Waris
Dirie, una donna d'eccezione
Waris Dirie incarna perfettamente l'espressione "donna
d'eccezione".
Figlia di nomadi somali, è fuggita dal suo Paese per evitare un matrimonio
forzato, ha vissuto nelle strade di Londra, un importante fotografo di moda
l'ha notata, è diventata famosa... Una favola? No, una lotta.
A Waris Dirie non interessa il successo. Ha approfittato della sua fama
internazionale per rivelare pubblicamente l'escissione che ha
subito a 3 anni, nel nome delle tradizioni. E ne ha fatto la sua unica lotta.
Dall'ONU all'Unione Europea, passando per la sua propria fondazione, sfrutta
ogni occasione per far sentire la sua voce e per ricordare che le
mutilazioni genitali femminili (MGF) sono un crimine che tocca più di
130 milioni di donne nel mondo*. 6000 bambine vengono
mutilate ogni giorno.
In occasione dell'uscita del film Desert Flower, la biografia
della sua vita, l'abbiamo incontrata per darle un'ulteriore occasione di
denunciare le MGF. Un incontro breve, sincero, diretto, con una donna di
carattere che ha un solo e unico obiettivo nella sua vita: restituire
la dignità alle donne.
* fonte Unicef
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