"LA CRUDA BARBARIE DEI CRIMINALI AMERICANI"

 

Orte 30 agosto. Il bombardamento di domenica mattina ha messo una volta in più in rilievo la brutalità

degli aviatori anglo-americani. Il personale della stazione e gli abitanti della borgata vicina, appena messi in allarme,

invece di raccogliersi nei rifugi (che sono rimasti indenni ed avrebbero garantito la salvezza di tutti) hanno preferito

raccogliersi in un piccolo rilievo di terreno che affianca la linea ferroviaria..."

È evidente l'intendimento governativo di scaricare la colpa sulla popolazione e di far credere che i rifugi esistevano

ed erano sicuri.

La strage è stata una triste conseguenza della guerra dichiarata dall'Italia agli Stati Uniti; la popolazione non è stata

adeguatamente informata delle incursioni in corso su tutte le stazioni ferroviarie; il bombardamento a tappeto delle

"Fortezze Americane" era sbagliato in direzione e gittata.

Ho avuto molti amici fra i piloti americani e debbo dire che non erano affatto dei barbari criminali.

All'aeroporto di Lecce, ove ho convissuto con i piloti di uno Squadrone di B.24 "Liberator", ho visto spesso

formazioni che rientravano alla base decimati nei velivoli e negli equipaggi; prima di ogni missione gli

equipaggi erano usi confessarsi e comunicarsi all'interno del cinematografo della base attrezzata sia per le

funzioni cristiane che per quelle greco-ortodosse e anglicane.