RISONANZA


   La risonanza è un fenomeno noto nei suoi effetti da molto tempo ma può essere spiegata solo utilizzando la teoria dei Gradienti e delle "Onde Portanti".
   La risonanza inoltre è una proprietà della materia che non è stata ancora sufficientemente sfruttata nella tecnologia ordinaria ma dalla quale è possibile ottenere dispositivi nuovi e rendere più efficaci quelli già esistenti.

   Il fenomeno della risonanza si ottiene quando un corpo risponde ad una sollecitazione prodotta da un altro corpo che ha caratteristiche fisiche simili.
La risonanza può funzionare sia se i corpi sono immersi in un fluido generico sia se i corpi sono posti nello spazio.

   Nel seguito sarà considerate solo la risonanza elettromagnetica ma i principi illustrati saranno comunque di validità generale.
Per un approfondimento si consiglia di consultare i seguenti documenti:
Risonanza in fisica
Risonanza in acustica

   Supponiamo che tramite un generatore di onde radio d'inviare un segnale nello spazio.

   Il segnale inviato creerà una perturbazione nell'Universo e l'Universo di conseguenza cercherà di  ricostituire il suo equilibrio, così dopo qualche istante dall'inizio della propagazione il segnale sarà quindi accompagnato da un secondo segnale in ritardo rispetto al primo e prodotto dall'Universo.

   Queste due onde sono erroneamente definite con il termine elettromagnetico.
Per inciso dal termine "elettromagnetico" è poi scaturito anche il tragico errore di tutto l'elettromagnetismo che conosciamo.


Immagine tratta da http://it.wikipedia.org/wiki/Radiazione_elettromagnetica

   Chiunque abbia letto la teoria dei gradienti sarà in grado, e facilmente, di comprendere che l'onda definita "Magnetica" è in realtà la risposta dell'Universo che accompagna il segnale.
La conseguenza di questa osservazione è che non esiste il magnetismo, almeno come è inteso ad oggi.

   Utilizzando un dispositivo oscillatore selettivo è quindi possibile individuare l'onda emessa dal trasmettitore anche a distanze molto grandi.
Il dispositivo che è in grado di riconoscere un onda è appunto un dispositivo "risonatore".

   Il principio della risonanza è talmente acquisito nella scienza che nessuno oggi si pone il problema d'indagare nei suoi meccanismi di funzionamento per cui si dice: "Risuona, punto e basta".

   Lo schema di un risonatore elettromagnetico o rilevatore d'onde è molto semplice ed è costituito da pochissimi elementi

   Il suo principio di funzionamento è altrettanto semplice ma probabilmente non lo conosce nessuno.

   Iniziamo con l'indagare sull'elemento principale, "L'Antenna", e a chiederci a che cosa serve?
L'antenna secondo la definizione comune è un elemento trasduttore in grado di convertire le onde elettromagnetiche in una tensione elettrica.

   Per analizzare il funzionamento semplifichiamo il circuito lasciando solo i componenti dell'antenna e dopo la sintesi chirurgica ciò che appare è un insolito generatore di energia elettrica.

   Il sistema antenna è dunque riducibile a due oggetti, una è il materiale conduttore (antenna) e il secondo è una massa (terra) che possiamo considerare come molto grande o infinita.
Fra questi due elementi si instaura una differenza di potenziale, questo è un dato di fatto innegabile ma è difficile valutare l'entità dell'energia che è disponibile nel sistema.

   Se si aggiunge un circuito di selezione in frequenza (oscillatore) avviene che nel sistema circolerà solo l'energia che ha una frequenza specifica e se si modifica la selezione si otterranno tante energie diverse tante quante saranno le possibili frequenze captate.

   Ora se ci si chiede quanta energia è potenzialmente disponibile nell'antenna la risposta può essere solo una: "infinita".

   Per comprendere il concetto "Energia infinita" che è stato appena espresso si deve considerare che non esistono solo i trasmettitori delle stazioni radio ma esiste l'intero Universo dove, almeno così sembra, le onde elettromagnetiche sono molto comuni e diffuse.
Per avere un'idea leggere qui
http://art.torvergata.it/bitstream/2108/307/4/4.pdf

   In definitiva dovrebbe succedere che togliendo C2 e collegando direttamente a terra l'antenna il conduttore usato per la connessione (come minimo) vaporizzerebbe o esploderebbe.
Ciò però non accade, anzi non accade proprio nulla.
Se non accade nulla significa che l'antenna funziona in modo diverso da quello che ci è stato insegnato.

