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INDICE
>>
INTRODUZIONE
>>
IL NIHILO (I° parte, definizione
generica)
>>
L'Atomo
(I° parte, definizione
generica)
>>
IL Tempo (I° parte,
definizione generica)
>>
IL NIHILO (II° parte,
similitudini)
>>
Gli Assi Universali
Tempo Unitario
>>
Gradiente Gravitazionale
>>
Le Onde (I° Parte, Riempimento e
Pulsazione)
Conservazione dell'Energia
Inerzia
NIHILO Vs ETERE
Motore elettrico
Impulso singolo
>>
IL Tempo (II° parte,
gli effetti)
>>
L'Atomo (II° parte,
La Materia)
>>
Le Onde (II° Parte,
Analisi delle onde)
Work in progress
----------------------------------
---------------------------continua
INTRODUZIONE
Gli esperimenti e le speculazioni filosofiche che hanno portato all'idea di
Gradiente e Onda portante hanno avuto come normale conseguenza la scoperta che
l'Atomo è molto diverso da come descritto attualmente dalla fisica.
Il nuovo concetto di Atomo però a sua volta è stato lo stimolo per
un analisi più profonda anche su altre teorie che sembravano
già chiare e definite dalla fisica classica e così la Forza di
Gravità, l'Etere, l'Energia e il sistema Universo sono stati sottoposti a
verifiche.
Nella prima edizione di questo documento si è parlato
prevalentemente di Gradiente e delle Onde portanti facendo solo
brevi accenni per gli altri aspetti della scienza ma ora, seppur in
sintesi, si esporranno quelle concezioni che a nostro avviso sono
fondamentali e tali da generare una maggior comprensione su ciò che
ci circonda e allargare gli orizzonti del pensare umano.
Le nuove teorie che saranno nel seguito esposte implicano una
relazione univoca e diretta fra una tesi e l'altra, in altre parole
e ad esempio non sarà possibile comprendere l'Atomo se non si
conosce come è costituito e come funziona il sistema Universo e allo
stesso modo non è possibile assimilare il concetto di Universo se
non si conosce l'Atomo.
Per questa ragione esporremo i concetti in modo graduale
presentando, interrompendo per continuare poi ancora sull'argomento
precedente e così via in modo da creare una concatenazione logica
fra le varie informazioni.
Inizieremo quindi con una prima sintetica definizione di "NIHILO"
per riprendere lo stesso argomento e approfondirlo in seguito in varie
tappe e con lo stesso identico metodo saranno descritti tutti gli altri
argomenti di cui parleremo.
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IL NIHILO (I° parte, definizione
generica)
L'Universo può essere suddiviso in due parti, 1) La materia, 2)
tutto il resto.
La Materia è quella parte di Universo che percepiamo e con la quale
possiamo interagire.
Tutto il resto è quella parte di Universo con la quale possiamo
interagire ma non percepire.
"NIHILO" è la parola che useremo per definire appunto "tutto il
resto".
Il NIHILO anche se non percepito dai nostri sensi o strumenti è
l'elemento fondamentale che non solo governa ma è anche origine e
costituzione del tutto in altre parole è il substrato dal quale
scaturisce, agisce e poi scompare tutto ciò che consideriamo come
materia, energia e tempo.
Sia il NIHILO sia la materia sono costituiti da Atomi.
Gli Atomi del NIHILO sono uguali a quelli che
costituiscono la materia ma essi si trovano in uno stato particolare: Lo
stato "Zero" che sarà descritto nel seguito.
Il "NIHILO" può essere assimilato anche ad un super fluido
costituito da particelle elementari (Atomi zero) che hanno dimensione finita e
costante.
Il NIHILO può anche essere inteso come Etere
tradizionale perchè è simile in certi aspetti ma esso a differenza
dell'Etere non il semplice elemento veicolante dell'energia ma è anche
il responsabile di ogni azione-reazione che percepiamo.
Nelle versioni prendenti di questo documento la parola
NIHILO era definita con il termine "Universo" ma poi per varie ragioni
abbiamo preferito cambiare ed usare un altro nome in modo da non
generare confusioni con la parola "Universo" che è d'uso troppo comune e
anche il concetto di Onda è stato rivisto e sono state aggiunte due
nuove proprietà identificative che sono "riempimento" e "pulsazione".
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L'Atomo (I° Parte, definizione generica)
L'Atomo è l'elemento
più piccolo che costituisce tutto ciò che esiste nell'Universo.
La forma dell'Atomo nel suo stato normale è cubica (con tutti i lati
uguali) ma la forma è variabile e dipende dalle
sollecitazioni locali.
La variabilità della forma è comparabile con quella di un corpo
elastico (come una gomma) quando sottoposto a forze di varia direzione e natura.
La forma dell'Atomo che noi
e gli strumenti possiamo percepire è però diversa da quella reale, in
genere gli angoli del cubo li vediamo arrotondati per cui la forma ci
appare simile ad uno sferoide e anche il volume lo interpretiamo
erroneamente.
La distorsione percepita è causata dalla differenza fra il
Tempo dell'Atomo in esame e il Tempo dell'osservatore.
L'Atomo non ha elettroni,
protoni, o altro ed è sempre lo stesso (uguale) per tutto ciò che esiste
sia nell'ambito del percepibile sia nel non percepibile.
Ad esempio un Atomo di Ferro è uguale ad un Atomo di Idrogeno, la
differenza fra questi i tipi di Materia è l'angolo (inclinazione)
rispetto agli Assi Universali. Questo concetto sarà ampliato in seguito.
La Materia che noi percepiamo è un insieme di Atomi organizzato in
modo da caratterizzarla e renderla distinguibile da altra Materia.
S'immagini ad esempio un cristallo e la sua formazione ripetuta per
tutto il suo volume.
La materia comunque non è mai isolata perché essa è un continuo con
altra Materia anche se non percepita.
In altre parole non esistono spazi vuoti nell'Universo e nemmeno
esistono spazi fra gli Atomi, il tutto quindi è unito e sempre
comunicante e interagente.
L'Atomo è costituito (fatto) di Tempo e nell'Atomo sono
sempre presenti contemporaneamente un Tempo negativo e il corrispondente
positivo.
Il Tempo di un Atomo può essere modificato o influenzato da cause
esterne e queste modificazioni alterano lo stato della Materia.
Ad esempio l'acqua quando è ghiaccio ha un tempo mentre quando è
calda ha un tempo diverso.
La modifica del Tempo di un Atomo però ha solo la capacità di
alterare lo stato della Materia e non la Materia nella sua Essenza.
Ad esempio un modifica temporale non può trasmutare il Ferro in
Rame mentre per ottenere delle trasmutazioni è necessario agire
sull'Angolo dell'Atomo.
Da quanto finora esposto è
possibile estrapolare due proprietà dell'Atomo che sono:
1) Deformabilità dovuta alla sua elasticità
2) Alterazione del suo specifico Tempo (quando è Materia) che comporta
un cambiamento del suo stato.
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IL Tempo (I° parte, definizione
generica)
Descriveremo ora il "Tempo" e le sue principali
caratteristiche.
Prima di iniziare si farà un enunciato che sarà spiegato nel
seguito, e cioè:
"Il tempo è una caratteristica identificativa della Materia".
Se lo preferite potete anche immaginare che il Tempo è un'unità di misura della
Materia comparabile ad altre unità di misura come il "metro",
il "chilogrammo", ecc.
A differenza delle Unità di misura che ci sono famigliari e che
usano un solo parametetro (come: litro, chilogrammo, ecc.) il Tempo
è un contenitore che racchiude tutte le informazioni inerenti la
Materia.
Ad esempio tramite la misura "Tempo" è possibile conoscere lo stato
di moto, la direzione, la Massa, e altre cose inerenti l'oggetto in
analisi.
Il Tempo normalmente è
associato al concetto di movimento di un corpo mentre nella realtà
il Tempo è associabile a molti altri parametri e per citarne alcuni :
La forma, la massa, l'energia, ecc.
Ad esempio la quantità di
calore contenuta nella Materia è misurabile attraversa il rapporto
fra la Forma iniziale e quella a corpo caldo. L'esempio è solo un
modo semplificato per creare un'immagine di come funziona il Tempo.
In altre parole un corpo modifica il suo Tempo in funzione della temperatura
per cui il Tempo è anche un indicatore della temperatura e
conseguentemente dello stato energetico.
Come detto all'inizio il Tempo è un'unità di misura ma essa risulta
precisa solo se il Tempo dell'osservatore è invariabile o
unitario.
Nel nostro caso di esseri costituiti di Materia il Tempo è un'unità
di misura relativa per cui è difficilmente utilizzabile e
affidabile.
L'affidabilità della misura però è poco importante per noi (esseri
umani) mentre è assolutamente fondamentale comprendere i concetti
legati al Tempo.
La comprensione della fenomenologia legata al
Tempo ci consentirà di capire in maniera corretta e coerente ciò che
avviene intorno a noi e quindi di riscrivere gran parte delle leggi
della Fisica che ci sono note.
Prima di continuare la lettura di questo capitolo è assolutamente necessario vedere, analizzare e
interiorizzare l'esperimento delle "Palline" in modo da avere un
primo contatto concreto per verificare come la nostra percezione varia in funzione
del Tempo.
Fare click qui: "Esperimento palline".
Ci piace riportare qui anche un articolo di
Angioletta Corradini pubblicato sulla rivista Sapere del luglio
1972 che a nostro avviso rappresenta storicamente il primo esempio
di un'analisi razionale intorno al concetto del Tempo.
Fare click sull'immagine qui sotto per leggere l'articolo
Il documento è stato
gentilmente offerto dal ricercatore indipendente
Renato Palmieri.
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IL NIHILO (II° parte,
similitudini)
Ritorniamo ora alla definizione di "NIHILO" che sarà impiegata in tutta questa relazione
e che indica, come già detto, il substrato dal quale scaturisce, agisce e poi scompare
tutto ciò che consideriamo come materia, energia e tempo.
Il
nostro Universo può essere paragonato ad una enorme vasca che
contiene un fluido che per comodità (frequentemente) chiameremo
Acqua.
In questo fluido
tutte le cose esistono e vivono il loro
periodo di esistenza così come gli oggetti e le creature del mare.
Sia l'acqua sia le pareti di contenimento della vasca sono però in
realtà formate da uno stesso materiale e cioè il NIHILO.
Il NIHILO, che per gli esempi e le similitudini che faremo nel
seguito sarà considerato come un Super Fluido in realtà non è perfetto, i suoi difetti oltre a caratterizzare le sue
proprietà dinamiche ci consentono di impiegare questo elemento in
varie applicazioni tecniche.
In attesa del completamento e il riordino di questo documento vi
consigliamo di leggere l'appendice: "Note
esplicative" nella quale sono descritte alcune proprietà e
alcuni difetti del NIHILO.
Se consideriamo il nostro
universo come un Vasca piena di un fluido (oppure semplice acqua)
per analogia potremo facilmente comprendere il suo meccanismo
d'azione.
Iniziamo subito con un esempio.
Se infilate un dito nell'acqua (ovviamente) farete un buco nel
liquido, il buco però sarà solo temporaneo perché appena toglierete
il dito il buco scomparirà.
Quando create il buco in realtà alterate l'equilibrio del sistema
liquido-vasca e quando invece togliete il dito il sistema si
riporterà rapidamente al suo naturale equilibrio.
L'Universo con il suo fluido "NIHILO"
reagisce esattamente come
l'acqua (di cui sopra) e farà
tutto ciò che è possibile per ripristinare l'equilibrio iniziale
(precedente). In definitiva vale la nota legge: "Ad ogni azione
corrisponde una reazione uguale e contraria".
Il
NIHILO fondamentalmente
è dunque l'elemento agente che tende a mantenere in equilibrio il
sistema Universo e che reagisce ad ogni vostra azione con una
reazione speculare e contraria.
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Gli Assi Universali
Gli Assi Universali sono probabilmente la cosa più importante
riportata in questo capitolo e gentilmente vi chiediamo di mettere
il massimo della vostra attenzione su questo argomento.
Il nostro Universo, come detto in precedenza, può essere assimilato
ad un enorme contenitore con all'interno un fluido; se è un
contenitore evidentemente esso ha tre dimensioni e quindi un volume
ed ogni suo punto risulterà identificabile da tre coordinate.
