Poiché lo scopo di questa relazione è esclusivamente descrivere i
"Gradienti" e le "Onde Portanti" si faranno qui solo quegli accenni
sulla teoria dell'Atomo che saranno necessari e tali da consentire
la comprensione dei fenomeni in oggetto.
Gli esperimenti e le speculazioni filosofiche che hanno portato
all'idea di Gradiente e Onda portante hanno avuto come normale
conseguenza la scoperta che l'Atomo è molto diverso da come descritto
attualmente dalla fisica.
Il nuovo concetto di Atomo però a sua volta è stato lo stimolo per
un analisi più profonda anche su altre teorie che sembravano
già chiare e definite dalla fisica classica e così la Forza di
Gravità, l'Etere, l'Energia e il sistema Universo sono stati sottoposti a
verifiche.
Alla base di tutto ciò
che ci circonda e che vediamo o misuriamo direttamente o
indirettamente c'è il "Tempo".
Il tempo è l'elemento base sul quale tutto ciò che conosciamo trova origine e
concretezza
Per fare un inciso che sarà spiegato nel seguito è opportuno
aggiungere che il tempo seppur indispensabile per la creazione e percezione del
tutto esso non è parte dell'Universo.
In altre parole il tempo nasce con il nascere delle cose ma esso non appartiene
all'Universo dove invece il tempo è un'entità sconosciuta.
L'Universo così come noi lo intendiamo e dove il tempo non esiste è
simile ad un contenitore nel quale coesistono un insieme di Universi, la
teoria che è alla base di questo concetto si chiama "Multiverso".
http://it.wikipedia.org/wiki/Multiverso
Ogni universo singolo
invece ha tempo unitario quindi invariabile per ogni piano relativo agli
assi Universali.
La
parola "Unitario" indica quindi che il tempo è uguale per ogni
superficie completa del suo gradiente gravitazionale.
S'immagini una vasca piena d'acqua, ogni strato (nel disegno sotto L1,
L2, ecc.) ha tempo uguale (identico) per tutta l'estensione della
superficie dello strato in esame.
In definitiva L1, L2, ecc. rappresentano differenti pressioni sia in una
vasca d'acqua sia nel NIHILO.
Queste pressioni diverse sono appunto il gradiente di pressione che è in
relazione con la profondità.
Per dire la stessa cosa in altro modo: il NIHILO ha tempo uguale per
tutta la superficie di ogni livello ma il tempo cambia in funzione della
profondità per cui L1 e L2 non hanno tempi uguali ma diversi.
Il
tempo dunque può anche essere definito sia come separatore ma
anche come collante di questi due essenze che sono la materia e il
substrato ovvero l'Universo.
Il
termine "Universo" che sarà impiegato in tutta questa relazione
rappresenta il substrato dal quale scaturisce, agisce e poi scompare
tutto ciò che consideriamo come materia, energia e tempo.
L'Universo non è quindi inteso come Etere ma come sostanza base per ogni cosa
esistente.
Qui l’universo è inteso come il Tutto o come l'invisibile essenza di ogni principio.
n.d.r. Per certi aspetti l’Universo è anche il nemico
della vita e della vitalità perchè la sua forza che
riporta ogni cosa all’equilibrio oltre a cancellare
individualità e differenziazioni tende a spegnere ogni scintilla
dinamica e vitale.
L'Universo può essere paragonato ad un enorme bacino d'acqua,
dotato di volume tridimensionale nel quale ogni cosa vive il suo
periodo di sussistenza così come fanno le creature del mare.
Non possiamo percepire la presenza dell'Universo perchè ciò che noi
percepiamo e misuriamo deve avere un tempo mentre come accennato
nell'Universo e nelle sue manifestazioni il tempo non esiste.
La conseguenza di queste affermazioni è quindi la seguente:
"esistono due Universi distinti e separati ma interagenti".
Il primo Universo che è invisibile è il substrato del secondo
Universo che è visibile e percepibile dai nostri sensi.
Chiameremo quindi il secondo Universo semplicemente Materia.
Prima di iniziare potrebbe essere utile
dedicare qualche minuto per conoscere la storia dell'Atomo.
Niels Bohr e la fisica quantistica
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1T Movie
2T
Facendo astrazione, per ora, su come ciò possa
avvenire immaginiamo che ad un certo momento l'Universo produca
delle onde.
