Don Romano Frigo "Ora et
pedala" Edizione Ediciclo
Recensione di
Gabriella Bona (gabri.bona@libero.it)
È nato nel 1963, ha studiato
ragioneria e ha lavorato in banca, poi nel 1993 diventa prete e parroco
prima a Piovene, poi dal 1999 a Cervarese Santa Croce. E qui scopre anche
la bicicletta, un mezzo che permette di mantenersi in forma, di conoscere
da vicino la natura, le strade, le città e i paesi che si attraversano
e che aiuta anche a pensare, a meditare, che offre momenti di spiritualità
e di amicizia. La bicicletta è un hobby che aiuta a “gettare ponti
e coltivare rapporti” ma che offre anche “spazi di isolamento per riflettere”.
La costanza che l’allenamento comporta aiuta il carattere e permette di
sognare, soprattutto quando ci si trova sulle strade delle grandi corse
ciclistiche dei professionisti. Qualche volta anche per scoprire che “imparare
a darsi traguardi è uno degli insegnamenti della bicicletta” e vivere
con gli amici e i ragazzi della parrocchia questi obiettivi con gioia,
entusiasmo e qualche bambinata.
Chilometri e chilometri macinati
giorno dopo giorno: nel 2006 a due ruote raccontato nel libro saranno 8179
al 31 dicembre, compreso un viaggio di gruppo in Polonia, nella patria
di Giovanni Paolo II e con visite ai campi di concentramento di Auschwitz
e Birkenau: iniziativa educativa e percorso spirituale.
Non dimentica l’autore di sottolineare
la pericolosità dell’avventurarsi in bicicletta su strade piene
di traffico, automobilisti scorretti, tra rotonde e passaggi pericolosi:
una vera sfida tra Davide e Golia, come dimostra l’incidente sulle strade
polacche.
L’uso della bicicletta, scrive l’autore,
gli permette di porsi su un piano più umano e più simpatico
tra i propri parrocchiani, tentando di non assomigliare a certi suoi colleghi
che inquadra così: “spesso, in effetti, la combriccola dei preti
sembra fare di tutto per non farsi amare, per rendere la vita difficile
a chi li vuole accostare”.
Don Romano fa, invece, di tutto
per abbattere le barriere, per essere vicino, affettuoso, attento agli
altri.
gabriella bona
|