L'Universo quindi possiede degli Assi che consentono di dare
una solidità compiuta e reale al suo insieme.
Questi Assi sono appunto gli "Assi Universali".
Tutto ciò che esiste nel
nostro Universo è vincolato a questi Assi che possiamo quindi
considerare come un riferimento stabile, direzionato, non relativo e con
Tempo Unitario.
Per maggiore precisione
gli Assi Universali non sono semplici linee ma sono dei Vettori
diversi fra loro che identificano un spazio (volume) vettoriale.
Tempo Unitario
Il termine "Tempo Unitario" indica
che nell'Universo il
tempo è uguale per ogni superficie completa del suo gradiente
gravitazionale.
Per comprendere il concetto s'immagini una vasca piena d'acqua, ogni strato (nel disegno sotto L1,
L2, ecc.) ha tempo uguale (identico) per tutta l'estensione della
superficie dello strato in esame.
In definitiva L1, L2, ecc. rappresentano differenti pressioni sia in una
vasca d'acqua sia nell'Universo stesso.
Queste pressioni diverse sono appunto il gradiente di pressione che è in
relazione con la profondità.
Per dire la stessa cosa in altro modo: l'Universo ha tempo uguale per
tutta la superficie di ogni livello ma il tempo cambia in funzione della
profondità per cui L1 e L2 non hanno tempi uguali ma diversi.
Ogni livello ha dimensioni enormi per cui dal nostro punto di
vista (esseri viventi) possiamo anche semplificare e dire che il tempo del
NIHILO ci appare come se fosse uguale in tutte le direzioni.
Il concetto però è importante e non deve essere dimenticato perché ci
consente di comprendere molti meccanismi e comportamenti che la fisica
ordinaria non riesce a spiegare.
Ad esempio un corpo in rotazione è in realtà un'imitazione, seppur in piccolo,
dell'intero Universo e la teoria dei Gradienti si occupa proprio di
questa cosa.
Per continuare
La materia dispone egualmente di assi propri ma gli assi
sono relativi e le loro coordinate dipendono dalla velocità e quindi dal
Tempo.
In definitiva e per avere un esempio figurato si può immaginare un
supporto solido tridimensionale (l'Universo) all'interno del quale
convive una serie infinita di volumi tridimensionali che sono appunto quelli
della Materia.
In altre parole ogni oggetto ha un suo specifico riferimento che è
relativo agli altri oggetti esistenti e poi agli Assi Universali.
Gli Assi della Materia sono dunque variabili e relativi così come è variabile
e relativa la percezione del volume, della Forma e della posizione spaziale della
Materia stessa.
L'argomento Assi dell'Universo (axis mundi) fa parte di una cultura
remota che poi per qualche ragione è stata raccolta e inglobata in
quasi tutte le religioni del mondo.
Nelle religioni questi Assi normalmente hanno lo scopo di indicare la
direzione della potenza e della salvezza ma anche una direzione
preferenziale dove rivolgersi per pregare con più efficacia e quindi
ottenere favori e maggiore attenzione divina.
http://it.wikipedia.org/wiki/Axis_Mundi
Nell'immagine qui sotto una rappresentazione dall'antico Egitto.
Nell'immagine si vede un
dispositivo tubolare che probabilmente è sistemato con un
allineamento particolare.
L'insieme fa pensare ad un specie
di Gru con la quale sollevare qualche cosa. Si noti i piedi (quelli
più in alto) che sono in posizione di
appoggio per fare più forza nel tirare le corde con le mani.
Per chi desidera approfondire questo argomento ecco un link
http://altreligion.about.com/od/beliefsandcreeds/a/Axis-Mundi-In-Alternative-Religions.htm
In sintesi dunque Gli Assi Universali sono dei vettori che ci
indicano una posizione (coordinate) all'interno dell'Universo stesso
ma essi indicano anche la direzione delle forze che l'Universo usa
per mantenere entro certi limiti se stesso e la Materia.
Se si applicano delle forze che sono coerenti e contemporanee a questi
Assi è possibile creare, trasmutare o distruggere la Materia.
Per avere un'idea su ciò che intendiamo si legga il minuzioso
articolo puntato dal link qui sotto che narra di una interessante
storia.... che è anche tutta in stile italiano.
Link
O Sole mio
Ad esempio se si costruirà un trasmettitore di onde radio che
invece di impiegare una sola antenna ne impieghi tre e ciascuna
antenna sarà disposta con direttività coerente agli assi
"reali" del nostro Universo si potranno fare esperimenti
di grande interesse.
Non approfondiremo qui l'aspetto tecnico-costruttivo per l'impiego
degli Assi Universali nella tecnologia perché l'argomento esula dalla
nostra trattazione ma per chi lo desidera consigliamo di fare ricerche
con le parole "Delta Time Antenna" oppure "Tesla
Triangular", avvisiamo però che
(come sarà facile intuire) troverete anche una montagna di
buffonate e molta disinformazione intorno a questa idea.
La presenza e l'influenza
degli Assi Universali con le loro direzioni preferenziali d'azione è
tanto evidente da rimanere stupiti (a bocca aperta) nello scoprire
che nessun ricercatore moderno si è accorto di questa cosa.
Se semplicemente osserviamo il creato, le stelle e l'apparato
trionfante che ci circonda noteremo che tutto l'ambaradan ha un
senso e una distribuzione riconducibile ad una logica che è
individuabile facilmente se si usa come riferimento il concetto
degli "Assi Reali".
Molto interessante ad esempio questa ricerca:
http://www.altrogiornale.org/print.php?news.8567
Senza però andare lontano
e con l'ausilio di una modesta strumentazione è possibile
verificare il diverso comportamento della luce o delle onde
elettromagnetiche quando si cambia la direzione.
Interferometro 1
Movie
Interferometro 2
Movie
Fabio Mosca è un altro ricercatore italiano che ha fatto milioni di
misure usando invece della luce due trasmettitori in radiofrequenza.
Questo è il suo canale di Youtube dove ci sono decine e decine di
video che mostrano il suo lavoro e i risultati.
http://www.youtube.com/user/maxwellianoful?feature=watch
I vari fenomeni anomali
inerenti le differenti reazioni in funzione della direzione sono
noti (e da anni) alla scienza ufficiale ma nessuno ha
correlato l'enorme massa di dati disponibile o ricercato le connessioni logiche
in modo da individuarne l'origine e la causa
Tutte le informazioni senza distinguerle o ripartirle per le loro
specifiche caratteristiche sono state semplicemente riunite in
una parola: "Anisotropia"
e quindi l'argomento è stato chiuso senza valutare la grande
importanza di questa "cosa" che ci consente il controllo di
tutto ciò che esiste.
http://it.wikipedia.org/wiki/Anisotropia
Si veda anche questo dettagliato documento nel quale sono riportati
una serie di fatti che indicano non solo la presenza di un elemento
"direttore"
ma anche la relatività delle nostre misure.
http://it.wikipedia.org/wiki/Radiazione_cosmica_di_fondo
Gli Assi Universali mostrano ancora
una volta come l'uomo moderno ritiene che nel passato vivessero solo
degli ignoranti e rincoglioniti e che tutta la sapienza appartine
solo a questa epoca.
Scartare ciò che proviene dal nostro passato corrisponde ad un
suicidio ma allo stesso modo può essere molto pericoloso non fare un
bilancio preventivo fra le conseguenze positive e negative sull'uso
diffuso di una tecnologia.
In passato la scienza era nota solo ad una cerchia ristretta di
persone che usavano queste conoscenze solo e quando strettamente
necessario.
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Gradiente Gravitazionale
Continuando a paragonare il nostro Universo ad una vasca contenente
acqua ora possiamo chiederci se anche l'Universo ha un suo proprio
Gradiente Gravitazionale.
Per Gradiente Gravitazionale "qui" s'intende l'aumento della pressione di
un liquido in funzione della sua profondità.
http://www.crestsnc.it/divulgazione/media/idropdf/testo03.pdf
Il concetto del quale ora parleremo è elementare ma poichè esso
riguarda esclusivamente l'Universo e non la nostra esperienza le
analogie che useremo come esempio non saranno esaustive per cui è
richiesto un intervento della vostra logica e pazienza.
Quando si crea della
Materia, la Materia ha un volume maggiore e di conseguenza la
Materia crea una pressione che si propaga nell'Universo.
In altre parole l'Atomo base dell'Universo (Atomo zero) quando si
aggrega per creare la Materia occupa un volume maggiore di quello
iniziale.
Questa variazione di volume è possibile per il fatto che gli Atomi
sono dotati di elasticità.
Quanto esposto è
facilmente dimostrabile dall'espansione dell'Universo e dalla sua
crescente velocità. Se avete voglia di leggere qualche
"strufugliata" ecco un link.
http://it.wikipedia.org/wiki/Universo_in_accelerazione
Ovviamente quanto
appena detto è facilmente comprensibile da tutti, ma da qui in
avanti cominciano i problemi concettuali che abbiamo
anticipato perché quando si parla di un Volume non si associa questa
misura alla relatività e al Tempo.
L'errore è molto comune ed è diffuso in tutti i fenomeni che
in qualche modo siamo abituati a considerare come "Statici",
ad
esempio una Tensione elettrica, una Pressione, una Temperatura,
un'Altezza, ecc.
ATTENZIONE
Quanto si riporterà qui nel seguito è di
fondamentale importanza e l'esempio che citeremo dimostrerà la non
esistenza di elettroni, di fenomeni ionici e "dulcis in fundo" si
comprenderà meglio come la corrente elettrica è il risultato
dell'azione di riequilibrio temporale.
Nessuno
penserebbe di creare una Pila elettrica usando due metalli identici
che sono immersi
in acqua distillata.
Ciò che ingarbuglia il nostro pensiero e la nostra creatività
è una cultura scientifica che oltre ad essere sbagliata è
letteralmente imposta.
Quando si congiungono due Corpi
che hanno Tempo diverso tramite un adatto connettore si ha la
produzione di una corrente elettrica.
Se si congiungono due "pressioni" diverse si ottiene ancora
energia elettrica perché due pressioni corrispondono a due Tempi
diversi.
Non ci credete?
Dal disegno qui
sotto si evince come è fatta codesta strana pila che usa metalli
uguali in acqua distillata.
La pressione P2 è maggiore della pressione P1 e ciò è dovuto
alla pressione idrostatica per cui (di conseguenza) fra il primo
metallo (in alto) e quello in basso esiste una differenza di
potenziale, insomma una tensione elettrica.
Un pila di questo tipo per essere utilizzabile e produrre
tensioni visibili deve avere una notevole altezza, ma...... per
fortuna esiste uno metodo assai geniale (o più metodi) con il quale
è possibile aumentare la pressione solo in basso e in modo
localizzato.
Come?
Semplicemente accostando ad un terminale un materiale
idrorepellente.
Il materiale idrorepellente incrementerà la pressione dell'acqua nei
dintorni di un terminale della pila aumentando in modo notevole la
pressione locale e quindi la tensione elettrica risultante.
Leggete qui (in
italiano) dove si discute di come fare questa cosa.
http://www.energeticambiente.it/sistemi-per-auto-idrogeno-acqua/14735169-esperimento-zero.html
Qui troverete invece
la descrizione di due progetti completi con i risultati e vari
dettagli costruttivi
Esperimento Pila N1
Esperimento Pila N2
Peccato che le teorie proposte nei documenti sopra sono molto
distanti dalla realtà.
Se il rapporto "tensione= pressione = differenza temporale"
appena esposto è stato compreso sarà facile per voi comprendere
anche il funzionamento di altri dispositivi come ad esempio la "pila
a concentrazione".
http://it.wikipedia.org/wiki/Pila_a_concentrazione
Si è introdotto il
concetto tempo-tensione-elettricità per allargare il nostro discorso
e portare al suo limite i valori.
Abbiamo visto che la tensione è tanto maggiore quanto è maggiore la
differenza di pressione (differenza temporale) per cui possiamo
immaginare che la massima tensione ottenibile è quella fra il Tempo
massimo e il Tempo minimo.
Il Tempo massimo e minimo però non sono due entità separabili ma
il valore massimo corrisponde sempre al valore minimo. In altre
parole non possiamo avere un tempo +10 e un tempo -2 ma possiamo
solo avere +10 e -10 oppure +2 e -2.