La creazione di "onde" da parte dell’Universo è a
prima vista, un idea inconcepibile. La domanda "Perché l’Universo si deve modificare?"
non è irrilevante e implica l'ammissione dell'esistenza di una “causa prima” di
origine superiore o altrimenti si devono risolvere questi quesiti:
"Perché ad un certo punto e perchè non prima e poi
qual'è il fattore scatenante?"
Per l'essere umano abituato a tenere conto del fattore tempo
la domanda "ad un certo punto" ha grande importanza mentre per
un'Essenza presente in un luogo dove vige l'eterno presente, forse, la stessa
domanda non ha alcun significato.
Rimane comunque almeno un'altra cosa da risolvere e cioè
perchè giocare ad un gioco dove si conosce dall'inizio il suo finale a ancora
che senso può avere per un'entità superiore il divertirsi in questo modo e poi
come conciliare tutto ciò con il "libero arbitrio"?.
La risposta che è stato ipotizzata dice che l'Essenza è
l'artefice della scena e degli attori ma il copione invece è scritto in modo
libero dai partecipanti.
I partecipanti in questo modo, anche se in misura minore,
sono capaci e assumono gli stessi attributi creativi dell'Essenza primigenia.
L'onda dunque assume il senso di un gesto d'inizio, da un
lato essa rappresenta la separazione dalla volontà creatrice e dall'altro
l'avvio di una storia che essa stessa traccerà.
Queste nuove onde potranno essere percepite da un osservatore indifferentemente
come onde o come materia in funzione del metodo e del mezzo che sarà utilizzato
per identificarle.
Questo duplice aspetto delle onde deriva
dal fatto che esse in realtà non esistono anche se è possibile vederle, misurare
e godere dei loro effetti.
Quando pensiamo ad un'onda spesso dimentichiamo che essa non è un volume o un
corpo continuo ma è la semplice traccia lasciata da un punto nel suo movimento.
Fino ad oggi e nella fisica corrente l’onda ordinaria o
stazionaria è stata considerata sostanzialmente la propagazione di una
perturbazione energetica costituita sempre da due elementi; ad esempio
nell’onda elettrica coesistono elettricità e magnetismo in quella elastica le
alternanze di dilatazioni e compressioni ecc.
Nella teoria proposta dall'autore l'onda pur rimanendo un
mezzo per trasferire energia modifica radicalmente la sua struttura, il suo
aspetto e perde la dualità
La nuova onda non è più un elemento attuativo-esecutivo ma è
solo un elemento capace di mettere in azione le forze dell'Universo.
Vista in questo aspetto l'onda è come una volontà che
promuove, precede e accompagna l'atto creatore.
La nuova onda inoltre non oscilla fisicamente e realmente ma
modifica in modo alternato lo stato temporale del mezzo o materia che
attraversa. Questa modificazione temporale se misurata appare come
un'oscillazione o come un corpuscolo che si sposta.
Per comprendere questo concetto si deve considerare che i
nostri strumenti e i nostri sensi interpretano il tempo come un'informazione
spaziale. In altre parole vedremo un corpo più o meno grande in funzione del
tempo proprio dell'oggetto per cui ecco la ragione dell'affermazione
"Oscillano gli strumenti".
Il concetto "informazione spaziale" non deve
essere inteso in modo riduttivo come la semplice misura di una distanza in
metri fra due oggetti ma deve essere inteso nel suo senso globale.
Ad esempio una tensione elettrica o un potenziale di
qualsiasi qualsiasi natura sono sempre connessi ad una distanza.
Il concetto ora dovrebbe risultare chiaro ma per fornire una
ulteriore immagine si pensi ad un condensatore elettrico carico che aumenta la
tensione quando si allontanano le sue armature.
Nella fisica ordinaria l'onda è considerata come un modo bizzarro per
trasportare energia e nessuno si domanda la ragione del suo oscillare.
Se lo studente chiede perchè le onde nello stagno si spostano e si muovono su e
giù senza far traslare una pallina che galleggia, l'insegnante subito risponde :
"Somaro, studia così capirai".
Onde di
superficie
Movie
Ciò che noi interpretiamo come onda non è la variazione di una grandezza ma
bensì la variazione del tempo.
In altre parole non è l'onda che oscilla ma oscillano i nostri strumenti di
misura.
