Richieste
presentate per l'attivazione della TAV Milano-Bologna (24/11/2008)
Di seguito ecco le richieste che la nostra associazione ha preparato
per lorario ferroviario in vigore dal prossimo 14 dicembre.
1) Ripristinare il tempo di percorrenza massimo di 50 minuti nella tratta PC - MI Centrale
(o Greco Pirelli) per i treni: R2272, R2122, R2912, R2274, R2276, R2283, R2287; mantenendo
le fermate di Lodi, Rogoredo e Lambrate.
2) Ripristinare i treni Interregionali che nel corso degli ultimi anni sono stati
sostituiti da treni regionali lenti o da treni Intercity (es. ex IR2133; IR2139; IR2141).
I treni IC infatti non effettuano tutte le fermate pendolari e costano di più. Per la
tratta su Milano il tempo di percorrenza complessivo non deve superare i 50 minuti, con
fermate a Lambrate, Rogoredo e Lodi.
3) Non allungare i tempi di percorrenza dei treni: R20420; R20424; R2274; R20400; R20419;
R20423; R20425; R20427; R20429; R20431; R20433; R20409; R20437; R2285.
Proposte per l'entrata in vigore della
tratta ad alta velocità (18/7/2006)
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Richieste per l'orario ferroviario 2006 (16/2/2006)
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Richieste aggiuntive al contratto di
servizio 2004 (28/1/2004)
Poiché la Regione Emilia ci ha chiesto di preparare una lista di
richieste da inserire nel prossimo contratto di servizio 2004 a tutela dei viaggiatori,
ecco qui di seguito riportata la lista con le richieste che vanno ad aggiungersi a quanto
già presente nel precedente contratto d servizio.
1. Poiché Trenitalia fornisce un servizio pagato dai contribuenti, è
tenuta ad ascoltare e fare proprie le richieste che provengono dagli utenti del servizio
da lei erogato. A differenza di quanto è successo fino ad ora Trenitalia, prima
dell'emissione del nuovo orario ferroviario, dovrà prevedere adeguate risorse in termini
di personale, di tempistica delle attività e di preparazione della relativa
documentazione, in modo da poter vagliare, studiare e discutere tutte le proposte, le
richieste di verifica e di modifica provenienti dai viaggiatori e dalle amministrazioni
locali.
Per tale motivo Trenitalia è tenuta a fornire a: Regione Emilia Romagna, Provincia di
Piacenza, Comune di Piacenza e Associazione Pendolari di Piacenza la versione definitiva
delle proposte del nuovo orario ferroviario, almeno 60 giorni prima della data entro cui
verrà considerato congelato il nuovo orario ferroviario.
Nel caso in cui la versione definitiva delle proposte del nuovo orario ferroviario non
venga fornita a tutti i suddetti enti entro tale scadenza, Trenitalia è tenuta al
pagamento di una penale(*) alla Regione Emilia Romagna. All'atto della consegna delle
proposte del nuovo orario Trenitalia non potrà più modificarle se non per adeguarle alle
richieste provenienti dalla Regione. Le proposte fornite da Trenitalia dovranno contenere:
- gli orari di tutte le fermate (comprese tutte quelle effettuate fuori regione) dei treni
regionali e interregionali pagati, anche solo in parte, dalla Regione Emilia;
- le tracce orarie complete nelle tratte Piacenza - Milano, Piacenza - Parma Piacenza -
Pavia e Piacenza - Cremona;
- tutte le fermate (comprese tutte quelle fuori regione) dei treni regionali e
interregionali pagati da altre regioni (es. Lombardia) che arrivano, partono o transitano
nella stazione di Piacenza e quindi costituiscono un servizio per i pendolari piacentini;
- ogni variazione o aggiunta di treni a lunga percorrenza nelle fasce orarie pendolari
6.30-9.30 e 17.00 - 20.30 sulle tratte sopra indicate con orari, fermate e relative tracce
orarie.
- di tutti i treni inclusi nei punti precedenti deve essere evidenziata ogni modifica
anche minima nella traccia oraria, nelle fermate, nella composizione del materiale
rotabile e nel tragitto (compresa la variazione di tratta utilizzata a parità di fermate
e orari; ad esempio il passaggio su altra linea nei tratti tra bivio Sordio e Milano
Rogoredo o tra Milano Rogoredo e Milano Lambrate);
Trenitalia è pertanto tenuta a definire in anticipo la data di congelamento del nuovo
orario ferroviario e di conseguenza la data (di 60 giorni prima) entro cui dovrà fornire
la versione definitiva delle proposte per il nuovo orario ferroviario. La data entro cui
verrà considerato congelato il nuovo orario non potrà essere successiva alla data di
entrata in vigore dell'orario stesso.
Previa consultazione con Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e Associazione
Pendolari di Piacenza, la Regione Emilia si impegna a fornire in maniera scritta a
Trenitalia (e in copia a Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e Associazione
Pendolari di Piacenza) l'eventuale approvazione o richiesta di modifica all'orario, entro
30 giorni dal ricevimento delle proposte.
In caso di controversie le decisioni finali verranno prese a seguito di incontri a cui
parteciperanno Trenitalia, Regione Emilia, Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e
Associazione Pendolari di Piacenza. I suddetti incontri si terranno nei rimanenti 30
giorni prima del congelamento dell'orario. In caso Trenitalia applichi unilateralmente le
sue proposte di orario senza accettare le richieste inoltrate dalla Regione Emilia, dovrà
pagare una penale(*) alla Regione Emilia Romagna.