Il valore negativo che useremo (a volte) per comodità in
questo documento non corrisponde al concetto algebrico di negativo
ma alla specularità fra due cose.
Se immaginiamo un Atomo composto da due tempi uno sarà il
tempo positivo e l'altro sarà semplicemente il corrispettivo
speculare del primo; quindi non "negativo" ma un'altra realtà che è
opposta (rovesciata) rispetto all'altra.
L'Atomo dunque è
composto da due tempi diversi che convivono (a modo loro) per uno
stesso scopo.
Possiamo anche immaginare che l'Atomo è simile agli esseri
viventi che come noto sono fatti di due parti speculari congiunte
tramite un'area di contatto.
Nell'Universo avviene la stessa cosa e la legge della
"dualità" è valida ovunque.
L'Universo stesso è
composto da due parti esattamente come l'Atomo e quindi, se siamo
stati chiari, dovrebbe anche essere chiara la ragione (l'esistenza)
di un Gradiente Gravitazionale.
In un Atomo, nell'Universo oppure fra due punti qualsiasi
l'intensità della differenza Temporale è sempre una funzione della
distanza per cui fra i due estremi più lontani esisterà appunto la
massima differenza temporale. Tutti i valori intermedi andranno via
via diminuendo tanto più ci si avvicinerà al centro.
In conclusione se è vero che una differenza di pressione
indica una differenza temporale sarà ovviamente vero anche il
contrario e cioè una differenza Temporale provoca una pressione.
A questo punto dovrebbe essere evidente anche la ragione per la
quale la creazione della Materia implica un aumento di pressione
nell'Universo. La Materia infatti rispetto al punto dell'Universo
nel quale essa nasce (incomincia ad esistere) ha un tempo notevolmente variabile e
maggiore rispetto al quello Unitario del Gradiente Gravitazionale.
Per riassumere si
può affermare che il Gradiente Gravitazionale è l'elemento di legame
che consente all'Universo e a tutta la materia esistente di
aggregarsi in forme stabili e di mantenere coerenza con lo spazio e
il Tempo.
Il Gradiente nella sua azione può essere descritto tramite una terna
di Vettori che in accordo e tributo per le antiche teorie abbiamo
denominato Assi Universali.
Il Gradiente può anche essere assimilato all'azione della forza di
Gravità terrestre che mantiene e governa non solo la vita ma anche
la stessa struttura fisica del nostro pianeta.
Quando si pensa ad due
corpi speculari che sono congiunti in genere s'immagina che essi
siano perfettamente uguali e simmetrici.
Nella realtà i due elementi possono essere molto diversi e la loro
diversità è anche variabile nel tempo.
Per avere un'analogia che ci è famigliare si pensi ad una calamita.
In qualche modo la calamita rappresenta una copia (in piccolo)
dell'intero Universo perché essa è costituita da tanti piccoli
elementi con due polarità opposte ma che nell'insieme (unione)
generano un singolo corpo dotato di due sole polarità.
Le forze (pressioni) che sono distribuite all'interno del corpo
della calamita sono simili a quelle dell'Universo e ciò sono forze incrementali distribuite a gradiente. In altre parole una
calamita ha un suo specifico Gradiente Gravitazionale che produrrà
la massima pressione (meccanica) al centro e la massima polarità
(magnetica) fra i punti più lontani.
Come anticipato non vige una regola dell'eguaglianza fisica delle
due parti (polarità) perché come può avvenire con una calamita essa
infatti può
essere costruita con una parte con sagoma diversa dall'altra, allo stesso modo
la forma dell'Universo non è simmetrica ed inoltre è
variabile nel tempo.
Abbiamo usato la calamita per offrire un'immagine dell'Universo ma
fra la calamita e l'Universo esistono delle differenze concettuali
importanti.
L'Universo non è un corpo rigido come una Calamita ma la differenza
più importante è determinata dalle sue dimensioni. Le dimensioni
dell'Universo sono tali da poter considerare il suo insieme come un
fenomeno probabilistico perfetto dove tutti gli eventi sono quindi
possibili e prima o poi si realizzeranno.
La forma e la prevalenza di un polo sull'altro seguono le stesse
regole di una funzione casuale che si calcola tramite la
probabilità.
In generale l'errore medio (differenza fra un polo e l'altro) è la
radice quadrata della somma dei due valori opposti (assoluti) e in
particolare essendo due elementi (poli) valgono tutte le formule
del calcolo usato per il gioco Testa o Croce.
In altre parole sia la differenza di volume delle due forme sia la
prevalenza di una polarità sull'altra seguono le stesse regole di
una sequenza di gioco come in una partita a testa o croce di durata infinita.
I giocatori di testa e croce nel tempo saranno quindi a turno
vincenti e periodicamente in parità.
Un esempio, seppur in
piccolo, lo si può avere con l'osservazione della diversa
distribuzione della polarità magnetica della terra la quale, ogni
tanto s'inverte :-).
http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_geomagnetico
Questa non uniformità però non è
un difetto ma è un indicatore che l'Universo è (lui stesso) dotato
di qualche cosa di simile alla vita perché è in continuo cambiamento
e conseguentemente in evoluzione.
Il ribollire statistico delle due polarità è anche la causa della
produzione della Materia.
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Le Onde (I° Parte, Riempimento e
Pulsazione)
Nella scienza fisica il concetto di Onda esprime il mezzo (o
metodo) con il quale si trasferisce (muove) l'energia e poi si
definisce il concetto di "energia" come una "qualche cosa" o
sostanza che può avere diversi aspetti, essere trasformata o anche
essere conservata. Ad esempio parole come: energia potenziale, energia cinetica,
conservazione dell'energia ecc. sono molto comuni.
Le onde insomma sono un mezzo tramite il quale l'energia è trasmessa dal
"produttore" al "consumatore" e però (si aggiunge specificando) che
durante il percorso l'energia (in parte più o meno grande) si disperde
trasformandosi in vari sottoprodotti con qualità sempre più
scadente.
Ovviamente partendo da simili concetti e presupposti il risultato non poteva essere che quello che tutti conosciamo
e cioè una
grande confusione che non solo ostacola la comprensione e l'analisi dei
fenomeni ma che impedisce anche a noi di spiegare in modo lineare ed organico
una realtà che è più oggettiva.
L'Energia (secondo noi) può essere trasferita in due modi basilari (o loro
combinazione) che abbiamo definito con i termini "Riempimento" e
"Pulsazione".
Riempimento
La parola "Riempimento" indica che si riempie un volume che
prima era
vuoto.
Ad esempio se riempiamo una vasca tramite un rubinetto in realtà
trasferiremo della Materia (acqua) da un luogo imprecisato alla
vasca.
In questo caso le "onde" non partecipano in alcun modo al processo
di riempimento.
Avvertiamo che il termine "Vuoto" è stato usato per aiutare a creare
un'immagine del fenomeno ma che in realtà nell'Universo non esiste
alcun Vuoto.
Pulsazione
La parola "Pulsazione" ci ricorda un movimento ritmico e ripetuto.
La "Pulsazione" per inciso non e l'onda ma e la causa che genera
l'onda.
S'immagini di inserire e poi estrarre in maniera ritmica e continua
un cilindretto in una vasca con dell'acqua.
Intorno al cilindro si formeranno delle onde che si sposteranno
verso la periferia del recipiente.
Se sostituiamo la forma cilindrica con un'altra forma, ad esempio
un parallelepipedo non produrremo le classiche onde circolari ma
onde che pur essendo in sequenza saranno di forma quadra e ancora: se
useremo una lamina produrremo onde parallele con direzione
determinata, ecc.
Ondoscopio
Movie
In generale si può dunque affermare che un movimento ritmico (o
impulsivo) sia di tipo meccanico sia di tipo elettromagnetico può essere
la causa generatrice delle onde, in questo caso l'energia trasferita
sarà recuperabile tramite un'interruzione del movimento delle onde
(ostacolo) oppure tramite fenomeni induttivi o replicativi.
Aggiungiamo anche che la forma dell'onda e/o del suo fronte sono
dipendenti dalla forma e velocità del "Pulsore" e quindi non esiste una propagazione
o una forma standard dell'onda. Le onde quindi sono caratterizzabili
solo per la frequenza e per il ciclo che è composto da due semionde
opposte e speculari.
La separazione e quindi la distinzione
in due elementi base per il trasporto dell'energia ci consentirà di capire molte altre cose,
ad esempio potremo facilmente ridisegnare le attuali teorie sulla conservazione dell'energia, sull'inerzia,
sulla corrente elettrica, sulle modalità d'azione del NIHILO, ecc.
Conservazione dell'Energia
Iniziamo con un esempio figurato; s'immagini di lanciare un oggetto
nello Spazio cosmico.
L'oggetto (come ci hanno insegnato) continuerà a spostarsi con
velocità costante per l'eternità e non essendoci dissipazione per
attriti o altre cause esso (l'oggetto) conserverà la sua energia per
sempre.
Nella realtà la vicenda appena descritta ha una spiegazione molto
molto diversa.
Per comprendere che cosa succede realmente immaginate ora un oggetto
che si muove sopra un fluido, ad esempio una barca sul lago.
Quando la barca si sposta essa lascia dietro di se un vuoto (buco)
che l'acqua (poi) richiuderà molto rapidamente.
L'acqua dunque nell'azione di riempire (il buco) spinge
indirettamente (e involontariamente) la barca nella stessa direzione del moto.
Nello spazio avviene la stessa cosa ma con la differenza è che
al posto dell'acqua c'è un'altro fluido che noi abbiamo chiamato
appunto "NIHILO".
Non esiste quindi alcuna conservazione dell'energia ma è
semplicemente lo Spazio stesso (NIHILO) che rinnova continuamente la spinta.
In una vasca d'acqua reale e ordinaria le azioni di riequilibrio non sono molto diverse
da quelle che accadono nello Spazio e ad esempio
pochi sanno che nelle gare di nuoto è vietato rimanere immersi per
più di 15 metri. In alcune discipline come quella con lo stile: "dorso" la spinta iniziale che si imprime
con le gambe può essere fondamentale per la vincita della corsa
perché l'energia del "vuota-riempi" opera come un vero
motore.
http://www.nuotomania.it/nuototecnica6.html
Inerzia
Se sarà risultato chiaro quanto appena esposto sarà facile capire
che cosa è e come funziona l'Inerzia.
Per riferirci ancora all'esempio della barca si consideri
che inizialmente per muovere la barca si deve
creare prima anteriormente (davanti) un buco (nell'acqua).
Per creare un buco sarà evidentemente necessario spostare una massa d'acqua
equivalente al volume immerso della barca.
Quando invece fermeremo la barca riceveremo l'equivalente
della spinta iniziale perché il blocco della barca non può fermare
la spinta che è in atto nell'acqua.
Il NIHILO però non agisce istantaneamente e per quanto esso sia
velocissimo il buco (nell'acqua) rimane aperto per un certo
"tempuscolo", il tempuscolo ci aiuterà a capire l'importante concetto
di "sfasamento" che sarà spiegato più avanti in questa stessa pagina.
NIHILO Vs ETERE
Il NIHILO è quindi simile ad una specie di Etere che riempie tutto
l'Universo ma diversamente dall'Etere esso ha molte proprietà
aggiuntive e... anche alcuni difetti.
L'esempio della barca oltre a dimostrare la presenza di un fluido
che attivamente partecipa nel movimento mostra anche come agisce il primo dei
due metodi, metodo che
abbiamo appunto chiamato "Trasferimento".
In sintesi si ha dunque "trasferimento" quando l'oggetto stesso è
il ricevitore della risposta diretta o indiretta proveniente
dal NIHILO o si ha trasferimento in tutti quei casi dove non
partecipano le onde.
Per completare con un altro esempio si pensi ad un sasso che dopo
essere stato lanciato impatta con il terreno o con un ostacolo, in
questo caso (come nel precedente) il buco non è quello del fluido
(aria o acqua) che è visibile ai nostri sensi ma è quello nel NIHILO
che il NIHILO stesso poi riempie.
L'azione dirompente del sasso non proviene quindi dal sasso stesso
ma dall'Energia riequilibrante del NIHILO.
