TEORIA DEI GRADIENTI
ATOMO


   Poiché lo scopo di questa relazione è esclusivamente descrivere i "Gradienti" e le "Onde Portanti" si faranno qui solo quegli accenni sulla teoria dell'Atomo che saranno necessari e tali da consentire la comprensione dei fenomeni in oggetto.

   Gli esperimenti e le speculazioni filosofiche che hanno portato all'idea di Gradiente e Onda portante hanno avuto come normale conseguenza la scoperta che l'Atomo è molto diverso da come descritto attualmente dalla fisica.
Il nuovo concetto di Atomo però a sua volta è stato lo stimolo per un analisi più profonda anche su altre teorie che sembravano già chiare e definite dalla fisica classica e così la Forza di Gravità, l'Etere, l'Energia e il sistema Universo sono stati sottoposti a verifiche.

   Alla base di tutto ciò che ci circonda e che vediamo o misuriamo direttamente o indirettamente c'è il "Tempo".

   Il tempo è l'elemento base sul quale tutto ciò che conosciamo trova origine e concretezza

   Per fare un inciso che sarà spiegato nel seguito è opportuno aggiungere che il tempo seppur indispensabile per la creazione e percezione del tutto esso non è parte dell'Universo.
In altre parole il tempo nasce con il nascere delle cose ma esso non appartiene all'Universo dove invece il tempo è un'entità sconosciuta.

   L'Universo così come noi lo intendiamo e dove il tempo non esiste è simile ad un contenitore nel quale coesistono un insieme di Universi, la teoria che è alla base di questo concetto si chiama "Multiverso".
http://it.wikipedia.org/wiki/Multiverso

   Ogni universo singolo invece ha tempo unitario quindi invariabile per ogni piano relativo agli assi Universali.
   La parola "Unitario" indica quindi che il tempo è uguale per ogni superficie completa del suo gradiente gravitazionale.
  
   S'immagini una vasca piena d'acqua, ogni strato (nel disegno sotto L1, L2, ecc.) ha tempo uguale (identico) per tutta l'estensione della superficie dello strato in esame.
   In definitiva L1, L2, ecc. rappresentano differenti pressioni sia in una vasca d'acqua sia nel NIHILO.
   Queste pressioni diverse sono appunto il gradiente di pressione che è in relazione con la profondità.
   Per dire la stessa cosa in altro modo: il NIHILO ha tempo uguale per tutta la superficie di ogni livello ma il tempo cambia in funzione della profondità per cui L1 e L2 non hanno tempi uguali ma diversi.

Il tempo dunque può anche essere definito sia come separatore ma anche come collante di questi due essenze che sono la materia e il substrato ovvero l'Universo.

   Il termine "Universo" che sarà impiegato in tutta questa relazione rappresenta il substrato dal quale scaturisce, agisce e poi scompare tutto ciò che consideriamo come materia, energia e tempo.
   L'Universo non è quindi inteso come Etere ma come sostanza base per ogni cosa esistente.

Qui l’universo è inteso come il Tutto o come l'invisibile essenza di ogni principio.
n.d.r. Per certi aspetti l’Universo è anche il nemico della vita e della vitalità perchè la sua forza che riporta ogni cosa all’equilibrio oltre a cancellare individualità e differenziazioni tende a spegnere ogni scintilla dinamica e vitale. 

   L'Universo può essere paragonato ad un enorme bacino d'acqua, dotato di volume tridimensionale nel quale ogni cosa vive il suo periodo di sussistenza così come fanno le creature del mare.
   Non possiamo percepire la presenza dell'Universo perchè ciò che noi percepiamo e misuriamo deve avere un tempo mentre come accennato nell'Universo e nelle sue manifestazioni il tempo non esiste.

   La conseguenza di queste affermazioni è quindi la seguente: "esistono due Universi distinti e separati ma interagenti".
   Il primo Universo che è invisibile è il substrato del secondo Universo che è visibile e percepibile dai nostri sensi.
   Chiameremo quindi il secondo Universo semplicemente Materia.
 

   Prima di iniziare potrebbe essere utile dedicare qualche minuto per conoscere la storia dell'Atomo.
Niels Bohr e la fisica quantistica
 Movie 1T  Movie 2T

   Facendo astrazione, per ora, su come ciò possa avvenire immaginiamo che ad un certo momento l'Universo produca delle onde.

