Introduzione
Prima di parlare di
Interazione è opportuno chiarire una proprietà dell'Universo che è tipica del
suo comportamento. Come noto è già diffusamente descritto ad ogni azione perturbatrice
esiste una risposta dell'Universo per riportare equilibrio.
L'Universo per ogni evento di riequilibrio genera un'energia che è esattamente il
doppio di quella usata per provocare lo squilibrio.
La risposta di riequilibrio però non è contemporanea all'evento di disturbo ma
richiede un periodo di tempo prima che essa possa manifestarsi ed essere
efficace. Chiameremo da ora questo periodo con la parola "Intertempo".
Si è scelto di chiamare questo ritardo "Intertempo" per il fatto
che la parola "inerzia" che è in apparentemente un suo sinonimo è usata
per descrivere una fenomenologia in modo assurdo è fuori da ogni
logica.
L'inerzia fin dalla sua prima enunciazione di Galileo Galilei è
sempre stata contestata per la sua incompletezza e incapacità di
spiegare in modo chiaro e soddisfacente ciò che avviene nella
realtà.
La teoria che più s'avvicina a quella da noi usata pur essendo
comunque distante da una visione globale e quella enunciata da Mach.
http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_Mach
Lo scopo di interagire con le Portanti però non è solo quello di ricavare
dell'energia gratuita ma è anche di modificare lo stato
e le proprietà intrinseche dell'oggetto che è coinvolto nel sistema di squilibrio-riequilibrio.
Indice
I°
Metodo: Simmetria coerente
Attualmente la nostra tecnologia è primordiale e
degenerativa perchè usa macchine asimmetriche e il calore.
Una tecnologia coerente invece impiega gli stessi canoni dell'Universo e quindi
è simmetrica e se usa il calore non lo produce direttamente ma prima lo sottrae da
quello esistente.
Una
macchina asimmetrica oltre ad essere pericolosa per la vita
biologica presenta costantemente un bilancio energetico in negativo,
in altre parole una parte del suo lavoro è sempre disperso in
calore.
Nell'Universo e in natura non esiste l'asimmetria ma la simmetria.
La simmetria è una materia assolutamente sconosciuta
dalla scienza attuale e in questa relazione si descriverà soltanto
qualche proprietà di questa scienza al solo scopo di rendere
comprensibile l'argomento del capitolo.
Il progetto di un sistema simmetrico è così lontano dalla nostra
concezione mentale abituale che la sua descrizione può apparire
ridicola eppure se si guarda intorno o se guardiamo noi stessi scopriremo che
il "tutto" è costituiti da due parti e che queste due parti sono uguali
ma speculari.
Quando si progetta una macchina qualsiasi e cioè indipendentemente
dal suo uso e si tiene in conto di questa semplice regola ogni
macchina sarà in grado di fare il suo lavoro senza distruggere la
natura e se stessa.
Attualmente ad esempio si usa un solo motore per svolgere una
determinata funzione.
La stessa funzione però può essere eseguita (aggiungendo qualche
ingranaggio) anche da due motori posti sufficientemente vicini e in
opposizione di rotazione.
Per operare nella migliore condizione possibile può essere
opportuno, ma non indispensabile, che uno dei due motori,
alternativamente, sia preponderante rispetto all'altro.
Preponderante significa che un motore trascina oltre alla macchina
anche in piccola parte il secondo motore.
Attenzione al rispetto della specularità, se fate un progetto
prima immaginatelo singolo e poi immaginate la sua controparte
speculare e infine connettete i due sistemi.
Il progetto sarà tanto più perfetto quanto più tutti gli altri
elementi che costituiscono la macchina saranno disposti e
dimensionati con una simmetria coerente.
Questo metodo è appunto un metodo per interagire con le portanti e
non richiede la messa a punto di sistemi complessi per la ricerca di
risonanze di ordine superiore.
Appena il sistema simmetrico inizierà il suo lavoro l'Universo
creerà un terzo sistema dal quale sarà possibile attingere parte
dell'energia che si rende disponibile, il processo è
già stato spiegato qui.
L'esempio
appena descritto è comunque da intendersi come una fra le meno
importanti applicazioni dei sistemi simmetrici ed è stato riportato
al semplice scopo di comprendere con più completezza il concetto di "Simmetria".
