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RICCIONE
Sintesi di lettura
A partire dal primo nucleo urbano elementare, posto nei pressi del nodo tra la strada consolare ed il percorso di crinale di via Abruzzi, lo sviluppo edilizio segue inizialmente la logica del borgo, cioè si attesta con tipi edilizi a schiera direttamente sul percorso matrice. L'impianto della ferrovia nel 1861 e la già diffusa moda dei bagni idroterapici, generano una spaccatura dell'economia che da agricolo-peschereccia tende a mutarsi in turistico-balneare.
Gli elementi urbanistici in gioco sono: il "paese", punto di riferimento sociale; i tre percorsi poderali, successivamente propulsori dello sviluppo della marina proprio perché assi di congiunzione tra la nuova e la vecchia realtà, ed infine il tronco ferroviario, fondamentale elemento i scambio, promotore dei primi flussi turistici, ma soprattutto spartiacque tra quelle che diverranno due fasce ben distinte.
La zona a mare della ferrovia sarà la prima a svilupparsi secondo un processo ripetuto e ben preciso: nella parte terminale di ognuno dei tre percorsi propulsori, posti ortogonalmente alla costa e collegati direttamente alla Flaminia, si genera inizialmente un aggregato che espandendosi si riconnetterà agli altri, costituendosi infine in un'unica fascia compresa tra l'arenile e la ferrovia, ove permangono visibili i segni di sutura tra i vari moduli di sviluppo. L'urbanizzazione della marina avviene per lottizzazione e come già visto, il processo seguito osserva regole precise di comportamento. Intasata la zona a mare inizia l'urbanizzazione della parte a monte della ferrovia. Il settore limitrofo a viale Ceccarini, proprio per la vicinanza al borgo, è il primo a svilupparsi secondo precise polarità che tendono a gerarchizzarlo in tempi relativamente brevi.
Il settore a destra del rio Melo subisce viceversa un'urbanizzazione repentina, privo di assi accentranti di riferimento, per cui gli isolati, rivolti su parziali percorsi matrice, costituiscono nell'insieme un tessuto piuttosto indifferenziato.
Contemporaneamente accade una sorta di zoning spontaneo per cui la fascia a mare, trasformandosi, si specializza in un ruolo turistico-alberghiero e la parte a monte acquista un carattere prettamente residenziale. Questa zonizzazione crea con l'alternanza delle stagioni una sorta di pendolarismo urbano determinando una fluttuante condizione di periferia assunta alternativamente dalla zona residenziale, a monte della ferrovia, durante la stagione estiva, e dalla zona alberghiera, sotto la ferrovia, durante la stagione invernale.
Gli assi matrice paralleli ed ortogonali alla costa assumono generalmente un ruolo accentrante, per cui i riferimenti polari sono a carattere lineare; non esiste dunque una piazza veramente tale o una qualche forma di polarità puntiforme, ma esistono considerevoli porzioni di viali che assumono un identico ruolo accentrante.
Viale Ceccarini, centro del primo modulo di sviluppo della marina, ha sottratto lentamente al borgo il ruolo di centro della città, confermandosi costantemente, nel raddoppio modulare d'espansione della città, centro non solo del suo modulo ma dei centri di tutti i moduli, tantoché è palesemente vissuto e riconosciuto nel suo assoluto ruolo polare aldilà dell'alternanza delle stagioni.
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