Fortunatamente per noi e se non incontra problemi l'Universo
muove tutte le cose in linea retta e non gioca a fare l'altalena.
La ragione per la quale noi percepiamo un
movimento rettilineo come un'oscillazione non è assolutamente difficile da
capire e per fare un esempio figurato si immagini un disco in vetro perfettamente
trasparente che si muove ruotando lungo un binario piano percorrendo dunque una
retta (similmente ad una ruota che poggia il cerchione sulla strada), si supponga anche che il disco ha un
puntino rosso disegnato sulla sua
circonferenza maggiore.
Osservando il disco che si muove ma potendo vedere solo il punto rosso potremmo
pensare erroneamente che il disco interceda oscillando e disegnando una curva cicloide.
L'onda temporale ha un comportamento ideale simile a quello del cerchio appena
descritto ma ciò che ci restituisce la sensazione di onda deriva dal nostro
sistema di misura che in presenza dell'onda si altera e registra dati non reali.
Un esempio macroscopico su ciò che succede agli strumenti di misura lo si può
ricavare da un fenomeno che è noto e normalmente usato: l'effetto "Doppler".
Nell'effetto Doppler
lo strumento di misura
rileva dati diversi su una
stessa frequenza indicando erroneamente che essa è variabile mentre
in realtà è costante.
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Doppler
Da quanto fin qui esposto è ora possibile
estrapolare e concretizzare l'ipotesi iniziale e cioè che non esiste alcun corpo
e nessuna onda e ciò che misuriamo potrebbe non essere reale.
Per la fisica classica il tempo trascorre in modo diverso a
seconda della velocità relativa in cui si trova la materia rispetto ad un punto di riferimento. Se definiamo il punto di riferimento come luogo con tempo di
valore "0" un corpo che si muove più velocemente avrà ovviamente un
tempo diverso; la diversità potrà essere quantificata con un valore positivo se
il tempo scorre più velocemente oppure negativo se il tempo scorre pi
lentamente rispetto al riferimento.
In questa nuova teoria è introdotto il concetto
di "potenziale temporale".
Questo potenziale identifica un ipotetico valore
quantitativo che risulta dalla differenza di due tempi.
La ragione per la quale è stato introdotto questo concetto è
determinata dal fatto che essa è causa e misura di una serie di effetti
d'estrema importanza.
Ad esempio secondo l'autore un potenziale elettrico è in
realtà un potenziale temporale mentre una corrente elettrica è il risultato del
tempo che si propaga per uniformarsi.
Le implicazioni derivate da queste due parole
"potenziale temporale" sono enormi e forse con le nostre attuali
conoscenze non possiamo percepire la loro interezza,
Se questo concetto fosse facilmente applicabile sarebbe
possibile ridurre le distanze spaziali ad una nullità e ciò perchè lo spazio e
il tempo sono due entità una in conseguenza dell'altra. Per comprendere il
principio si supponga di connettere due luoghi lontani fra loro tramite un
materiale adatto o anche tramite onde, quando i luoghi sono connessi avviene
che il tempo attraverso il connettore si uniforma e quindi diventa uguale per
tutto il percorso; se il tempo è uguale significa che il potenziale temporale è
nullo e quindi la distanza da percorrere è zero.
Il concetto appena espresso è molto meno fantasioso di
quello che si potrebbe pensare e la fisica classica di fatto lo usa per
spiegare molte cose.
Come è noto in fisica, quando si parla di lavoro si descrive
una forza che si sposta per una certa altezza ciò implica che spostando una
forza senza modificare la sua altezza non si compie alcun lavoro. In altre
parole ancora: se si sposta solo in senso orizzontale un corpo qualsiasi, lo
spostamento avviene senza richiedere energia.
Il concetto di "Potenziale temporale" ci porta
facilmente ad analizzare e comprendere anche altri aspetti che sono
assolutamente ignorati dalla cultura scientifica attuale come ad esempio i
corpi rotanti.
Prima d'introdurre questo concetto si rammenta che se si
misura la variazione temporale di due oggetti che sono ambedue in movimento il
risultato non sarà calcolato con la sola velocità relativa ma anche tenendo
conto della direzione.
A parità di velocità se c’è diversità di direzione si hanno
tempi diversi.
Per chiarire al meglio questo concetto che esula dalle
esperienze comune, consideriamo un disco rotante.
Il tempo di riferimento in questo caso sarà quello che
trascorre nel centro del disco.