Ci risulta che uno scienziato il prof Bruce E. Depalma abbia
realizzato esperimenti per la generazione di una spinta lineare
prodotta da un sistema simmetrico, riportiamo il riferimento di
questo studio sottolineando che però, al momento non ci è stato
possibile replicare o confermare i risultati.
http://depalma.pair.com/GenerationOfUnidirectionalForce.html
Nel film
che segue invece non è richiesta conferma sperimentale perchè questo
dispositivo pur non essendo in vendita è distribuito gratuitamente
in miliardi di esemplari.
Il sistema usa due pompe in serie con tubazione simmetrica e
sovrapposta.
Pompa doppia
Movie
Il riso abbonda sulla bocca .....
Movie
La Terza Forza
Altre informazioni
sulla terza forza
Il concetto di Terza Forza è molto semplice da comprendere ma è un
concetto assolutamente sconosciuto dalla tecnologia attuale.
In più occasioni nei vari capitoli di questo documento si è parlato
di questa forza e le sue ragioni ma per rendere più agevole la
comprensione si è scelto di aggiungere qui altre informazioni.
La Terza Forza come principio e come elemento di grande rilevanza
lo si può trovare descritto da tutte le religione del mondo.
Nelle religioni il suo simbolo è il triangolo e la suo nome è
Trinità.
In generale e secondo la filosofia espressa dai vari e più diffusi
dogmi si può dire che l'unione di due opposti genera un terzo
elemento che compone la triade e quindi la perfezione.
http://www.instoria.it/home/triade.htm
Questo
terzo elemento inoltre è l'elemento operativo e intermediario per
mezzo del quale si realizzano e concretizzano i desideri di Dio.
Qui sotto una serie di
immagine dal sito:
http://www.bibleorigins.net/illustrations.html
Foto 1
Particolare ingrandito dell'interno della Foto 1
Foto 2
Foto 3
Una
macchina simmetrica contiene appunto tutti gli elementi per "auto
preservarsi" e generare la Terza Forza dalla quale trarre totalmente
o parzialmente l'energia per funzionare.
Il significato di "auto
preservarsi" indica l'attitudine a non disgregarsi e quindi ad
avere una durata massima possibile.
Per comprendere il concetto di "preservazione" si deve immaginare che l'Universo
con la sua azione oppositiva tende ad introdurre vibrazioni che a
lungo andare provocano usura e quindi consumo degli elementi
costituenti l'insieme.
Se due macchine sono sufficientemente vicine e speculari è ovvio
che gli interventi equilibranti dell'Universo pur essendo presenti
avranno una risultante nulla e quindi effetto nullo.
Per avere un'idea vicina a quanto appena esposto si pensi ad un
amplificatore operazionale e come esso risulta protetto dalle
perturbazioni esterne.
Per ciò che concerne l'energia che si rende disponibile dalla Terza
Forza e comprendere il suo meccanismo è indispensabile
abituarsi a separare le due forze basilari che sono in gioco in un
sistema simmetrico qualsiasi.
Quando si compie un'azione si crea sempre una perturbazione
nell'Universo e L'Universo tende a riportare il sistema nel suo
stato precedente.
I due eventi però non sono contemporanei prima agisce la
perturbazione e poi, con un certo ritardo interviene il
riequilibrio.
Per avere un'analogia si pensi al concetto di tensione e corrente e
al suo processo funzionale.
In un circuito infatti prima s'instaura una tensione e poi con un
ritardo che è in funzione del tipo di circuito si genera una
circolazione di corrente che è anche la causa che produce il lavoro.
Quando si pensa ad un circuito elettrico in genere si commette
l'errore di associare in modo inseparabile il movimento di una
corrente con il conduttore che fa parte del circuito.
Il conduttore invece, pur avendo delle proprietà positive,
non fa parte del circuito elettrico ma è solo un mezzo che consente
di concentrare in uno spazio determinato l'energia.
L'energia elettrica è semplicemente una delle tante forme con
le quali si manifesta la forza riequilibrante dell'Universo. In
altre parole l'energia elettrica non esiste ma esistono sempre e
solo le due forza prime, quella che noi provochiamo e la risposta
dell'Universo, risposta che può apparire con diverse forme ma che in
sostanza è sempre la stessa.
