Questa pagina è dedicata alle vostre
aspettative, alle vostre delusioni, alle vostre paure, alle vostre vittorie,
alla vostra rabbia, alla vostra ricerca.
Qui potete pubblicare tutto ciò che volete
condividere con gli altri.
Per farlo, inviatemi le vostre riflessioni
mediante e-mail, indicando possibilmente lo pseudonimo da voi scelto. Io le
inserirò subito in questa pagina, per la quale ho scelto lo sfondo del cielo
notturno stellato, metafora dell’infinito e della libertà.
Indice dei brani, in ordine cronologico
1.
poesia
di Paulo Coelho inviata da Boadicea
2.
testimonianza
di un giovane, futuro padre
3.
il
vaso di maionese – fate luce dove siete
(di F. Campanozzi) inviati da Claudia
4.
uno spunto di riflessione
(dal sito www.dipmat.unipg.it/~bartocci/)
5.
L’isola dei sentimenti
bel brano inviato da Nanny
6.
Accetta il consiglio inviato da Phoenix87……Bellissimo!!!
7.
Giovani di Rino Cammilleri
8.
Poesia di Antonio Rafaschieri, detto Wide, della 4SC
9.
Di questo vi ringrazio parole di una canzone di Raffaele Ceci della 3SA
10.
Il
meglio deve ancora venire poesia di Raffaele Ceci della 3SA
11.
Costruire E’ il testo di una
canzone di Nicolò Fabi
(tratta dall’album Novo Mesto) Inviato da Giuliana Bias
Bellissima
poesia inviata da boadicea:
“LE COSE
CHE HO IMPARATO NELLA VITA”
di
Paulo Coelho
Ecco alcune delle cose che ho imparato
nella vita:
Che non importa quanto sia buona una
persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la
fiducia e
solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici,
se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l’ambiente hanno
influenza su di noi,
ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,
o essi controlleranno me.
Ho imparato che gli eroi sono persone che
hanno fatto
ciò che era necessario fare, affrontandone
le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che
semplicemente
non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti
sferrerà
il colpo mortale quando cadrai, è invece
una di quelle
poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come
tu vorresti,
non significa che non ti ami con tutto se
stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che
i sogni sono sciocchezze:
sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere
perdonato da qualcuno.
Nella maggior parte dei casi sei tu a
dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo
cuore si è spezzato;
il mondo non si ferma, aspettando che tu
lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di
gente sbagliata
prima di incontrare quella giusta,
così quando finalmente la incontriamo,
sapremo come essere riconoscenti per quel
regalo.
Quando la porta della felicità si chiude,
un’altra si apre,
ma tante volte guardiamo così a lungo a
quella chiusa,
che non vediamo quella che è stata aperta
per noi.
La miglior specie d’amico è quel tipo con
cui puoi
stare seduto in un portico e camminarci
insieme,
senza dire una parola, e quando vai via
senti come se
fosse stata la miglior conversazione mai
avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo
prima di perderlo,
ma è anche vero che non sappiamo
ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere
qualcuno,
un’ora per piacergli, e un giorno per
amarlo,
ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono
ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può
affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere
perché ci vuole solo
un sorriso per far sembrare brillante una
giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo
cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno
ti manca
così tanto che vorresti proprio tirarlo
fuori dai tuoi
sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii
ciò che vuoi essere,
perché hai solo una vita e una possibilità
di
fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti
dolce,
difficoltà a sufficienza da renderti
forte,
dolore abbastanza da renderti umano,
speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri.
Se ti senti stretto, probabilmente anche
loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non
necessariamente hanno
il meglio di ogni cosa; soltanto traggono
il meglio da
ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità è ingannevole per quelli che
piangono,
quelli che fanno male, quelli che hanno
provato,
solo così possono apprezzare l’importanza
delle persone
che hanno toccato le loro vite.
Il miglior futuro è basato sul passato
dimenticato,
non puoi andare bene nella vita prima di
lasciare
andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi
dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti
intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando
morirai,
tu sia l’unico a sorridere e ognuno
intorno a te a piangere.
vi riporto
il testo integrale di una e-mail riportata in un neswgroup di indirizzo
religioso, a cui spesso mi collego. E’ una testimonianza molto bella, scritta
di getto dall’autore della lettera. La propongo alla vostra riflessione.