   Continuiamo l'indagine e immaginiamo che l'antenna sia un semplice conduttore, ad esempio una piastra in rame che è sottoposta ad un campo elettromagnetico alternato.
Tutti sappiamo che nella piastra s'instaureranno delle correnti indotte che produrranno calore, eventuali vibrazioni ma i potenziali locali o riferiti a terra saranno prossimi allo zero.
http://www.nunzioleone.it/a Foucault-pagina.asp

   Lo studente chiederà: "ma allora......a che serve l'antenna?"

   L'unico modo possibile di spiegare o interpretare l'antenna è quindi questo: 
   L'antenna è un generatore di corrente continua e la sua tensione è prodotta dalla differenza di potenziale determinata dalla sua distanza con il suolo.
http://www.fisicamente.net/FISICA_1/index-1830.pdf

   Il professore secchione dirà subito "...ma allora dove non c'è aria elettrizzata, ad esempio nello spazio come può funzionare un'antenna?".

   Se rimettiamo la capacità C2 al suo posto l'antenna diventerà un perfetto generatore che impiega le cariche elettrostatiche dell'aria per produrre una tensione continua che alimenterà e appunto consentirà all'oscillatore di innescarsi e poi di funzionare.


   
    Il processo è il seguente:
      1) Inizialmente il condensatore è scarico
      2) L'aria che ha una differenza di potenziale con la terra carica il condensatore
      3) Ad ogni variazione di carica del condensatore circola un corrente dall'oscillatore verso terra.
      4) A causa della corrente l'oscillatore s'innesca ed inizia ad oscillare.

   L'oscillazione genera di conseguenza una tensione variabile che polarizza l'antenna la quale da (presunto) ricevente diventa "trasmittente".
Quando l'antenna si polarizza l'Universo risponde e la sua risposta si traduce in una corrente che si somma a quella in circolazione nell'oscillatore.
In altre parole nell'oscillatore circola una corrente (magnetica) che produce tensioni maggiori e che se (e quando) superano la soglia del diodo sono misurabili con un voltmetro.

Alla domanda: "che cosa è un'antenna ricevente?" la risposta quindi è: "Un trasmettitore di onde pulite".

   Nell'esempio che è stato qui usato per descrivere il principio si è preferito il caso di un'antenna aria-terra-massa perchè essa poteva meglio aiutare la comprensione del fenomeno.
In realtà indipendentemente dal tipo di antenna avviene sempre che per induzione o altre cause meccaniche si produce in primis quella tensione che poi innesca l'oscillatore.

   Da quanto appena descritto risulterà abbastanza semplice immaginare e poi costruire dispositivi in grado di produrre energia gratuita prelevandola dalle varie frequenze che sono disponibili nell'Universo.
   Per convertire le frequenze in potenza utilizzabile è opportuno che sia libera e quindi non usata da nessun trasmettitore una certa banda di frequenze.
   Se si desiderano fare degli esperimenti è comunque possibile utilizzare anche i ricevitori attualmente disponibili e in commercio con l'ovvia avvertenza di sintonizzarsi su una frequenza proveniente dall'Universo.
Queste speciali frequenze si riconoscono dall'audio per i forti rumori intermittenti e a scatto la cui intensità di segnale copre la ricezione ordinaria e le altre frequenze vicine.
Gli scatti sono prodotti dalle onde Portanti che hanno frequenza frazionaria di quella base, le Portanti sono anche indice di notevoli quantità di energia disponibile.
Tipica frequenza proveniente dall'universo
Movie

   Il prof Bianco, bianco in volto dice:
   <Guardi che a casa mia io ascolto la radio spesso e volentieri, le assicuro che funziona.>
   Dopo un colpetto di tosse continua così:
   <Il fatto che io ascolto la radio non solo ha testimonianze ma ho anche pubblicato diverse relazioni in riviste internazionali fra le quali "Naturs end fisik">
  
   Quando il circuito (pseudo ricevente) oscilla alla frequenza per cui è stato predisposto tramite l'antenna emette energia nello spazio e l'Universo interviene per apportare equilibrio e quindi aggiunge (si forma) una corrente nel circuito dell'oscillatore stesso.

Attenzione importante  
   L'Universo non può compensare due frequenze identiche che sono presenti in uno spazio delimitato e di conseguenza combina i due segnali.
Il risultato sarà che nel circuito oscillante del ricevitore non circolerà una corrente che ha lo stesso andamento dell'oscillatore locale ma una corrente che è la somma risultante dei due oscillatori, cioè quello del trasmettitore (che è distante) e quello del ricevitore.