Il concetto appena espresso è di fondamentale importanza e se
compreso consentirà un livello più elevato di analisi dei processi
fisici.
Per ripetere in altre parole; gli effetti che noi
verifichiamo o misuriamo non sono mai il prodotto di un'azione
diretta fra due oggetti ma sono sempre il risultato dell'azione
riequilibrante del NIHILO.
Una palla di cannone che urta con un ostacolo rappresenta
semplicemente una parte del processo distruttivo perché essa innesca
(richiama) l'azione del NIHILO che poi agisce realmente e fa
crollare la casa.
Tutta la fenomenologia fisica è soggetta alla stessa regola della
dualità che è già stata descritta nei capitoli precedenti per
l'Atomo e per l'Universo. Insomma gli elementi che devono concorrere
alla produzione di qualsiasi cosa sono sempre due, il risultato (dei
due) è un terzo elemento di durata transitoria che è dipendente
dalla reazione ma che prima non esisteva.
Ad esempio una tensione elettrica è l'innesco indispensabile per
ottenere energia, l'energia è prodotta da una corrente e la corrente
è generata dall'azione riequilibrante proveniente dal NIHILO. In
sintesi la corrente è ancora il NIHILO e l'energia è una funzione
del Tempo.
Se è vero che l'energia è una funzione connessa al Tempo deve
anche essere vero che l'energia non ha un valore assoluto ma un
valore relativo.
L'argomento sarà comunque ripreso nel capitolo che segue.
Senza astrarre ed entrare in ragionamenti che esulano dallo scopo
di questo documento possiamo aggiungere che almeno per similitudine
(e se vale la regola della dualità) si può dedurre che una tensione
è l'inverso speculare di una corrente :-)
Il secondo metodo usato dal NIHILO per riequilibrare è la "pulsazione".
Per avere una definizione
di
"pulsazione" si può dire che essa è un'azione per muovere
l'energia che impiega il
NIHILO come mezzo di trasporto.
In altre parole il generatore di "pulsazione" crea una perturbazione e il NIHILO
risponde generando una seconda pulsazione che ha la forma
speculare e direzione (che insegue) identica alla perturbazione d'origine.
Quanto appena descritto è ovviamente noto come "Onde" la differenza
fra "Pulsazione" e il concetto comune è che ciò che avviene è
prodotto da un'azione del NIHILO il quale è stimolato non da un'onda
ma da una perturbazione e la perturbazione può avere qualsiasi forma
(non obbligatoriamente simmetrica) e delle variazioni di velocità
durante il ciclo, ciclo che quindi può essere irregolare o anche
impulsivo.
Conoscendo i dettagli d'azione appena spiegati è possibile
progettare con maggior stato di "coscienza" qualsiasi dispositivo
tecnologico.
Il NIHILO reagisce sempre e
comunque ad ogni qualsiasi azione che perturba il suo stato con una
contro azione di segno contrario. Vale quindi in generale il principio "Ad ogni azione corrisponde un'altra azione
eguale e contraria".
La distinzione fra
"pulsazione" e "riempimento" ci consente di comprendere meglio
il funzionamento di alcuni dispositivi tecnici come ad esempio un motore elettrico o un
apparecchio elettrico qualsiasi.
Motore elettrico
Usando la "Pulsazione" possiamo utilizzare in un luogo definito, in
un momento determinato e a nostro favore la forza del NIHILO.
Si pensi ad un motore elettrico.
Se si collega il motore ad una sorgente di tensione alternata si
crea una perturbazione nel NIHILO.
Poiché la sorgente è localizzata all'interno del motore il NIHILO
risponderà all'interno dello stesso motore e precisamente nel punto
di origine della pulsazione.
In pratica avviene esattamente come per il sasso che impatta con un
ostacolo ma in questo caso (del motore) la forza (spinta) si
tradurrà in una rotazione dell'albero motore.
Possiamo ora molto facilmente comprendere la relazione fra tensione
e corrente.
La tensione la mettete voi e la corrente (ce) la mette lui (il
NIHILO).
Impulso singolo
La "pulsazione" può essere continua o può essere
realizzata con un
solo impulso.
La "pulsazione" continua genera delle onde che sono proporzionali
al modo operativo del Pulsore mentre il singolo impulso genera
comunque un onda ma con caratteristiche che sono in funzione del mezzo in cui si propaga.
L'esempio classico è rappresentato da un sasso che cade in uno
Stagno.
Onde di
superficie
Movie
L'onda persistente (ripetuta) e l'onda dell'impulso singolo sono molto diverse e la
loro diversità non è solo nella forma ma è anche concettuale.
L'onda impulsiva genera un'onda sinusoidale di frequenza determinata dal
mezzo di propagazione mentre un'onda creata dalla "pulsazione"
persistente genera un'onda con forma e frequenza dipendente dalla
frequenza di pulsazione.
Si precisa che in natura non è possibile generare un singolo
impulso reale. Se ad esempio si osserva un oggetto che cade
nell'acqua si noterà la formazione non di una sola onda ma di alcune
onde.
L'elasticità non solo della Materia (acqua) ma di ogni cosa
esistente compreso il NIHILO quando sollecitato genera sempre e
comunque un'oscillazione, per questa ragione l'acqua produce 4-5
onde.
L'energia contenuta in un
singolo impulso non può essere facilmente calcolata e in genere il
suo valore è maggiore di quanto richiesto per la sua generazione.
In altre parole l'onda (impulsiva) produce più energia di quanta ne
consuma e ciò è principalmente dovuto al fatto che l'onda riflessa
ha segno contrario dell'onda iniziale. In altre parole l'impulso
produce una prima onda e il NIHILO genera una seconda onda di
segno contrario e quindi in termini pratici "con un onda se ne fanno
(almeno) due".
Nel film qui sotto la simulazione di onde e impulsi in tutte le
salse.
Meccano Onde
Movie
La ricerca e la sperimentazione sui i fenomeni "transitori"
(impulsivi) dall'epoca
di Tesla ad oggi non ha fatto molti progressi per la semplice ragione
che ai ricercatori è mancato quel concetto teorico che nei capitoli
seguenti
cercheremo di spiegare.
Nei link qui sotto alcuni esempi applicativi degli "impulsi" e nel
Capitolo 6
troverete anche il circuito "Tesla switch" che ha innumerevoli
discussioni in decine di forum italiani ed esteri.
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
In definitiva da diversi
anni si è compreso che usando gli impulsi accadeva qualche cosa di
strano e imprevisto e per questa ragione molti sperimentatori hanno
prodotto le macchine più disparate.
Alcuni di questi dispositivi hanno mostrato una effettiva capacità
di produrre energia in eccesso ma la loro replica poi falliva in
quasi tutti i casi.
Come anticipato riprenderemo questo argomento nel prossimo capitolo
e (per ora) speriamo che sia almeno evidente l'importanza di una
classificazione del modo con il quale si muove l'energia.
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IL Tempo (II° parte,
gli effetti)
Per introdurre l'argomento
"Tempo" di questo capitolo iniziamo con una similitudine.
Supponiamo che il Tempo sia costituito da una serie di strati
sovrapposti, insomma come un libro e le sue pagine.
Ogni pagina quindi corrisponde ad un Tempo diverso e anche ad uno "stato" specifico della materia.
Per "stato della materia" s'intende che la materia cambia le sue
proprietà in funzione della pagina dove essa si trova.
Si pensi ad esempio che una goccia d'acqua cadendo intersechi
diversi strati temporali.
Osservando l'acqua nel suo movimento (durante la caduta) essa ci apparirà
nei suoi differenti "stati" come
ghiaccio, vapore, acqua, ecc. appunto in funzione dello strato (pagina) che
in quel momento attraversa.
Per fare un inciso, il Tempo non trasforma la materia, ad esempio
il Tempo non trasmuta il Rame in Ferro ma può cambiare le proprietà
della specifica materia così come appena descritto per l'acqua nei
suoi differenti e possibili stati.
Per ripetere con altre parole si può dire che osservando gli stati
della materia indirettamente si ricavano alcune informazioni relative al Tempo. Ad
esempio l'acqua bollente ha un Tempo e il ghiaccio ha un Tempo
diverso, ecc.
Le proprietà della Materia che ci appaiono modificate devono essere intese come
"relative" e quindi non assolute.
Quanto si è appena detto sul
Tempo è veramente molto semplice da capire e se avrete un minimo di
pazienza tutto risulterà chiarissimo.
Supponete che due osservatori guardano alla stessa goccia mentre cade
e attraversa gli strati del Tempo.
Un osservatore cadrà insieme alla goccia mentre l'altro osservatore
si troverà in una postazione fissa.
Per l'osservatore che si muove con la goccia l'acqua resterà sempre
la stessa (con uguali proprietà) e ciò indipendentemente dal piano
temporale in cui (i due) si trovano.
Per il secondo osservatore (che è immobile) l'acqua invece modificherà i suoi stati
fisici in modo tanto maggiore quanto sarà la distanza fra lui e la
goccia espressa in unità di Tempo (pagine).
Possiamo anche immaginare che ogni pagina del tempo
è come
uno specchio che riflette le immagini ma le distorce.
La quantità di distorsione e quindi le informazioni che lo specchio
trasmetterà saranno così in
funzione della distanza (misurata in quantità di pagine) fra la pagina
in cui si trova l'osservatore e la pagina dove si trova la goccia.
Abbiamo proposto l'esempio dello specchio perché la Materia non
esiste realmente ma essa è assimilabile ad un riflesso e di conseguenza
all'interpretazione di chi osserva.
Se vi piace quindi potete anche immaginare il Tempo come uno specchio che
distorce in modo variabile ciò che riflette. La distorsione che sarà
percepita dipenderà quindi dalla differenza dei due tempi, quello
dell'oggetto e quello dell'osservatore.
L'esempio dello specchio è stato proposto perché aiuta a
comprendere i concetti che cerchiamo di descrivere ma per completezza
d'informazione rammentiamo che la relatività della materia non è
assoluta e come già spiegato in precedenza (ma lo ripetiamo ancora) la
materia nel suo esistere e nelle sue vicende dipende anche dagli Assi
universali.
A questo punto e per
quanto finora detto si potrebbe concludere che l'oggetto o la
Materia non essendo reale non può provocare alcun effetto su di noi
o su altra Materia ...... ma nella realtà non è così.
Se mettiamo un cubetto di ghiaccio nella nostra bibita ne
ricaveremo (senza dubbio) una sensazione di freschezza.
Quando noi percepiamo l'acqua come ghiaccio ciò significa che fra il
nostro Tempo e quello dell'acqua esiste una certa differenza.
Con altre parole: se è vero che l'acqua (per noi) è diventata più
"dura" (ghiaccio) è anche vero che noi siamo diventati più "molli"
se visti dall'acqua.
La percezione e gli effetti fisici operano sempre in simbiosi, così
quando aumenta uno l'altro diminuisce.
Anche noi non esistiamo realmente ma esattamente come la Materia
siamo semplicemente un riflesso.
Se interagiamo con altri "riflessi" ciò dipende appunto dal Tempo che
differenzia ogni nostra azione con una modifica delle proprietà locali
della materia.
Ad esempio se il vostro dito ha un temperatura di 30 gradi e lo
immergete nell'acqua che è a 20 gradi percepirete una sensazione di
fresco.
La sensazione di fresco proveniente dai nostri sensori che sono
distribuiti sulla pelle è in realtà una misura della differenza
temporale di due cose, il nostro dito e l'acqua.
Se la differenza temporale risultasse zero (tempi uguali) noi non
percepiremmo "Nulla".
Senza per ora approfondire
si può certamente dire che ogni manifestazione energetica è
provocata dalla differenza di Tempo fra due oggetti anche se la
manifestazione energetica ha effetto reale solo in determinate
condizioni e cioè quando il circuito temporale ha una via di
connessione.
Normalmente nella fisica si fanno correttamente delle
distinzioni, ad esempio temperatura e calore, tensione e corrente, forza
e energia, ecc. infatti queste parole non sono sinonimi ma hanno appunto
lo scopo di identificare una causa e un effetto.
La "tensione elettrica" è la causa che può produrre l'effetto
"corrente" ma perché ciò avvenga è necessario che il circuito sia chiuso
tramite un materiale adatto.
