RIFLESSIONI FINALI

Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia
(Artur C. Clarke)

   La capacità dell’essere umano di produrre innovazione scientifica e tecnologica nasce dalla sua profonda indole creativa e dalla sua capacità di leggere l’ignoto. Come un’artista crea da materia inanimata le sue opere d’arte, così il vero genio riesce a trarre dall’universo esterno ispirazione per la creazione di idee e tecnologia. 

   Ma come l’artista spesso non viene capito e apprezzato nella sua grandezza dai contemporanei così lo spirito creativo di uno scienziato spesso non viene compreso e accettato dalla società che invece ha bisogno di maggior tempo per digerire le innovazioni, il mutamento di prospettiva e la magia dei nuovi concetti.
   L’uomo di conoscenza si trova da solo a dover affrontare l’opposizione statica degli scettici; per poter perseverare nella sua strada e continuare il lavoro deve essere sostenuto da una grande fede e forza interiore. La convinzione nei suoi mezzi e nella sua verità deve essere incrollabile per non soccombere alle difficoltà. E’ per questo che il vero uomo di conoscenza, come un guerriero impeccabile, non si piega, ma piuttosto alla lunga si spezza.

   Chi ha pazienza e voglia di approfondire l’argomento, potrà scoprire storie affascinanti sulla vita di scienziati e uomini di conoscenza che negli anni hanno lottato duramente e lavorato spesso nell’ombra o senza ricompense spinti dalla loro fede e dalla loro speranza nell’umanità. Come novelli martiri hanno ricevuto in cambio infamia ed oblio e meritano invece il massimo rispetto per l’amore e la devozione che hanno dimostrato alla causa della pura conoscenza.

   In particolare è chiarificatrice la storia di Nicola Tesla che dovrebbe essere studiato e riverito come uno dei più grandi e fertili scienziati di tutti i tempi. Nonostante abbia rivoluzionato il nostro stile di vita con le sue invenzioni e brevetti è stato alla fine relegato nei trafiletti dei libri di scienza. 

   Purtroppo.. “la storia è scritta dai vincitori” ed Edison che dimostrò cecità intellettuale, bassezza morale ed mancanza di etica continua ad avere più spazio didattico nonostante che nel confronto, anche scientifico, risulti profondamente deficitario.

   Uno dei personaggi più affascinanti del secolo scorso è senza dubbio Pierluigi Ighina, amico e collaboratore di Marconi (altro scienziato non sufficientemente valutato). Ighina non è stato solo uomo di scienza, ma veramente uomo di coscienza e spirito che ha cercato di lasciare una concezione d'incredibile profondità etica ed umanità. Un altro Italiano che per le sue teorie e la sua moralità avrebbe meritato sicuramente maggior fama è Marco Todeschini.

   Le loro storie come quella di altri interessanti personaggi (Viktor Schauberger, Stanley Allen Mayer,  Edward Leedskalnin, John Ernst Worrel Keely, Edwing Vincent Gray) sono ben documentate nel sito : http://fortunadrago.xoom.it/main/?page_id=2

Ma sono molti i ricercatori che meritano maggior approfondimento, e alcuni sono  già stati citati su questo sito, ricordiamo per esempio: Kozyrev, Bruce Depalma, Stefan Marinov, Paul Davis ecc.

Un personaggio particolarmente affascinante per tenacia, coraggio e sfrontatezza è Emidio Laureti. Questo ricercatore lavora dal 79 con mezzi autonomi e con l’aiuto di un gruppo di fidati collaboratori su teorie e tecnologie innovative nel campo della PNN (*) dirigendo anche la pubblicazione “Nova astronautica” .

Un discorso a parte va poi fatto per i moltissimi pionieri della fusione fredda tra cui ricordiamo il compianto Prof. Giuliano Preparata e l’ancora attivo Roberto Monti, Piantelli, Andrea Rossi e il prof. Focardi. 

   Come si è cercato di illustrare in queste pagine il Futuro ci sta portando ad un’interpretazione dell’universo molto diversa da quello che è stato ritenuto ed accettato fino ad oggi. Le teorie  scientifiche dovranno essere in parte riviste per poter dare risposte ai molti interrogativi e alle molte incongruenze che sono state troppo a lungo ignorate (**). In questa nuova visione il problema non sarà  la disponibilità di energia, che come abbiamo illustrato è invece abbondantemente presente, e sfruttabile in molti modi, ma piuttosto la necessità per l’uomo di individuare corretti atteggiamenti di recupero energetico che operino in pieno equilibrio con la natura e l’universo. I sistemi suggeriti di interazione con i Gradienti e di “riequilibrio” universale porteranno enormi vantaggi rispetto ai combustibili fossili sia per il minor inquinamento sia per l’abbondante disponibilità senza limiti geografici. Va però tenuto conto che agendo su equilibri nascosti e diversi, di cui poco conosciamo, sarà necessario operare con una certa discrezione per evitare di creare squilibri pericolosi di cui è difficile valutare le conseguenze. (Tesla e molti altri  hanno lanciato avvertimenti  a riguardo). Nel futuro molto spazio della ricerca dovrà essere rivolta  al contenimento e al controllo degli effetti di questi nuovi sistemi di produzione energetica.

 (*)http://www.volta.alessandria.it/episteme/ep6/ep6-asps.htm   
(**)http://www.world-mysteries.com/sci_supr.htm

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