Nella mattinata di giovedì 4 gennaio 2007 è stata effettuata in Piazza Vittorio Emanuele la perizia commissionata dal comune di Bisceglie e finalizzata all'accertamento delle stato fitosanitario dei lecci. Ricordiamo che nel corso degli anni nella piazza sono stati piantati 318 lecci, dei quali 31 sono già appassiti e 18 sono prossimi alla morte. Il WWF di Bisceglie è stato il primo a sollecitare l'intervento del comune due anni orsono e, constatato il disinteresse della vecchia Amministrazione, ha richiesto e ottenuto recentemente, a titolo gratuito, una perizia dal prof. Luisi dell'Università di Bari.

Durante le operazioni sono stati estirpati 5 lecci, di cui 4 secchi e uno in procinto di morire, che hanno permesso di accertare le condizioni di pessimo stato dell'apparato radicale degli esemplari abbattuti. Erano presenti il WWF di Bisceglie (su invito dell'Amministrazione), l'ass. ai Parchi e Giardini Stregapede, l'ass. all'ambiente Enzo Di Pierro, il perito agronomo di Bari dott. Giovanni Martellini, il tecnico dell'U.T.C. e una piccola folla di curiosi. I lavori di estirpazione sono stati eseguiti dalla ditta Di Lecce. 

Da una valutazione preliminare si potrebbe ipotizzare che tra le cause della morte dei preziosi alberi v'è la coincidenza di numerose cause tra le quali lo stress idrico, le malattie fungine, la cattiva o errata manutenzione e vari problemi strutturali (ampiezza dell'aiuola, profondità della buca, rifacimento della pavimentazione etc), ipotesi già prospettate dal prof. Luisi nella sua relazione tecnica consegnata un mese fa.

Tutte le nostre preoccupazioni sulla condizione vegetativa dei lecci di piazza Vittorio Emanuele, purtroppo, sono state confermate.  Quello che ci ha sorpreso è la sofferenza degli esemplari secolari, autentici monumenti vegetazionali che rischiano seriamente di morire. Ribadendo tutte le nostre critiche sulla gestione del verde pubblico della città negli ultimi anni, ricordiamo che le problematiche fitosanitarie della villa comunale non sono limitate ai soli lecci, ma riguardano anche altre specie già secche o prossime alla morte.

Attendiamo quindi la perizia giurata del dott. Martellini per valutare quale sia la soluzione migliore da adottare.