FINALMENTE IL PALAEUR.
Ma, se appare oramai evidente che il Pop Festival di Roma si tenne, non abbiamo ancora chiara la vicenda se parte delle serate furono spostate al Piper di via Tagliamento e se i Floyd avessero suonato al Palazzo dello Sport o al Piper.
●
Il
libro “Embryo” cita a proposito del festival romano:
It
was filmed for ARD TV, West Germany, and the BBC also broadcast excerpts of the
concert later, on May 18. The ARD broadcast of the Floyd showed them playing
‘Interstellar Overdrive’. The recording is available in two distinct quality
bands: the shorter tends to be of a higher quality. While a number of careful
listeners detect a second guitarist suggested to be Davy O'List from the Nice,
this is highly unkikely, since Syd has left a month previously, and Dave would
have been capable of covering for him by this time…".
Cose interessanti, ma senza prove al riguardo. Per cui, non ci restava altro che cercare ancora una volta se ci fosse stata davvero la possibilità che parte dei concerti del festival di maggio fossero stati spostati al Piper di via Tagliamento.
● Il libro di “A Journey Through Time And Space With Pink Floyd” di Rosenberg cita sia i concerti del 18 e 19 aprile al Piper Club, sia la data del 6 maggio, ma quest'ultima come “…moved to the Piper due to poor ticket sales of the festival…”. Sempre il libro cita che in aprile (19) i Floyd suonarono ‘Astronomy Domine’ e ‘Set the Controls for the Heart of the Sun’ come registrate dalla radio olandese VPRO e mandate in onda in Olanda il 7 giugno 1968. Inoltre, Rosenberg annota che il concerto di maggio fu filmato per la Tv tedesca ADR (solo ‘Interstellar Overdrive’). Abbiamo visto già che la VPRO registrò il concerto di maggio e non quello di aprile (ma in seguito ne avremo la prova definitiva); per cui, in parte il concetto è giusto, ma le date sono ancora una volta sbagliate. Poi cita anche la data del 25 febbraio 1968, che sappiamo essere sbagliata.
"25 febbraio 1968 - Piper Club, Roma.
18 e 19 aprile 1968 - Pop Music Festival, Piper Club, Roma.
6 maggio 1968 - First European International Pop Festival, Piper Club, Roma (Festival moved to the Piper Club, due to poor tickets
sales) - Ard, West German TV, broadcast the Floyd playing "Interstellar
overdrive" (6:30)".
Ma è esatto parlare di Pink Floyd che hanno suonato a maggio al Piper di Roma e non al PalaEUR?
● La nostra ricerca per stabilire l’esatta ubicazione del Festival di Roma ’68 e l’esatto svolgimento dei fatti ci ha portato al sito dell’amico Theo Tieman ed ai suoi idoli, i Captain Beefheart. Si sa che parteciparono al festival romano di maggio, la prima serata, ed attraverso Theo possiamo avere le prime conferme dell’esecuzione del festival e dell’esatto svolgimento delle serate.
[ dal sito http://www.freewebs.com/teejo/gigs/680504rome.html
]
Parlando
delle date italiane del maggio del ’68 dei Captain Beefheart, Theo indica le
date del gruppo:
Saturday
04.05.68 ROME Italy
PALAZZO DELLO SPORT
advanced date
Sunday
05.05.68
ROME Italy PALAZZO DELLO
SPORT cancelled
08
or 09.05.68
MILAN Italy TEATRO LIRRICO
cancelled
Il
sito di Theo contiene poi, finalmente, due singolari fotografie della
performance dei
Captain Beefheart al Palasport EUR, in occasione del 1º
Festival Internazionale di Musica Pop. Theo parla dell’unicità di queste due
foto del concerto del 4 maggio 1968, le uniche che siano mai state trovate. Le
foto di Captain Beefheart riprendono la band che suona e sullo sfondo, ai loro
lati, si intravedono le gradinate dell’EUR, inconfondibili all'occhio esperto
di un 'romano'.
