Personaggi di Ribera

Totò Castelli

 

Totò Castelli, giornalista-pubblicista

Nato a Racalmuto il 9-2-1950, segno zodiacale dell’Acquario, giornalista-pubblicista da trent'anni, vive a Ribera da oltre quarant'anni. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Palermo discutendo una tesi sul lavoro giornalistico, è dipendente del Comune di Ribera dove svolge le funzioni di Responsabile dell’Ufficio Commercio, dopo aver diretto per alcuni anni l'Archivio storico comunale "Leonardo Sciascia", di cui ha promosso l'istituzione.

Sposato con Giovanna Quartararo ha due figli: Alex ed Emily.

Da circa trent’anni è corrispondente da Ribera del Giornale di Sicilia. Ha collaborato con "L’Amico del Popolo" e con il periodico "Scelta" che ha visto impegnati per alcuni anni i "cattolici del dissenso". Attualmemente collabora con il periodico locale "Momenti di vita locale" di Ribera, settimanale che ha ospitato per anni sue ruubriche satiriche "Castellopoli", "Momentini, momentoni, momentacci", "Sotto l’ombrello", "Il tappo".

E’ corrispondente della tv privata RMK di Sciacca, cittadina dove negli anni ’70 ha diretto il periodico "La zzotta".

Ha collaborato per alcuni anni con la testata televisiva Teleacras. E’ socio-fondatore dell’emittente radiofonica Radiotorre Ribera.

Dal febbraio 2001 dirige il quindicinale di satira e "varia disumanità" "Ribera città del riso".

Ha svolto un’intensa attività poetica e ha vinto per due anni di seguito il premio nazionale di poesia "Giuseppe Ganduscio". Ha realizzato il recital "L’unità della gente onesta", scrivendone testi e musiche. E’ stato anche autore dei testi e delle musiche in del primo spettacolo di teatro cabaret tenuto a Ribera nel 1976 e che lo ha visto impegnato a recitare e cantare insieme con Totò Nicosia, Roberto Piparo, Pasquale Salvaggio e Giovanni Mangione. E' un patito di musica folk e conosce a memoria quasi tutto il repertorio della compianta Rosa Balistreri.

Il suo motto, da giornalista, è: "l'informazione non può essere "piatta", ma..."piattola", nel senso che quando è necessario (e lo è spesso) deve poter dare anche fastidio". Politicamente si fida solo (ma con qualche difficoltà) degli uomini del centrosinistra. Recentemente ha dato alle stampe il primo libro CORTESE della storia di Ribera, che costituisce un punto di partenza fondamentale per conoscere i principali problemi (soprattutto quelli della siccità, della disoccupazione e della "munnizza" a gasse") della "fu città delle arance". Il libro, dato alle stampe nel febbraio di quest'anno, dal titolo "Assittatu 'n capu na petra?" e che riproduce in gran parte il copione dello spettacolo di cabaret proposto l'estate del 2001 a Borgo Bonsignore con Roberto Piparo e Tano Schillaci, prende lo spunto da una famosa poesia di Giuseppe Guddemi: è stato edito grazie anche all'apporto delle vignette di Leo Salpietra (il "Forattini" riberese) e di apporti letterari anche di Giuseppe Nicola Ciliberto, Roberto Piparo e Vic Tramuta. Tra i suoi "sogni" la realizzazione a Ribera del "Museo del riso", con l'inserimento di migliaia di foto per sorridere da lui (e da altri fotoamatori italiani) realizzate.

 

 

 

Altri personaggi:

 

Gli Esicrima

Grispino Garuana

Francesco Crispi

Mimmo Macaluso