Gli effetti del tempo non
riguardano solo gli stati della Materia ma riguardano principalmente
la "Forma" e la posizione spaziale della Materia.
Ad esempio ciò che
percepiamo con gli occhi non dipende solo dalla la luce come
generalmente si dice ma dipende anche dalle variazioni temporali
della scena o dei singoli oggetti.
Per una maggiore comprensione del fenomeno di cui parliamo vi
consigliamo di vedere, analizzare e interiorizzare l'esperimento
delle "Palline".
Fare click qui: "Esperimento palline".
Questo fatto è
estremamente importante perché finalmente spiega non solo la
questione onda-particella ma spiega anche le leggi della prospettiva
e il nostro modo di interpretare la realtà.
Questo nuovo concetto inoltre implica come conseguenza l'esistenza
di un limite oltre il
quale la misura dello spazio perde di significato.
Se quanto affermiamo risultasse vero gli oggetti che sono posti
oltre la distanza "limite" apparirebbero bidimensionali e quindi
risulterebbe impossibile determinare sia la loro posizione sia la loro
dimensione.
Come conferma vi informiamo che attualmente è in corso la preparazione di un grande esperimento per la
verifica di questo limite da parte dell'istituto FermiLab.
http://holometer.fnal.gov/index.html
In questo link la descrizione dell'esperimento e altre importanti
informazioni sulle implicazioni tempo-spazio.
http://holometer.fnal.gov/faq.html#location
Per concludere e
riassumere il capitolo si può affermare che una variazione del Tempo
implica:
1) Modifica dello stato della Materia
2) Alterazione della percezione dello spazio tridimensionale
3) Modifica della
forma di un oggetto e alterazione della sua percezione
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L'Atomo (II° parte,
La Materia)
Tutto ciò che esiste può
essere suddiviso in due elementi, la Materia e il resto.
La Materia a sua volta può essere ripartita in due elementi che
sono la "Materia inerte" e la "Materia cognitiva".
La "Materia inerte" ha uno stato sempre passivo come ad esempio un
sasso, il ferro, ecc. mentre la "Materia cognitiva" è in grado di
modificarsi in modo autonomo e quindi decidere il suo stato come gli
esseri viventi.
Si è usata la parola "Materia cognitiva" e non "Materia vivente"
perché la vita così come noi la intendiamo non appartiene solo al
mondo animale, vegetale, ecc. ma appartiene anche ad altri insiemi di cui si
parlerà brevemente in seguito in questo stesso capitolo.
La Materia "Cognitiva" è in continua modificazione e si comporta
come se fosse alla ricerca di uno stato di maggior quiete o di uno
stato evolutivo che gli possa offrire maggior garanzie di
sopravvivenza.
Questo tipo di Materia per esistere necessità di un continuo
apporto di energia che oltre alle necessità ordinarie gli consente
di rinnovare (ricostruire) i suoi elementi costitutivi.
Senza entrare in dettagli che esulano dallo scopo di questo
documento si può affermare che la Materia "cognitiva" possiede
elementi e strumenti che gli consentono di auto sostentarsi e quindi
di evitare quelle forze riequilibranti dell'Universo che tendono ad
annullare (annichilire) la Materia Ordinaria.
Il metodo base usato dalla Materia per evitare le azioni
annichilenti dell'Universo consiste in un
continuo rinnovo dei suoi elementi costituenti e una capacità di
replicazione (riproduzione) che è tale da non essere classificabile
in un evento
probabilistico.
Per evento probabilistico qui s'intende un evento che non agisce in funzione di un fatto o di uno
stimolo ma che opera casualmente e in modo continuo. Per avere un esempio si supponga
di sparare con periodicità casuale e per l'eternità un colpo di fucile verso l'alto ,
agendo in questo modo prima o poi succederà che si colpirà qualche
cosa, come un uccello, un aereo o chissà......
La replicazione della Materia cognitiva è senza limiti di numero
sia per quantità totale sia per quantità localizzate e la
conseguenza è che la casualità matematica del cacciatore "cieco"
funzionerà male perché nulla può contro qualche cosa che può variare
in quantità.
In altre parole ancora: l'Universo oltre ai meccanismi di reazione
provocati da eventi ordinari impiega anche altri metodi statistici
casuali in modo da annichilire qualsiasi cosa tenti di sfuggire alle
sue brame.
La Materia cognitiva si protegge (come può) dagli eventi casuali
modificando il suo numero totale e la sua densità (quantità) locale.
Per comprendere questo importante meccanismo di difesa si pensi
agli esseri umani che incrementano il loro numero.
Se non si riflette con attenzione su quanto appena detto questa cosa
può apparire normale e priva di qualsiasi interesse ma in realtà
questa osservazione non solo è fondamentale ma contiene gli elementi
per la comprensione di molto altro.
Se si considera il genere umano come unità numerica si scopre
subito che la nostra specie è una dimostrazione di moto perpetuo il
cui rendimento (COP) è molto elevato.
Da una coppia di esseri umani (femmina e maschio) possono nascere
un numero di coppie imprecisate che possono dar luogo a sequenze
moltiplicative impressionanti per i loro valori. In poche generazioni infatti
una coppia può diventare un popolo oppure nulla.
Quanto appena detto esce quindi da ogni sensato calcolo delle
probabilità per cui non è possibile ad esempio creare una teoria
sull'evoluzione e la prova di questa affermazione viene proprio
dall'Universo, l'Universo infatti se poteva annullarci lo avrebbe
fatto da tempo; in altre parole ci avrebbe sbranato subito con i
suoi affilatissimi denti matematici.
Come accennato all'inizio del capitolo ci sono anche altre forme di
Materia cognitiva e i cristalli sembrano i prossimi candidati per
una evoluzione perché essi(loro) sono migliori di noi e della nostra
biologia.
Un cristallo ha come proprietà la capacità di oscillare
(elasticità) per cui ad ogni azione distruttiva risponde
semplicemente con una modifica del suo volume che però non è
debilitante. Ad esempio un semplice transistor può eseguire un
numero infinito di operazioni (on-off) senza perdere nessuna delle
sue proprietà,
Un altro modo per sfuggire alle reazioni dell'Universo è quello di
porsi in stato di rotazione su un asse determinato, di questa cosa
si è parlato in altri capitoli della relazione
sui Gradienti.
Possedere maggiori difese comunque non significa essere
indistruttibili, ad esempio noi e i cristalli non possiamo resistere
alle alte temperature per cui il vantaggio offerto gratuitamente
dalla natura può e deve essere perfezionato per raggiungere quei
livelli ai quali aspiriamo.
Il solito alunno alza il braccio e dice:
Prof, mi scusi... se ho ben capito la Materia si crea quando per una
ragione qualunque l'Atomo zero modifica il suo angolo rispetto agli
Assi Universali.... è corretto?
Si, è corretto.
Quando si crea la Materia aumenta anche il volume locale che si trasforma
in una pressione, è così?
Si.
Grazie, ora vorrei sapere....
quale condizione aggiuntiva è necessaria perché si crei un essere
vivente o si crei l'elemento dal quale poi scaturisce la vita.
La risposta è abbastanza semplice ed è questa: La vita per essere tale
deve essere duale e speculare. Quando si creano queste condizioni
insieme alla vita nasce una terzo elemento che produce energia e
rende autonoma la materia primordiale. La nuova materia
"energizzata" potrà catturare e trasformare della materia ordinaria
in un suo clone (speculare) e quindi iniziare un processo di
sviluppo che nel tempo può specializzarsi.
Quindi il processo iniziale è casuale così come è casuale la possibilità
di moltiplicarsi e affermarsi in seguito.
Lo sviluppo della vita pur essendo possibile per tutti gli elementi
esistenti è maggiormente favorita per alcune categorie di Atomi che
sono generalmente definiti come: "non metalli" aggiungendo una parte
dei "metalli p" nella tavola periodica.
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Le Onde (II° Parte,
Analisi delle onde)
Possiamo supporre che il NIHILO (come tutta
la materia esistente) sia costituito da Atomi, se preferite (e per
il momento) pensate pure che esso sia costituito da piccoli granuli
dotati di tre dimensioni spaziali.
Se si ammette che la costituzione del NIHILO è fatta di granuli si
deve anche ammettere di conseguenza che le onde non sono continue e
che il moto di un'onda è solo apparente.
Nel film qui sotto si vede come un semplice moto orizzontale sembra
un'onda.
Pendolissimi
Movie
Un'onda dunque è il risultato dei singoli Atomi che spingono gli Atomi vicini e
che a loro volta spingono i loro vicini, cioè una reazione a catena
che si propaga nelle tre dimensioni spaziali e senza alcun trasporto
di Materia.
Osservando un onda molto ingrandita vedremo dunque una serie di
punti (uno per ogni granulo) che si sollevano e si abbassano
mantenendo però quella distanza fissa che è pari alla dimensione del
granulo stesso.
In fisica si definisce questa distanza con il
termine "Quanto" anche se come vedremo il Quanto così come spiegato
della nostra fisica è una delle tante cose che non hanno alcun
senso.
http://it.wikipedia.org/wiki/Quanto
Senza per ora aggiungere particolari che potrebbero essere
fuorvianti rammentiamo che il Quanto pur avendo all'origine una dimensione fissa e determinabile esso può essere
interpretato come avente dimensione variabile dalla nostra
percezione. La variabilità è in dipendenza del rapporto fra il Tempo
dell'osservatore e Tempo proprio dell'oggetto osservato.
Analisi di Fourier
Per gli amanti della
matematica evidenziamo che quanto appena esposto giustifica
l'analisi di Fourier.
In altre parole l'onda che percepiamo può essere di qualsiasi
frequenza perché la frequenza dipende solo dai riferimenti spaziali
che impieghiamo per il rilevamento.
Ogni onda sarà quindi divisibile o scomponibile in altre onde
perché essa ha come elemento comune e costante la "distanza imposta"
dalla dimensione dei granuli primari oppure dalla distanza fra i
riferimenti che impiegheremo per la misura.
Oltre all'Analisi di Fourier che dimostra in modo ineccepibile la
teoria dei granuli e quindi l'esistenza di un "quanto basilare" che
costituisce qualsiasi onda citeremo ora in breve (e come prova
ulteriore) l'effetto "interferenza".
Intendiamo con "Effetto interferenza" la coesistenza di due o più
onde nello stesso spazio di osservazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Interferenza_(fisica)
Ci auguriamo che osservando
l'immagine riportata qui sotto si comprenda (senza aggiungere altre parole)
che se due onde riescono a convivere mantenendo inalterate le loro
proprietà ciò indica che ciascuna di esse utilizza solo una parte degli
Atomi disponibili.
In altre parole se due o più onde possono convivere ciò avviene perché ogni Atomo può sopportare una sola sollecitazione alla volta
per cui vale il detto "O mangi sta minestra o salti dalla finestra".
Per concludere e per chi ancora non avesse capito (la questione
della minestra) si fa notare che se le onde si presentano
indipendenti (separate), ovviamente, gli elementi di base (Atomi) lo
consentono e quindi anch'essi sono indipendenti, separati e di
dimensione costante.
Se si è compreso quanto
fin qui esposto inerente lo stato dell'Atomo "già eccitato" sarà ora
facile comprendere anche il concetto di Onde "trasversali" e
"longitudinali" e i loro differenti effetti.
http://fisicaondemusica.unimore.it/Onde_trasversali_e_longitudinali.html
Quando si sollecita un Atomo attraverso
un sistema
"Pulsore" si possono creare onde con caratteristiche diverse in
funzione della stabilità (precisione) della frequenza impulsiva,
dell'omogeneità del materiale usato e dalla presenza di disturbi di
varia natura.
In condizioni ottimali la sollecitazione sull'Atomo sarà in tutte
le direzioni e quindi l'onda risultante si propagherà in egual
misura in tutte le direzioni.
In condizioni alterate invece è possibile che l'onda risultante sia
maggiore in una direzione o modifichi con una certa periodicità la
prevalenza di una direzione rispetto alle altre direzioni possibili.
Il caso limite di questa situazione è appunto un'onda che usa un
solo asse per la sua propagazione.
Quanto fin qui è stato
detto sulle onde è stato espresso in modo semplificato così da
introdurre i concetti in modo graduale ma ora proseguiremo con un
maggiore approfondimento.