Trenitalia si impegna a partecipare agli eventuali incontri portando anche i
rappresentanti di Trenitalia delle altre regioni coinvolte nelle richieste.
Tutte le riunioni di cui sopra dovranno tenersi a Piacenza in orari consoni con le
esigenze dei pendolari.
2. Ogni proposta di modifica al regolamento ferroviario, al sistema di tariffazione o al
contratto di servizio dovrà essere inviata per iscritto a Regione Emilia Romagna,
Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e Associazione Pendolari di Piacenza entro sei
mesi dalla presunta entrata in vigore della stessa. In caso di mancato rispetto di tale
norma è previsto il pagamento di una penale(*) alla Regione Emilia Romagna.
Previa consulta con Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e Associazione Pendolari di
Piacenza, la Regione Emilia si impegna a fornire in maniera scritta a Trenitalia (e in
copia a Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e Associazione Pendolari di Piacenza)
l'eventuale approvazione, richiesta di ritiro o di variazione della proposta di
Trenitalia, entro 30 giorni dal ricevimento della segnalazione.
In caso di controversie le decisioni finali verranno prese a seguito di incontri a cui
parteciperanno Trenitalia, Regione Emilia, Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e
Associazione Pendolari di Piacenza. I suddetti incontri si terranno nei rimanenti 5 mesi
prima del congelamento delle proposte. In caso Trenitalia applichi unilateralmente le sue
proposte di modifica al regolamento senza accettare le richieste fatte dalla Regione
Emilia, dovrà pagare una penale(*) alla Regione Emilia Romagna.
Trenitalia si impegna a partecipare agli eventuali incontri portando anche i
rappresentanti di Trenitalia delle altre regioni coinvolte nelle richieste.
Tutte le riunioni di cui sopra dovranno tenersi a Piacenza in orari consoni con le
esigenze dei pendolari.
3. Trenitalia dovrà adeguare i tempi di percorrenza, le fermate e la composizione dei
treni pagati dalla Regione Emilia Romagna (anche per i tratti esterni alla regione Emilia
Romagna) alle richieste fatte dalla Regione Emilia Romagna che si impegna a consultare
preventivamente Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e Associazione Pendolari di
Piacenza per conoscerne le relative esigenze e proposte. In caso di mancato rispetto
Trenitalia dovrà pagare una penale(*) alla Regione Emilia Romagna.
4. Trenitalia si impegna a considerare Piacenza come città emiliana anche per i
viaggiatori che stipulano abbonamenti e biglietti in direzione Milano, applicando quindi
per quel tratto la tariffazione nazionale. Trenitalia si impegna inoltre a far pagare il
biglietto solo per il tragitto effettivamente richiesto dall'utente (ad esempio non
obbligando a pagare il biglietto fino a Milano Centrale per chi scende a Milano Rogoredo o
Milano Lambrate). In caso di mancato rispetto dei suddetti parametri Trenitalia dovrà
pagare una penale(*) alla Regione Emilia Romagna.
5. A partire dal 2004 il calcolo delle penali sui ritardi dovrà essere compiuto
utilizzando come misura anche i ritardi nelle fermate intermedie, pesate con la
frequentazione di ogni treno nella tratta in questione. I ritardi inoltre devono essere
calcolati considerando larrivo reale dei treni in stazione, ovvero l'istante di
apertura delle porte e non laccensione del segnale verde posto in accesso alla
stazione. Le penali pagate da Trenitalia per i ritardi devono essere direttamente
proporzionate allentità complessiva dei ritardi pesati con le frequentazioni, non
più con la presenza di tetti e soglie. Per ogni ritardo, anche minimo, devono essere
pagate in proporzione le relative penali.
6. In caso di soppressione dei treni Trenitalia è tenuta al pagamento di una penale(*)
molto maggiore dell'attuale. Inoltre non deve più essere prevista alcuna scappatoia che
elimina o riduce la penale in caso di sostituzione del treno soppresso con altro servizio
sostitutivo entro lora successiva.
7. Trenitalia si impegna a garantire perfettamente efficienti su ogni treno (in termini di
riscaldamento, condizionamento, pulizia e agibilità) tutte le carrozze previste dal
contratto di servizio per ogni treno. Le segnalazioni fatte dall'Associazione Pendolari di
Piacenza alla Regione hanno validità per definire il grado di efficienza dei treni. In
caso di mancato rispetto dei suddetti parametri Trenitalia dovrà pagare una penale(*)
alla Regione Emilia Romagna.
8. Trenitalia si impegna a consentire la stipula di abbonamenti annuali con trattenuta
sullo stipendio anche per chi viaggia a cavallo di più Regioni.
9. Trenitalia si impegna a ripristinare gli abbonamenti con validità da qualsiasi giorno
del mese.
10. Trenitalia si impegna a creare sale daspetto proporzionate al numero di
passeggeri che transitano nella stazione (l'area di aspetto nella stazione di Piacenza è
ampiamente sottodimensionata).
11. Trenitalia si impegna a reintrodurre gli annunci delle fermate intermedie anche alla
stazione di Piacenza e mantenere perfettamente funzionanti i pannelli indicatori degli
orari posti sui binari e nei sottopassaggi.