Nell’ultima parte della pagina dedicata al festival romano, Theo cita l’esatta collocazione delle serate e lo svolgimento di tutti gli altri gruppi presenti al festival in quelle serate romane.
- THE
OTHER ACTS.
Sat
4 May
21.00 hour Palazzo
dello Sport
Julie
Driscoll & The Brian Auger Trinity (England) - Hugues Aufray (France) -
Donovan (England).
Sun
5 may
18.00 hour Palazzo dello Sport
Roboti
/ Five Up (Yugoslavia) - Fairport Convention (England) - Grapefruit (England) -
The Samurai (Japan) - Ten Years After (England).
Mon
6 may
21.00 hour Palazzo dello Sport
Pink
Floyd (England) - The Nice (England) - The Move
(England) -
I Giganti (Italy) -
The Association (USA).
Tue
7 may
21.00 hour Piper Club
Grapefruit
(England) - Family (England) - The Byrds (USA)
E’
la prima volta che abbiamo la conferma del posto dove suonarono i Pink Floyd, il
Palazzo dello Sport dell’EUR, mentre solo all’ultima giornata (il 7 maggio)
il festival fu spostato al Piper Club, proprio per la mancanza di pubblico e la
citata collaborazione tra i due locali epici (...ricordate il poster rosso?), ma
anche per incidenti che funestarono la giornata del 6 maggio e che fecero
spastare il festival al Piper proprio per ragioni di sicurezza e tecniche. Poi
abbiamo
la conferma della cancellazione dei concerti di Buffy Sainte Marie (4 maggio),
Traffic (5 maggio), Odetta (6 maggio) e Blossom Toes, Country Beat of Jiri
Brekek, Camaleonti e Soft Machine (7 maggio).
●
Un’altra
conferma diretta del festival, l’abbiamo da Lisa Bankoff e Francesca
Garnett,
che formarono il duo Chimera,
un interessante duo, quasi sconosciuto,
che ebbe come
manager, per il loro primo disco del 1969, lo stesso Nick Mason.
Nell'inserto
del loro disco, si può leggere:
"With our usual effrontery", recalls Lisa, "we went up to Nick Mason, drummer with the Floyd, and told him we were songwriters. We were soon chatting away with him, and found him very approachable. He took us seriously enough to give us his phone number in London, and told us to look him up when we got back, and that he would see if he could do anything to help us”.
Ci sono almeno tre Roberto che vengono citati nei ringraziamenti del programma del Festival (quarta pagina): purtroppo non abbiamo altri riferimenti, nè siamo riusciti a contattare le due cantanti. Comunque, questa testimonianza conferma ancora una volta quello che è accaduto a Roma.
●
Infine,
ma non ultimo per importanza, possiamo citare un articolo apparso sul Melody
Maker del 18 maggio 1968, a pochi giorni dal
Festival.
"ROME FESTIVAL MAY BE POP FLOP OF 1968".
"...The Rome Festival may well go down as the Pop Flop of 1968. The projected four days was curtailed to three with the final show being held in a Rome nightclub. According to accounts of those who were in Rome, no more than about 4,000 people attended throughout the entire festival. Many of the groups named to appear didn't turn up but those that did included Donovan, the Move, Grapefruit, Brian Auger and Julie Driscoll, Ten Years After, the Byrds, Association, Fairport Convention, Pink Floyd, the Nice, the Family, Captain Beefheart and his Magic Band and the Samuri, from Japan. Georgio Gomulski, who went to Rome to help compere the Festival told Melody Maker, "On the first day there were about 1,200 and at one stage the organisers went out and gave away complimentary tickets." Terry Ellis, of the Ellis-Wright Agency, said of the festival, "It was an utter, complete chaotic shambles. The organisation didn't come up near the level of the idea."...".