Se osserviamo le onde del mare o qualsiasi onda che si verifica
nella materia noteremo con facilità che esse dipendono
fondamentalmente dalla forza della Gravità.
La forma e la disposizione delle onde sono quindi il risultato di
almeno due elementi
1) La frequenza e la forma del pulsore
2) la forza di gravità.
Ad esempio le onde del mare o le onde prodotte da un "Ondoscopio"
possono essere considerate come bidimensionali perché il loro
sviluppo e la loro propagazione non è quello di una sfera ma quella
di un piano.
La forza di Gravità limita dunque la libertà di propagazione
contenendo le onde in determinati assi.
Le onde che si diffondono nell'Universo sono anch'esse soggette a
limitazioni sia nella forma sia nella propagazione dal
Gradiente Gravitazionale.
Il Gradiente Gravitazionale si comporta esattamente come la forza
di Gravità e ad esempio le onde elettromagnetiche si dispongono
secondo gli Assi Universali in modo predeterminato e quindi
prevedibile.
Ovviamente il Gradiente Gravitazionale ha influenza anche sulle
onde della Materia.
In sintesi e in generale si può quindi affermare che un'onda
indipendentemente dal mezzo in cui si propaga è la risultante di
almeno due elementi di cui uno è una forza che tende a limitare la
diffusione per determinati assi.
Questo modo di concepire
le onde è assolutamente non considerato dalla scienza ufficiale ma
esso è d'importanza fondamentale per la comprensione della fisica,
per una maggiore efficacia della medicina e anche per la
comprensione della vita stessa.
Per fare un approfondimento può essere interessante la lettura di
questo documento che è unico nella letteratura tecnica.
http://xxx.lanl.gov/pdf/astro-ph/9704196v1.pdf
Si consiglia inoltre la lettura di
questi documenti
http://renatopalmieri.com/il-sistema-unigravitazionale/sezione-1/ci-sono-troppe-coincidenze-in-natura/
http://www.astronomia.com/2012/12/13/la-vita-preferisce-la-sinistra/
http://www.quellidellavialattea.com/Chiralit%C3%A0_dell'universo.htm
La presenza di una forza
permanente e direzionata è anche la causa della formazione di
elementi duali e speculari nei quali un elemento è stabilmente in
eccesso rispetto all'altro.
Il fenomeno della chiralità dunque è il risultato di un eccesso di
una direzione rispetto a quelle possibile e che produce come
conseguenza maggiori elementi di "base" ma anche una quantità seppur
minore dei contrari di quella "base" che è intesa come normale.
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiralit%C3%A0
Una ragazza che durante la
presentazione dell'argomento sembrava apatica e non interessata
improvvisamente alza la mano e dice:
Scusi prof se posso fare una domanda..... vorrei sapere come fa una forza
con direzione definita a creare un contrario?
Un'altra voce non identificata:
Guarda che se lo chiami prof quello si offende!
Dunque il concetto è elementare, se applichi un eccesso di forza produci
sempre un contrario speculare.
Immagina di avere un corpo elastico fissato (incollato) ad un sostegno.
Pensa ad un cono vuoto di gomma che tu prenderai per la punta. Se
tirerai con poca forza produrrai un semplice allungamento del cono
ma se la forza sarà in eccesso il cono si distaccherà dal suo
sostegno ed essendo elastico si rivolterà su se stesso (come un
calzino) e quello che era il punto di presa (la punta) sarà il
fulcro del rovesciamento.
Il risultato sarà appunto un corpo opposto e speculare.
---------------------------- work in progress
L'interferenza è anche una prova per dimostrare che tutti gli Atomi che
costituiscono la materia sono uguali fra loro e quindi hanno
identica dimensione.
Se infatti si esegue la stessa prova in un liquido, nell'aria, in
un metallo, nel vuoto ecc. si scoprirà che le frequenze si
mantengono comunque separate e ciò che varia è la sola velocità con
la quale si propagano.
Nel fare questa verifica si rammenti comunque che il nostro mondo e
le nostre misure sono "Relative" e quindi si devono sempre apportare
gli aggiustamenti del caso.
Rifrazione
Le considerazioni che ora faremo potranno risultare sorprendenti o
incredibili (o una balla) perchè su questo stesso argomento si è
scritto e detto miliardi di parole e quindi è normale pensare che la
questione sia definita, risolta e chiusa.
Una barriera normale o inclinata (Gradiente) o una differenza di
pressione, di potenziale, ecc. sono in genere dei dispositivi
(macchine) che modificano il tempo in aree localizzate, questo fatto ci
consente di valutare e interpretare in modo più corretto quella
realtà che è al di la della nostre misure strumentali o percezioni.
Ad esempio, un fluido qualsiasi contenuto in un recipiente ha un
suo Gradiente di pressione che è in funzione dell'altezza del
recipiente stesso. S'immagini un bicchiere con dell'acqua.
Se immergiamo nel fluido un oggetto qualsiasi che ha forma tale da
attraversare conteporaneamente differenti livelli di pressione,
quest'oggetto per noi (visto da noi) assumerà un aspetto deformato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Rifrazione
S'immagini quindi
d'immergere una cannuccia nel bicchiere con l'acqua.
Il risultato sarà quindi (per i nostri occhi) una cosa distorta per
la ragione di cui si è detto più sopra e cioè che ogni lamella di
pressione comporta una modifica del tempo, modifica del tempo che
noi interpretiamo come spazio.
Ovviamente se osserviamo solo la bacinella dell'acqua senza
l'ausilio di una comparazione (senza inserire la cannuccia o un qualsiasi
oggetto o onda) non noteremo
differenze.
Per ulteriori informazioni sulle deformazioni spazio-temporali e in
attesa del completamento di questo capitolo si veda la vecchia
pagina sull'Atomo,
fare click "qui"
A questo punto ci si può chiedere perché nel vetro o nei cristalli
avvengono le stesse cose dell'acqua pur non esistendo alcuna
differenza di pressione.
Nell'acqua ma anche in tutti i fluidi in generale è in atto la
stessa forza che è presente nei corpi trasparenti. In altre parole
ciò che noi misuriamo come gradiente di pressione è in realtà il
NIHILO che spinge.
Quando il NIHILO incontra un ostacolo nel suo intercedere il
risultato è sempre una differenza temporale.
Ad esempio quando il NIHILO spinge l'acqua la sua forza diminuirà (è
meno efficace) con la profondità per cui si formerà un gradiente di
pressione che ha come valore la semplice sommatoria delle forze di
ogni livello laminare. La conseguenza ovvia sarà quindi che in basso
la pressione sarà maggiore perché è appunto la sommatoria di tutti i
livelli che sono posti sopra.
Nei cristalli e in genere nei corpi trasparenti poiché hanno la
stessa capacità di schermare la forza del NIHILO avviene la stessa
identica cosa.
I cristalli però (è in un certo senso) sono più flessibili dei
fluidi perché essi (i cristalli) non sono vincolati alla spinta
(gravitazionale) direzionata del NIHILO e quindi funzionano in
qualsiasi posizione e orientamento.
La prova (dimostrazione) è semplice si pensi ad esempio una qualsiasi
lente d'ingrandimento che ci consente di vedere e usare la distorsione
tempo-spazio a nostro vantaggio.
In altre parole un cristallo può usare la spinta del NIHILO
provocata da forze che noi possiamo creare come ad esempio la luce o
altre radiazioni.
Qui sotto un video con altri esempi
Rifrazione
Movie
A questo punto dovrebbe
essere ulteriormente chiara la motivazione che ha indotto la separazione
concettuale della movimentazione dell'energia in due tipi che sono appunto
"Trasferimento" e "Pulsazione".
In definitiva la "pulsazione" muove l'energia senza spostamento di
materia mentre il "Trasferimento" muove l'energia insieme alla
materia.
La "pulsazione" inoltre ha dei limiti determinati dalla dimensione
e dallo stato dell'Atomo, se l'Atomo è già eccitato non sempre
l'effetto del "Pulsore" produce un'onda che è facilmente
prevedibile.
Insomma quando misurate una frequenza chiedetevi anche: "Ma che
ca*** sto facendo?".
Per continuare ora analizzeremo la tridimensionalità di un'Onda.
Onda tridimensionale
Usando la "pulsazione" è possibile creare onde che hanno forme
diverse rammentiamo però che la forma non è bidimensionale come
appare in molti testi scolastici ma è appunto tridimensionale.
Se s'introduce il fattore 3D diventa immediatamente evidente
l'impossibilità e anche l'errore di valutare l'energia che è
contenuta in un'onda calcolando la superficie di una singola
sezione.
La matematica, in ogni caso, offre anche molti strumenti per il
calcolo delle onde tridimensionali ma questi strumenti non sono
validi perchè essi considerano che ogni asse della terna Euclidea
sia uguale all'altro.
Gli assi tridimensionali (Assi reali) che descrivono la forma di un'onda non
hanno caratteristiche identiche.
Ogni asse è un mondo a se stante e
quindi gli assi non sono idealizzabili o replicabili.
Gli assi naturali (e reali) sono una conseguenza di alcune
proprietà del NIHILO e di conseguenza non possono essere
rappresentati da una linea qualsiasi.
La ragione di questo fatto è semplice ed è determinata dal diverso
modo con il quale l'Energia si propaga per ogni singolo asse.
Nel seguito, quando si definirà l'Atomo, l'argomento "Assi reali" sarà ripreso per un ulteriore
approfondimento.
Fenomeni transitori
Il concetto di potenziale (o tensione) ci invita a fare un breve
approfondimento inerente una proprietà del NIHILO che è la sua
conducibilità.
Quando si pensa al "vuoto" o all'Etere in genere si identifica
questa cosa come incapace di condurre elettricità e quindi un isolante
perfetto.
Ovviamente non può essere così, se ad esempio suddividiamo la
fenomenologia elettrica in due parti: Tensione e Corrente ci accorgeremo
subito che la tensione deve arrivare (esserci) prima della corrente.
Se la tensione è presente in qualche luogo ciò significa che in quel
luogo è avvenuto un "qualche cosa" che non è nullo.
La fisica ordinaria ignora completamente questa cosa e attribuisce
alla tensione uno stato di energia potenziale non ancora attuata.
Gulp!!!
Per riassumere i concetti che sono insegnati nelle scuole si può
dire che per instaurare una differenza di potenziale (Tensione) è
necessario spendere tanto lavoro quanto sarà il lavoro potenziale che si
potrà ricavare.
Praticamente un potenziale elettrico è pari a quello di un serbatoio che
è posto ad una certa altezza per cui il lavoro per riempire il serbatoio
sarà restituito quando si apre il rubinetto di scarico.
http://it.wikipedia.org/wiki/Differenza_di_potenziale_elettrico
Secondo noi
invece:
A) Una tensione elettrica rappresenta sempre una
differenza temporale fra due punti.
B) La corrente elettrica è lo spostamento o il ritorno
allo stato medio temporale della materia, ad esempio se i punti A e B
hanno tempi diversi, congiungendoli tramite un adatto materiale, il
risultato sarà (A + B) / 2.
Noi e la nostra strumentazione siamo impossibilitati a misurare realmente
una tensione.
Il concetto di tensione (potenziale) quindi lo possiamo solo ipotizzare
ma non misurare direttamente semplicemente perché ogni misura del
potenziale implica un'alterazione del processo e quindi i risultati sono
falsati.
Si farà ora un esempio; si supponga di misurare la tensione fra due
terminali di una comune pila.
Quando il voltmetro è connesso ai terminali esso interferisce con il
circuito consumando un po' di energia per cui lo strumento ci fornirà
un'indicazione tanto più approssimata tanto maggiore sarà la differenza
di due impedenze, quella della pila e quella interna dello strumento
stesso.
In altre parole se il nostro strumento avesse un'impedenza infinita non
potremmo misurare nessuna tensione, allo stesso modo se il nostro
strumento avesse impedenza nulla non potremo rilevare nessuna tensione.
Quanto si è appena riportato è di estrema importanza concettuale perché
dimostra che qualsiasi azione noi mettiamo in atto essa (l'azione) deve
essere vincolata al "Tempo", altrimenti si ottiene un risultato nullo.