(*) L'entità della penale verrà definita concordemente tra Regione Emilia Romagna,
Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza e Associazione Pendolari di Piacenza.
Note
Non è accettabile che le informazioni relative alle proposte sul nuovo orario vengano
fornite solo alla Regione.
A fronte di queste ulteriori penali non è tollerabile alcun aumento compensativo
dellimporto sborsato dalla Regione o analogamente un aumento del costo di biglietti
e/o abbonamenti.
La versione finale del suddetto documento deve essere visionata da Provincia di Piacenza,
Comune di Piacenza e Associazione Pendolari di Piacenza prima di essere inviata alla firma
di Trenitalia.
Richieste dell'Associazione Pendolari di
Piacenza
per l'orario ferroviario Dicembre 2002
Nelle fasce pendolari 6.30 - 9.00 e 17.00 - 20.00. Si chiede un
cadenzamento a mezz'ora di treni IR veloci da e per Milano e Parma. Per treni
veloci si intende che impieghino non più di 50 minuti nel tratto Piacenza - Milano
Centrale e non più di 40 minuti nel tratto Piacenza - Parma.
Si chiede che venga data la possibilità ai pendolari diretti a
Milano di fare abbonamenti con termine corsa a Milano Lambrate o a Milano Rogoredo senza
essere obbligati a pagare fino a Milano Centrale.
Si chiede di poter conoscere le proposte di modifica all'orario
ferroviario non appena queste vengano formulate. Con lintroduzione del contratto di
servizio, la possibilità di chiedere bozze degli orari ferroviari è diventata un
diritto/dovere delle amministrazioni locali (Regione e Provincia). Non è quindi più
ammissibile che non siano disponibili le bozze degli orari.
Si chiede che vengano indette riunioni periodiche tra i pendolari, le
Amministrazioni locali e tutta la dirigenza FS responsabile della pianificazione e del
controllo del servizio e del traffico sulla linea Milano/Bologna, al fine di poter
presentare ufficialmente alle ferrovie le nostre richieste e verificare l'attuazione degli
impegni sottoscritti di volta in volta.
Dettagli delle richieste dell'Associazione Pendolari di Piacenza
per l'orario ferroviario Dicembre 2002
Le richieste si articolano nei seguenti punti: Orari, Materiale rotabile, Stazione di
Piacenza, Costo biglietti, Rapporti con le ferrovie.
A. Orari
Tratta Piacenza - Milano
Ridurre i tempi di percorrenza dei treni interregionali sulla linea
Piacenza - Milano Centrale riportando entro i 50 minuti il massimo tempo reale di
percorrenza, come previsto dal protocollo di intesa FS-Comune di Piacenza (del 1995
paragrafo 3.1 comma 2). Attualmente tutti i treni, nella fascia oraria pendolari viaggiano
di fatto con tempi di percorrenza superiori ai 50 minuti.
Rendere più frequente il cadenzamento di treni IR veloci
sulla linea Piacenza - Milano Centrale. Il cadenzamento attuale è meno fitto dei 30
minuti previsti nel protocollo di intesa FS-Comune di Piacenza (del 1995
paragrafo 3.1 comma 2).
Si chiede che venga velocizzato il treno R2912 (in partenza da
Piacenza per Milano alle 7.35) facendolo transitare sulla linea veloce tra Melegnano e
Rogoredo e successivamente non deviarlo sulla linea di cintura tra Rogoredo e Lambrate.
Il treno IR2126 in partenza da Piacenza alle 9.08 ferma anche a
Codogno nonostante in quella stazione sia già presente un servizio offerto dal treno
regionale veloce R20336 che parte da Codogno circa 20 minuti prima del treno
interregionale.
Lo scambio effettuato con l'orario 2001 tra i treni interregionali
IR2135 (17.15 da Milano centrale) e IR2039 (17.25 da Milano centrale) ha portato
l'introduzione netta di una fermata nella stazione di Casalpusterlengo. Si chiede che
venga razionalizzato il servizio reintroducendo la fermata di Rogoredo allIR2135 (a
cui ne ha diritto come ogni interregionale della linea Milano/Bologna) al posto della
fermata a Casalpusterlengo che è già servita dall'IR2039 in partenza da Milano Centrale
solo 10 minuti dopo l'IR2135.Si chiede inoltre di velocizzare l'IR2039 togliendogli la
fermata a Codogno in quanto quella stazione è già coperta dal D2661 in partenza da
Milano Centrale solo 5 minuti prima dell'IR2039!
Il treno R20425 (Milano Rogoredo 17.37, Piacenza 18.33) dalla metà
di agosto 2002 viaggia tutti i venerdì con pesanti ritardi di 20-30 minuti poiché a
Codogno si ferma per far passare 2 Eurostar ed 1 Intercity! Si chiede che sia ripristinata
la puntualità.
Si chiede di velocizzare il treno R20433 (18.25 da Centrale) in modo
che torni ad essere il treno veloce previsto dal protocollo di
intesa FS-Comune di Piacenza (paragrafo 3.1 comma 3) per consentire il
corretto cadenzamento tra il treni IR2137 delle 18.00 e l'IR2139 delle18.50. Con
lorario di giugno 2001 il suddetto treno è invece stato ulteriormente rallentato
con lintroduzione di nuove fermate a Tavazzano e Codogno, con lorario 2000 era
stata introdotta la fermata a S. Zenone.
