Corazzata Giulio Cesare


Corazzata Giulio Cesare

Entrata in linea il 14 maggio 1914, non prese parte ad operazioni durante la Prima Guerra Mondiale, dal momento che non ci furono battaglie navali tra l'Italia e l'Austria-Ungheria.

Entrò in bacino per la ricostruzione il 25 ottobre 1933 presso i Cantieri del Tirreno, a Genova.
Tornò a far parte della Regia Marina il 1° ottobre 1937.

Prese parte, con la gemella Cavour, al primo scontro della storia tra la Regia Marina e la Royal Navy, il 9 luglio 1940, ovvero la Battaglia di Punta Stilo.   In tale occasione venne colpita da un proiettile da 381 mm sparato dall'inglese Warspite, i danni non furono gravi e dopo alcuni minuti di immobilità la nave riprese la navigazione.
Le riparazioni durarono fino al 31 agosto 1940.

Superò indenne la Notte di Taranto, tra l'11 ed il 12 novembre 1940.

Il 27 novembre 1940, con la Vittorio Veneto, unica altra nave non danneggiata a Taranto, prese parte alla Battaglia di Capo Teulada.

L'8 gennaio 1941 venne lievemente danneggiata da un bombardamento inglese su Napoli, 3 bombe caddero vicine alla nave.

Dal gennaio 1943 venne convertita in nave addestramento e stanziata nella base di Pola.

Dopo l'armistizio riuscì a trasferirsi a Malta, dove giunse il 12 settembre 1943.

Tornò a Taranto il 28 giugno 1944.

Il 3 febbraio 1949 venne consegnata all'Unione Sovietica come preda di guerra, dove prese il nome di Novorossisk.

Il 29 ottobre 1955, mentre era all'ancora nella baia di Sebastopoli, in seguito ad una forte esplosione si rovesciò e colò a picco.
L'Italia venne sospettata di aver affondato la nave per mezzo dei suoi assaltatori, ma nulla venne fuori dalle indagini.

 

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