Ettore
Righetti
Quella che segue e' una e-mail privata (che
invio, anonima, con l'autorizzazione del suo autore) di un giovane non ancora
trentenne,di recente sposato, tecnico informatico, sportivo.
Questa testimonianza mi ha risollevato il morale : lo Spirito soffia dove vuole
e ce ne' tanto bisogno.
".....e io ti rispondo che controbatto perche' questi atteggiamenti
danneggiano tutti... forse gente come YYYYYY di fatto non danneggiano
nessuno per quanto loro sono piccoli, ma il guardarmi intorno e vederne tanti
di personaggi con idee clonate come le loro mi da modo d'esser preoccupato.
Io, da ateo (ateo traditore ovviamente: mi sono sposato con una cristiana!),
dico che la posizione di ateo o laico e', nella stragrande maggioranza dei
casi, una posizione e una scelta di comodo.
Che ci vuole a farsi dei valori e una morale
al solo e proprio vantaggio, perseguendo solo le proprie necessità? E' facile
essere atei o laici in questo modo!
Fanno un gran parlare di andare avanti con la propria testa senza minimamente rendersi
conto che per farsi una morale e dei valori "fai da te" si deve
affrontare un'impresa a dir poco colossale... sempre che si vogliano avere dei
valori giusti, che non offendono o danneggiano chi ti sta vicino.
Mi piacerebbe sapere quanti, di tutti questi individui laicizzati, ogni sera (o
quasi) rendono conto almeno a se stessi delle proprie scelte... quante di
queste persone ha la fermezza di spirito e l'onesta' di guardarsi
dentro e verificare che le proprie scelte non vadano a scapito di qualcuno.
Farsi una morale non e' una bazzecola, specialmente se non devi rendere conto a
nessuno. Occorrerebbe anche agli atei e ai laici un momento in cui ci si
incontra e ci si dice "scambiatevi un segno di pace" (gente come
YYYYYYY alla lunga finirebbero per spararsi addosso)... e dico questo perche'
nella Messa quel momento mi colpisce sempre molto: ci si scambia un segno di
pace e implicitamente e' anche un momento in cui, pur senza parole, stai
rendendo conto agli altri delle tue azioni.
Un ateo queste cose non le ha... ma mi rendo però conto che non se ne puo' fare
a meno anche se il peso di questi gesti e' tutt'altro che leggero per la
propria interiorità. Allora io mi chiedo anche: quale percentuale della
popolazione sarebbe in grado di portare avanti autonomamente una propria
morale, dei valori, con queste consapevolezze? Quanti si rendono conto che e'
necessario darsi dei limiti? Parlo di limiti che spesso fanno si che non si
massimizzi il nostro solo benessere e le nostre convenienze. Basta guardarli mentre
bestemmiano e non hanno un minimo di rispetto, quando ti bollano perche' non
rispetti i loro banali clichet...persone senza equilibrio.
Io sono preoccupato, Cesare, del fatto che
questa società non fa che togliere limiti e regole. E tutto questo spacciato per libertà
ed emancipazione. E allora voglio raccontarti, in via
confidenziale, una cosa. Io e AAAAAA aspettiamo un bambino. Siamo
entrambi veramente felici e non so come spiegarti quel che provo.
Ebbene, tu non puoi immaginare quanto, io e AAAAA, ci sentiamo abbandonati in
questa nostra esperienza. Ti spiego: a 6 settimane abbiamo fatto l'ecografia,
la prima, e quel che abbiamo visto e sentito e' che quel bambino di soli
Ma poi pensi che in Italia c'e' l'aborto
fino ai 3 mesi e allora mi vengono alla mente delle considerazioni come ad
esempio il fatto che per ora mio figlio non vale una mazza per lo Stato e per
le istituzioni... non c'e' tutela alcuna, ne di mio figlio ne del mio sentirmi
futuro padre.