Il treno IR2139 (in partenza da Milano Centrale alle 18.50)
attualmente effettua tre fermate in più (Melegnano, Casalpusterlengo e Codogno) di quelle
previste per un treno interregionale in quella tratta. Si chiede che le fermate in eccesso
all'IR2139 vengano ridotte per riportare il tempo di percorrenza Milano Centrale/Piacenza
entro i 50 minuti.
Si fa notare che la fermata di Codogno è già coperta dai treni R20433 (18.25 da
Centrale), D2665 (18.45 da Centrale), R2927 (19.15 da Centrale), R2663 (19.25 da
Centrale), i quali da soli costituiscono un servizio di quattro treni
nellarco di unora!
La stazione di Melegnano invece è già servita dai treni R20433 (18.25 da centrale) e
R20435 (19.03 da Lambrate).
Il treno R2927 con l'orario del 10 giugno 2001 è stato pesantemente
rallentato facendolo transitare sulla linea lenta tra Rogoredo e Melegnano, costringendolo
quindi a lunghe soste per lasciare transitare i treni sulla linea veloce. Al R2927 inoltre
è stata aggiunta la fermata a Secugnago. Tutto ciò ha contribuito a rallentare
pesantemente la percorrenza del suddetto treno che costituisce, per i pendolari
piacentini, lunico treno tra le ore 18.50 (IR2139) e le ore 20.00 (IR2141)! Si
chiede che al R2927 vengano tolte le fermate di Lodi e Codogno visto che queste vengono
già compiute dal treno R2663.
Si chiede che nel comune tratto Milano Rogoredo - Codogno i treni
interregionali della linea Milano-Piacenza non subiscano le precedenze di treni diretti e
locali della linea per Mantova.
Tratta Piacenza - Parma
Si chiede che nella tratta Piacenza - Parma vi sia un cadenzamento
migliore dei treni tra le 7 e le 8 del mattino. Attualmente infatti vi è un buco di ben
44 minuti tra le 7.13 e le 8.01.
Si chiede di ripristinare la puntualità dei treni pendolari
riducendo il numero di treni a lunga percorrenza che transitano nelle fasce orarie
pendolari sulla tratta Piacenza/Parma. I treni a lunga percorrenza impongono spesso
precedenze e ritardi ai treni pendolari.
Si chiedono interventi al treno R20337 (7.13 da Piacenza) in termini
di puntualità e numero di carrozze.
Si chiede di ripristinare la puntualità del treno interregionale
IR2061 (8.04 da Piacenza) che viaggia spesso in ritardo.
Il treno R2913 (6.40 da Piacenza) la cui partenza, con il nuovo
orario, è stata anticipata di 20 minuti, non effettua alcun utile servizio per i
pendolari che salgono a Piacenza. Si chiede che la sua partenza venga convenientemente
ritardata.
LIC 590 è spesso in pesante ritardo.
Si chiede la conferma della fermata a Piacenza del treno IC589 per il
prossimo orario.
Tratta Piacenza - Pavia
Si chiede il ripristino della puntualità del treno R33291 in
partenza da Pavia alle 17.42. Il treno viaggia sistematicamente con ritardi di oltre 15
minuti. La principale causa del ritardo è una lunga sosta alla stazione di S. Nicolò.
Sembra che la causa del ritardo sia spesso da imputare alla mancata chiusura del vicino
passaggio a livello, tanto che a volte è lo stesso macchinista che chiama telefonicamente
la stazione per chiederne la chiusura.
- Il treno R33294 in partenza alle 6.32 da Piacenza è ancora sotto utilizzato a causa
dell'orario di partenza troppo anticipato rispetto alle esigenze della clientela. Una
partenza verso le 7.00 sembrerebbe più adatta.
B. Materiale rotabile
Le prenotazioni delle gite in certi periodi dell'anno e l'enorme
incremento del numero di viaggiatori in corrispondenza di alcune fiere vanno a
sovraccaricare molti treni interregionali della fascia pendolari. In quei giorni
dovrebbero essere aggiunte carrozze supplementari. Per le gite inoltre il numero di posti
che vengono riservati è spesso eccessivo rispetto ai viaggiatori che ne fanno uso.
I poggiatesta dei nuovi sedili hanno solo uninutile funzione
estetica poiché la loro "avveniristica" conformazione non è in grado di
sorreggere adeguatamente la testa. Vi è inoltre un solo poggiatesta per sedile, questo fa
si che non si possa tenere la testa appoggiata per lungo tempo, pena il torcicollo.
La manutenzione è purtroppo ancora carente in termini di porte non
funzionanti o riscaldamenti guasti.
C. Stazione di PC
Servono più posti a sedere nella sala d'aspetto di Piacenza, vi è
una sala situata dietro la rivendita di giornali che potrebbe essere utilizzata a tale
scopo. Riteniamo che non si debba occupare l'atrio di ingresso della stazione per scopi
pubblicitari, come la creazione di stand o impalcature, ad esempio per l'esposizione di
automobili. Ciò riduce solamente lo spazio disponibile per i viaggiatori in attesa e in
transito.
Far funzionare i tabelloni indicatori dell'orario dei treni situati
in prossimità dei binari nel nuovo sottopassaggio.
Si chiede che alla stazione di Piacenza vengano annunciate le fermate
intermedie dei treni.
Si chiede il ripristino dello sportello per l'assistenza alla
clientela.