I punti posti su raggi diversi avendo velocità tangenziali
differenti hanno quindi anche potenziali temporali differenti; ma non solo, se
consideriamo due punti situati su una qualsiasi circonferenza ma opposti
scopriremo che fra questi punti il potenziale risulta doppio a causa della loro
direzione che è invertita.
Quest'ultima considerazione non è insignificante e potrebbe
suggerire metodi ottimali per l'uso di generatori elettrici a disco semplice
come quelli del tipo proposto da Faraday.
In definitiva questo tipo di generatore potrebbe funzionare
impiegando più punti di contatto e tramite corrette connesioni operare ai suoi
limiti d'efficacia.
Prima di continuare e per chiarire come è interpretato il tempo dai
nostri sensi e dagli strumenti di misura faremo prima una sintesi
con definizioni e poi tre approfondimenti.
La sintesi e le definizioni:
Definizioni
Per "oggetto" s'intende sia un oggetto materiale sia un'onda di
qualsiasi natura.
Per "percezione" s'intende la valutazione visiva o strumentale della
dimensione o della posizione spaziale di un oggetto.
Per "multi-temporale" s'intende un oggetto che
contemporaneamente contiene tempi diversi.
Sintesi
La nostra percezione è alterata dal tempo proprio o indotto di un
oggetto.
Approfondimenti:
Primo approfondimento
Se osserviamo con i nostri occhi o misuriamo due
oggetti perfettamente uguali ma che hanno tempi diversi gli oggetti
saranno percepiti come se essi avessero dimensioni diverse o come se un
oggetto fosse disposto più
lontano dell'altro.
Se osserviamo un oggetto multi-temporale noi percepiremo questo
oggetto come se fosse deformato
Se invece un oggetto è sollecitato in punti diversi con tempi diversi
come avviene normalmente con le onde che attraversano lo spazio o la
materia noi percepiremo questo oggetto come se fosse sottoposto ad una
deformazione oscillante che si sposta in una direzione
determinabile.
L'animazione qui sotto illustra come appare un corpo quando
attraversato da una variazione temporale sinusoidale e trasversale.
La stessa animazione mostra anche la ragione per la quale questo
effetto è erroneamente considerato onda o corpuscolo o Elettrone.
Secondo approfondimento
Un potenziale temporale
degrada il suo effetto in proporzione della distanza
dall'osservatore, in definitiva valgono le
stesse regole della prospettiva o delle attrazioni-repulsioni di un
"campo" generico come ad esempio quello gravitazionale.
Per ripetere il concetto in altre parole: un oggetto sarà percepito
tanto più piccolo quanto esso sarà lontano.
Nell'immagine qui sotto si vede come appare deformato un oggetto in
funzione della sua distanza dall'osservatore.
Il concetto appena esposto è di fondamentale importanza perchè
implica un limite oltre il quale il concetto di spazio perde di
significato.
Se quanto si afferma risultasse vero gli oggetti che sono posti
oltre la distanza limite apparirebbero bidimensionali e quindi
risulterebbe impossibile determinare sia la loro posizione sia la loro
dimensione.
Attualmente è in corso la preparazione di un grande esperimento per la
verifica di questo limite da parte dell'istituto FermiLab.
http://holometer.fnal.gov/index.html
In questo link la descrizione dell'esperimento e altre importanti
informazioni sulle implicazioni tempo-spazio.
http://holometer.fnal.gov/faq.html#location
Terzo approfondimento
Un potenziale temporale
come quello generato da un'onda modifica apparentemente la sua frequenza
istantanea e la
sua ampiezza in funzione dell'angolo d'osservazione rispetto alla
direzione del movimento dell'onda stessa. In altre parole la
frequenza istantanea e l'ampiezza risulteranno diverse per ogni possibile
angolo e per ogni punto in analisi del movimento.
Si è usato il termine generico "ampiezza" per descrivere l'altezza
e la larghezza di una singola onda.
Nell'immagine qui sotto come variano i parametri apparenti di
un'onda bidimensionale in funzione dell'angolo di osservazione.
L'ATOMO
L'atomo lo si può immaginare come una sfera
costituita da due semisfere dove ogni semisfera è fatta di tempo opposto, una ha
tempo positivo e l'altra negativo.
Qui s'inizia un discorso che poi sarà ripreso e approfondito
in più occasioni in questo documento.
