Resoconto della riunione in Provincia con l'Assessore ai Trasporti dell'Emilia Romagna (del 31 Gennaio 2001)

La riunione si è tenuta mercoledì 31 Gennaio alle ore 12.00 presso la sede della Provincia in via Garibaldi. Erano presenti due rappresentanti dell'Associazione Pendolari, l'Assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna (Dott. Peri), l'Assessore ai Trasporti della Provincia di Piacenza (Dott. Tagliaferri) ed un funzionario della Provincia esperto di problemi dei pendolari.
L'Assessore ai Trasporti ha ascoltato tutte le segnalazioni dei pendolari relative ai problemi del trasporto ferroviario. Ha detto che entro Febbraio la Regione Emilia Romagna firmerà con le FS un accordo di servizio che prevede un finanziamento alle ferrovie a fronte di una serie di servizi che le FS dovranno garantire. Ha invitato l'Associazione Pendolari di Piacenza ad un prossimo incontro per sentire il parere dell'Associazione sull'accordo di servizio.

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Occorre incontrare al più presto le FS (15/2/2001)

Come ci è stato promesso durante l'incontro in Comune del 13 Gennaio 2001, l'Associazione Pendolari dovrebbe incontrare i dirigenti FS per concordare le modifiche al nuovo orario ferroviario, che entrerà in vigore il prossimo Giugno.
Non si può aspettare ancora perché entro gli inizi di Marzo le FS congeleranno le modifiche al nuovo orario ferroviario e da quel momento sarà molto più difficile chiedere variazioni agli orari dei treni e servizi più efficienti.

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Inutile la riunione con le ferrovie del 1° Marzo 2001 (17/3/2001)

Riportiamo la lettera di commento della nostra Associazione alla riunione

                                                        Piacenza, 15/03/2001

Da: Associazione Pendolari di Piacenza

A: Assessore Provinciale ai Trasporti : Dr. Tagliaferri

e p.c.
Assessore Regionale ai Trasporti : Dr. Peri
Trenitalia Comp. Bologna : Ing. Bonaiuti
Vicesindaco Comune di Piacenza : On. Foti
Assessore Trasporti Comune PC : Prof. Frontini
Pendolari Piacentini

OGGETTO:
Valutazione dell’incontro tenutosi presso la Provincia di Piacenza l’ 1/3/2001

Egr. Assessore Tagliaferri
nel ringraziare Lei e i suoi collaboratori per l’impegno profuso nell’organizzare la riunione in oggetto, ci sentiamo di condividere la valutazione negativa, da Lei espressa, per le risposte che le ferrovie hanno fornito in relazione ai problemi discussi. Tale riunione è stata per noi completamente improduttiva a causa della cattiva volontà dei rappresentanti delle ferrovie.
Quanto detto sopra è suffragato dai due seguenti episodi avvenuti durante la riunione:

1) L’Ing. Cilli (che si occupa dei treni a lunga percorrenza) ha dichiarato di essere stato avvisato della riunione solo alle ore 17 del giorno precedente e quindi di non aver avuto il tempo per documentarsi adeguatamente.

2) Alla fine della riunione l’Ing. Minonne delle ferrovie non ha voluto consegnare la bozza del nuovo orario ferroviario in quanto, come da lui stesso affermato, l’orario non era attendibile perché ancora suscettibile di modifiche.

Viene allora spontaneo chiedersi di cosa abbiamo discusso per due ore visto che l’argomento da trattare era il nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore il 10 giugno 2001?
Questo episodio mostra secondo noi la scarsa disponibilità delle ferrovie a considerare le problematiche dei pendolari piacentini. Temiamo che le ferrovie non abbiano potuto rifiutarsi di partecipare all’incontro in quanto in questo periodo è in gioco l'assegnazione del contratto di servizio da parte della Regione Emilia.
Come Associazione Pendolari riteniamo che questa fase sia altrettanto importante per gli utenti. Intendiamo prendere prendere le distanze da questo atteggiamento delle ferrovie per non essere accusati dai pendolari di connivenza con queste persone che fanno solo finta di voler affrontare i problemi senza poi fornire alcuna garanzia.
In base a quanto sopra esposto l'Associazione Pendolari ritiene che la riunione in oggetto sia stata puramente informale e chiede che ne venga indetta un’altra in tempi brevissimi, con gli stessi interlocutori a cui vanno aggiunti anche i rappresentanti delle ferrovie Lombarde.
Cogliamo l'occasione per proporre il seguente ordine del giorno:

  1. Nuovo orario ferroviario

  2. Contratto di servizio Regione Emilia Romagna - Ferrovie

  3. Nuovo materiale rotabile

  4. Costituzione della "Commissione di verifica"

  5. Varie ed eventuali

Si chiede inoltre che tale riunione venga tenuta in orari consoni alle esigenze dei pendolari (il pomeriggio dopo le 17.30 o il sabato) e che come prassi venga istituita la verbalizzazione della riunione con relativa sottoscrizione di tutti i presenti.

