ARGOMENTI
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Carissimi alunni,
Ho aperto questo sito con lo scopo principale di darvi ulteriori informazioni
e chiarimenti sulle unità didattiche più impegnative che di volta in volta
affrontiamo a scuola. Perciò le pagine successive contengono sia appunti che
integrano il libro di testo nelle parti più ermetiche e difficili, sia
esercizi di stechiometria proposti o risolti, sia presentazioni in
PowerPoint, per l'esposizione essenziale ed efficace di unità didattiche di
chimica ambientale.
Inoltre ho pensato di fare buona cosa riportando in tempo reale, in una
apposita pagina per ogni classe, i risultati dei test a scelta multipla, di
quelli a risposta aperta e dei compiti di stechiometria con i relativi vostri
voti. Naturalmente in tali pagine non comparirà il vostro nome, ma un
nomignolo (nickname) da voi scelto e che mi comunicherete opportunamente
all'inizio di ogni anno scolastico. Ciò per salvaguardare la vostra privacy.
Ho inserito, e inserirò, anche pagine di contenuto diverso da quello
strettamente scolastico, ma che possono ugualmente essere utili per la vostra
crescita in senso globale.
Tutto ciò comporterà l'aggiornamento continuo del sito e un notevole impegno
da parte mia, nel tentativo di darvi tutto l'aiuto possibile. Vi chiedo
perciò la massima collaborazione, con suggerimenti e critiche, sia di
carattere didattico, sia di carattere tecnico, non avendo io molta
dimestichezza con le tecnologie informatiche.
In ultimo una piccola riflessione. L'elaborazione delle teorie scientifiche,
gli esperimenti eseguiti per verificarle, i modelli matematici che ne
scaturiscono sono opera di una macchina meravigliosa, unica (fino a prova
contraria) nell'Universo: il cervello. Con l'accumularsi delle conoscenze,
molte teorie non spiegano più correttamente i nuovi dati, perciò vengono
prima o poi abbandonate. Al loro posto vengono formulate nuove teorie con
modelli più efficienti. Possiamo dire perciò che ogni disciplina scientifica
è una struttura logica coerente in continua evoluzione, che tenta descrivere
con modelli matematici più o meno semplici, il complicato meccanismo dei
fenomeni naturali. In questo tentativo lo scienziato non si pone mai la
domanda ultima: "Perchè avviene questo?", che sicuramente
rimarrebbe senza risposta, bensì tenta di rispondere ad una domanda
filosoficamente meno impegnativa, ma non per questo meno ardua e importante
per le implicazioni pratiche: "Come avviene questo? Qual è la causa
seconda che lo produce?".
La scienza, quella vera, è quindi uno strumento formidabile, ma eticamente e
filosoficamente neutro. Sono gli uomini che possono dare significati impropri
alle scoperte scientifiche, o, peggio, usare queste per l'autodistruzione. A
tale riguardo, in questi ultimi tempi la cultura atea, fortemente radicata
negli ambienti che controllano i media più diffusi, ha tentato e tenta, con i
mezzi psicologici più subdoli ed efficaci che ha a disposizione, di innescare
e di esasperare il conflitto tra la scienza e un altro campo di ricerca,
anch'esso connaturato all'uomo: la religione. Il tentativo è chiaro, ma non
dichiarato: costringere l'uomo a pensare a sè stesso come un animale
ragionevole, che segue solo le leggi della fisica e della chimica come un
qualunque atomo dell'Universo (di quell'Universo dove il Dio Caso provvede a
tutto). Paradossalmente l'ateismo sta costruendo la sua religione: LA SCIENZA!
Diceva uno scrittore di cui non ricordo il nome: "Togliete Dio dal cuore
dell'uomo ed egli sarà disposto a credere a qualunque idiozia"
Io invece vorrei farvi riflettere sul fatto che i nostri pensieri sono
elaborati da strutture, i neuroni, a base di carbonio, azoto, idrogeno,
ossigeno e di altri pochi elementi (come tutto il nostro corpo). I pensieri,
perciò, portano "l'impronta", in un certo senso,delle proprietà
chimiche di questi elementi e dei fenomeni elettrici connessi. Questo
suggerisce una intrinseca limitatezza della mente, cioè tutto ciò che è
immaginabile non è tutto l'immaginabile. Il riconoscimento di questo limite
rende l'uomo veramente religioso e può costituire una valida difesa contro i
tentativi della cultura dominante, permeata dal materialismo, di bollare come
inesistente tutto ciò che non è immediatamente percepibile con i sensi o non
è riproducibile in laboratorio. Non incatenate la vostra intelligenza a
nessuna ideologia e non siate vittime dei pregiudizi che costringono
inesorabilmente a percorrere all'infinito sempre gli stessi tracciati
mentali, uccidendo in tal modo la Fantasia. Siate
liberi!
Il vostro prof. Righetti
«La scienza contrariamente ad
un’opinione diffusa, non elimina Dio. La fisica deve addirittura perseguire finalità teologiche, poiché deve
proporsi non solo di sapere com’é la natura, ma anche di sapere perché
la natura è così e non in un’altra maniera, con l’intento di arrivare a
capire se Dio avesse davanti a sè altre scelte quando creò il mondo»
A. EINSTEIN
(citato in Holdon, “The
Advancemente of Science and Its Burdens”, Cambridge University Press, New York 1986, pag.
91).
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