D. Costo biglietti
Si chiede che venga data la possibilità ai pendolari diretti a
Milano di fare abbonamenti con termine corsa a Milano Lambrate o a Milano Rogoredo senza
essere obbligati a pagare fino a Milano Centrale. Si fa presente che la prevista
integrazione tariffaria (di cui comunque si parla invano dal 1995) darà la possibilità
di fare l'abbonamento solo fino alle "stazioni porta", ma non modificherà la
situazione dei pendolari diretti a Lambrate che saranno costretti a pagare comunque il
biglietto fino a Milano Centrale. Questo è un vero e proprio abuso in quanto buona parte
dei pendolari è costretta a pagare per un tratto di linea che non utilizza, inoltre anche
i pendolari diretti in Centrale potrebbero viaggiare tra Rogoredo e Centrale con il
biglietto della metropolitana. Chiediamo pertanto che la Regione si impegni politicamente
affinché venga annullato il decreto ministeriale che ha imposto questa iniqua ed inutile
regola.
Si chiede che il prezzo dei biglietti ferroviari emessi alla stazione
di Piacenza sia definito in base al tariffario della regione Emilia a prescindere dalla
destinazione! Evitando per esempio le inique disparità di trattamento tra i viaggiatori
diretti a Parma e quelli diretti a Milano!
E. Rapporti con le ferrovie
Si chiede di poter conoscere le proposte di modifica all'orario
ferroviario non appena queste vengano formulate dalla direzione regionale dei trasporti
delle ferrovie lombarde ed emiliane. Con lintroduzione del contratto di servizio, la
possibilità di chiedere bozze degli orari ferroviari è diventata un diritto/dovere delle
amministrazioni locali (Regione e Provincia). Non è quindi più ammissibile che la
Regione Emilia Romagna non abbia visibilità sugli orari dei treni nel tratto lombardo.
Come previsto dal protocollo di intesa FS-Comune di
Piacenza al paragrafo 4.1 si chiede che vengano indette riunioni periodiche tra i
pendolari, le Amministrazioni locali e tutta la dirigenza FS responsabile della
pianificazione e del controllo del servizio e del traffico sulla linea Milano/Bologna, al
fine di poter presentare ufficialmente alle ferrovie le nostre richieste e verificare
l'attuazione degli impegni sottoscritti di volta in volta.
Le richieste si
articolano nei seguenti punti: Orari, Materiale rotabile, Stazione di Piacenza, Costo
biglietti, Rapporti con le ferrovie.
A. Orari
Tratta Piacenza - Milano
Ridurre i tempi di percorrenza dei treni interregionali sulla
linea Piacenza - Milano Centrale riportando entro i 50 minuti il massimo tempo
reale di percorrenza, come previsto dal protocollo di intesa FS-Comune di
Piacenza (del 1995 paragrafo 3.1 comma 2). Attualmente tutti i treni, nella fascia
oraria pendolari viaggiano di fatto con tempi di percorrenza superiori ai 50 minuti.
Rendere più frequente il cadenzamento di treni veloci sulla linea
Piacenza - Milano Centrale. Il cadenzamento attuale è largamente superiore ai 30
minuti previsti nel protocollo di
intesa FS-Comune di Piacenza (del 1995 paragrafo 3.1 comma 2). Evitare il progressivo
rallentamento di alcuni convogli imposto dalle ferrovie ad ogni cambio di orario.
Le ferrovie della Lombardia dal 15 ottobre 2001 hanno aggiunto due
treni sulla tratta Codogno - Milano: l'R33346 (7.10 da Codogno; 7.59 Milano Centrale)
e l'R33365 (19.25 da Milano Centrale; 20.12 a Codogno). I suddetti treni vanno a
sovrapporsi al servizio offerto dai treni IR2122 (7.18 da Codogno) e R2927
(19.15 da Centrale, ex diretto veloce), pregiudicandone anche la puntualità.
Riteniamo che non abbia senso che un treno regionale (R33346) stia davanti ad un treno
interregionale (IR2122), per di più entrambi effettuano le stesse fermate nel tratto
Codogno Milano. Si chiede pertanto che il treno IR2122 transiti prima del regionale. Dato
inoltre che il servizio tra Codogno e Rogoredo viene già compiuto dal regionale,
chiediamo che venga tolta la fermata a Codogno dellIR2122.
Per quanto riguarda il treno R2927 si ha che con il nuovo orario del 10 giugno 2001 il
treno è stato fatto transitare sulla linea lenta tra Rogoredo e Melegnano ed è costretto
a lunghe soste per lasciare transitare i treni sulla linea veloce, tra cui temiamo possa
esserci anche il neonato treno R33365 (nonostante da orario debba restare dietro al
R2927), visti i pesanti ritardi con cui ultimamente viaggia il R2927. Al R2927 inoltre è
stata aggiunta anche la fermata a Secugnago. Tutto ciò ha contribuito a rallentare
notevolmente la percorrenza del suddetto treno che costituisce, per i pendolari
piacentini, lunico treno tra le ore 18.50 (IR2139) e le ore 20.00 (IR2141). Si
chiede che al R2927 vengano tolte almeno le fermate di Lodi e Codogno visto che queste
vengono già compiute dal R33365.
Si fa notare che l'introduzione dei nuovi treni non è stata comunicata alla stazione
ferroviaria di Piacenza. Questo a nostro parere rappresenta solo l'inizio della
disinformazione che si sta creando con la regionalizzazione del servizio ferroviario.