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Resoconto della riunione con le ferrovie del 18 maggio 2001

Resoconto della riunione con le ferrovie del 18 maggio 2001

Presso la Provincia di Piacenza lo scorso 18 maggio si è tenuto un incontro che, come principale obiettivo, aveva la discussione del nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore il prossimo 10 giugno.

All'incontro hanno partecipato numerose delegazioni in rappresentanza dei seguenti enti:
Assessorato ai trasporti Provincia di Piacenza
Assessorato ai trasporti Regione Emilia Romagna
Assessorato ai trasporti Regione Lombardia
Ferrovie Bologna
Ferrovie Milano
Ferrovie lunga percorrenza
Pendolari

I principali argomenti all'ordine del giorno erano:
1. Modifiche al nuovo orario ferroviario
2. Contratto di servizio tra la Regione Emilia Romagna e le ferrovie
3. Segnalazioni di vario tipo

Purtroppo le bozze dei nuovi orari forniti dalle ferrovie (a sole tre settimane dall'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario) sono ancora insufficienti per una completa valutazione. Le bozze del nuovo orario erano state richieste già all'inizio dell'anno, ma sempre senza successo. A dispetto di ciò le ferrovie ci hanno fatto notare che ora è comunque troppo tardi per poter effettuare dei cambiamenti, l'orario non è più modificabile! Come sempre ci è stato detto di non preoccuparci perché delle nostre richieste se ne riparlerà "la prossima volta che ci incontriamo". Secondo le ferrovie la colpa dei ritardi nella preparazione del nuovo orario è dovuta alla notevole frammentazione subita negli ultimi anni dalla loro società. Ognuna delle sotto-società sembra svolgere attività autonome di pianificazione degli orari e a sole tre settimane dall'entrata in vigore del nuovo orario non è ancora chiaro chi possa fornirci le bozze complete del nuovo orario. Sembra che questa inefficienza si stia ripercuotendo anche sulle regioni (in particolare sulla Lombardia) poiché lamentano anch'esse l’impossibilità di ottenere dalle ferrovie le bozze complete degli orari. Ciò che è strano è che gli stessi dirigenti che non forniscono gli orari, con il nuovo assetto, sono di fatto dei dipendenti delle regioni. Come è possibile allora che le bozze complete non saltino fuori?

Ma veniamo al commento dei dati disponibili.

Sulla tratta Piacenza Parma, contrariamente a quanto richiesto da noi pendolari, il "buco" di treni tra le 7.13 e le 7.54 non verrà ridotto, anzi sarà ulteriormente ampliato dato che l'interregionale delle 7.54 verrà spostato alle 8.04! La sua puntualità, già precaria, verrà inoltre ulteriormente penalizzata dai treni Eurostar ed Intercity che transiteranno appena prima. Un'altra modifica riguarda un treno in partenza per Parma verso le 7 che sarà anticipato, per scelta delle ferrovie, alle 6.40 .

Nessuno ha saputo fornirci informazioni sulla promessa introduzione del treno sulla linea Piacenza Pavia.

Per quanto riguarda la linea Piacenza Milano le cose vanno ancora peggio. Il rappresentante delle ferrovie di Milano si è pubblicamente rifiutato di fornire i tabulati relativi agli orari ed alle fermate dei treni su quella tratta. Dai pochi dati a nostra disposizione possiamo dire che la quasi totalità dei treni Interregionali subirà un aumento del tempo di percorrenza compreso tra 2 e 4 minuti. Temiamo che questo aumento sia il primo passo verso una futura introduzione di nuove fermate intermedie che rallenterebbero ulteriormente il collegamento tra Piacenza e Milano. L’aumento del tempo di percorrenza, di cui il rappresentante delle ferrovie di Milano non ha fornito spiegazione, va nella direzione opposta alle nostre richieste che vedevano come primo obiettivo la riduzione dei tempi di percorrenza come previsto nell'accordo (mai rispettato) tra Comune di Piacenza e ferrovie del 1995. Ma c'è di più, dopo tanti anni in cui le ferrovie ci hanno chiesto di pazientare per veder realizzati i termini di quell'accordo (che nelle fasce pendolari prevede per i treni interregionali cadenzamenti ogni 30 minuti e tempi di percorrenza sulla tratta Piacenza Milano centrale non superiori a 50 minuti), ci siamo ora sentiti dire dalle stesse ferrovie che ormai l'accordo è troppo vecchio per essere rispettato! Lasciamo ai lettori i commenti del caso.