Riferendoci ancora all'analogia elettrica: se si crea
prima una differenza di potenziale e poi la si distrugge chiudendo
il circuito tramite un conduttore in definitiva ci si comporta come
gli uomini primitivi che fanno le scintille per accendere il fuoco
picchiando pietre sulla testa delle mogli.
Quando si crea un potenziale non è assolutamente
necessario chiudere il circuito per ottenere lavoro; ciò che
invece è necessario è il creare una perturbazione della quale è
possibile prevedere il comportamento dell'Universo così da
incanalare in modo favore la sua energia riequilibrante.
Ad esempio uno dei trucchi più elementari per ingannare o
controllare l'Universo consiste nel creare un elemento che però si
comporta come un altro elemento.
Supponete di dare uno schiaffo a Giuseppe e l'amico di
Giuseppe che si chiama Pietro dice: "ai,
aiaa, che male che mi fa....". Ovviamente un passante che
assiste alla scena penserà che si tratta di un paio di Fotoni
imbriaghi per cui continuerà il suo cammino ignorando gli
accadimenti.
In elettronica si può citare come esempio il circuito
che si chiama "Giratore".
Questo circuito ha la caratteristica che pur essendo costituito
solamente da resistenze e
condensatori si comporta come un'induttanza.
http://it.wikipedia.org/wiki/Giratore
Il dispositivo che in inglese si chiama "Gyrator" ne combina delle belle e
dimostra appunto come sia possibile imbrogliare l'Universo e creare
flussi elettrici operativi senza l'impiego di conduttori.
Per saperne di più:
http://pesn.com/2012/01/18/9602015_Quantum_Resonant_Gyrator_Embodies_Simple_Tesla_Technology
Anche la Terza Forza
se vista in una certa ottica può essere considerata come un
imbroglio rivolto all'Universo ma essa fra i metodi possibili è la
più naturale e non richiede componenti o dispositivi aggiuntivi per
la sua generazione.
La Terza Forza sfrutta l'impossibilità dell'Universo di controllare
due elementi identici che convivono nelle vicinanze.
Quando due elementi sono uguali l'Universo tenta il controllo
generando per ogni elemento una singola forza di opposizione ma in
più aggiunge, in molti casi, un'altra forza che ha lo scopo di
controllare le due forze generate dallo
stesso universo.
Quando questa forza è presente se si perturba un elemento si
ottiene una perturbazione identica anche nell'altro elemento che è
collegato inoltre è possibile usare la forza anche in modo autonomo
semplicemente sintonizzandosi ad essa tramite un campo elettrico che
oscilla ad una frequenza che è coerente.
Altre informazioni
sulla Terza Forza
Indice
II° Metodo: Separazione dei componenti
Qualsiasi
evento può essere ripartito in due fasi, nella prima fase si applica
energia e nella seconda fase l'Universo tende ad equilibrare
l'energia.
Quando s'impiega una corrente elettrica ad esempio a risposta dell'Universo
non è una corrente elettrica ma una forza generica di compensazione.
Questa forza che è spiegata nel capitolo "Gravità" è
quella che erroneamente è definita come "campo magnetico".
Il campo magnetico che si mostra dopo un certo intertempo e che
generalmente accompagna un fenomeno elettrico può essere evidenziato
da una classe di materiali che sono definiti appunto "Magnetici".
L'elettricità è il magnetismo però non sono un'unica cosa ma due
cose ben distinte che possono essere facilmente separate e
utilizzate in tempi diversi.
Se ad esempio si magnetizza tramite un breve impulso di corrente il
ferro dolce, la magnetizzazione resterà imprigionata per un certo
periodo all'interno del ferro stesso.
La magnetizzazione per così dire residua sarà disponibile per
produrre energia in quantità doppia di quella richiesta per la sua
formazione.
Ciò è possibile perchè le forze equilibranti quando sono presenti
dei materiali magnetici deviano la direzione e transitano
principalmente attraverso questi materiali.