Se il nostro strumento ha impedenza nulla si potrebbe ipotizzare che
questa condizione promuove il massimo della circolazione di corrente e
ciò perchè tutti noi conosciamo la legge di Ohm.
In realtà la stessa legge di Ohm è contraddetta da altre leggi che sono
usate per il calcolo dell'energia.
Ad esempio la formula V * I = W non considera il caso che V sia uguale a
zero di conseguenza o è sbagliata la prima (Ohm) oppure è sbagliata la
seconda formula (W), o forse sono sbagliate ambedue.
Fatta la premessa che era indispensabile ora possiamo chiederci che cosa
succederebbe se il NIHILO avesse impedenza infinita?.
La risposta è facile e immediata, non potremo fare proprio "nulla".
Bene! Allora se il NIHILO avesse impedenza nulla (zero) che cosa potremmo
fare?
La risposta è uguale alla precedente e cioè "nulla".
Quindi?
Quindi "appunto".
Se si ammette che il NIHILO è costituito da un insieme di Atomi allora tutto
diventa chiaro e volendo possiamo anche giocare con l'Universo e
ricavare dell'energia gratuita.
Come detto in precedenza l'energia può essere trasmessa in due modi che
sono stati definiti con "Pulsazione" e "Trasferimento", nella pulsazione gli Atomi non si spostano ma hanno la capacità
di trasmettere il loro stato agli Atomi vicini.
La conseguenza è questa: nell'istante stesso nel quale applichiamo una
tensione (di qualsiasi valore) gli atomi si deformano con direzione
uguale al senso della polarità elettrica applicata.
Raggiunta quella deformazione che è caratteristica dell'Atomo e quindi
proporzionale al valore della tensione applicata, gli Atomi resteranno
in quella posizione (come se fossero cristallizzati) e così (bloccati)
permarranno per tutto il tempo che persisterà la tensione.
Ci sono quindi due momenti che sono legati all'applicazione di una
tensione, uno transitorio (brevissimo) e uno stabile di durata
illimitata.
Nella fase transitoria però il NIHILO ha prodotto una corrente e ciò
indica che esso è (seppure per un istante) è come un perfetto (si fa per
dire) "conduttore" mentre per il rimanente periodo esso è un "isolante"
abbastanza buono.
Questo tempuscolo di energia è gratuito e quindi può essere usato per
ricavarne del vantaggio, l'argomento sarà ripreso nel prossimo capitolo.
Ora che anche voi conoscete le ragioni e il perché sarete in grado
di costruire nuovi dispositivi o valutare se quelli esistenti possono
funzionare.
Il
NIHILO ha quindi una conducibilità transitoria con impedenza molto bassa
e uno stato "ordinario" con impedenza molto alta (non infinita
comunque).
Se si è compreso quanto appena descritto sarà anche facile dare una
ragione logica e funzionale a molti fenomeni elettrici e fisici che
attualmente sono piuttosto carenti nella spiegazione.
Ad esempio ora vi sarà chiaro il comportamento dei materiali magnetici
quando sottoposti a sollecitazioni variabili o impulsive e altresì vi
sarà chiaro perché gli stessi materiali non rispondono a sollecitazioni
con valori costanti.
Molti di voi conosceranno certamente quanto si dice sull'impedenza
caratteristica del vuoto e siamo certi che il valore di circa 377 ohm
ora vi apparirà ridicolo.
Ridicolo non solo per come presentato sui testi ma ridicolo in
particolare per il fatto che è un numero senza senso.
Un regime continuamente variabile come quello di un onda produce per le
ragioni che sono state spiegate sopra un'impedenza il cui valore medio è
appunto 377 Ohm e ciò implica un valore minimo molto, molto più basso.
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IL NIHILO (II° parte, elemento
costituente)
Onde Trine
Gradiente Gravitazionale
Gli Assi della Materia sono dunque variabili così come è variabile
la percezione del volume della materia stessa.
IL Tempo (II° parte,
l'impulso)
Ora conoscendo
che
esiste uno stato duplice del
NIHILO (conduttore e
isolante) possiamo anche chiederci se lo stato conduttore ha una durata
identificabile e cioè in altre parole se il transitorio (stato
conduttore) ha un tempo che relativo o assoluto.
Si rammenta però che non parliamo della Materia ma del NIHILO quindi non
si deve confondere la conducibilità e le azioni-reazione che avvengono
in uno o nell'altro dei due differenti elementi.
Il NIHILO ha un tempo che in precedenza abbiamo definito come "unitario"; la parola
"Unitario" indica che il tempo è uguale per ogni superficie completa del
suo gradiente gravitazionale.
S'immagini una vasca piena d'acqua, ogni strato (nel disegno sotto L1,
L2, ecc.) ha tempo uguale (identico) per tutta l'estensione della
superficie dello strato in esame.
In definitiva L1, L2, ecc. rappresentano differenti pressioni sia in una
vasca d'acqua sia nel NIHILO.
Queste pressioni diverse sono appunto il gradiente di pressione che è in
relazione con la profondità.
Per dire la stessa cosa in altro modo: il NIHILO ha tempo uguale per
tutta la superficie di ogni livello ma il tempo cambia in funzione della
profondità per cui L1 e L2 non hanno tempi uguali ma diversi.
Ogni livello del NIHILO ha dimensioni enormi per cui dal nostro punto di
vista (esseri viventi) possiamo anche semplificare e dire che il tempo del
NIHILO ci appare come se fosse uguale in tutte le direzioni.
Il concetto però è importante e non deve essere dimenticato perché ci
consente di comprendere molti meccanismi e comportamenti che la fisica
ordinaria non riesce a spiegare.
Ad esempio un corpo in rotazione è in realtà un'imitazione, seppur in piccolo,
dell'intero Universo e la teoria dei Gradienti si occupa proprio di
spiegare questa cosa.
Elettricità dell'aria
Ora e solo per avere l'idea della potenza di questo concetto
descriveremo un fenomeno noto e ben conosciuto che è la "tensione elettrica
dell'aria", fenomeno scoperto e misurato da Alessandro Volta.
Prima d'iniziare
una premessa
doverosa.
I fenomeni che avvengono nell'aria alle varie altezze sono molto
complessi e dipendono evidentemente da un insieme di elementi che
concorrono fra loro per generare quegli effetti che tutti conosciamo,
qui nel seguito si farà dunque un'enorme semplificazione perché lo scopo
e quello (solo e Modesto) di proporre un nuovo modo di vedere la scienza
nei suoi effetti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Atmosfera_terrestre
L'atmosfera
terrestre ruota insieme alla Terra e la sua rotazione è identificabile e
sufficientemente stabile, l'atmosfera quindi è in realtà un Gradiente
naturale con il quale sono possibili verifiche ed esperimenti.
Se prendiamo ad esempio una superficie di livello "0" (come quella
dell'equatore) possiamo con grande facilità ricavarne una tensione
elettrica per i nostri usi.
La tensione risultante sarà semplicemente in funzione della distanza
fra i due punti di misura, supponendo quindi di usare la terra come
riferimento potremmo dunque affermare che la tensione dipenderà solo
dall'altezza.
Come più volte spiegato la tensione elettrica identifica in realtà una
differenza temporale e infatti la parte più esterna dell'atmosfera ruota
a velocità maggiore di quella interna.
Per altre informazioni sul Gradiente temporale si veda il capitolo "Gradiente".
Qui sotto l'andamento delle tensioni atmosferiche in funzione
dell'altezza, si noti la linearità dell'incremento al di sopra dei 200
metri, al di sopra di questa quota (200 m) le perturbazioni di masse di
varia natura diminuiscono la loro influenza per le ragioni logiche che
sono intuitive.
Riferimento:
https://en.wikipedia.org/wiki/Atmospheric_electricity
Più semplice di così, per capire non ci servono elettroni,
caccole volanti, cariche elettrostatiche e tutta quella massa di balle
che raccontano gli "Oscuri".
Per chi desidera approfondire nel link qui sotto
un lavoro fantastico di Roberto Renzetti che ci narra non solo intorno
all'Atmosfera ma anche della storia delle scienze e tutto con grande
onestà, ricchezza d'immagini e dettagli. Personalmente ho dedicato quasi
tutta la mia vita a leggere (milioni di) libri (e di tutto) ma non ho mai
visto nulla che è paragonabile per bellezza a questi documenti.
Parte I°
Parte II°
Parte III°
Nel caso dell'Omosfera ma comunque in termini generali per
tutta l'Atmosfera si hanno due tensioni che sono contemporanee e che
hanno senso inverso.
La prima tensione di cui si è appena parlato è quella prodotta
dalla rotazione e quindi dalla differenza temporale e la seconda invece
è prodotta dal gradiente di pressione.
Per ulteriori informazioni si veda la nostra pagina "Note
esplicative".
Possiamo ora tornare alla
questione iniziale e cioè se il transitorio di bassa resistenza è
identificabile come durata temporale.
Il NIHILO, come
già detto, ha un Tempo unitario e stabile mentre la materia (e noi
stessi) abbiamo un Tempo che è relativo.
Questa considerazione ci porta ad indagare in un'area assolutamente
imprevista che è questa:
"La tensione elettrica non esiste nel nostro tempo".
Possiamo quindi produrre una tensione elettrica ma essa si
manifesterà in un altro tempo.
Insomma la nostra azione avrà effetto non sulla corrente elettrica
ma sul Tempo.
Rammentiamo i concetti di base:
1) La tensione elettrica indica una differenza temporale
2) La corrente elettrica è l'effetto del tempo che tende a
raggiungere uno stato di equilibrio (valore medio) transitando (si fa
per dire) per mezzo di un conduttore.
----------------------------- work in progress
----------------------------- work in progress
L'impulso come del resto è anche intuitivo capire genererà una contro
risposta (in corrente) proporzionale al valore della tensione che è
applicata.
A questo proposito è possibile consultare gli studi di Tesla e del suo
"coil".
http://it.wikipedia.org/wiki/Bobina_di_Tesla
Per aiutare chi farà ricerche sul
Tesla Coil si avverte che esistono centinaia di tipi diversi di questa
bobina mentre la bobina che interessa il nostro argomento è quella che
ha lo scopo di trasferire energia senza fili.
Tutti i fenomeni transitori sia in eccitazione sia in rilascio generano
energia gratuitamente ma il recupero di questa energia non è semplice
perché si devono considerare valutazioni sul rendimento globale e creare
dispositivi tecnici adatti.
Tornando all'argomento del tempo di propagazione dell'impulso ricordiamo
prima di tutto che il tempo varia in funzione degli Assi dell'Universo
anche se qui e per semplicità considereremo il tempo identico per tutte le
direzioni.
Si è detto e in più occasioni che una differenza di potenziale elettrico
è in realtà una differenza fra i tempi di due oggetti e che il
NIHILO nella sua azione riequilibratrice (dei due tempi) muove un
qualche cosa che noi conosciamo come corrente.
Non si deve però confondere la conducibilità e le azioni che avvengono
tramite il NIHILO con quelle che avvengono nella materia.
Tenteremo ora di descriverle separatamente.
Si supponga di caricare un condensatore elettrico tramite una comune
pila.
Quando i terminali della pila sono in contatto con le piastre del
condensatore, come noto, inizierà a muoversi una corrente elettrica e il
movimento durerà finche la tensione del condensatore sarà allo stesso
valore di quello della pila.
Praticamente un condensatore ordinario si comporta esattamente come il
NIHILO, inizialmente è un corto circuito poi la sua impedenza aumenta
con l'aumentare della carica.
Ciò che però dovrebbe sorprendere (ma evidentemente non interessa a
nessuno) è che il condensatore è un dispositivo isolante e non un
conduttore e la conseguenza ovvia è che non potrebbe caricarsi.
Bene, procedendo con la nostra spiegazione immaginiamo di aver applicato
al condensatore, tramite la pila, una differenza non di "potenziale" ma
una differenza "temporale".
Poichè il condensatore è costituito di materia e noi parliamo di Tempo, ovviamente il
Tempo è relativo; in altre parole il condensatore mostrerà una
carica(tensione) che è in funzione della differenza con il tempo
dell'osservatore.
Si richiede un piccolo sforzo per abbandonare i preconcetti imparati a
scuola così da comprendere quanto si dirà nel seguito ...... anche
perchè è veramente semplice.