E da questa considerazione ne nasce
un'altra: se allo Stato non gliene fregava nulla fino al terzo mese mi si
spieghi perche' dopo il terzo dovrebbe fregargliene qualcosa! Cosa cambia? Mi
dicano cosa cambia! La seconda ecografia che abbiamo
fatto, alla 10ma settimana, abbiamo visto un bambino che muoveva
coordinatamente braccia e gambe, che faceva movimenti per stirarsi, che si
toccava il viso... certo, non ha ancora le proporzioni fisiche di un neonato ma
quanto e' bello! 10 settimane sono 2 mesi e mezzo... 2 mesi e mezzo e il
bambino e' gia' cosi'... se lo Stato, le istituzioni non lo rispettano, non lo
tutelano quando e' cosi', mi devono spiegare quando mai lo tuteleranno! Io non
so come spiegarti quanto gia' ci sto male perche' le istituzioni non lo
tutelano, perche' e' cosi' indifeso... indifeso anche perche' privato del suo
essere una persona. Perche' non sarebbe una persona? Sono
suo padre e per me lo e' eccome! E proprio quella tecnologia che molti usano
come schermaglia mi ha mostrato che e' una persona!
Sai, io non ho mai ravvisato in me la potenzialità di poter generare la
vita... si, certo, vedendola in termini puramente biologici e chimici la
questione e' banale quasi. Ma vedere quella creatura mi sembra davvero qualcosa
che va oltre le mie potenzialità, qualcosa di immenso davanti alla quale, beh,
sono io a sentirmi piccolo. E' a questo punto
che ancora mi chiedo come e con quale sconsideratezza un gruppo di politici
demagoghi si sono impicciati di una cosa tanto grande. Con rabbia osservo la
spocchia con la quale si e' liquidata una questione cosi' immensa con una Legge
(!) tanto superficiale e idiota come quella dell'aborto. A scapito di chi poi?
A scapito di chi piu' debole e indifeso... come sempre! Che arroganza e che
viltà c'e' nel privare un bambino d'essere una persona!
Ah! Ma tutto questo non va sotto il nome di emancipazione? Eh si!
La realtà dei fatti qual'e'? Abbiamo chiesto un'ecografia all'ospedale e ci
hanno risposto che la lista d'attesa era lunga ma che, vista l'età di mia
moglie, se facevamo anche l'amniocentesi l'avremmo potuta fare subito in modo
che, se il bambino avesse avuto problemi ce ne potevamo sbarazzare...
lode allo Stato: ottima tattica, visto che
un bambino non normale costerebbe di piu' alla società, fanno prevenzione e lo
eliminano prima. La spocchia poi e' tale che danno per
scontato che i futuri genitori non vogliano sicuramente un bambino non normale.
Io e AAAAA siamo inorriditi davanti ad un tale cinismo (e poi si fa un gran
parlare dei morti che ha fatto l'Inquisizione... e i morti che fa questa
politica? bambini morti che nemmeno hanno avuto l'occasione di urlare?) tanto
che ci siamo rivolti ad una struttura privata – gestita dalla Chiesa (perche'
almeno a questa dei bambini gliene frega qualcosa) - per fare esami ed
ecografie.
Io da tutto questo me ne sono uscito a pezzi! Sia nel bene che nel male. Ho
rispetto per la vita e rispetto per le istituzioni: e' abominevole che queste
due cose entrino in contrasto perche' non pare possibile. Ho sempre creduto,
per via anche della mia visione pessimistica delle cose, d'aver gli occhi piu'
aperti di altri... tutto questo, ripeto - nel bene e nel male, mi ha fatto
sentire come se fino a quel momento fossi stato cieco.
Ma quante morali e valori "fai da te" vedo rifugiarsi in scemi luoghi
comuni quando sono faccia a faccia con questa realta'... tappano naso e
orecchie e chiudono gli occhi.
Perdona lo sfogo.
Ciao
XXXXX "
Cesare Simonetti
Il brano e
la poesia che seguono sono stati inviati da Claudia. Essi meritano una seria
riflessione. Grazie Claudia.
Un
professore era in piedi davanti alla sua classe, prima della lezione, ed aveva
davanti a se alcuni oggetti.
Senza proferir parola il professore prese un grosso vaso per
la maionese, vuoto, e lo riempì con delle rocce di
circa 5-
Allora il professore prese una scatola di sassolini,e li
versò nel vaso di maionese, scuotendolo appena.
