la vita è un viaggio; viaggiare è vivere due volte
 
                                  Omar Khayyam (Persia XII sec.)   

                              
 
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Trieste ha una scontrosa grazia, se piace è come un ragazzaccio aspro e vorace con occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore....
 
 

                                  U. Saba 

               
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Il tram di Opicina

Il caratteristico tram, parte da Piazza Oberdan e giunge ad Opicina sull'altipiano carsico. Lungo il tragitto diviene una funicolare per poter superare il dislivello fra la città ed il Carso. Durante la salita, bei panorami su Trieste ed il golfo. Scendendo alla fermata dell'obelisco, si può imboccare la "Napoleonica", stradina pedonale che s'inoltra nel verde e percorre in quota un lungo tratto del ciglione carsico, offrendo scorci stupendi sulla città ed il mare.

Per maggiori informazioni sul tram visitare il sito: www.tramdeopcina.it

Il sentiero "Rilke"

Una delle passeggiate più belle e suggestive è sicuramente quella che, a picco sul mare, collega Sistiana a Duino. Il sentiero prende il nome dal poeta R.M. Rilke che, ospite al castello di Duino all’inizio dell'800, come già lo era stato Dante prima di lui, vi compose le celebri “Elegie Duinesi”. Parcheggiare l’automobile nello slargo presso l’AIAT di Sistiana (all’inizio della strada che porta a Sistiana mare) e prendere il sentiero che, a destra, costeggia la ripida scogliera passando dapprima alle spalle del campeggio e quindi inoltrandosi tra bosco e pietre. Durante il percorso si incontrano postazioni belliche affacciate sul mare e numerose sono le possibilità di abbandonare il sentiero (sempre molto ben segnalato) per ritornare sulla strada statale. Continuando la passeggiata fino al termine si giunge al Collegio del Mondo Unito, il cui giardino, seppur accessibile, è proprietà privata. Sempre al termine della passeggiata si arriva nelle vicinanze del Castello di Duino, dimora storica dei principi della Torre e Tasso, che, aperta al pubblico dal 2003, è visitabile tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 9,30 alle 17,30. Per visitare il castello, il suo magnifico parco a picco sul mare e il bunker costruito durante la seconda guerra mondiale ora trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d'epoca, prendere a destra, verso la statale, e seguire quindi le indicazioni per la portineria del castello, a pochi minuti di cammino. Per far ritorno all’automobile ripercorrere lo stesso tracciato. La passeggiata è breve, poco impegnativa, ma situata in un contesto unico e spettacolare. Si raccomanda di fare attenzione a non sporgersi dalla scogliera (gli incidenti sono più frequenti di quel che si può pensare).                                     

Per maggiori informazioni sul castello di Duino visitare il sito: www.castellodiduino.it



  
 



    

La grotta Gigante 

La grotta è situata a 400 metri dal paese (Borgo Grotta Gigante, frazione del comune di Sgonico). Fu esplorata per la prima volta nel 1840 da Antonio Federico Lindner, nel tentativo di scoprire il corso sotterraneo del Timavo. Nel 1904, una delle società triestine attive in campo alpinistico e speleologico, decise di rendere turistica la cavità,  acquistandola e iniziando i lavori per attrezzarla. Nel 1908, dopo quattro anni di lavori, la grotta illuminata da migliaia di candele, venne inaugurata alla presenza di autorità e grande folla. Nel 1995 venne inserita nel Guiness dei Primati quale grotta turistica più grande del mondo, la caverna principale, alta 107 metri, lunga 280 e larga 65, è così vasta che potrebbe contenere la Basilica di San Pietro.

