Prefazione
di Isabella Pezzini
I panorami testuali contemporanei sono
sempre più densi e multiformi, difficili da ritagliare
e decifrare secondo strategie di lettura unitarie. Da un lato
sembrano rispondere a una logica della infinita germinazione:
di media, di linguaggi, di forme. Dall'altro le tecnologie
della comunicazione tendono a produrre ipermedia in grado
di digitalizzare e ri-trasmettere, e quindi in qualche modo
ri-enunciare, tutto, rimodellandolo, e allora i linguaggi
e le forme tendono alla fusione, si contaminano e si ibridano
a vicenda.
In un ambiente comunicativo di questo
tipo i formati brevi di promozione assumono un ruolo sempre
più marcato e caratteristico. Nati "per vendere
e per morire", quindi con una dichiarata finalità
pragmatica, in realtà spesso rappresentano punti di
intensità semiotica a vari e differenti livelli - per
la loro fattura, per il modo in cui sanno rendere comunicativa
un'idea o accendere un desiderio, per una qualche dose di
sperimentazione e di creatività. Icone dense apparentemente
destinate a una funzione liminare di guida o di supporto,
sviluppano dinamiche testuali e di genere proprie, caratterizzate
dalla sfida a trasformare i propri limiti - il formato, la
dichiarata paratestualità - in occasione di ricerca
e di espressione creativa. Nel loro insieme danno luogo a
una fitta rete di rinvii fra testi, storie, personaggi, ambienti,
una rete satura di circolazione e di raccordi di desideri,
curiosità, attese e nostalgie.
I diversi capitoli del libro tematizzano
alcune di queste forme nel campo degli audiovisivi e iniziano
a sconfinare con decisione verso Internet, dove il nuovo dovrebbe
con più forza apparire. Offrono percorsi di lettura
orientati alla didattica, focalizzano l'analisi su alcuni
testi esemplari, si pongono come un contributo a una tipologia
discorsiva ricca di riferimenti alle dinamiche produttive
e alle evoluzioni della sensibilità e del gusto contemporanei.
L'idea di questo libro è nata
dalle esperienze didattiche e seminariali del gruppo di ricerca
che fa capo all'insegnamento di Semiotica presso la Facoltà
di Scienze della Comunicazione dell'Università "La
Sapienza" di Roma. E' l'occasione per ringraziare tutti
coloro che ci hanno sostenuto, e per dedicare questo lavoro
in particolare ai nostri studenti.
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