Ancora una volta questa è la dimostrazione che le ferrovie della Lombardia prendono
decisioni unilaterali senza minimamente preoccuparsi delle esigenze dei pendolari
piacentini.
Al treno di IR2126 in partenza da Piacenza alle 9.08 è stata
aggiunta la fermata di Codogno ad orario già avvenuto, senza nemmeno segnalarla alla
stazione di Piacenza. Non ci spieghiamo come mai una stazione come Codogno, che viene
utilizzata da un numero di pendolari molto inferiore al numero di pendolari piacentini,
possa chiedere ed ottenere la fermata di treni interregionali soprattutto se, come in
questo caso, è già presente un servizio offerto dal treno regionale veloce R20336 che
parte da Codogno circa 20 minuti prima del treno interregionale. Se la giustificazione per
tale fermata è che quel servizio va a sostituire il precedente servizio offerto dal
R20336, facciamo notare che lo spostamento di 20 minuti del treno non può essere
considerato un disagio eccessivo visto che spesso anche altri treni vengono anticipati
dalle ferrovie di 20 minuti senza fornire un mezzo sostitutivo. Non si spiega inoltre
perché tale disagio sia presente solo per i viaggiatori di Codogno e non per quelli di
Casalpusterlengo che pure si sono visti anticipare lorario di partenza del
regionale. Se tale è comunque la giustificazione addotta alla fermata a Codogno
dellIR2126 chiediamo che al treno R20336 sia tolta la fermata a Codogno in quanto il
servizio è ora svolto dallIR2126.
Il treno regionale R20336 (in partenza da Piacenza alle ore
8.44) viaggia sistematicamente in ritardo, talvolta anche a causa di treni merci che
vengono messi davanti al regionale.
Sui cartelloni esposti nelle stazioni e sulla documentazione
disponibile all'ufficio informazioni della stazione di Piacenza, risulta che il treno IR2141
(ore 20.00 da Centrale) non effettua le fermate di Codogno e Casalpusterlengo, mentre in
realtà queste fermate vengono compiute regolarmente. Anche questa sembra una manovra
"dellultimo minuto" compiuta dalle ferrovie lombarde a tutto svantaggio
dei pendolari piacentini. Resta inoltre il paradosso per cui l'orario di arrivo a Piacenza
dell'IR2141 è rimasto invariato alle 20.52. Questo significa che il tempo di percorrenza
del treno nella tratta Milano/Piacenza è identico a quello di treni come lIR2137
(ore 18.00 da Centrale) che percorrono la stesso tratto effettuando due fermate in meno.
L'effetto di questa modifica è che di fatto l'interregionale IR2141 arriva
sistematicamente in ritardo alla stazione di Piacenza. Si chiede che all'IR2141 vengano
tolte le fermate a Casalpusterlengo e Codogno in quanto il servizio è offerto dal treno
R20437 (20.17 da Milano Porta Garibaldi).
Lo scambio tra i treni interregionali IR2135 (17.15 da Milano
centrale) e IR2039 (17.25 da Milano centrale) ha portato l'introduzione netta di
una fermata nella stazione di Casalpusterlengo. Si è inoltre creata l'assurda situazione
per cui il treno interregionale IR2135, pur essendo costituito da molte carrozze, non
effettua il servizio nelle stazioni di Lambrate e Rogoredo e parte quindi da Milano con
molti posti a sedere vuoti. L'interregionale IR2039 è invece costituito da poche
carrozze, largamente insufficienti per garantire i posti a sedere (e talvolta anche quelli
in piedi) per tutti i viaggiatori che salgono nelle stazioni di Milano Lambrate e
Rogoredo. Questa assurda situazione obbliga i pendolari di Lambrate e Rogoredo diretti a
Piacenza/Parma a servirsi del treno diretto D2661 in partenza alle ore 17.20 da Milano
Centrale con destinazione Codogno/Mantova, che invece garantisce posti a sedere anche per
chi sale alle stazioni di Milano Lambrate e Rogoredo. Questo però obbliga i pendolari
diretti a Piacenza a cambiare alla stazione di Codogno e da lì riprendere il treno IR2039
che a Codogno ha qualche posto libero. A causa di ciò si è creata la situazione
paradossale per cui un viaggiatore in partenza da Milano Lambrate/Rogoredo e diretto a
Piacenza/Bologna è costretto a cambiare treno nella piccola stazione intermedia di
Codogno. Ciò, oltre al pesante disagio, crea anche un allungamento del tempo di
percorrenza. Si chiede pertanto che vengano reintegrate entrambe le fermate di Rogoredo e
Lambrate allIR2135 a cui ne ha diritto come ogni interregionale della linea
Milano/Bologna.
Si chiede inoltre che venga tolta la fermata di Codogno allIR2039 in quanto già
compiuta dal diretto D2661. Si chiede anche di eliminare la fermata a Casalpusterlengo o
dallIR2135 o dallIR2039 in quanto a nostro parere non è giustificata la
fermata ravvicinata di due treni interregionali nella stazione di Casalpusterlengo.
Il treno IR2139 (in partenza da Milano Centrale alle 18.50)
attualmente effettua tre fermate in più (Melegnano, Casalpusterlengo e Codogno) di quelle
previste per un treno interregionale in quella tratta. Si chiede che le fermate in eccesso
all'IR2139 vengano ridotte per riportare il tempo di percorrenza Milano Centrale/Piacenza
entro i 50 minuti.