Per maggiori informazioni sulla grotta Gigante visitare il sito: www.grottagigante.it


  

La val Rosandra

La Riserva naturale della Val Rosandra, di straordinario interesse faunistico e morfologico, è situata nel comune di San Dorligo della Valle. L’itinerario ha inizio da Bagnoli della Rosandra, facilmente raggiungibile sia in automobile che con i mezzi pubblici (linee 40, 41 e 49). Durante il fine settimana l’accesso alla valle è interdetto al traffico e quindi l’automobile va lasciata nella piazzetta di Bagnoli della Rosandra, dove, peraltro, ferma anche l’autobus. Da Bagnoli, seguendo la strada asfaltata, si raggiunge in pochi minuti l’abitato di Bagnoli Superiore; prima di iniziare il sentiero vero e proprio, troviamo sulla sinistra il Rifugio Premuda, gestito dal CAI di Trieste, probabilmente il più basso d’Italia (81 metri s.l.m.), e sede della Scuola nazionale di alpinismo “Emilio Comici”. Il rifugio offre possibilità di ristoro (tel. 040/228147). Alla destra si notano invece i resti dell’acquedotto romano (I sec. d.C.), l’unico, tra gli acquedotti dell’antica tergeste, di cui sono state rinvenute documentazioni storiche. Esso è costituito da un canale, che con modesta pendenza e per un percorso stimato attorno ai 17 km, riforniva d’acqua la città. Il sentiero n.1, che appare quale continuazione della strada asfaltata, si dipana inizialmente lungo il centro della vallata, affiancando il torrente Rosandra, fino a raggiungere un primo bivio da cui si diparte sulla destra il sentiero n.39 che in ripida pendenza porta al Monte Carso ed alla sorgente Bukovec. Dopo una leggera salita si giunge ad un bivio: il sentiero principale detto dell’amicizia prosegue verso l’abitato di Bottazzo mentre, a destra, si inerpica il sentiero n.25 che conduce al Cippo Comici ed alla Chiesetta di Santa Maria in Siaris (escursione più faticosa ma vivamente consigliata per la bellezza dei panorami). Proseguendo sul sentiero principale, questo continua, più o meno pianeggiante tranne che in brevi tratti, attraverso tutto il canalone fino a giungere in vista della cascata del torrente Rosandra, alta circa 40 m. Nelle pozze sottostanti durante il periodo estivo è possibile fare il bagno mentre diventa particolarmente suggestiva quando d’inverno la temperatura scendendo sotto lo 0, ne permette il congelamento. Per chi volesse salire al Cippo Comici, al bivio seguire il sentiero n.25 che si inerpica per uno stretto canalone. Sulla sua sinistra si innalza una parete di roccia calcarea detta il “Crinale” mentre sulla destra vi è una fitta boscaglia. Si giunge quindi ad un bivio con l’indicazione per il Cippo. Prendere lo stretto sentiero sulla sinistra ed in pochi minuti si arriva allo sperone roccioso su cui è collocato il cippo commemorativo. La vista spazia su tutta la valle e in particolare sul Monte Stena. Fare attenzione se è una giornate di bora perché il vento soffia particolarmente forte. Dal Cippo si prende sulla destra, il sentiero n.13 che scende tra roccioni e ghiaioni fino a giungere all’antica chiesetta di Santa Maria in Siaris, purtroppo chiusa tranne che in occasione di particolari manifestazioni, e la cui costruzione risale al XII - XIII secolo. Continuando la discesa lungo il sentiero attraverso i ghiaioni si giunge al sentiero n.1 che da Bagnoli (a sinistra) porta a Bottazzo (a destra). L’escursione non è particolarmente pericolosa o impegnativa, eccettuata la deviazione per il cippo Comici che può risultare faticosa. Sono comunque consigliate calzature adatte e pantaloni lunghi per le zecche (il rischio infezione è basso ma non si sa mai!). Nella stagione estiva fare attenzione alle vipere (se non viene spaventata o infastidita, la vipera non attacca l’uomo… basta evitare di mettere le mani tra le pietraie). Calcolare, per l’intera escursione, una durata di circa tre ore.


             


  

            

  

 

 

 
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