L'Atomo come la natura per esistere deve essere duale cioè
composto da elementi uguali ma opposti.
Questo concetto è stato analizzato e discusso da diversi
filosofi ma per questo autore la dualità assume uno spirito nuovo e più ampio
che comprende non solo la vita biologica ma anche la meccanica e le cose che ci
circondano.
L'autore ha dedicato un capitolo specifico alla dualità che
ha titolo "Macchine simmetriche"
ma leggendo l'intero testo si può
intuire che forse lo scopo ultimo di questa relazione non è
parlare di una
nuova scienza ma quello di far conoscere la simmetria con i suoi
effetti. Il sospetto ci proviene dal fatto che anche un disco
rotante
è in realtà un corpo duale perchè ha in se le due
nature contrapposte.
La grande novità però che modifica radicalmente la filosofia
corrente sull'argomento è che qui il concetto di "Contrario o
opposto" cambia e diventa "Speculare".
"Contrario" e "Speculare" non sono
sinonimi, "Speculare" indica che i due oggetti non sono in se diversi
ma appaiono diversi solo perchè li vediamo tramite qualche cosa che capovolge
il loro senso. In questo nuovo contesto ad esempio il maschio e la femmina non
sono il contrario uno dell'altro ma sono due cose diverse e indipendenti anche
se complementari mentre la completezza è già presente nell'essere vivente
essendo costituito appunto da due essenze uguali e speculari
Il tempo inoltre è distribuito con
variazione incrementale e con
direzione opposta al centro.
Nel punto dove i due tempi sono congiunti
il tempo è "nullo" mentre il tempo ha la sua variazione massima alla periferia.
Ad esempio la figura qui sotto potrebbe rappresentare l'atomo elementare cioè
quello d'idrogeno.
L'atomo secondo questa nuova concezione non ha alcun elettrone, e nel seguito si
dimostrerà in più occasioni che appunto l'elettrone non ha
nessuna necessità di esistere.
S'introduce qui l'argomento che forse sarà il meno accettato
dalla comunità scientifica e cioè che l'elettrone "non esiste" così come viene comunemente interpretato.
Bisogna però dire che in effetti una cosa che si presenta in
due modi cioè "Onda" o "Corpuscolo" deve essere considerata
con sospetto e che è lecito ed onesto che un ricercatore esprima dubbi e
proponga una sua visione teorica.
L'autore per spiegare la sua tesi parla di un " effetto Elettrone", tesi che nella sua concezione propone una soluzione
logica alla contraddittoria dualità delle misure.
In definitiva il nuovo Atomo è un frammento di Universo che
esiste perchè per una qualche ragione o evento esso è stato posto in rotazione.
La rotazione ha aggiunto all'inerte materia iniziale il tempo che a sua volta
si è disposto e distribuito in opposizione rispetto al centro. L'atomo esce dunque dal sistema Universo e crea un nuovo
sistema di riferimento stabile e personalizzato che permane per un certo
periodo. Quando un Atomo è vicino ad altri Atomi o alla materia che
costituisce l'Universo esso subisce e genera una perturbazione che altera il
suo equilibrio e gli equilibri degli elementi che sono vicini.
Si può quindi immaginare l'Atomo come dotato di elasticità,
elasticità che non è riferita alla materia come nei corpi ordinari ma al tempo
che modifica la disposizione e quindi il suo potenziale rispetto al centro.
Se si pone l'atomo in rotazione
si ricaverà l'impressione tramite i nostri sensi o strumenti che esso sia
un generatore di onde.
Se invece mentre ruota contemporaneamente trasla esso a causa degli effetti che
provoca sulla materia con la quale viene in contatto potrebbe apparire sia come onda
sia
come un corpuscolo.
Ogni tipo differente di
materia ha un suo modo caratteristico di reagire sia alle onde sia agli atomi
posti in sua vicinanza.
Ad esempio nei materiali conduttori
avviene che le influenze di un atomo o di onde possano essere interpretabili
come elettroni in movimento ma in realtà ciò che noi misuriamo sono le
modificazioni che avvengono nella materia stessa quando è sollecitata da un tempo
che è variabile.
Senza approfondire altre questioni
inerenti il comportamento dell'atomo si può affermare che esso è simile al
modello semplice che è usato in chimica ma senza gli elettroni.