Portante intrappolata 1
Movie
Portante intrappolata 2
Movie
Il progetto di un dispositivo che utilizza questo principio è
elementare per cui non saranno qui riportati schemi d'esempio ma
quando possibile si consiglia di utilizzare lo stesso materiale
elettromagnetico come conduttore o come parte conduttrice del
circuito elettrico.
Per piccole apparecchiature è possibile sostituire il rame degli
avvolgimenti con del filo di ferro dolce isolato in modo da semplificare il
circuito.
Un'altra avvertenza è relativa all'uso di interruttori reali e non
dei transistor per la gestione degli impulsi sia in entrata sia in
uscita del circuito.
Le bobine possono inoltre essere avvolte in diversi modi ad esempio
in sensi inversi in modo da controllare il fenomeno in più aspetti.
Per spiegare con altre parole il concetto di "Separazione" si può dire
che si ha "Separazione" tutte le volte che si riesce a indirizzare
la forza riequilibrante dell'Universo su un punto definito o con una
direzione definita in modo da poter usare questa forza in modo
indipendente.
Se si riesce a separare o a deviare la componente riequilibrante si
dispone del doppio dell'energia richiesta per innescare il processo.
Indice
III° Metodo:
Oscillazione casuale
Qualsiasi
evento dotato di un moto imprevedibile evita la formazione di onde
portanti e ciò è valido per qualsiasi sistema sia meccanico sia
elettrico, ecc. o in qualsiasi possibile combinazione.
Se non si formano portanti l'Universo non riesce ad interagire con
gli oggetti in oscillazione per cui concede vari gradi di libertà
nei quali il bilancio energetico non è in equilibrio.
Macchina
ribelle
Movie
Il metodo
più elementare e più facile da realizzare è quello della vibrazione
meccanica casuale.
Questo metodo si realizza fondamentalmente mettendo in oscillazione
dei corpi che hanno diversa frequenza di risonanza e posti in uno
spazio ristretto.
Per avere un esempio figurato si supponga di far oscillare delle
molle di lunghezza diversa fissate su un disco in rotazione e il
disco a sua volta è imperniato in modo inclinato sul suo asse.
Tanto maggiore sarà la complessità dei singoli movimenti tanto
maggiore sarà la difficoltà richiesta dall'Universo per creare
l'equilibrio.
Quasi ci siamo
Movie
Il problema che si deve risolvere per questo tipo di
applicazione è quindi ripartito in due attività, la prima è quella
di creare confusione e la seconda è quella di forzare la direzione della spinta
equilibrante in modo che la sua forza si traduca in moto o in una
modifica del peso.
Un disco inclinato ad esempio potrebbe essere una soluzione ma è necessario che
anche la sua massa riferita ad un punto spaziale sia costantemente variabile e variabile con
quantità casuali.
Nella macchina
di Finsrud l'anello che ha inclinazione variabile e che riceve la spinta è continuamente
squilibrato da una sfera che si muove rotolando sullo stesso anello.
Per avere la certezza che la forza equilibrante spinga nella direzione
corretta gran parte del movimento casuale avviene nella parte
sottostante e quindi abbastanza lontano dall'anello inclinato in
modo da funzionare come bersaglio di riferimento o come trappola.
Il film che mostra la macchina in funzione. Finsrud
Movie
La descrizione del dispositivo ed altre
informazioni sono in questo link.
http://www.progettomeg.it/finsrud_progettomeg.htm
Indice
IV° Metodo: Peso variabile 1
Come si è
ampiamente descritto nella sezione Gradienti il peso di un corpo
cambia la sua direzione d'applicazione in funzione della sua
rotazione.
La verifica di questa proprietà dei Gradienti può essere facilmente
eseguita tramite le varie applicazioni dei Gradienti, si veda ad
esempio "la ruota" o tramite comparazione
visiva: "Esperimento
delle palline".
Per usare la variazione di peso come elemento motore è necessario
prima comprendere come la materia trasmette le sue forze al suo
interno e al suo punto di riferimento.
Si supponga di porre in rotazione un disco il cui asse centrale
poggia su una bilancia.
La bilancia non indicherà alcuna differenza di peso fra il disco
fermo e lo stesso disco in rotazione.
La bilancia non misura alcuna differenza perchè il corpo in
rotazione tramite la sua struttura compatta e continua trasmette
come risultante sempre lo stesso peso quando riferito ad un punto
specifico, ad esempio, nel nostro caso, l'asse di rotazione.