Si fa notare che la fermata di Codogno è già coperta dai treni R20433 (18.25 da
Centrale), D2665 (18.45 da Centrale), R2927 (19.15 da Centrale), R33365 (19.25 da
Centrale), i quali da soli costituiscono un servizio di quattro treni nellarco di
unora.
La stazione di Melegnano invece è già servita dai treni R20433 (18.25 da centrale) e
R20435 (19.03 da Lambrate).
Si chiede che il treno R20433 (18.25 da Centrale) ritorni ad
essere il treno veloce previsto dal protocollo
di intesa FS-Comune di Piacenza (paragrafo 3.1 comma 3) per consentire un buon
cadenzamento tra i treni IR delle 18.00 e delle18.50. Con lorario di giugno 2001 il
suddetto treno è invece stato appesantito con lintroduzione di nuove fermate a
Tavazzano e Codogno, con lorario 2000 era stata introdotta la fermata a S. Zenone.
Si chiede che venga velocizzato il treno R2912 (in partenza da
Piacenza per Milano alle 7.35) facendolo transitare sulla linea veloce tra Melegnano e
Rogoredo e non deviandolo sulla linea di cintura tra Rogoredo e Lambrate.
Il treno IR2124 (8.08 da Piacenza) accumula ritardo a causa di
fermate non previste prima delle stazioni di Codogno e di Casalpusterlengo. La probabile
causa è la presenza del treno R5098 da Codogno per Pavia in partenza alle 8.06 da
Codogno e alle 8.12 da Casalpusterlengo. Si chiede che il treno regionale venga fatto
transitare a seguito dellinterregionale ovvero che il treno interregionale abbia la
precedenza sul regionale.
Si chiede che nel comune tratto Milano Rogoredo - Codogno i treni
interregionali della linea Milano-Piacenza non subiscano le precedenze di treni diretti e
locali della linea per Mantova, imposte anche da orario.
Chiediamo che venga ristabilito lequilibrio tra il servizio
offerto alla stazione di Piacenza rispetto a quello offerto ad alcune stazioni nel tratto
lombardo della linea Piacenza Milano. Sebbene il traffico pendolari di Piacenza sia
enormemente superiore a quello di stazioni come Codogno, di fatto il servizio offerto ai
piacentini è in proporzione inferiore sia in termini di numero di treni che in termini di
tempi di percorrenza.
Come mostrano i dati raccolti nella seguente tabella:
Tratta |
N° treni totale
(R, IR, D) |
N° treni
Regionali |
N° treni
Intereg. e Diretti |
Velocità media [Km/h] |
Codogno - Milano (ore 6 - 9.15) |
13 |
9 |
4 |
76 |
Piacenza - Milano (ore 6 - 9.15) |
12 |
8 |
4 |
76 |
Milano - Codogno (ore 17 - 20) |
12 |
7 |
5 |
83 |
Milano - Piacenza (ore 17 - 20) |
10 |
5 |
5 |
78 |
Come si osserva dalla tabella, sia il numero di treni, che la velocità media del servizio
sono favorevoli ai pendolari di Codogno. I dati risultano ancora più sbilanciati se si
considera che Codogno non è un capoluogo di provincia come Piacenza e che il numero di
pendolari a Codogno (compresi quelli della linea Cremona - Mantova) è decisamente
inferiore al numero di pendolari piacentini ed emiliani della linea Piacenza - Bologna.
Chiediamo alle ferrovie emiliane e alla Regione Emilia Romagna come mai
nelle ultime modifiche dell'orario ferroviario siano stati ancora una volta privilegiati
il pendolari lombardi residenti in paesi molto più piccoli di Piacenza, senza fornire
alcun miglioramento, anzi solo peggioramenti, ai pendolari piacentini diretti a Milano.
Tratta Piacenza - Parma
Si chiede che nella tratta Piacenza - Parma
vi sia un cadenzamento migliore dei treni tra le 7 e le 8 del mattino. Attualmente infatti
vi è un buco ben 44 minuti tra le 7.13 e le 8.01.
Si chiede di ripristinare la puntualità dei treni pendolari
riducendo il numero di treni a lunga percorrenza che transitano nelle fasce
orarie pendolari sulla tratta Milano/Parma. I treni a lunga percorrenza impongono spesso
precedenze e ritardi ai treni pendolari.
Si chiedono interventi al treno R20337 (7.13 da
Piacenza) in termini di puntualità, numero di carrozze, e pulizia.
Il treno interregionale IR2061 (8.04 da Piacenza)
viaggia in perenne ritardo.
Il terreno R2913 (6.40 da Piacenza) la cui partenza,
con il nuovo orario, è stata anticipata di 20 minuti, non effettua alcun utile servizio
per i pendolari che salgono a Piacenza.
LIR2136 ha un ritardo sistematico di 10 minuti
tutti i giorni.
LIC 590 è spesso in ritardo di 1 ora.
Si chiede la conferma della fermata a Piacenza del treno IC589
per il prossimo orario 2002.
B. Materiale rotabile
Il numero di carrozze dei treni interregionali Milano -
Bologna sono solo 12 anziché 13 come doveva essere garantito prima del passaggio
di competenze alla Regione.