Valgono quindi
le leggi di aggregazione, attrazione-repulsione, ecc. anche se le forze non sono
determinate da valori elettrici ma da potenziali temporali.
Un atomo può muoversi singolarmente e ovviamente ciò avviene in molti
casi ma esso è in grado anche di trasferire l'energia per influenza senza
spostarsi e tramite il
semplice contatto o influenza con altri atomi e quindi con la materia.
Una delle sue proprietà è appunto quella
di modificare il suo stato temporale in funzione di altri stati temporali che
sono posti vicini.
La trasmissione dello stato temporale agisce come nei pendoli accoppiati o
negli oscillatori accoppiati.
L'atomo non
perde mai le sue caratteristiche quantitative ma come appena
descritto cause esterne
possono spostare temporaneamente il suo baricentro temporale facendo
si che esso sembri con prevalenza positiva o negativa oppure
oscillante fra i due stati.
L'atomo inoltre può
mostrare differenti effetti in funzione dell'angolo d'inclinazione della sfera rispetto
agli assi tridimensionali dell'Universo.
Nel caso delle molecole ad esempio la forza di legame sarà in
funzione del modo con il quale gli atomi si sono aggregati o in altre
parole di come le inclinazioni degli assi si sono disposti e
combinati nella molecola stessa.
In teoria quindi è possibile avere tanti tipi di uno stesso
elemento
quante sono le possibili inclinazioni dell'asse dell'atomo in realtà
però questo fatto si verifica solo in un limitato numero di
combinazioni perchè l'atomo stesso è vincolato da altri parametri
che sono in funzione dei sistemi all'intorno e dell'Universo che
tendono a mantenere il suo asse orientato e quindi il suo
equilibrio.
Di un atomo si possono quindi avere solo poche varianti stabili che
nella fisica atomica sono definite come isotopi mentre sono
possibili stati di durata breve nelle quali l'atomo può avere
qualsiasi inclinazione e quindi può essere erroneamente interpretato
come un'altra cosa o come particella indipendente.
Se l'atomo assume occasionalmente o forzatamente inclinazioni al di
fuori della norma esso esce dal controllo dell'Universo e quindi può
assumere temporaneamente proprietà insolite che possono consentire
all'atomo anomalo di non risentire dell'influenza della materia
circostante o di avere comportamenti spazio-temporali imprevedibili.
L'atomo in definitiva
pur essendo stabile nei suoi elementi costituenti può essere
sbilanciato nei suoi potenziali temporali e nella sua disposizione
angolare.
I due tempi che costituiscono le due semisfere si attraggono e
quindi creano un unico corpo.
La loro coesione è spiegata altrimenti come l'attrazione delle
cariche elettriche ma con una differenza fondamentale.
La differenza è che nell'aera di congiunzione dei due tempi il
tempo è nullo.
Il tempo nullo agisce come un cuscino che consente l'adesione fra
le parti ma
non permette ai due tempi invertiti di annichilirsi fra loro.
Del resto è facile anche comprendere che dove il tempo è nullo
"nulla" potrà accadere.
Se si è compreso quanto
descritto in questo capitolo dovrebbe essere facile comprendere le
implicazioni a cui è soggetta la materia quando posta in stato di
rotazione.
La rotazione crea un nuovo sottoinsieme della materia originale
(quella ferma) che assume proprietà diverse e si comporta in modo
diverso in rapporto al creato.
Gli effetti della rotazione inoltre saranno diversi in funzione di
parametri come la velocità di rotazione, la massa, il movimento di traslazione e il tipo di materia.
Lo scopo di questa
relazione è appunto descrivere gli effetti dei corpi in rotazione e
l'equilibrio generato dalle "Onde Portanti" rimandando ad altra
occasione la descrizione puntuale dell'atomo e dell'Universo.
° Il tempo
Questo
aforisma di Sant'Agostino racchiude in poche parole il mistero del
tempo e il modo con il quale l'essere umano si confronta con questo
concetto.
Può essere anche
interessante conoscere come il pensiero poetico artistico si è
evoluto parallelamente alla scienza e suggeriamo uno
scrittore-pensatore moderno Alberto Lori che ha fatto ricerche liriche
su questo argomento :
http://universo-segreto.myblog.it/
segnaliamo
in particolare un video prelevato dallo stesso sito che
può aiutare a capire il rapporto spazio/tempo:
Alberto Lori, spazio e tempo
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