Questo meccanismo di
azione non è intuitivo e nemmeno considerato dalla scienza
ufficiale.
In definitiva avviene che in un sistema qualsiasi di cui fa parte
almeno un corpo in rotazione si genera uno spostamento del
baricentro e quindi del suo punto di appoggio.
Il baricentro si sposta perchè la parte rotante ha perso peso ma
essendo la parte rotante connessa al sistema il peso totale rimane
invariato anche se distribuito con direzione diversa.
Per comprendere il principio appena esposto è indispensabile
vedere questo film.
Baricentro mobile
Movie
Per
avere un'altro esempio si pensi al mercurio che fra i metalli
sperimentati è quello che ha dimostrato, e senza ombra di dubbio, di
modificare il suo peso quando in rotazione.
Ciò avviene perchè la struttura del mercurio non ha un legame forte e le sue
molecole quando sono in rotazione tendono a separarsi e quindi a non
trasmettere totalmente la forza peso al punto di
riferimento.
In questo film è descritta la proprietà del mercurio in rotazione.
Gravità artificiale
Movie
Per quanto appena esposto si potrebbe immaginare che il problema si
risolva usando materiali a bassissimo legame molecolare o
dispositivi fra loro disaccoppiati meccanicamente.
In effetti questa è una possibile soluzione ma essa sembra
prospettabile per il futuro cioè quando la tecnologia offrirà
materiali studiati appositamente con queste caratteristiche.
In ogni caso esiste già una macchina funzionante in grado di
sfruttare il disaccoppiamenti meccanici.
La macchina è stata inventata da Aldo Costa.
In questo link ci sono alcuni dati
http://www.bixis.com/mouvementperpetuel/mouvement_perpetuel.html
Qui invece il film dove si vede la ruota in movimento Aldo Costa
Movie
Per vedere l'immagine ingrandita della ruota fare click sulla
miniatura qui sotto.
La ruota è costituita da una serie di cerchi concentrici che sono
accoppiati tramite bulloni.
La ruota inizialmente gira per una serie di meccanismi che spostano
il baricentro della ruota da una parte.
Questi meccanismi scattano tramite una leva che durante il movimento
striscia su dei punti fissi.
Appena inizia il movimento rotatorio a causa della disposizione dei
raggi e dei cerchi che sono flessibili il sistema si disaccoppia
parzialmente però quanto basta perchè diventi sempre più leggera da
un lato e quindi possa continuare il suo moto rotatorio.
Al movimento contribuisce certamente anche la vibrazione che innesca
delle portanti equilibranti dirette verso la base.
Un metodo elementare per creare disaccoppiamenti e che ha immediata
efficacia è quello di usare i liquidi in centrifuga.
Se si pone in rotazione un liquido qualsiasi, come ad esempio
l'acqua ordinaria, e si fa in modo che essa non sia contenuta ma
possa essere spruzzata in gocce dalla stessa rotazione si otterrà
come conseguenza che il peso del sistema risulterà nettamente
inferiore.
In altre parole le gocce in separazione prima di giungere contro la
parete faranno un percorso curvo che le renderà simili ad un
Gradiente e quindi il loro peso, per un certo periodo, graverà in un
tempo diverso.
Per fare in modo che le gocce si muovano su un percorso curvo è
necessario che esse prima di separarsi dal dispositivo di centrifuga
siano poste in rotazione.
Una macchina che usa questo principio non ha però alcuna necessità
di usare la variazione di peso dell'intero sistema per ricavare
dell'energia gratuita perchè semplicemente potrebbe sollevare le
gocce, come fa una pompa ordinaria però ad un'altezza maggiore di
ciò che sarebbe possibile con l'energia che consuma.
Per realizzare una tale macchina un inventore Al-Masih Daruish
Al-Khoos ha impiegato invece di un cilindro un cono rotante
costituito da tanti piccoli scalini in modo da ottenere
contemporaneamente la rotazione e il lancio delle gocce d'acqua.
http://peswiki.com/index.php/Directory:Vortex_Synergy_Model_--_The_Messiah_Machine
Al posto di un fluido è possibile
anche utilizzare delle sferette che prima del lancio percorrano una
guida di lunghezza tale da imprimere una rotazione.
