Inaugurazione Centro Culturale Museo dei Fieschi
nel 750° dalla morte di Innocenzo IV

In occasione delle celebrazioni del 750° anniversario dalla morte di Papa Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi, il 27 aprile 2005 è stato inaugurato il "Centro Culturale Museo dei Fieschi" realizzato nelle scuderie del Palazzo Comitale della Famiglia Fieschi nel borgo di San Salvatore di Cogorno (Ge). Il Palazzo Comitale si trova proprio di fronte alla Basilica, il cui "fondatore" fu proprio Papa Innocenzo IV.
La parte del Palazzo Comitale presso cui è stato allestito il centro culturale è stata restaurata, riconsegnando al complesso monumentale lo splendore iniziale. Un museo su due piani: sul primo livello, un centro culturale polivalente legato al medioevo e alla Famiglia Fieschi; al piano superiore il museo vero e proprio, all'inaugurazione ha ospitato un'esposizione di ben cinque dipinti appartenuti alla Famiglia Fieschi avuti in prestito dalla Cattedrale di San Lorenzo, inoltre il calice di Papa Innocenzo IV e il "Libro dei privilegi".
La cerimonia di inaugurazione è stata presieduta dal Cardinale di Genova Tarcisio Bertone e dai Vescovi liguri, provenienti dalle sette diocesi dislocate nella regione. Un recupero della memoria dove storia e religione si fondono insieme.
Gli spazi del Palazzo Comitale verranno adibiti a raccolta di materiale documentario sulla Famiglia dei Conti di Lavagna.


Sinibaldo Fieschi (1191-1254) dei Conti di Lavagna che si dà il nome di Innocenzo IV, secondo papa ligure e primo genovese, viene eletto dal Conclave all'unanimità il 25 giugno 1243. Uno dei maggiori Pontefici che siano stati nella chiesa di Dio, nacque a Genova nel superbo marmoreo Palazzo Paterno da Ugo Fiesco Conte di Lavagna. In gioventù studiò Lettere sotto la disciplina di Opizzo suo zio paterno Vescovo di Parma. Fu prima canonico di Parma, quindi andato a Roma fu eletto vicacancellario; Gregorio IX lo creò Cardinale con il titolo di San Lorenzo in Lucina. Un papa politico (interviene nel conflitto tra papato e impero con un "Apologeticus de irrisolutione imperii et auctoritate romani pontificis") ma anche celebre canonista. Fu lui a concedere il Cappello Rosso ai Cardinali. Nel 1244 fuggì a Lione dove intimò il Concilio durante il quale furono scomunicati e privati del regno Federico II e suo figlio Conrado, qui tenne la corte papale fino al 1251, quando si trasferì a Perugia. Presa la tutela di Corradino di Svevia, divenne sovrano dell'Italia meridionale. Nel 1252, con la bolla "Ad extirpanda", giustificò l'uso della tortura da parte dell'Inquisizione. Si adoperò affinché si facesse pace tra Genovesi e Veneziani conclusa a Portovenere. La notizia della sconfitta dell'esercito pontificio per mano di Manfredi lo raggiunse a Napoli, facendolo morire di crepacuore il 7 dicembre 1254; fu sepolto nella Cappella di San Lorenzo vicino alla Cattedrale di Napoli.

Il Cardinale Tarcisio Bertone ha definito Sinibaldo Fieschi un grande papa europeo, protagonista di un dissenso "non risolto" con l'imperatore Federico II che sfociò in una crociata in un secolo - il XIII - che «pur tra luci ed ombre fu di grandi innovazioni». Fu Sinibaldo a volere la costruzione della Basilica dei Fieschi in San Salvatore e «a lasciare una chiesa più libera e coraggiosa».

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