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Dio in Montagna
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DIO E’
IN MONTAGNA !
sono stato a
vedere il tramonto a 2.800 m. E' un evento ogni volta
diverso e ogni volta magnetizzato da un fascino nuovo. Vedere dall'alto prati, pascoli, baite, malghe praterie, torrenti fino a Bolzano in una luminosità solare fatata dalla foschia. Bere l'acqua vivissima, quasi prepotente, che sa di roccia e che esce dai nevai. L'ho cercata scendendo nel burrone per prenderla dalle cascatelle. Abbracciare i macigni, da solo nel silenzio del vento e del Sole amico che mi abbracciava affettuosamente con i suoi caldi raggi nel cielo azzurrissimo fra nuvole bianchissime in continua trasformazione dei disegni bizzarri e fantasiosi. Aspettare la sera, felice come
se fossi in paradiso; fra lacrime di commozione per tutto ciò
e la gioia. Solo lì mi sento vivo; mi sento libero; mi sento cosciente. Solo lì sento che i miei pensieri e le mie fantasie
sono creative e non pazze. Solo lì mi sento tutt'uno con la
terra e le piante e gli animali e quella parte dell'umanità a me affine e complementare. Solo lì sento la gioia
nel cuore e l'Amore nell'anima. Sinceramente: al diavolo tutti
quegli ottenebrati per scelta consapevole
ed ebbri dei loro stessi pensieri,
contorti da teoremi perversi e fuorvianti, che cercano di trascinare
chiunque nel loro baratro oscuro! In quella condizione di Luce, di Gioia, di Libertà, in mezzo a quelle Rocce bianche e vivificanti, circondato da Acqua sorgente dai ghiacciai, immerso nell'Aria fine delle Altezze, smarrito nella mia identità individuale e identificandomi in tutta la Creazione, mi è parso di riuscire ad abbracciare Dio, ed un pensiero prepotente mi ha palpitato il Cuore: "DIO E' IN MONTAGNA" Poi un uccello che sembrava un'Aquila (Adler) mi ha sorvolato planando elegantemente sopra un piedestallo di sasso fissandomi immobile con sguardo intelligente. Fece un suono che sembrava quello di usignolo e sembrava che mi desse il benvenuto. Non ci crederai ma gli ho parlato e lui mi ascoltava attento. Poi si allontanò verso il suo posto di vedetta e mi vigilò fino al momento in cui risalendo il cornicione di neve mi avviai per il ritorno "sciando" con i soli scarponi fra i nevai lungo la via di ritorno 1000 m più in basso, dove (cigliegina sulla panna) potei trascorrere ancora un'ora in compagnia di Teresa e Mariangela, del rif. Stella Alpina: alcune persone sono ancora rimaste autentiche ! … Tratto da "I Diari di Pasquale" Anno 2000.
Cima Dio in Montagna
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