   Prima di continuare si evidenzia che a conforto della teoria appena espressa il fatto ben noto e sperimentato che contrariamente a quanto afferma la fisica ordinaria è impossibile sommare onde elettromagnetiche che hanno frequenze diverse.
http://it.wikipedia.org/wiki/Interferenza_(fisica)

   Quindi è possibile sommare solo due onde con frequenze uguali (coerenti)
   Le onde "coerenti" tuttavia presentano un caso particolare che è di grande interesse per la produzione di free energy.
   Se si pongono a distanza sufficiente breve due generatori di onde con frequenza uguale e si rilevano tramite un ricevitore anch'esso posto nelle vicinanze si ottengono una serie di fenomeni speciali.
   In questo caso infatti è possibile ottenere onde pseudo stazionarie che contengono più energia di quella necessaria per la loro generazione.
Questa energia che è già nota ma non spiegata è la causa che a volte distrugge i trasmettitori professionali di potenza
http://www.microst.it/tutorial/antenne_tx_5.htm

   Quando due generatori producono frequenze che hanno corrispondenze armoniche e sono abbastanza vicine l'Universo interviene in modo insolito creando speciali onde per attuare la compensazione.
   Se le due onde sono uguali o molto simili l'Universo produce una sola onda per controllare le due onde, questo è il caso della risonanza che è stato descritto sopra.
L'argomento è stato anche trattato del paragrafo "Interazione" dove si cita come esempio la sperimentazione sui volani.
   Se le due onde sono leggermente diverse oppure hanno armoniche fra loro coerenti l'Universo crea tre onde di compensazione, questa terza onda aggiuntiva nel nostro testo è chiamata "Terza Forza".
   Per comprendere il meccanismo di formazione e gli effetti di questa forza ci si può riferire agli studi del compositore musicale Giuseppe Tartini scopritore dell'effetto "Terzo suono".
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Tartini
http://it.wikipedia.org/wiki/Terzo_suono_di_Tartini

   La leggenda di questo musicista però va ben oltre la sua fama di compositore e si dice che fosse immortale e che padroneggiava la magia.
Le leggende sono leggende e quindi come si dice "Lasciano il tempo che trovano" ma nel caso di Tartini che ha fatto un'imponente sperimentazione non si possono escludere l'apparizione di fenomenologie che sono classificabili impropriamente come "Psicocinetiche".
Infatti sia la levitazione di piccoli oggetti sia altri eventi sono proprio legati al terzo suono.  
http://www.yeuanhvan.com/science/914-acoustic-levitation

Levitazione acustica vari esempi Movie

..... e altri effetti
http://people.ccmr.cornell.edu/~jcdavis/publicationPDF/Nature_396_554.pdf

   Gli effetti del Terzo suono sono stati studiati non solo da filosofi ma anche da una serie i scrittori saggisti che hanno elaborato diverse teorie, citiamo come esempio Richard Merrick e il suo monumentale lavoro sulle interferenze sonore (Interference 2011).
http://interferencetheory.com/files/Interference.pdf

   La "terza forza" nei suoi principi è sempre identica ma il suo modo di operare è diverso in funzione della sua frequenza; per il suono valgono alcune regole e in altri casi altre regole.

   La costante invece è il modo con il quale l'Universo cerca di ripristinare il suo equilibrio.
Quando le frequenze sono uguali l'Universo genera una sola onda con la quale controlla l'insieme degli elementi perturbanti mentre se le sorgenti sono fra loro leggermente diverse e la loro differenza in frequenza è compresa in un determinato intervallo l'Universo crea un'onda per ogni elemento più una Superonda con la quale controlla tutti gli elementi.
   La "Superonda" è appunto la "Terza Forza".

   La Terza Forza non si crea solo in presenza di onde ma si crea anche con il solo ausilio dei Gradienti di qualsiasi Classe e origine.
   In questo caso la persistenza della Forza non è legata all'intero ciclo di vita di un Gradiente ma ad uno o più periodi nei quali si hanno le condizioni per la sua generazione.
Questi flash di energia che a volte appaiono improvvisamente sono studiati e catalogati da una nuova scienza piuttosto esoterica "Orgone" la quale però non è ancora riuscita a creare un base teorica credibile.
http://it.wikipedia.org/wiki/Orgone

Fare click qui per avere altre informazioni sulla "Terza Forza" nella parte che è descritta in un altro nostro capitolo.

   Per intercettare e usare la Terza Forza come integratore di energia è indispensabile utilizzare almeno un dispositivo in grado di risuonare alla frequenza fondamentale e altri risonatori per le armoniche più importanti.

   Nel caso di generatori di frequenze elettromagnetiche si deve tener conto che la terza forza è un onda creata dall'Universo per cui essa ha solo la componente magnetica e di conseguenza non può produrre alcun lavoro utile. Per utilizzare questa forza il risuonatore deve quindi essere fondamentalmente un generatore di sola tensione ma avere le dimensioni dei suoi conduttori interni adeguati alla potenza da gestire.
   Il risonatore elettromagnetico deve essere immaginato come funzionante a due stadi, nel primo stadio funziona come un'antenna e quindi come elemento attivo mentre nel secondo stadio, dopo l'aggancio in frequenza, come elemento risonatore passivo.