Quello del Melody Maker è un articolo immediatamente successivo al Pop Festival di Roma e, come vedete, non fa altro che confermare lo spostamento al Piper dell’ultima data (lo chiama come "...Rome nightclub...", abbastanza preciso, o no?) e che i Pink Floyd comunque suonarono a Roma.
●
Ma
un’altra prova si affaccia all’orizzonte.
- Rivista
WITHEEK. N. 35
"
ROME
HET VERDOEMDE POPFESTIVAL 1968 ".
(Articolo
firmato da Wim Noordhoek)
●
Nell'introduzione,
Wim Noordhoek cita il viaggio pagato dalla radio VPRO, oltre ai momenti
dell'arrivo al Palazzo dello Sport. La descrizione del festival vera e propria inizia con
la seconda serata, quella del 5 maggio, saltando la precedente.
Cita
anche il programma reale, con Samurai, Grapefruit, Ten Years After,
Fairport Convention, ed un gruppo jugoslavo (che non sono altro che i
Roboti-Five Up).
●
Nella
serata del lunedì, Wim
Noordhoek cita alcuni problemi tecnici, risolti con l'aiuto di
personale italiano: infatti, il supporto per le registrazioni del
festival fu dato dai tecnici locali della RAI. Cita poi i Pink Floyd ed i Nice. Gli stessi problemi
tecnici vengono citati per una seconda volta nel corso dell'articolo, soprattutto problemi con i microfoni, gestiti
sempre da personale italiano, con problemi di bilanciamento e di sonoro. Certamente questi problemi tecnici sono gli stessi che intuiamo
all'inizio della registrazione della VPRO, con lo speaker italiano che spiega
qualcosa del genere.
●
Nella
serata del martedì, Wim
Noordhoek parla per la prima volta dello spostamento dell'ultima serata, citando
problemi di pubblico e citando perfettamente il Piper Club di Via
Tagliamento. Cita
poi le performance dei Byrds e dei Grapefruit (come da cartellone).
● Il
mercoledì, sappiamo
che il festival era finito e così Wim Noordhoek non parla di concerti, ma cita
le registrazioni della radio VPRO di Pink Floyd, Byrds e Nice.
Anche
qui abbiamo lo stesso dubbio precedentemente evidenziato: perchè Wim
Noordhoek
continua a citare 'Chapter 24' come brano eseguito a Roma?
●
Circa
la partecipazione effettiva dei Giganti, invece, non abbiamo traccia.
● Un'altra prova delle performance del festival l'abbiamo da Matteo Guarnaccia, nel suo libro "Underground Italiana", dove ci lascia un'ampia analisi sull'intero festival di maggio e sui motivi che portarono all'evento. Innanzi tutto, come si era arrivati al festival. "...Il primo pop festival sul suolo italiano ebbe luogo dal 4 al 7 maggio 1968 al PalaEur di Roma. La storia di quello che fu un vero e proprio "flop festival", è talmente strana che vale la pena di essere raccontata. Tutto parte dal sogno di un gruppo di visionari californiani preoccupati dalla commercializzazione dello spirito hippie avvenuta durante il Monterey Pop Festival. Senza avere alcuna cognizione di managemente e di show-business, questi personaggi appartenenti alla Love Conspiracy Commune di Sausalito avevano avuto la stramba idea di organizzare qualcosa di esteticamente nobile, qualcosa di simile a delle Olimpiadi della musica in Europa. L'evento doveva essere, nientepopodimeno che la risposta alternativa a Monterey...".
