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Intervista a ...




Francesca Livi
Giocatrici Serie D


In questo numero la vittima della nostra intervista è una giocatrice che non ha bisogno di presentazioni: la Chicca Livi. La Chicca dopo le giovanili con il Volley Modena a disputato diversi campionati tra B e C e dopo vari tentativi di farla venire a giocare nella nostra squadra finalmente quest’anno ha accettato con l’obiettivo di disputare una buona stagione e provare a riportare il San Damaso in serie C. La chicca si è “lamentata” per la serietà dell’intervista ma da un lato l’aver a che fare con un avvocato e dall’altro il confronto con la precedente intervista a fatto in modo che le domande venissero fuori in questo modo…che ti ritenga più seria della Giulia…non saprei…Per concludere una piccola nota della “redazione”, dal prossimo numero, visto le “richieste”, apriremo una rubrica per cuori solitari dal titolo “AAA fidanzato cercasi, possibilmente simpatico, carino e buon giocatore di beach…”, tutti gli interessati possono contattarci al nostro indirizzo di posta elettronica: pallavolo.sandamaso@tiscali.it Presentazione: età, studi- lavoro, segno zodiacale. 28 anni (appena compiuti però), Laureata in legge, in attesa di diventare prima o poi avvocato, procuratore sportivo di volley femminile, segno zodiacale Leone, di quelli “incazzosi”… Carriera pallavolistica: . Ho iniziato a giocare a 12 anni…si insomma, ormai è ora di ritirarmi, lo so…3 anni nelle giovanili del Volley MO, C1 e B2 sempre al Volley MO vincendo il Campionato giovanile (la mia soddisfazione più grande), 2 anni al Crovegli (C, B2) 1 a Montale ( C ), 1 a S.Martino e 1 all’Anderlini sempre in C.Città e cibo preferito: Castiglione della Pescaia, delizioso paese di mare; cibo preferito: pizza margherita e qualche volta, ( ma solo qualche volta, chiedi alle mie compagne di squadra!!) piada crudo e mozzarella ( il prossimo anno il nostro sponsor diventerà il piadinaro in Via Emila…). Giocatore e giocatrice preferiti: Vullo fin da quando avevo 12 anni; una sorta di mito per me…del resto, vederlo a 39 anni ancora disputare campionati di vertice in serie A…beh vedete voi se non è un mito… Invece nel femminile mi piace molto Stacy Sycora, il libero della nazionale americana, quest’anno a Modena; un gatto in campo! Perché hai iniziato giocare a pallavolo e cosa ti piace di questo sport. Ho sempre adorato la pallavolo, fin da quando ancora non la praticavo; mia madre ha provato con altri sport, come il nuoto, il pattinaggio…ma è stato un disastro. Con la pallavolo ho raggiunto il mio equilibrio! Mi piace perché è uno sport di squadra e lavorare e “convivere” con un gruppo ti insegna a rapportarti con gli altri…e poi difendere una palla difficile mi da una tale soddisfazione!! Hai un mese a disposizione per fare o andare dove vuoi…cosa faresti o dove andresti.Sicuramente andrei in qualche posto di mare; Amo “rosolarmi” al sole e fare bagni in mari puliti, tipo quello della Sardegna…quindi scartiamo a priori l’Adriatico. La pallavolo è sicuramente una parte importante della tua vita…anche nel lavoro, giusto…parlaci di cosa vuol dire avere a che fare con i giocatori. Ho la possibilità di lavorare nel mondo della pallavolo ad alti livelli e per una persona che ha la passione per questo sport credo sia una delle maggiori soddisfazioni; vedo nelle mie clienti giocatrici ciò che io non sono potuta diventare ovvero una giocatrice professionista. E’ una professione molto stimolante, condividi con loro gioie e soddisfazioni ma anche le delusioni e le sconfitte. L’anno scorso hai giocato all’Anderlini, una società che punta sulle giovani, quindi hai dovuto rapportarti con ragazzine che hanno problematiche ed interessi sicuramente diversi da tuoi, come è stata questa esperienza e quali pensi siano le problematiche maggiori che una ragazza più esperta può trovare giocando in una squadra giovane. Senti ma perché a me domande serissime e nell’intervista alla Brandoli, invece, hai fatto domande molto più soft!?!?…ah, ho capito, perché la Brandoli non è una persona seria…hai ragione anche tu…!!!