Ora e se si è
compreso il principio del "disaccoppiamento" conviene approfondire e
conoscere altre applicazioni dei vortici, applicazioni buone come
idea ma che spesso non funzionano perchè il loro progetto è nato
senza la conoscenza che è ora diffusa da questo nostro umile
documento.
http://peswiki.com/index.php/Directory:Vortex_Technologies
Indice
V° Metodo: Peso variabile 2
Per impiegare in modo coerente è proficuo la variazione di peso è
opportuno utilizzare un metodo diverso dal disaccoppiamento e cioè
il metodo delle masse rotanti in circolazione e in elevazione
altimetrica.
In sintesi si tratta di usare un giroscopio montato su lungo perno.
Il perno del giroscopio è posto in rotazione circolare tramite una
spinta.
Mentre il perno gira si solleva tutto il sistema perno-giroscopio.
Raggiunto il punto preferito di elevazione si arresta il moto
circolare del solo perno e si sfrutta la caduta dell'insieme
perno-giroscopio dal punto raggiunto a quello di partenza.
Si ripete quindi l'operazione in modo ciclico.
Una tale macchina ha un rendimento teorico 2, in definitiva senza
considerare gli attriti e le perdite di varia natura la macchina può
produrre il doppio di quanto consuma.
Il personaggio che si vede nell'animazione qui sopra e che esegue praticamente
la dimostrazione è Eric Laithwaite professore di fisica e uno
dei massimi esperti mondiali di giroscopi.
http://en.wikipedia.org/wiki/Eric_Laithwaite
Qui sotto il film dell'intero esperimento
Eric Laithwaite
Movie
Peccato che il grande Eric che non conoscendo le teorie dei Gradienti e delle
Onde portanti non poteva immaginare che il suo test empirico sarebbe
stata la base per creare una delle più importanti macchine del
prossimo futuro.
Se si ripetere il giochetto di Eric Laithwaite senza fare una
macchina applicativa tutto funziona bene, infatti in questo film si
vede un altro signore che riesce senza problemi a sollevare
il grande peso.
Sansone
Movie
Purtroppo invece se si tenta di realizzare una macchina che usa l'idea di Eric
si scopre che non funziona perchè il peso non solo non cambia ma
sembra aumentare.
Quando l'esperimento è eseguito manualmente esso riesce perchè
l'operatore, senza accorgersi, muove il polso a piccoli sbalzi.
Per comprendere il meccanismo si veda il film riportato qui sotto
Nutazione
Movie
Il film mostra che se si tenta di modificare l'equilibrio il sistema
risponde portandosi nella sua posizione di prima.
In sintesi perchè la macchina applicativa funzioni è necessario
compiere i seguenti Step oltre ai movimenti già
descritti in precedenza.
Dopo aver messo in rotazione di precessione il giroscopio,
1) sollevare semplicemente il perno di una piccola
quantità tramite un dispositivo meccanico.
2) bloccare il dispositivo di sollevamento e attendere che il perno si porti parallelo
al terreno sollevandosi per la sua sola forza. In pratica il punto
di spinta ora
diventa il punto d'appoggio per la risalita.
3) Ripetere l'operazione senza fermare la rotazione di
precessione.
SU
VI° Metodo:
Giroscopio a catena
I giroscopi possono essere accoppiati in diverso modo e in gruppi di
diversa quantità.
Se i giroscopi sono connessi fra loro si creano dei sistemi speciali in
grado di generare effetti oscillatori o multipli per le più svariate
applicazioni.
L'effetto giroscopico però è realizzabile anche tramite altre tecniche
con le quali è possibile fare in modo che si crei un sistema
instabile oppure un sistema dove le onde portanti intervengono
modificando i risultati.
Nel film qui sotto si vede come una catena rotante può mantenere in
equilibrio in una tavola quadrata.
Giroscopio quadrato
Movie
Invece in questo film si vede come agiscono le portanti modificando
l'assetto della catena rotante durante l'oscillazione di una barra.
Un sistema simile potrebbe essere usato come propulsore ad alto
rendimento per convertire un moto oscillatorio in movimento
rettilineo.
