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Speciali - Perchè sono nato,
dice Dio: dicembre 2000
"Sono nato di notte perché tu creda che posso
illuminare qualsiasi realtà"
Si è fatto uomo per
mostrarci la luce
di Alessia V.
In principio era il "Verbo"
e il "Verbo" era con Dio e il "Verbo" era
Dio. Tutte le cose furono per mezzo di Lui. Senza di Lui, nulla
è nato. Ciò che è nato in Lui era vita.
La vita era la luce di tutte le gente. La luce splende nella
tenebra e la tenebra non può spegnerla.
C'era un uomo chiamato Giovanni, non era la luce ma testimone
della luce perché tutti potessero credere che la Vera
Luce che illumina ognuno stava venendo al mondo.
E quella Luce la trovarono per primi i pastori e i magi guidati
dalla Stella Cometa: era un bimbo, piccolo e delicato come tutti
i bimbi, nato in una fredda notte, in una mangiatoia, venuto
nel mondo con un compito straordinario: illuminare con la luce
dell'amore il buio del cuore di quanti lo avrebbero incontrato,
di coloro che poi lo avrebbero cercato con fiducia.
E come ogni cosa appare con maggior chiarezza e distinzione
alla luce, come i bambini piccoli dimenticano la paura dei fantasmi
e delle streghe e ritrovano il sorriso quando il buoi scompare,
così Dio è venuto da uomo tra gli uomini per dileguare
con la luce delle Sue parole il buio della morte, della rassegnazione,
dell'indifferenza, del dolore e riportare la speranza, una nuova
occasione, una nuova vita.
Egli è venuto per insegnare ad apprezzare la preziosità
di ogni attimo e anche di certe situazioni o di certe giornate
storte, difficili, dolorose: tutto può nascondere qualcosa
di costruttivo, un seme di speranza, basta saperlo apprezzare
nella giusta luce: quella che Gesù ci regala. |
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