Cos'è un documentario teatrale? Il documentario teatrale è un gesto con cui intendo restituire attenzione ad artiste/i che percepisco dimenticati o irrigiditi in cliché e apparati critici. E’ la formula che meglio s’adatta alla necessità d’affrontare un artista nella sua integrità, rispettandone forme/formule/informazioni. E’ il luogo privilegiato della ricerca e lo spazio per la messa in opera di intuizioni e segni lanciati attraverso opere e anni. Sono scettica nei confronti di lavori di riscrittura pseudobiografica ed emotivpsicologica delle loro opere, proprio perché il documentario per sua natura non deve prendere posizione o interpretare ma rendere una serie di input meditati nell’attento studio di tutto il materiale esistente sull’argomento, e creare link aperti o insinuare tarli e curiosità, lasciare domande e non arrogare risposte.
PROGRAMMA DOCUMENTARI
2008/2009 |
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Dino Buzzati
Dino Buzzati Traverso nasce il 16 ottobre del 1906 a Belluno, nella villa di proprietà della famiglia in località San Pellegrino, ma per gran parte del tempo risiederà a Milano. Negli anni della sua infanzia si sovrappongono le suggestioni legate al luogo di origine e quelle derivate all'ambiente cittadino: la sua vocazione per la montagna è più forte e tanto presente nella sua vita intima quanto in quella letteraria. La poesia, la musica (studia violino e pianoforte) e il disegno sono stati i primi veri e propri compagni della sua giovinezza. Dal 1920 comincerà a scrivere, a disegnare ed a tenere un diario, nel quale continuerà ad annotare, con una breve pausa tra il 1966 e il 1970, impressioni, giudizi, pensieri. Dopo aver superato gli esami di maturità nel 192- e il servizio di leva, nel 1928 si laurea in legge e viene assunto al "Corriere della Sera" come cronista, dove rimarrà sino alla fine dei suoi giorni. All'interno del Corriere sarà chiamato ad occuparsi del periodico "La Lettura", supplemento letterario dove pubblicherà alcuni dei suoi racconti migliori. Richiamato alle armi nel 19-0, come corrispondente di guerra, raggiunge la zona delle operazioni navali del Mediterraneo. A fianco dell'attività giornalistica e letteraria, ebbe un certo rilievo quella pittorica: autore di bozzetti e di dipinti vari, Buzzati partecipa a numerose mostre, dichiarando di considerare la pittura non come un hobby ma come il proprio mestiere. Dalla sua vita sentimentale, segnata da amori difficili, prendono spunto i romanzi "Il grande ritratto"(1960), "Un amore" (1963) ed i numerosi dipinti a sfondo erotico. Otterrà nel 1958 il premio Strega per "Sessanta racconti", un'antologia personale curata dallo stesso Buzzati, mentre nel 1970 riceve il premio giornalistico Mario Massai per gli articoli pubblicati sul Corriere l'anno precedente, a commento dello sbarco dei primi astronauti sulla Luna. Nel febbraio del 1971 avverte i primi sintomi della malattia, un tumore al pancreas. Morirà il 28 gennaio del 1972. Commenti al documentario teatrale su Buzzati
Pinin Carpi ha
attraversato quasi tutto il XX secolo: nato a Milano nel 1920, cresce in
una famiglia numerosa in cui respira arte fin dal primo vagito. Il
padre, Aldo Carpi, fu direttore dell’Accademia di Brera, oltre che
pittore; la madre, Maria, riempiva la casa di libri. Insieme ai suoi
fratelli Pinin sperimenta diverse forme d’arte, mostrando però da subito
di prediligere la scrittura e la pittura in cui si cimenta fin da
piccolo, anche se successivamente si iscrive alla facoltà di
architettura senza però concludere gli studi. Scrive il suo primo
romanzo, Crapotti e Cingolini, a nove anni.
TADEUSZ
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