Quanto finora si è detto
sul
"Tempo" ci aiuta nel comprendere il rapporto
tempo-materia ma è anche la chiave rivelatrice di una proprietà della
materia stessa che è attualmente sconosciuta.
La proprietà è la seguente:
La materia, tutto il creato e anche noi stessi abbiamo la capacità
di visualizzare o misurare tempi diversi che sono contemporaneamente
presenti su uno stesso oggetto.
Su questo concetto si basa appunto la teoria dei "Gradienti" che è
presentata in questa relazione.
Per continuare faremo ora un'altra similitudine che ci
consentirà di compiere un ulteriore passo verso la comprensione di che
cosa è il "Tempo".
S'immagini ora di infilare nelle pagine del tempo un lungo ago in
modo che esso sia presente allo stesso momento in diverse pagine.
L'ago, in funzione di quanto detto in precedenza, modificherà il suo stato fisico in maniera
differenziata e graduale e quindi secondo un certo Gradiente.
Se invece di un ago in acciaio infiliamo nelle pagine del tempo un
tubo pieno d'acqua noi vedremo per intero
tutto il corpo del tubo ma noteremo certamente che l'acqua (all'interno del tubo) presenterà stati fisici diversi
distribuiti in modo graduale.
L'acqua ci apparirà così in tutti i suoi
stati intermedi e vedremo infatti come piano piano da vapore diventa
acqua e poi
ghiaccio, ecc.
Non solo l'acqua modificherà il suo stato ma anche il materiale che
costituisce il tubo e tutti i materiali esistenti in natura.
Questa considerazione sul Gradiente temporale è di estrema
importanza perché toglie al tempo quell'aura di magia e fantascienza che
sembra creata appositamente per confondere le idee.
In definitiva noi possiamo (e lo facciamo continuamente) vivere in
più tempi contemporaneamente e allo stesso modo possiamo vedere (per
intero) oggetti o persone che fanno la stessa cosa.
Il tempo non è quindi "qualche cosa" che ci consente di rivivere il
passato o balzare nel futuro ma è semplicemente una proprietà della
materia.
Per continuare gli
approfondimenti sul Tempo ora analizzeremo il rapporto tempo-velocità di un oggetto.
Iniziamo dicendo che il
Tempo di un oggetto è una funzione fra due velocità relative.
Il tempo quindi non esiste come elemento singolo e indipendente ma
esiste in funzione dello spostamento (movimento) di un oggetto.
In pratica come un oggetto inizia a muoversi, contemporaneamente, si
crea e quindi nasce il tempo.
Le parole "Tempo" e "Velocità" però non sono sinonimi anche se sono
interdipendenti e hanno effetti simili sulla materia.
Se diciamo "la velocità modifica le proprietà della materia" noi
diremmo il vero ma però la frase corretta è questa: "La velocità crea il
tempo il quale modifica le proprietà della materia".
La velocità relativa è quindi solo un elemento promotore e non
l'elemento esecutore.
Per ripetere in modo che
non ci siano dubbi affermiamo:
"Se desideriamo modificare il tempo di un oggetto è necessario
muoverlo o variare la sua velocità".
Ci si potrebbe ora chiedere
quale è lo scopo di un tale meccanismo e a chi serve che ciò avvenga.
Lo scopo del "Tempo" è molto più semplice di quanto immaginate.
Il
Tempo è un'unità di misura, molto razionale e vantaggiosa, usata
dall'Universo per svolgere in modo rapido e proficuo il suo lavoro di
riequilibrio.
In altre parole il Tempo è simile ad una fotografia (o ad un
disegno).
Un'immagine usa le "variazioni luminose"
per produrre una "montagna" di
informazioni che sarebbe estremamente complesso ottenere usando
esclusivamente le
parole.
L'Universo, allo stesso modo, usa le "variazioni
temporali" per ricavare quelle
informazioni indispensabili per le sue azioni.
Per approfondire si veda l'appendice "Note
esplicative" oppure
fare
click qui per il paragrafo specifico.
Lasciamo per il momento
l'argomento "Tempo" per parlare dell'Atomo e della sua costituzione.
Prima di iniziare e per chi
lo desidera, potrebbe essere utile dedicare qualche minuto per conoscere
come le teorie dell'Atomo si sono evolute nel tempo, qui sotto due film
sull'argomento.
Niels Bohr e la fisica quantistica
Movie
1T Movie
2T
L'Atomo così come oggi lo conosciamo tramite gli insegnamenti della
fisica classica è un modello, più o meno elaborato, del nostro sistema
solare e questo modello che è stato proposto da Bohr nel 1912 rimane
anche ai nostri giorni il pilastro portante della chimica e
dell'elettrotecnica (sic!).
L'Atomo che noi
presenteremo è completamente diverso da ogni modello fino ad oggi
conosciuto.
La prima importante distinzione è inerente il fatto che il nostro
Atomo non è semplicemente un elemento costituente la Materia ma è la
base di tutto il creato, in altre parole tutto l'Universo è un immenso
volume fatto di Atomi e il "Vuoto" ad esempio non è l'assenza del tutto
ma è anche'esso costituito da Atomi che per un loro specifico stato
(Atomo zero) non sono percepibili.
La seconda differenza consiste nell'unicità dell'Atomo, non
esistono quindi tanti Atomi quanti sono classificati dalla "tabella
degli elementi" ma esiste un solo tipo di Atomo che può presentarsi in
diversi aspetti.
Altra importante differenza
è che non ci sono Elettroni o altre parti (protoni, neutroni, ecc),
l'Atomo è un Atomo e basta.
Il nostro Atomo è semplicemente la parte più piccola esistente
nell'Universo ed è costituito di Tempo.
l'Atomo inoltre possiede una serie di proprietà che saranno esposte
in seguito.
Per un oggetto qualsiasi il Tempo è una risultante di un insieme di
condizioni mentre per il singolo Atomo il tempo ha una sola ed unica
condizione, ad esempio se osservassimo un atomo mentre attraversa
le pagine del nostro libro (del tempo) scopriremo che esso non cambia
mai e non assume proprietà diverse come accade agli altri oggetti.
L'Atomo singolo non può cambiare perchè il suo tempo non è relativo
ma dipende direttamente dall'Universo e dal suo gradiente
gravitazionale.
In precedenza si è parlato degli assi tridimensionali dell'Universo
e ora si spiegherà più in dettaglio il significato di questa importante
informazione.
Se si suppone che l'Universo è dotato di assi Euclidei è
possibile ipotizzare che oltre alla posizione spaziale ci sia un'altro
fattore da considerare e cioè l'inclinazione.
Quando si parla di coordinate Euclidee in genere ci si riferisce ad
un punto infinitesimo ma non ci si preoccupa di determinare se esso (il
punto) è inclinato oppure no.
Fortunatamente per noi il buon Dio quando ha creato l'Atomo non ha
dimenticato questo dettaglio.
La Gravita universale oltre
a governare la disposizione astrale e la struttura della materia agisce
anche sui singoli atomi ed è la causa della "apparente" esistenza di
Atomi diversi.
Come dichiarato in precedenza esiste un unico tipo di Atomo
ma esso può apparire differente sia nell'aspetto sia nelle sue
proprietà a causa del suo angolo (inclinazione) rispetto appunto agli assi
reali
dell'Universo.
L'angolo esposto dall'Atomo è in molti casi una risultante che non
dipende esclusivamente dalla gravitazione Universale ma dipende anche
dal modo con il quale l'Atomo stesso è aggregato con altri atomi.
Ad esempio una lega di metalli espone in genere delle proprietà che
sono una media delle proprietà singole e proprie degli elementi che la
compongono.
L'angolo non è dunque un elemento fisso ma esso può cambiare
tramite l'applicazione di fattori destabilizzanti, in teoria quindi è
possibile ottenere tanti Atomi (apparentemente) diversi quanti sono gli
angoli possibili (infiniti) della sua inclinazione. Nella realtà però è
possibile solo ottenere un certo numero limitato di angoli perché
l'Universo interviene per la correzione.
Occasionalmente comunque l'Atomo può assumere
inclinazione che non rientrano nello standard, in questi casi l'Atomo
perde stabilità e può acquisire proprietà insolite e
comportamenti spazio-temporali completamente imprevedibili.
Guardando a quella tabella degli elementi che ci è nota (e che è
diffusissima) ci si potrebbe chiedere perché gli Atomi se sono tutti
uguali mostrano pesi diversi. La risposta è semplice: la forza della
gravitazione Universale è un vettore a direzione fissa mentre l'Atomo
espone a questa forza una controforza che è condizionata appunto dal suo angolo
d'inclinazione.
Come accennato sopra
l'angolo può essere modificato facilmente e il risultato sarà una
trasmutazione oppure la modifica delle proprietà dell'Atomo.
L'Universo ad esempio con la sua azione di riequilibrio esercita
continuamente una forza tendente all'annullamento dell'angolo, in questo
caso si verifica un effetto che si può considerare naturale e che è
conosciuto in fisica come "decadimento".
L'angolo può cambiare anche per urti, pressioni o forze applicate a
"Gradiente" come ampiamente descritto in diversi capitoli di questa
relazione.
Le forze applicate hanno maggior rendimento quando si tiene conto
degli assi reali dell'Universo, in altre parole si deve fare in modo che
la forza applicata operi in sintonia e con direzione identica a quella
naturale.
Se la forza è applicata contemporaneamente sui tre assi euclidei
essa può essere contraria o avere lo stessa direzione di quella
naturale, ad esempio se la forza applicata ha lo stesso senso della
forza naturale si provocherà un rapido decadimento.
Gli Atomi dunque mostrano
un'apparente diversità grazie all'angolo con il quale essi sono disposti
relativamente agli assi Universali.
Un Atomo con angolo zero pur essendo un Atomo simile agli altri per
costituzione non potrà essere percepito sia dai nostri occhi sia dagli
strumenti perché non esiste un elemento comparativo che lo possa
evidenziare.
L'Atomo di questo tipo sarà denominato in questo documento: Atomo
"0" (Atomo zero).
Come accennato all'inizio di questa capitolo tutto l'Universo è
costituito da Atomi ma solo una piccola parte di essi può essere
visualizzata e il rimanente (oscuro) è appunto il NIHILO.
Un Atomo con angolo "0" è può essere assimilato ad un fluido perché
esso non ha capacità di legame e quindi deve essere contenuto
(aggregato) da un recipiente oppure da una pressione.
Quando si parla di gravitazione Universale s'intende quindi quella
forza che mantiene e contiene il NIHILO.
L'origine di questa forza che come abbiamo visto in precedenza è
dotata di un gradiente di pressione e di una direzione determinabile è
generata dallo stesso NIHILO.
Per comprendere come ciò
possa accadere possiamo usare ancora una volta l'acqua come esempio e
paragone.
Se si dispongono delle goccioline d'acqua una vicino all'altra
(dopo un po' di tempo) l'acqua si aggrega in gocce più grandi, insomma
l'acqua si sposta da dove si trova e si muove dirigendosi verso un'altra
goccia.
Questo fenomeno è noto e si chiama: "Coalescenza".
http://it.wikipedia.org/wiki/Coalescenza
Immaginiamo dunque che all'origine dell'Universo c'era
soltanto una quantità enorme di Atomi disposti con angoli casuali.
Gli atomi non potevano in alcun modo aggregarsi fra loro perché
mancava un riferimento gravitazionale, in altre parole qualsiasi valore
d'angolo non aveva un senso definibile.
Questo stato di disordine però generava localmente, quindi fra
Atomi vicini, una perturbazione che si propagava poi a tutto il sistema.
Il risultato può essere paragonato al moto di Brown.
http://it.wikipedia.org/wiki/Moto_browniano
Qualche tempo dopo l'inizio il sistema Universo si trovava
sollecitato da pressioni interne di valore enorme le quali per
schiacciamento mettevano a zero l'angolo di tutti gli Atomi.
Il ritorno della quiete corrispondeva però anche ad uno stato di
aggregazione, insomma si era formata una bolla con le caratteristiche
che ora conosciamo.
Nuovo newton
http://www.volta.alessandria.it/episteme/ep6/ep6-maxw.htm
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Work in progress
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Temporaneamente e in attesa del completamento di questa
pagina si veda anche l'appendice: "Note
esplicative"
Prossimo capitolo
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