I sassolini, ovviamente, rotolarono negli spazi vuoti fra le
rocce. Il professore quindi chiese ancora se il vaso ora fosse pieno,ed essi
furono d'accordo. Gli studenti cominciarono a ridere, quando il professore
prese una scatola di sabbia e la versò nel vaso. La sabbia riempì ogni spazio
vuoto."Ora" disse il professore " voglio che voi riconosciate
che questa è la vostra vita. Le rocce sono le cose importanti - la famiglia,il
partner,la salute,i figli - anche se ogni altra cosa dovesse mancare, e solo
queste rimanere, la vostra vita sarebbe comunque piena. I sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la
casa, la moto, l'auto.
la sabbia rappresenta qualsiasi altra cosa, le piccole cose.
Se voi riempite il vaso prima con la sabbia, non ci sarà più spazio per rocce e
sassolini,lo stesso è per la vostra vita; se voi spendete tutto il vostro tempo
ed energie per le piccole cose,non avrete mia spazio per le cose veramente
importanti. Stabilite le vostre priorità,
il resto è solo sabbia."
(F.Campanozzi)
Fate luce dove siete....
Non perdete tempo a
sospirare
dietro a cose straordinarie, impossibili,
non aspettate sognando,
che vi spuntino ali angeliche.
Non disdegnate di essere un fioco lumicino,
non tutti possono essere stelle...
Ma illuminate qualche angolo oscuro
facendo luce lì, dove siete.
L'umile candela ha la sua funzione,
al pari dello splendido sole,
e la più umile azione diventa nobile
quando è compiuta con dignità.
Forse non sarete mai chiamati
ad illuminare lontane regioni oscure,perciò assolvete la vostra quotidiana
missione
brillando lì, dove siete
(F.Campanozzi)
"L'errore
cui non si resiste, viene approvato;
la verita' che non viene difesa, viene
oppressa"
(Felice III)
Scriveva Curzio Malaparte che in guerra si diviene assuefatti alla morte e
all'odio, e che quindi e' incongruo giudicare le azioni delle persone che vi
sono state coinvolte quando il conflitto e' finito, e la sensibilita' etica
verso certi eventi completamente modificata.
L'aspetto
peggiore della trasformazione socio-economica che stiamo vivendo, all'insegna
degli slogans della globalizzazione e della modernita', e' che si sta cercando
di farci diventare tutti abituati al MALE, in tantissime diverse forme (aborto,
egoismo, indifferenza, ipocrisia, maleducazione, ignoranza, incompetenza,
volgarita', corruzione, avidita', mediocrita' politica, disoccupazione,
sfruttamento, inquietudine e depressione giovanili, droga, violenza, micro e
macro criminalita', prostituzione, pornografia, impudicizia, gioco d'azzardo -
a cui istiga perfino la propaganda della televisione pubblica! - dissoluzione
della femminilita', della famiglia, della scuola, del senso dell'onore, della
dignita', dello Stato)*, sicche' possiamo ritenere di essere in uno "stato
di guerra" (ancora piu' grave perche' non dichiarata, e
"occulta").
Ma la
principale pratica a cui ci stanno facendo abituare e'
laddove non
bisognerebbe mai dimenticare invece che:
"La
menzogna e' l'origine di ogni male".
Impedisce la legittima reazione contro questo progressivo decadimento morale
della nostra civilta' un sentimento di VERGOGNA, che viene favorito sin dalla
piu' tenera eta', secondo quanto acutamente fa osservare V. Forrester (nel suo
inquietante "L’orrore economico", Ponte alle Grazie Ed., Firenze,
1997):
"Niente
indebolisce, niente paralizza come la vergogna. E’ un sentimento che altera sin
dal profondo, lascia senza risorse, consente qualunque influenza dall’esterno,
riduce chi la patisce a diventarne una preda: da qui l’interesse dei poteri a
farvi ricorso e a imporla. E’ la vergogna che permette di fare leggi senza
incontrare opposizione, e di trasgredirle senza temere proteste”.
Ecco, una scuola che riuscisse almeno a liberare i suoi allievi dalla
dipendenza dalla vergogna avrebbe assolto a buona parte del suo compito...
*
Se e' ben noto a un cattolico che l'umanita' segnata dal "peccato
originale" non puo' mai "facilmente" liberarsi dal male,
gravissimi sono la sua ostentazione senza consapevolezza e pentimento, e il
favorirne con compiacimento la diffusione e la crescita:
"Il nostro e'
ancora tutto un mondo che occorre rifare dalle fondamenta, che bisogna
trasformare da selvatico in umano, da umano in divino" (Pio XII).