Catena elastica
Movie
Nell'immagine si
evidenzia anche l'azione della
Terza Forza
I sistemi giroscopici multipli possono anche essere usati in combinazione
con delle masse pendolari per realizzare dispositivi
antigravitazionali.
Il precursore di queste macchine è l'italiano Marco Todeschini.
http://www.focus.it/Community/cs/forums/thread/225646.aspx
In questa immagine il
dispositivo Todeschini
Ecco una replica dell'idea di Todeschini ma che sembra
non funzionare
Todeschini AntiGravità
Movie
Qui un'applicazione che invece sembra funzionare creata da
Vasileiou Tsiriggakis.
Il
sito web di Tsiriggakis:
http://www.tsiriggakis.gr
Nel film il prototipo in funzione
Tsiriggakis
AntiGravità
Movie
Indice
VII° Metodo: Onde
stazionarie
I vortici sono un caso particolare per l'Universo e
sono assimilabili per certi aspetti ai Gradienti.
I vortici possono essere ripartiti in tre gruppi: con rotazione
periferica, rotazione interna e mezzi vortici.
I vortici con
rotazione periferica si formano nei fluidi e sono caratterizzati da
un aspetto conico, ad esempio un tornado o una tromba d'aria, ecc.
I vortici con rotazione interna sono con forma anulare-toroidale come ad
esempio un anello di fumo.
I mezzi vortici si creano quando un'onda si rompe o s'infrange contro una
barriera ad esempio le onde del mare quando sono vicine alla riva.
I vortici
indipendentemente dalla loro tipologia hanno la caratteristica di
trasportare e accumulare l'energia e inoltre essendo dei Gradienti
parziali possono modificare il tempo locale con le conseguenze che
già conosciamo.
Qui due film che mostrano l'enorme stabilità dei vortici e come essi
possono anche diventare un'arma pericolosa.
Ciambelle
Movie
Nel film della "pistola" è possibile
ricavare anche informazioni su come costruire un dispositivo in
grado di generare Gradienti direzionabili tramite una rapida
pressione esercitata da una forza progressiva non uniforme ma
curvilinea.
L'energia cinetica che può produrre un Gradiente creato in questo
modo può essere maggiore di quella necessaria per la sua creazione.
Pistola
Movie
Non sempre i vortici sono visibili o di facile individuazione e spesso
accade che la loro presenza non sia tenuta in debito conto nei
progetti di macchine o dispositivi di qualsiasi natura.
Fin dalla più remota antichità però si è scoperto che le bevande mutavano
gusto ed effetto se poste in speciali bicchieri o esposte a pietre
preziose.
Le leggende delle magiche "coppe" sono giunte fino a noi e non è raro
scoprire personaggi importanti che pongono una grande cura nella
scelta dei loro bicchieri.
Le coppe da
cerimonia in passato erano fatte da metalli preziosi, in particolare
da metalli in grado di emettere suoni armoniosi, poi, in seguito,
con l'evolvere della tecnologia per la costruzione si è preferito il
cristallo o il vetro.
Ciotola
Movie
Una coppa in
realtà è un generatore di vortici, infatti la coppa può creare
vortici di qualsiasi tipo ma in particolare essa è in grado di
creare vortici toroidali (quelli simili ad anelli di fumo).
Per facilitare la creazione di un vortice toroidale e renderlo più
stabile è sufficiente aggiungere una sfera
di dimensione adatta in un punto qualsiasi ma in genere si pone la
sfera in prossimità del fondo e sollevata di qualche centimetro.
Con un
simile dispositivo, oltre a prendere qualche sbornia (e di quelle
che non si dimenticano), è possibile creare qualsiasi cosa, compreso
un sistema in grado di produrre energia.
Il trucco consiste nel realizzare un dispositivo oscillante o
vibrante in modo casuale così che le "onde portanti" incontrino il
massimo dei problemi nel fare la loro opera di stabilizzazione.
Se si desidera ad esempio operare solo con la forza gravitazionale
è opportuno chiudere la coppa con un coperchio in modo che il
vortice interno sia isolato dalle perturbazioni dell'aria.
Il coperchio se possibile dovrebbe avere una forma tale che
l'insieme coppa coperchio diventi una sfera e inoltre i materiali
della sfera e del coperchio devono essere uguali.
