Dopo la Notte di Taranto, tra l'11 e il 12 novembre 1940, essendo risultata la flotta italiana decurtata di un buon numero di navi da battaglia, l'Ammiragliato inglese decise che le navi presenti ad Alessandria erano eccessive per le necessità della Mediterranean Fleet.
Fu stabilito così che sarebbero state trasferite da Alessandria a Gibilterra la corazzata Ramillies e gli incrociatori Newcastle e Berwick.
Approfittando di tale trasferimento si volle anche far passare un convoglio veloce formato da tre piroscafi, destinati a Malta e Alessandria, con a bordo carri armati, veicoli e rifornimenti.
All'operazione britannica, denominata "Collar", presero parte le seguenti navi :
L'incrociatore da battaglia Renown,
armato con 6 cannoni da 381 mm
Forza B, da Gibilterra :
incrociatore da battaglia Renown
portaerei Ark Royal con 60 aerei
incrociatori Sheffiel e Despatch
9 caccia
Forza F, da Gibilterra :
incrociatori Manchester e Southampton
mercantili Clan Forbes, Clan Fraser, New Zealand
cacciatorpediniere Hotspur
4 corvette
Forza D, da Alessandria :
corazzata Ramillies
incrociatore pesante Berwick
incrociatore leggero Newcastle
incrociatore ausiliario Coventry
5 caccia
Questo per quanto riguarda il convoglio e le navi da spostare. La Mediterranean Fleet partecipò con le seguenti unità :
portaerei Illustrious
dovevano proteggere i convogli per la Grecia e Creta
portaerei Eagle
di scorta alla forza D fino all'incontro con le navi provenienti da Gibilterra.
Come si può notare la Royal Navy aveva messo in mare una componente aeronavale enorme, con ben 6 navi da battaglia e 3 portaerei, anche se non operarono tutte insieme.
La Regia Marina mise in mare le seguenti unità :
I squadra :
corazzate Vittorio Veneto, nave ammiraglia di Campioni, e Cesare
VII squadriglia cacciatorpediniere : Dardo, Freccia, Saetta
XIII squadriglia cacciatorpediniere : Alpino, Bersagliere, Granatiere, Fuciliere
II squadra :
L'incrociatore pesante Fiume
incrociatore pesante Pola, nave ammiraglia di Iachino
I divisione incrociatori pesanti : Fiume, Gorizia
III divisione incrociatori pesanti : Bolzano, Trento, Trieste
IX squadriglia cacciatorpediniere : Alfieri, Carducci, Gioberti, Oriani
XII squadriglia cacciatorpediniere : Ascari, Carabiniere, Lanciere
Intanto nel canale di Sicilia era stato messo in atto un sistema di vigilanza con :
X flottiglia torpediniere : Calliope, Sagittario, Sirio, Vega
MAS : 509, 516, 517, 518, 520, 526, 527, 528, 530, 531
sommergibili : Alagi, Aradam, Axum, Dessiè, Diaspro, Mameli, Tembien
I rapporti di forza risultarono quindi, nel suo complesso, i seguenti :
ITALIA | INGHILTERRA | INGHILTERRA | |
da Alessandria | da Gibilterra | ||
Corazzate | 2 | 5 | 1 |
Portaerei | 0 | 2 | 1 |
Incrociatori pesanti | 6 | 0 | 0 |
Incrociatori leggeri | 0 | 3 | 4 |
Cacciatorpediniere | 14 | 5 | 10 |
Unità minori | 14 | 0 | 4 |
Sommergibili | 7 | 0 | 0 |
Mercantili | 0 | 0 | 3 |
Va comunque considerato che non era né ipotizzabile né a conti fatti possibile per la Marina Italiana affrontare le due formazioni insieme, dal momento che non si sarebbero riunite.