   I due generatori devono essere posizionati abbastanza vicini fra loro se si tratta di onde radio oppure su uno stesso supporto come nel caso di un trasformatore doppio.
Per un esempio si veda la pagina seguente al capitolo: The transformer of Thane Heins ma nella stessa pagina si trovano molti esempi dell'uso di queste simmetrie.
http://www.free-energy-info.co.uk/Chapter3.pdf

   L'area di aggancio è generalmente posta esattamente al centro dei due generatori per cui in questa zona si devono fare le ricerche per la sua individuazione tenendo conto, in questo specifico caso illustrato dal film, delle regole classiche in uso in radiotecnica.

Radio interferenza
Movie


   Uno studente chiede: "Ho capito tutto, grazie.... ma non riesco a collegare quanto fin qui spiegato con la risonanza che è il titolo di questo capitolo, ad esempio di due Diapason".

   La risonanza è un effetto di estrema importanza con il quale è possibile realizzabile qualsiasi cosa.
   Il principio in se diventa semplice da comprendere quando si usano i concetti di materia e atomo e delle onde come descritto in questo e nei capitoli precedenti.
   Se si desidera usare la risonanza la prima regola da conoscere è che il fenomeno si innesca solo se il corpo ricevente non si comporta come elemento passivo ma come elemento attivo.
   In altre parole il corpo ricevente deve prime emettere una frequenza in modo che l'Universo risponda e lo sincronizzi inglobandolo in un'onda già esistente. Dopo la sincronizzazione il corpo ricevente sarà tutto uno con la sorgente e le azioni di uno si rifletteranno anche sull'altro.
   Nel film linkato qui sotto è possibile vedere come un campo elettromagnetico pulsante alla stessa frequenza di risonanza di una sfera agisce sulla sfera anche a distanza notevole.
   Risonanza su una sfera
Movie
   Quando si percuote un diapason l'aria partecipa al processo in due modi, inizialmente colpisce (spinge) il diapason vicini e poi diventa l'elemento di comunicazione per lo scambio di energie e la sincronizzazione dei movimenti vibratori.
   Diapason Movie

   Quando si parla di frequenza di risonanza in genere si commette un grave errore.
   La frequenza di risonanza non è mai costituita da una sola frequenza ma da un'insieme di frequenze o onde che sono composte con la modalità descritta nella sezione "Onde portanti" di questo stesso documento.
   Conoscendo la sequenza di onde che avvolgono l'oggetto è quindi possibile creare un onda clone sulla quale interagire per ottenere azioni sull'oggetto stesso.
   Usando un'onda clone si possono ottenere effetti che sono molto più importanti di quelli meccanici vibratori generati da una sola onda, ad esempio sarà possibile annichilire totalmente o parzialmente un oggetto e ricreare lo stesso oggetto in un'altro luogo, ecc.

   Ci sono elementi molto diffusi fra i liquidi e fra i gas che consentono di replicare in modo semplice una struttura in un altro luogo.
Questa sperimentazione è gia sufficientemente avanzata anche se attualmente gli sperimentatori non avendo letto il nostro documento e di conseguenza non conoscendo i Gradienti non sono in grado di comprendere il reale principio su cui si basa il fenomeno nella sua interezza.
   L'acqua ad esempio è in grado di riflettere l'impronta olografica del suo contenuto in un altro contenitore che è posto vicino.
   La trasmissione di questo segnale è magnetica (non elettromagnetica) e s'instaura quando i due recipienti sono posti in vibrazione sincrona. La risposta alla vibrazione inoltre deve essere leggermente diversa per ogni contenitore in modo da innescare il processo della "Terza Forza".  
   Clonare con l'acqua Movie

   Se si desidera dunque sfruttare l'energia offerta dalla Terza Forza e le varie proprietà della risonanza si deve semplicemente ricordare che l'universo non è in grado di gestire corpi o onde che sono fra loro molto simili e quindi dovrete agire di conseguenza.
   In altre parole l'Universo vorrebbe che ogni cosa possegga la sua unicità e partecipi all'armonia perchè se lo contraddite e preferite i gemelli lui s'incazza e vi sbatte un secchio di Watt e altre cose sulla zucca.

   Il suono del campanello riporta tutto all'ordine, gli allievi si preparano a lasciare la scuola ma uno di essi, dopo aver salutato con molto rispetto gli insegnanti mentre si appresta a sorpassare la porta invece di procedere improvvisamente si ferma...... poi, con un urlo potente che risuona grida: "MINK**".

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