Nel film qui sotto si può vedere un'applicazione di questo
principio.
La sacra coppa
Movie
Ora
cercheremo di comprendere perchè funziona ma sopratutto perchè la
sfera ruota.
Il dispositivo è costituito da una corona di calamite che è posta
in alto e di una calamita a forma di disco posta sopra e in contatto
con la sfera.
La sfera ruota anche senza metterla nella coppa, si veda il filmato
qui sotto.
Senza coppa
Movie
La
differenza importante è questa: senza la coppa per far ruotare la
sfera è necessario muovere manualmente o con delle vibrazioni la
corona di calamite.
Quindi in prima analisi si può affermare che la coppa crea una forza
con direzione tale da imprimere una rotazione.
Come in
precedenza asserito ogni forma d'onda o movimento di una massa
indipendentemente dal tipo o dalla sua origine è in realtà sempre
accompagnata da onda in ritardo creata dall'Universo.
Le onde create dall'Universo sono uguali nella sostanza ma assumono
aspetti diversi solo in funzione della loro frequenza.
La Gravità dunque è anch'essa un'onda di frequenza specifica che
pervade e avvolge ogni cosa esistente.
Come già si saprà la luce può rallentare la sua velocità quando
attraversa alcune sostanze fra le quali appunto il cristallo o il
vetro. Il massimo rallentamento si ottiene tramite i cristalli di
Allesandrite o il Rubino.
http://guide.supereva.it/fisica_applicata/interventi/2003/06/137257.shtml
Se la luce
rallenta, ovviamente, seppur in misura diversa anche la forza
gravitazionale può diminuire o essere deviata.
La dimostrazione di quanto appena dichiarato proviene appunto
dall'esperimento che ora è in analisi.
In altre parole se non ci fosse una deviazione della forza di
Gravità non ci sarebbe alcuna rotazione della pallina.
Prima di
continuare si rammenta inoltre che la forza di Gravità non è una
forza di attrazione ma una forza che "spinge" si veda il capitolo
che è stato dedicato a
questo
argomento.
Se non si assimila questo nuovo concetto di "Push" sulla
gravitazione difficilmente sarà possibile progettare macchine capaci
di produrre vero progresso o energia gratuita.
Allora come funziona il dispositivo con vetro?
Inizialmente si deve porre in rotazione la trottola manualmente o
con una vibrazione.
Come inizia la rotazione l'Universo invia una forza per fermare la
rotazione ma questa forza viene deviata e concentrata dalle calamite e proiettata
in parte sulle pareti del vaso.
Le pareti del vaso riflettono la forza con un certo angolo e la
forza riflessa diventa tangente alla trottola e quindi crea una
spinta che si traduce in rotazione.
Questo dispositivo comunque non può girare all'infinito perchè,
anche se lentamente, esso ruotando si sposta in una posizione dove
le forze di azione e reazione sono in equilibrio.
Per
costruire una macchina che invece si muova perennemente o produca
lavoro è indispensabile che le forze agenti siano distribuite in
modo da creare un vortice stabilmente direzionato.
Le calamite della corona devono essere sostituite da cilindri
magnetici di
lunghezza variabile e disposti inclinati con direzione verso le
pareti interne del vaso.
Inoltre la calamita posta sopra la sfera deve essere inclinata e
carenata in modo da usare sia le forze che hanno direzione verticale
sia quelle trasversali.
La carenatura può avere delle alette in vetro disposte con
inclinazione simile a quelle di un rotore ordinario che si muove
spinto dall'aria.
Giocherellando e facendo esperienza con la combinazione di forze e
cristalli o pietre sia trasparenti sia riflettenti sarà possibile
scoprire un aspetto nuovo della fisica e metodi alternativi per
costruire cose insolite e piacevoli.
Per avere un'idea di che cosa fare e come fare semplicemente si
osservi con la dovuta attenzione i manufatti dell'antichità.
Note
1) Oltre alla forma sferica dei vasi è possibile usare anche
cilindri, piramidi, spirali, ecc.
2) Questi dispositivi possono funzionano anche per reazioni
chimiche, per creare polarizzazioni elettriche, movimenti di fluidi, ecc. |