Il treni per Mantova partono da Rogoredo con ancora dei posti a
sedere liberi, mentre gli interregionali per Bologna/Ancona partono da Rogoredo
sistematicamente con viaggiatori in piedi. Ciò significa che il numero di
carrozze a disposizione e la ripartizione delle fermate sulle due linee non
sono ripartite correttamente.
Sui treni interregionali le carrozze con la zona bar sono
inutili, rubano solamente spazio ai viaggiatori ed il bar non viene mai aperto.
Le prenotazioni delle gite vanno a sovraccaricare
molti treni interregionali della fascia pendolari. In quei giorni dovrebbero essere
aggiunte carrozze supplementari. Spesso inoltre il numero di posti prenotati è eccessivo
rispetto ai viaggiatori che ne fanno uso.
Sui treni interregionali le nuove porte automatiche interne
per laccesso agli scompartimenti non funzionano quasi mai e sono comunque lente e
inadatte a consentire l'afflusso contemporaneo di molte persone, in quanto restano aperte
solo pochi istanti e poi si richiudono subito.
I poggiatesta dei nuovi sedili hanno solo uninutile
funzione estetica poiché la loro "avveniristica" conformazione non è
in grado di sorreggere adeguatamente la testa. Vi è inoltre un solo poggiatesta per
sedile, questo fa si che non si possa tenere la testa appoggiata per lungo tempo, pena il
torcicollo.
Purtroppo vi è ancora unalta percentuale di porte
fuori servizio per accedere alle carrozze.
Il riscaldamento è sistematicamente guasto su una o
più carrozze di alcuni treni e talvolta manca la luce nelle carrozze.
C: Stazione di PC
Servono più posti a sedere nella sala d'aspetto di Piacenza.
Riteniamo che non si debba occupare l'atrio di ingresso della stazione per scopi
pubblicitari, come la creazione di stand o impalcature, ad esempio per l'esposizione di
automobili. Ciò riduce solamente lo spazio disponibile per i viaggiatori in attesa e in
transito.
D: Costo biglietti
Si chiede che venga data la possibilità ai pendolari
diretti a Milano di fare abbonamenti con termine corsa a Milano Lambrate o a Milano
Rogoredo senza essere obbligati a pagare fino a Milano Centrale. Si fa presente
che la prevista integrazione tariffaria (di cui comunque si parla invano dal 1995) darà
la possibilità di fare l'abbonamento solo fino alle "stazioni porta", ma non
modificherà la situazione dei pendolari diretti a Lambrate che saranno costretti a pagare
comunque il biglietto fino a Milano Centrale. Questo è un vero e proprio abuso in quanto
buona parte dei pendolari è costretta a pagare per un tratto di linea che non utilizza,
inoltre anche i pendolari diretti in Centrale potrebbero viaggiare tra Rogoredo e Centrale
con il biglietto della metropolitana. Chiediamo pertanto che la Regione si impegni
politicamente affinché venga annullato il decreto ministeriale che ha imposto questa
iniqua ed inutile regola.
Si chiede che venga abolita la disparità di trattamento tra
i pendolari Piacentini diretti a Milano (che subiscono le regole della regione
Lombardia) ed il resto dei pendolari Emiliani, mettendo fine all'errata
maniera in cui si intende regionalizzare il servizio ferroviario. Ad esempio il prezzo di
un abbonamento mensile Pontenure-Milano è inferiore a quello Piacenza-Milano nonostante
Piacenza ricada in una fascia chilometrica inferiore. L'abbonamento da Pontenure può
inoltre partire da qualsiasi giorno dell'anno anziché da inizio mese come è d'obbligo
per l'abbonamento da Piacenza. Allo stesso modo un abbonamento Piacenza-Parma può
iniziare da qualsiasi giorno dell'anno mentre un abbonamento Piacenza-Milano deve partire
all'inizio del mese. Si chiede che ai biglietti e abbonamenti Piacenza-Milano vengano
applicate le tariffe della Regione Emilia Romagna, che paga la maggior parte dei treni
utilizzati dai pendolari piacentini.
Si chiede la reintroduzione dell'abbonamento settimanale in
Emilia Romagna.
E: Rapporti con le ferrovie
Si chiede di poter conoscere le proposte di modifica
all'orario ferroviario non appena queste vengano formulate dalla direzione
regionale dei trasporti delle ferrovie lombarde ed emiliane. Con lintroduzione del
contratto di servizio, la possibilità di chiedere bozze degli orari ferroviari è
diventata un diritto/dovere delle amministrazioni locali (Regione e Provincia). Non è
quindi più ammissibile che la Regione Emilia Romagna non abbia visibilità sugli orari
dei treni nel tratto lombardo.
Come previsto dal protocollo di intesa FS-Comune di
Piacenza al paragrafo 4.1 si chiede che vengano indette riunioni periodiche
tra i pendolari, le Amministrazioni locali e tutta la dirigenza FS responsabile
della pianificazione e del controllo del servizio e del traffico sulla linea
Milano/Bologna, al fine di poter presentare ufficialmente alle ferrovie le nostre
richieste e verificare l'attuazione degli impegni sottoscritti di volta in volta.
LE SUDDETTE RICHIESTE SONO STATE PRESENTATE ALLE FERROVIE ED ALLE REGIONI
COMPETENTI (LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA) DURANTE LA RIUNIONE
TENUTASI PRESSO LA PROVINCIA DI PIACENZA IL GIORNO 27 NOVEMBRE 2001.
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