Ci chiediamo come la Regione Emilia Romagna possa accettare senza battere ciglio l’allungamento dei tempi di percorrenza dei treni Interregionali di sua competenza, imposto dalle ferrovie lombarde.

Per quei pendolari, per fortuna pochi, che utilizzano il treno interregionale per Milano delle 10.05 vi è un'altra spiacevole novità. Il treno verrà anticipato di un ora ed alle 10 sarà messo un treno Intercity che, oltre a richiedere il pagamento del supplemento, non effettuerà più le fermate alle stazioni di Lambrate e Rogoredo. L'anticipo dell'interregionale creerà una sovrapposizione con il servizio offerto dal treno regionale veloce R20336 che per tale motivo sarà a sua volta anticipato (non sappiamo con quali esiti sulla puntualità) di 15 minuti. Questa sovrapposizione di due treni con fermate simili nella stessa fascia oraria rischia a nostro parere di favorire la futura cancellazione del regionale o il suo rallentamento con l’aggiunta di numerose fermate, perdendo così quel treno veloce ottenuto con tanti sacrifici dalla nostra associazione.

In totale contrasto con le nostre richieste è anche l'introduzione di treni a lunga percorrenza che contribuiranno a penalizzare il transito dei treni pendolari. Un esempio di penalizzazione è fornito dal treno regionale in partenza da Milano centrale alle 19.15 che dal 10 giugno arriverà a Piacenza alle 20.16 anziché alle 20.11 (si pensi che alcuni anni fa arrivava alle 20.04!). Ciò è dovuto all'introduzione dell'ennesima fermata intermedia, questa volta a Secugnago. Il motivo è che il servizio su Secugnago è attualmente compiuto da un treno locale da Milano per Casalpusterlengo che con il nuovo orario dovrà terminare la corsa a Lodi per consentire il transito di un Eurostar. L'incrocio con l'Eurostar penalizzerà anche il suddetto treno delle 19.15 che dovrà transitare sulla linea lenta tra Rogoredo e Melegnano con l'obbligo di dare la precedenza all'Eurostar tutte le volte che quest'ultimo transiterà in ritardo. L'arrivo a Piacenza alle 20.16 è pertanto a nostro giudizio solo teorico e suscettibile di forti ritardi che le ferrovie potrebbero tentare di addomesticare introducendo in futuro ulteriori fermate al nostro treno come per esempio Melegnano.

Queste non sono le uniche modifiche negative, abbiamo saputo che il treno per Livorno (17.15 da Milano centrale) e quello per Ravenna (17.25 da Milano centrale) verranno scambiati di orario. Le ferrovie dicono che ciò dovrebbe migliorare la puntualità dei due treni, ma intanto i loro tempi di percorrenza sulla carta sono già aumentati di alcuni minuti senza che nessuno abbia saputo fornire una spiegazione. In realtà, come suggerito da una dirigente della Regione Lombardia, è possibile che l'allungamento dei tempi di percorrenza sia un espediente che le ferrovie adottano per contenere i ritardi e quindi le penali che dovranno pagare.

Le ferrovie di Milano si sono anche rifiutate di dare spiegazioni in risposta ad alcune segnalazioni pervenuteci dai pendolari, come la progressiva riduzione del numero di carrozze del treno per Livorno in partenza da Milano Centrale alle 17.15 .

Il peggioramento dei servizi per i pendolari è arrivato nonostante i forti aumenti del costo dei biglietti e degli abbonamenti avvenuti nell’ultimo anno, aumenti di gran lunga superiori al tasso di inflazione.

