La Notte di Taranto

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11 - 12 novembre 1940

 

Antefatto

 

Da tempo l'ammiraglio Cunningham, a capo della squadra inglese del Mediterraneo, covava l'idea di un attacco al cuore della flotta italiana, all'ancora nella munita e sicura base di Taranto, ma i mezzi di cui disponeva, in particolar modo la portaerei Eagle, non erano ritenuti all'altezza del compito.   La situazione cambiò quando giunse in Mediterraneo la moderna portaerei Illustrious.   Al momento dell'attacco la situazione sui fronti del Mediterraneo vedeva, in nord Africa, l'offensiva, per la verità piuttosto limitata, che aveva portato Graziani ad occupare Sidi Barrani, in Egitto, e l'attacco dell'Italia alla Grecia del 28 ottobre.   A causa di ciò la Gran Bretagna dovette inviare truppe ed aiuti allo stato ellenico, ma poté servirsi dell'isola di Suda come base avanzata per la sua aviazione e per la marina allo scopo di attaccare i convogli italiani.   Parallelamente, per aver la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di necessità, quasi tutta la flotta italiana era stata spostata nella grande base ionica di Taranto, considerata piuttosto sicura anche se i suoi apprestamenti difensivi non erano ancora stati completati.   Inoltre nessuno si sarebbe aspettato ciò che gli inglesi avevano in animo di fare.

 

L'organizzazione inglese

 

Come ormai abitudine per gli inglesi, l'attacco alla piazzaforte di Taranto si inserì in una operazione di maggior respiro, simile a quelle che organizzarono per tutto il resto del conflitto, che consisteva nel far passare dei convogli attraverso il Mediterraneo.   Le forze inglesi era divise come segue :


La corazzata Warspite

Forza A :

                Corazzate : Warspite, Malaya, Valiant

                Portaerei : Illustrious

                Incrociatori : Gloucester, York

                Cacciatorpediniere : 13

Tale forza aveva lo scopo di proteggere il convoglio MW3 fino a Malta e, sulla strada del ritorno, attaccare Taranto.


La portaerei Illustrious

Convoglio MW3 :

                5 piroscafi carichi di munizioni e materiali diretti da Alessandria a Malta.

Forza B :

                Incrociatori : Ajax, Sydney, diretti a Suda carichi di materiali.

Forza C :

                Incrociatore Orion, carico di materiale per la RAF, diretto al Pireo e poi a Suda.

Forza D :

                Corazzata Ramillies

                Incrociatori antiaerei : Coventry, Calcutta

                Cacciatorpediniere : 13

Avrebbe scortato il convoglio MW3 fino a Malta, poi avrebbe proseguito con il ME fino ad Alessandria.

Forza F :    

                Corazzata : Barham

                Incrociatori : Berwick, Glasgow

                Cacciatorpediniere : 3

Queste navi dovevano andare a rafforzare la Mediterranean Fleet di Alessandria.

Forza H :

                Portaerei : Ark Royal

                Incrociatore : Sheffield        

                Cacciatorpediniere : 5

Avrebbe scortato la forza F fino a Malta

Erano presenti in mare anche altri due convogli :

AN6 :      

                3 piroscafi carichi di benzina e gasolio diretti in Grecia

AS5 :      

                alcuni piroscafi vuoti diretti dalla Grecia all'Egitto.

                

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