Poi, il perchè di Roma. "...La loro scelta cadde su Roma.... perchè secondo loro la città era diventata "l'occhio di un vortice vibrazionale dotato di una inaudita potenza, talmente potente che la sua influenza karmika stava toccando l'intero pianeta". Uno degli elementi che pesarono sulla loro decisione fu (incredibile ma vero!) la "bellezza" del Palazzo dello Sport dell'EUR, che li folgorò, facendogli scartare l'ipotesi di partenza di tenere il festival ad Amsterdam. La loro idea, tipica da zelanti hippie californiani, era quella di portare tutti i gruppi della scena di San Francisco in Europa, per aiutare la rigenerazione del continente "offrendo gioia e speranza e facendo incontrare la gente". Tra i supporter entusiasti all'operazione c'erano le due riviste underground più autorevoli del momento: l'inglese IT e l'olandese Hitweek...". (c'era bisogno di conferme?)
Poi, le citazioni dei gruppi partecipanti. "...Tanto per cominciare il cartellone dei partecipanti era assolutamente strabiliante. Il primo giorno Julie Driscoll, Buffy St. Marie, Donovan, Ten Years After. il secondo Traffic, captain Beefheart, Fairport Convention, Grapefuit; il terzo Move, Pink Floyd, Nice, Association; il quarto Byrds, Blossom Toes, Family, Soft Machine. Persino il poster che pubblicizzava l'evento era all'altezza della situazione: era opera degli Hapshash and the Coloured Coat, vale a dire la crema degli artisti psichedelici del periodo. La radio VPRO olandese e la Bavaria tedesca dovevano registrare integralmente i concerti...".
Infine, i risultati del festival. "...Un'occasione sprecata che non si sarebbe più ripetuta negli anni a venire, per la serie "perle ai porci"... Il risultato fu che al Palazzo dello Sport il pubblico presente era composto da qualche centinaio di ragazzi controllato a vista da altrettanti poliziotti ingrugniti che erano andati totalmente in tilt dopo aver assistito al set devastante dei Move (con tanto di fumo e distruzione del palco...". Cioè, tutte conferme di quanto detto sinora.
● Le prove finali sono ormai pronte. Abbiamo registrazioni audio, filmati video, testimonianze dirette ed articoli di giornale; a questo si deve aggiungere l'analisi completa di quanto sappiamo, ovvero, le varie fonti finora conosciute e, non ultime, le testimonianze dirette del concerto del Palasport. Dall'analisi completa di tutto, possiamo avere anche la conferma dei gruppi che suonarono il 6 maggio e della scaletta dei Pink Floyd della serata, con qualche sorpresa.
Per quanto sappiamo, dall'analisi viene fuori che:
1) i gruppi che suonarono effettivamente nella serata del 6 maggio furono, nell'ordine: Move, Pink Floyd, The Nice, Association;
2) la scaletta del concerto fu verosimilmente: "Let There Be More Light", "Astronomy Dominè", "Set The Controls For The Heart Of The Sun", "Interstellar Overdrive" e "Pow R Toc H".
Come detto, qualcuno ricorda due brani che "avrebbero sentito nel disco dopo", ovvero "A Saucerful Of Secrets", uscito a fine giugno dello stesso anno: uno poteva essere "Let There Be More Light" (che già sappiamo essere stata suonata), e l'altro forse "Remember A Day" (citato da Glenn Povey nel suo libro). Improbabile, infine, "Chapter 24" (citato da Wim Noordhoek). Anche qui, una testimonianza diretta toglie per ora tutti i restanti dubbi: è il racconto di Luigi Strano, testimone di quel concerto (tra l'altro, Luigi ha registrato su bobina l'intero concerto dei Move e quasi tutto il concerto dei Floyd).
Ora, finalmente abbiamo la prova che il primo International Pop Festival di Roma ’68 ebbe luogo sia al Palazzo dello Sport, sia al Piper di Roma, e che i Pink Floyd suonarono al Palazzo dello Sport. Ma allora, …quando suonarono al Piper?
[N.B. : i link di questa pagina sono riferiti al periodo della prima ricerca; pertanto, alcuni di essi potrebbero non essere più disponibili, poichè, nel corso degli anni, le pagine a cui sono riferite possono essere state cancellate o non più funzionanti o non aggiornate]