Tanti altri problemi sono rimasti senza risposte per mancanza di tempo. Su proposta dell'Assessore Tagliaferri le ferrovie hanno promesso di ritrovarsi a Piacenza ai primi di luglio per valutare i monitoraggi dei ritardi causati dal nuovo orario. Confidiamo negli Assessorati ai trasporti della Provincia e della Regione affinché chiedano in maniera incisiva alle ferrovie il miglioramento del servizio per i pendolari. Ciò può avvenire solo con un'attenta valutazione delle scelte operate della dirigenza delle ferrovie, valutazione che non può prescindere dal giudizio dell'utenza, ovvero di noi pendolari. A questo proposito l'Associazione pendolari ha chiesto di poter prendere visione del Contratto di servizio che sta per essere firmato tra la Regione Emilia Romagna e le ferrovie. Abbiamo inoltre richiesto che le penali che verranno pagate dalle ferrovie per i disservizi prodotti all’utenza vengano ridistribuite direttamente all'utenza sotto forma di sconti sui biglietti e sugli abbonamenti, e non siano invece riconsegnate alle ferrovie con la dicitura formale di "investimenti per la qualità", come si pensa di fare ora.

Nel ringraziare L’Assessore Tagliaferri che si è prodigato per organizzare questo incontro, l’Assessore Peri che ha dato la sua disponibilità e tutti coloro che hanno partecipato alla riunione, non possiamo che esprimere un giudizio negativo sulle modifiche all’orario che ci sono state prospettaste. Ancora una volta possiamo dire che, per quanto ci è dato di sapere, l'orario attuale, seppur pessimo, è sicuramente migliore di quello che entrerà in vigore il prossimo 10 giugno. Come sempre le ferrovie non hanno mostrato alcuna attenzione alle richieste ed i suggerimenti formulati dalla nostra associazione. Chiediamo alle amministrazioni locali ed in particolare alla Regione Emilia Romagna (che ora ne ha la facoltà e il dovere, come responsabile del servizio ferroviario locale) di intraprendere un'azione concreta imponendo alle ferrovie vincoli precisi sulla qualità del servizio offerto in termini di tempi di percorrenza e di cadenzamenti dei treni.

A noi pendolari resta solo la possibilità di esprimere il nostro dissenso protestando con le ferrovie tramite l'ufficio reclami o tramite Internet.

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Resoconto della riunione in Provincia con le ferrovie (del 27 Novembre 2001)

Martedì 27 Novembre 2001 alle ore 17.00, si è tenuto un incontro presso la Provincia di Piacenza.

Presenti:
Provincia : Ass. P. Tagliaferri
Comune : Avv.: D. Gardi
Agenzia di viabilità PC. : M. C. Zucca, V.Poggi, C. Iotis
Regione Emilia : Ing. B. Ginocchini
Regione Lombardia : Ing. F. Bin
Trenitalia Emilia : Ing. S. Bonaiuti, A. Minonne
Trenitalia Lombardia : F. Graglia
Ass. Pendolari PC : M. Chiodaroli (Pres.), F. Trepidi, E. Bensi

L’Ass. Tagliaferri apre la riunione ringraziando i presenti per la partecipazione ed invitando tutte le parti a dare piena disponibilità al dialogo per cercare di trovare le soluzioni adeguate alle molte e complesse problematiche della realtà piacentina, tenendo in considerazione che alla Stazione di Piacenza transitano 252 treni al giorno.

Viene definito un ordine del giorno cosi articolato:

1. Problemi per i pendolari piacentini a novembre 2001.
2. Introduzione di ulteriori fermate di alcuni treni sulla tratta        Piacenza - Milano.
3. Modifiche all’orario che saranno introdotte a gennaio 2002.

L'Ass. Pendolari chiede che vengano prodotte quanto prima le bozze del nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore a fine gennaio 2002. L'Ass. Pendolari consegna ai presenti un documento riassuntivo sulle problematiche ferroviarie dei viaggiatori pendolari piacentini. Il Sig. Graglia propone che tale documento sia analizzato in modo approfondito da Trenitalia e dalle Regioni in modo che possano essere fornite risposte scritte. L'Ass. Pendolari accetta la proposta. L’Assessore Tagliaferri fa notare a Trenitalia che nel caso le risposte scritte non siano esaurienti, Trenitalia dovrà accettare un ulteriore incontro con i pendolari per discutere le eventuali questioni non chiarite.

Trenitalia Emilia è comunque in grado di fornire subito delle risposte ad alcuni dei punti segnalati:

Il treno R2913 in partenza da Piacenza per Parma delle ore 6.40 non potrà essere in alcun modo posticipato a causa di insormontabili problemi in ingresso a Bologna.

Ci sarà l’impegno a risolvere i problemi del treno R20337 relativamente al numero di carrozze, alla pulizia e alla puntualità.

Con il nuovo orario il treno IR2122 in partenza da Piacenza alle 7.08 per Milano, non effettuerà più la fermata di Codogno ed arriverà a Milano 10 minuti in anticipo pur partendo alla stessa ora.

