Il 10 giugno 1940, quando l'Italia dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, gran parte dello spirito offensivo del Duce ricadde sulle spalle della Regia Marina, essendo tra le tre forze armate l'unica preparata alla guerra.
Ci si doveva preparare ad affrontare per la prima volta nella storia la gloriosa Royal Navy britannica, e l'occasione venne nei primi giorni del luglio 1940, nel Mar Ionio, a sud-est di Punta Stilo.
L'occasione venne poco dopo l'apertura delle ostilità, quando entrambi gli schieramenti si videro costretti ad organizzare dei convogli protetti per il trasporto di rifornimenti, e si trattò di un incontro accidentale, dal momento che le due flotte, impegnate appunto nella scorta ai rifornimenti, si affrontarono solo dopo che la missione principale era stata portata a termine, da parte italiana, o posposta, da parte britannica.
Da parte italiana si ebbe la necessità di inviare in Libia, la cosiddetta Quarta Sponda, a bordo delle cinque navi mercantili Esperia, Calitea, Pisani, Foscarini, Barbaro, 2.200 uomini, 232 tra automezzi e carri armati (circa 70), 5.700 tonnellate di carburanti e 10.500 tonnellate di rifornimenti vari.
Il tutto per via del fatto che la dichiarazione di guerra aveva colto piuttosto di sorpresa gli stessi vertici delle Forze Armate, costrette quindi nei primi mesi di guerra ad inviare in Africa rinforzi e rifornimenti che non erano stati colà approntati in precedenza.Da parte inglese, con l'operazione M.A.5 si volevano far passare due convogli, uno lento ed uno veloce, da Malta ad Alessandria.
La squadra italiana, al comando dell'Ammiraglio Inigo Campioni, era formata dalle seguenti unità :
I squadra :
V divisione navi da battaglia : Cesare (ammiraglia) e Cavour
IV divisione incrociatori leggeri : Da Barbiano, Di Giussano, Cadorna, Diaz
VIII divisione incrociatori leggeri : Abruzzi, Garibaldi
VII squadriglia cacciatorpediniere : Freccia, Dardo, Saetta, Strale
VIII squadriglia cacciatorpediniere : Folgore, Fulmine, Baleno, Lampo
XV squadriglia cacciatorpediniere : Pigafetta, Zeno
XVI squadriglia cacciatorpediniere : Da Recco, Usodimare, Pessagno
II squadra :
Incrociatore pesante Pola, nave ammiraglia
I divisione incrociatori pesanti : Fiume, Gorizia, Zara
III divisione incrociatori pesanti : Bolzano, Trento
II divisione incrociatori leggeri : Colleoni, Bande Nere
VII divisione incrociatori leggeri : Attendolo, Montecuccoli, Aosta, Savoia
IX squadriglia cacciatorpediniere : Alfieri, Carducci, Gioberti, Oriani
X squadriglia cacciatorpediniere : Grecale, Libeccio, Maestrale, Scirocco
XI squadriglia cacciatorpediniere : Artigliere, Aviere, Camicia Nera, Geniere
XII squadriglia cacciatorpediniere : Ascari, Carabiniere, Corazziere, Lanciere
XIII squadriglia cacciatorpediniere : Granatiere
Inoltre erano pronti a muovere in porto da Taranto i cacciatorpediniere Da Noli, Pancaldo, Vivaldi.
La nave da battaglia Giulio Cesare, nave
ammiraglia di Campioni
L'Inghilterra aveva in mare invece, al comando dell'ammiraglio Andrew B. Cunningham, le seguenti navi :
Forza A :
7a divisione incrociatori leggeri : Gloucester, Liverpool, Neptune, Orion, Sydney
Forza B :
corazzata Warspite, nave ammiraglia
14a flottiglia cacciatorpediniere : Decoy, Hereward, Hero, Mohawk, Nubian
Forza C :
1a divisione navi da battaglia : Malaya, Royal Sovereign
portaerei Eagle
2a flottiglia cacciatorpediniere : Dainty, Defender, Hasty, Hyperion, Hostile, Ilex, Imperial, Janus, Juno, Vampire, Voyager
Da Malta erano pronti per l'appuntamento i cacciatorpediniere Jervis e Diamond
La corazzata Warspite, nave ammiraglia
di Cunningham
I rapporti di forza tra le due formazioni erano i seguenti :
ITALIA | INGHILTERRA | |
Ammiraglio | Inigo Campioni | Andrew B. Cunningham |
Corazzate | 2 | 3 |
Portaerei | 0 | 1 |
Incrociatori pesanti | 6 | 0 |
Incrociatori leggeri | 12 | 5 |
Cacciatorpediniere | 26 + 3 | 16 + 2 |
Totale | 49 | 27 |
Mercantili | 5 | 7 |