(…non volevo dirlo io…quindi…), comunque…L’anno scorso ho giocato con ragazze molto più giovani di me, ma ho già l’avevo fatto l’anno prima a S.Martino. Mi sono trovata bene in entrambi i casi, perché lavorare con i giovani che, in un certo senso, ti prendono come esempio ti stimola a fare e dare sempre di più, a fare sempre meglio (questo è giusto…e certe persone lo dovrebbero sempre tenere in mente invece di…). Non ho mai avuto problemi di gruppo, cosciente del fatto che, ovviamente, per motivi di età, gli interessi tra me e loro erano diversi. Per rispondere alla tua domanda , dico che il fatto di trovarsi bene o male dipende molto dall’obiettivo che la persona esperta si pone entrando a far parte di un gruppo del genere: se cerca nuove amicizie o persone con cui condividere interessi ovviamente farà fatica ma se punta ad una crescita tecnica collettiva allora, secondo me, avrà pochi problemi. Vedere che a fine anno, anche se si sono perse alcune partite di troppo, una ragazzina impara a “tenere” il campo, beh questa è una vittoria. Quest’anno sei arrivata a San damaso (c’erano stati contatti anche gli anni passati…), perché? Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno? Cioè mi chiedi perché proprio quest’anno ho deciso di venire a San Damaso dopo 2 anni che me lo chiedevano? Perché dai uno, dai due, dai tre…alla fine ho accettato! Scherzo…in parte…Inanzitutto perché per problemi di lavoro ho dovuto rallentare di molto gli impegni sportivi, quindi anche il fatto di giocare di Venerdì e fare 2/3 allenamenti settimanali per me è fondamentale; inoltre siamo riusciti a creare un gruppo di amiche, tutte abbiamo già giocato assieme in passato e sia con loro che con le nuove compagne che ho trovato qui mi trovo molto bene. Inoltre…vorrei concludere la carriera con…(non posso scriverlo, per motivi di scaramanzia): questo potrebbe essere l’anno giusto…La squadra è formata da ragazze di sicuro livello tecnico che hanno giocato tutte in categorie superiori, tanti cambi validi, cosa ne pensi… La squadra quest’anno è composta da persone esperte. Sono convinta che la squadra è formata da 12 titolari perché anche in panchina (a parte la Brandoli che non è più in grado e non è più in grado e non lo capisce!!!) ci sono giocatrici che possono stare in campo alla pari delle sette titolari. E proprio questa è la forza della squadra. Ci sono le possibilità per disputare un ottimo campionato; l’importante è rimanere concentrate e lavorare sempre con serietà per dimostrare che davvero siamo giocatrici che valiamo la categoria o , forse, anche qualcosa di più. Tutti vi danno per favoriti…hanno ragione? Oddio non gufare pure tu! Già l’hanno fatto in tanti! Spero che quest’anno il San Damaso dimostri sul campo di essere la squadra che tutti dicono. Io credo che possa farcela. I risultati parleranno per noi. Dopo la Coppa e le prima partita di campionato, analizzando i risultati ed il gioco espresso cosa pensi abbia funzionato e dove si deve migliorare. Penso che nelle prime partite si sia dimostrata l’esperienza delle singole giocatrici. Dobbiamo sicuramente migliorare l’affiatamento di squadra e la ricezione. Allenare le donne è notoriamente difficile, bisogna spesso avere 12 modi diversi di porsi, cosa ne pensi e cosa è la prima cosa che valuti in un allenatore e che apprezzi maggiormente. Che domanda difficile!!! (ci ho pensato 2 giorni…) molto dipende dal tipo di squadra che si allena…La professione di allenatore è sicuramente difficile, soprattutto se si ha a che fare con le donne. E questo si sa! Personalmente, la prima cosa che valuto in un allenatore è quanto peso da’ alla comunicatività: credo che ci debba essere sempre un dialogo e anche un confronto tra allenatore e giocatore, per capirsi, per conoscersi e anche per migliorarsi…forse perché mi è capitato di avere allenatori che assolutamente non valutavano questo aspetto e mi tornava difficile capire cosa pensavano, come ragionavano (…gli allenatori sono una “razza” strana…ma anche le giocatrici non scherzano…se si inizia a parlar troppo poi ti dicono che bisogna fare meno chiacchere e lavorare di più…quindi…). Secondo me questo è importante. Inoltre credo che un allenatore debba sempre essere deciso e chiaro nelle sue scelte e nelle sue idee (sempre tecnicamente parlando), altrimenti rischia di perdere di credibilità…Senti puoi, magari, rigirarla a Mauri…così, se ti capita…). Come giocatrice quali pensi siano le tue qualità? Questo devono dirlo gli altri…io posso dirti che sicuramente non è il muro. Ad una ragazzina che inizia adesso a giocare cosa consiglieresti per fare in modo che continui per molti anni… Sicuramente in una giovane deve esserci la passione per la pallavolo, altrimenti continuare uno sport per tanti anni è impossibile. Premesso questo, poi sta all’allenatore stimolare una ragazzina e farle crescere la voglia di allenarsi giorno dopo giorno. Grazie mille (anche per la pazienza…) e…i saluti finali. Grazie a te… e grazie a tutti quelli che il Venerdì sera verranno a tifare per noi!


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Tel. 059468200
Fax 059468200
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