Con il nuovo orario il treno IR2135 da Milano Centrale per Ravenna dovrebbe tornare ad effettuare la fermata a Milano Lambrate (l'Ass. Pendolari chiede che venga ripristinata anche la fermata di Milano Rogoredo), saltando la fermata di Casalpusterlengo.

Le modifiche all’orario che verranno introdotte a gennaio 2002 saranno minime; le modifiche più importanti saranno fatte a giugno 2002.

L'Ing. Ginocchini fa presente che nel 2003 la Regione Emilia, per cercare di migliorare il servizio ferroviario, affiderà l’incarico a una Società esterna che avrà il compito di riprogettare tutta la movimentazione ferroviaria sulla tratta Bologna - Milano.

L'Ing. Ginocchini tiene anche a precisare che la Regione Emilia si oppone ai tentativi di smantellamento del servizio interregionale compiuti da Trenitalia, che vorrebbe sostituire i treni Interregionali con i treni Intercity accrescendo così i costi per gli utenti. Non viene inoltre accettata dalla Regione Emilia Romagna la presente politica attuata da Trenitalia che introduce modifiche all'orario in corso, senza comunicarle ufficialmente alle due Regioni Emilia e Lombardia che intanto cercano di trovare accordi comuni.

Il Sig. Graglia contesta in modo duro la posizione della Regione Emilia e giustifica i recenti interventi (nuove fermate introdotte sulla tratta Piacenza Milano), come azioni tecniche volte a ripristinare situazioni preesistenti la modifica dell'orario, chiarendo che tutto è stato fatto in funzione delle esigenze dei pendolari di Cremona.

Anche l'Ing. Bonaiuti non concorda con la posizione espressa dalla Regione Emilia, ma preferisce chiudere la polemica.

L'Ing. Bin, della Regione Lombardia, ribadisce che l’introduzione delle nuove fermate serve per andare incontro alle esigenze dei viaggiatori di Cremona e non per favorire i pendolari di Codogno. Fa inoltre notare lo sforzo economico (800 ML) che la Regione Lombardia ha fatto per introdurre il collegamento Piacenza-Pavia e invita le Amministrazioni locali a pubblicizzare l’iniziativa in quanto, da un monitoraggio effettuato un mese dopo l’introduzione del nuovo servizio, l’utenza era scarsa.

L'Ing. Bin fa anche notare che il primo contratto di servizio, è stato di fatto stipulato senza che Trenitalia fornisse l’orario dettagliato. Questo fatto ha creato diversi problemi e Bin si augura che il prossimo contratto possa essere firmato previa visione del nuovo orario.

Su quest’ultimo punto concorda pienamente anche l'Ass. Pendolari.

L'Ass. Pendolari non è invece d’accordo sulla scarsa frequentazione dei treni per Pavia e fa presente che i treni in oggetto presentano sistematicamente ritardo (7-8 minuti al mattino e 15 minuti alla sera).

L'Ass. Pendolari chiede che prima di decidere l'aggiunta di fermate intermedie ai treni della linea per Piacenza - Milano si valuti la presenza di altri treni che compiono lo stesso servizio, considerando anche il numero di pendolari che usufruiranno di tale servizio. L'Ass. Pendolari fa anche presente che negli ultimi anni vi è stato un progressivo peggioramento del servizio sulla tratta Piacenza Milano in termini di tempi di percorrenza.

Nell’ultimo intervento l'Ing. Ginocchini fa presente che, sebbene il servizio ferroviario locale sia di tipo regionale, sarebbe auspicabile avere un tariffario unificato a livello nazionale per evitare disparità di trattamento economico tra i viaggiatori.

In base a queste ultime considerazioni l'Ass. Tagliaferri suggerisce l’istituzione di un tavolo tecnico fra tutte le Regioni e Trenitalia in modo da rendere sempre più omogeneo il servizio.

L’Avv. Gardi, in rappresentanza del Comune, fa presente che ricopre questo incarico da poco tempo e che quindi non è in grado di portare un contributo utile alla discussione, tuttavia dà piena disponibilità per risolvere eventuali problemi che dovessero presentarsi in futuro.

Disponibilità viene data anche dalla Dott.sa Zucca in rappresentanza dell’Agenzia della Mobilità.

La riunione si conclude verso le 19.30 con la promessa da parte degli organi competenti di inviare quanto prima la documentazione richiesta (risposte ai problemi elencati e bozze del nuovo orario) all'Ass. Pendolari.

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