L’ISOLA DEI SENTIMENTI
C'era una volta un'isola, dove vivevano
tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore,
Professore, sono Phoenix87, le invio come promesso il testo
di "Accetta il consiglio... per questa volta" brano tratto dal film
" The Big Kahuna" e ideato da Linus speeaker e direttore di
Radio Deejay. Il brano è un successo nato quasi per caso. La canzone
è infatti una base musicale sulla quale in realtà Linus non canta, ma il
doppiatore italiano di Danny De Vito, attore nel film The Big Kahuna, legge un
articolo di una giornalista americana del Chicago Tribune.A volte mi piace
sentirla altre volte mi basta solo leggere il testo, anche per tenerlo come
promemoria.
Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta
appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico
avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto
masticare
un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non
t'erano mai
passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro
martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato... CANTA!
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia.
A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi
estratti conto.
RILASSATI!!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non
sapevano che fare
della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco
ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti
mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di
matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non
rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
BALLA!!
Anche se il solo posto
che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire
orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne
andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il
passato e quelli che più
probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più
preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di
vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che
conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti
rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni
sembreranno di un 85nne.
Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li
dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più
di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.
Dal sito http://www.rinocammilleri.it, del coraggioso giornalista Rino Cammilleri, cattolico, riporto
le sue riflessioni su un’indagine svolta tra i giovani. Leggetele e fatele
leggere ai vostri genitori!
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Copyright (C) 2003 Rino Cammilleri -
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Stagione nuova,
vita sognata,
punto di arrivo di musici e pensatori
ora brilli lontano dalla terra
là dove prima c'era solo guerra
ti nascondi in polveri e trasparenze
con una scia di stupide apparenze
ti aggrappi al cielo sfiorando la vita che noi tutti abbiamo visto anni fa
e che nessuno di qui a mille anni più mai cercherà.
Frutto acerbo di fantasia rarefatta, di musica onirica
come il destino di gente che ancora crede nella verità e nella chimica
Fumo
bianco nel cielo dal comingolo a San Pietro
un
pesante fardello sulle spalle
un
po’ di più di tutto il resto
grazie
alla Sua forza avanti andrai
e
sarà un lungo viaggio lo sai già
Tanti
viaggi, più di tutti gli altri
in
giro per il mondo
quanti
giovani hai incontrato
con
abbracci hai salutato
e
con il cuore continui ad amare
RITORNELLO:
Grida
rivoluzione, fante vaticano
col
cappello in testa ed il pastorale in mano
un'arma
infallibile nella fede
"ALZATEVI
ANDIAMO"dicevi a chi in Lui crede
tu
ci hai cercati
e per
te siamo venuti
tutti
quanti di fede armati
come
tu stesso ci hiai preparati
Hai
abbattuto la bandiera rossa
il
suo colore la dice lunga sul suo conto
un'ideale
mancino
mischiato
al sangue del vicino
ce
l'hai fatta buon vecchietto
ora
sei pazzo come Papà
Raffele Ceci 3SA
Affinchè
il ricordo di Giovanni PaoloII non svanisca
nel cuore della gente
e
per sempre risuoni nell'aria il grido:"JOHN PAUL TWO, WE LOVE YOU".
Tutte
le volte che ho abbracciato il cielo
tutte
le volte che ho volato con la mente
tutte
le volte che sono stato innamorato
mi
è sembrato solo un sogno, e forse è quello che era
Tutte
le che ho sperato in tempi migliori
tutte
le volte che ho avuto il cuore spezzato
tutte
le volte che sono stato disperato
mi
è sembrato solo un incubo, e forse è quello che era
Tutte
le volte che ho cercato un appiglio per salvarmi
tutte
le volte che ho sperato in tempi migliori
tutte
le volte che sono stato innamorato
mi
è sembrata la vita vera, e forse è quello che era
Comunque
qualsiasi cosa possa essere
un
a cosa mi è sempre stata chiara
ed
è stato il mio faro-guida e cioè
"IL
MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE".
Raffaele Ceci 3SA
P.S.
Non
penso che questa diventerà mai una canzone ma rimarrà una dolce poesia che
racconta un po’ la vita di tutti noi.
gratis dalla posta indesiderata e dai
virus!
Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora
penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa
al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
ma tra la partenza e il traguardo
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione
ma il finale è di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione
così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione
un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario
tra l'attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione
ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve