rappresentanze di genitori che, assenti l'anno precedente, sono stati adeguatamente informati sull'iniziativa. Quest’anno inoltre le schede mediche sono state arricchite di ulteriori dati epidemiologici che hanno consentito di valutare con ancora maggiore attenzione lo stato di salute orale dei ragazzi del nostro territorio.

Tuttavia, diffidenza e cattiva informazione si frappongono al nostro cammino. Infatti anche quest’anno soltanto la metà degli alunni che hanno assistito alla proiezione audio-visiva si è poi sottoposta a visita medica per la mancanza dell'autorizzazione da parte dei genitori. Per questo ci proponiamo, il prossimo anno, di fare precedere lo svolgimento del progetto da una campagna d'informazione diretta a sensibilizzare con maggiore attenzione i genitori, attraverso la distribuzione di brochure informative sull'attività del nostro Club, sul nostro progetto e sui presidi igienici utilizzati durante l'effettuazione delle visite mediche.

 

  TERZA ETÀ:  UNA  STAGIONE  DA VIVERE”

 -FINALITÀ -

Il nostro progetto è indirizzato alle persone ultrasessantenni col fine di evidenziare come, assumendo un corretto stile di vita che miri a prevenire le situazioni a rischio per le patologie tipiche della terza età, si possa, di conseguenza, elevare il livello della qualità della vita stessa.

A tal proposito si è cercato di individuare argomenti di discussione di interesse generale, di pertinenza essenzialmente medica, con lo scopo di dare delle linee guida comportamentali che possano essere valide per la maggior parte delle persone ultrasessantenni non affette da particolari patologie debilitanti per le quali il rapporto col medico di famiglia e/o specialista è insostituibile.

Gli argomenti che si intende maggiormente trattare, dopo una introduzione di carattere generale, riguardano l'alimentazione, l'attività fisica e le protesi dentarie, acustiche e visive, il rapporto con i farmaci.

 -ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO-

La prima fase del progetto consiste nel prendere contatto con le istituzioni pubbliche o private che gestiscano centri di riunione, associazione o ricreazione per gli anziani

Ad esse verranno esposte le finalità del nostro progetto e con esse verranno concordate le modalità per l'espletamento del progetto stesso.

Nella seconda fase del progetto, nei giorni e nelle modalità concordate, professionisti volontari rotariani e non si recheranno presso le sedi individuate per esporre gli argomenti in precedenza elaborati e ordinati in una presentazione realizzata al computer e proiettata su un idoneo schermo al fine di suscitare una fattiva e interessata discussione da cui possano venire fuori le specifiche esigenze e le aspettative della terza età. Conseguentemente a ciò sarà possibile individuare eventuali comportamenti nocivi e cercare di porvi rimedio con idonei suggerimenti. Il gruppo di lavoro può anche diventare promotore e/o latore di eventuali richieste da avanzare alle competenti autorità .

Quest’ultimo aspetto può rappresentare la terza fase del progetto, cioè riferire le esigenze delle persone interessate alle Autorità Comunali e Sanitarie Locali che, se le riterranno valide ed opportune e ne trarranno necessità d'intervento, potranno adoperarsi attraverso campagne d'informazione cittadina ed interventi, qualora necessari, igienico-sanitari, mirati alla riduzione dei problemi della terza età.


  L’AMBIENTE È LA NOSTRA CASA

Il Progetto  prevede interventi presso la scuole medie su argomenti che hanno attinenza con l’ambiente e/o con la vita domestica. Il service,  quest’anno alla terza edizione, ha riguardato nei due precedenti anni, rispettivamente il risparmio energetico tendente a ridurre l’inquinamento ambientale causato dall’uso di combustibili fossili,con l’opportuno utilizzo dei rifiuti solidi urbani e,quindi la connessa raccolta differenziata, e l’anno scorso, la sicurezza in casa, mirata a far diminuire gli infortuni domestici con l’adozione di idonei comportamenti.

Quest’anno il ciclo di conversazioni è stato incentrato, secondo le indicazione del Presidente internazionale e del ns. Governatore  sull’uso più attento delle risorse idriche.

D’accordo con i Dirigenti scolastici, si sono organizzati appositi incontri nei seguenti Istituti:

-         Scuola Media Statale “ R. Guttuso” di Villagrazia di Carini nella quale sono stati interessati circa 250 alunni con i relativi Docenti.

-         Scuola Media statale “ G. Meli”  di Cinisi ove l’iniziativa ha riguardato circa 150 allievi con gli insegnanti relativi.

-         Istituto comprensivo “Laura Lanza” di Carini ove sono stati presenti alla conversazione circa 200 alunni con relativi docenti.

L’argomento trattato con l’ausilio di una apposita traccia preparata dal Socio Giovanni Di Trapani, era stato, in genere, già accennato dagli Insegnanti. L’averlo sentito da una Organizzazione esterna alla Scuola, da parte dei Ragazzi, ha contribuito non poco a dare autorevolezza a quanto precedentemente studiato. L’aspetto pratico di tali incontri è sempre quello  che risponde alla domanda “ Io che posso fare?” alla quale si è cercato di dare risposta con le raccomandazioni d’uso circa la necessità di risparmiare  una risorsa che si avvia ad essere limitata.

Le osservazioni che ne sono  venute anche da parte del Corpo Docente riflettono le preoccupazioni che il diritto all’uso quasi gratuito  dell’acqua – finora universalmente riconosciuto – possa divenire in un futuro non lontano – come purtroppo lasciano pensare iniziative anche recenti di riorganizzazione dei servizi idrici nel nostro ed in altri Paesi – oggetto di business, tanto più odioso quanto più la risorsa acqua è indispensabile per vivere e sopravvivere, e tanto più preoccupante ove la gestione non sia saldamente in mano pubblica.

In tal senso l’azione del Rotary -  nei nostri territori  di semplice sensibilizzazione all’uso razionale dell’acqua -  dovrebbe dispiegare a nostro avviso anche una maggiore attenzione su ciò che al riguardo si sta facendo sulle nostre teste, se è vero che in sede internazionale è sempre più difficile difendere il diritto all’acqua in presenza di conflittualità tra Stati o anche di necessità, all’interno degli Stati, di ingenti investimenti per garantire a tutti  - come finora è stato – l’acqua necessaria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

Distretto 2110

 

Inno del Rotary