La creazione di "onde" da parte dell’Universo è a prima vista, un idea inconcepibile.  La domanda "Perché l’Universo si deve modificare?" non è irrilevante e implica l'ammissione dell'esistenza di una “causa prima” di origine superiore o altrimenti si devono risolvere questi quesiti:
"Perché ad un certo punto e perchè non prima e poi qual'è il fattore scatenante?"
Per l'essere umano abituato a tenere conto del fattore tempo la domanda "ad un certo punto" ha grande importanza mentre per un'Essenza presente in un luogo dove vige l'eterno presente, forse, la stessa domanda non ha alcun significato.
Rimane comunque almeno un'altra cosa da risolvere e cioè perchè giocare ad un gioco dove si conosce dall'inizio il suo finale a ancora che senso può avere per un'entità superiore il divertirsi in questo modo e poi come conciliare tutto ciò con il "libero arbitrio"?.
La risposta che è stato ipotizzata dice che l'Essenza è l'artefice della scena e degli attori ma il copione invece è scritto in modo libero dai partecipanti.
I partecipanti in questo modo, anche se in misura minore, sono capaci e assumono gli stessi attributi creativi dell'Essenza primigenia.

L'onda dunque assume il senso di un gesto d'inizio, da un lato essa rappresenta la separazione dalla volontà creatrice e dall'altro l'avvio di una storia che essa stessa traccerà.

  Queste nuove onde potranno essere percepite da un osservatore indifferentemente come onde o come materia in funzione del metodo e del mezzo che sarà utilizzato per identificarle.

   Questo duplice aspetto delle onde deriva dal fatto che esse in realtà non esistono anche se è possibile vederle, misurare e godere dei loro effetti.

   Quando pensiamo ad un'onda spesso dimentichiamo che essa non è un volume o un corpo continuo ma è la semplice traccia lasciata da un punto nel suo movimento.

Fino ad oggi e nella fisica corrente l’onda ordinaria o stazionaria è stata considerata sostanzialmente la propagazione di una perturbazione energetica costituita sempre da due elementi; ad esempio nell’onda elettrica coesistono elettricità e magnetismo in quella elastica le alternanze di dilatazioni e compressioni ecc.
 Nella teoria proposta dall'autore l'onda pur rimanendo un mezzo per trasferire energia modifica radicalmente la sua struttura, il suo aspetto e perde la dualità
La nuova onda non è più un elemento attuativo-esecutivo ma è solo un elemento capace di mettere in azione le forze dell'Universo.
Vista in questo aspetto l'onda è come una volontà che promuove, precede e accompagna l'atto creatore.

La nuova onda inoltre non oscilla fisicamente e realmente ma modifica in modo alternato lo stato temporale del mezzo o materia che attraversa. Questa modificazione temporale se misurata appare come un'oscillazione o come un corpuscolo che si sposta.

Per comprendere questo concetto si deve considerare che i nostri strumenti e i nostri sensi interpretano il tempo come un'informazione spaziale. In altre parole vedremo un corpo più o meno grande in funzione del tempo proprio dell'oggetto per cui ecco la ragione dell'affermazione "Oscillano gli strumenti".

Il concetto "informazione spaziale" non deve essere inteso in modo riduttivo come la semplice misura di una distanza in metri fra due oggetti ma deve essere inteso nel suo senso globale.

Ad esempio una tensione elettrica o un potenziale di qualsiasi qualsiasi natura sono sempre connessi ad una distanza.

Il concetto ora dovrebbe risultare chiaro ma per fornire una ulteriore immagine si pensi ad un condensatore elettrico carico che aumenta la tensione quando si allontanano le sue armature.

Nella fisica ordinaria l'onda è considerata come un modo bizzarro per trasportare energia e nessuno si domanda la ragione del suo oscillare.

   Se lo studente chiede perchè le onde nello stagno si spostano e si muovono su e giù senza far traslare una pallina che galleggia, l'insegnante subito risponde : "Somaro, studia così capirai".
Onde di superficie
Movie

   Ciò che noi interpretiamo come onda non è la variazione di una grandezza ma bensì la variazione del tempo.
In altre parole non è l'onda che oscilla ma oscillano i nostri strumenti di misura.
Fortunatamente per noi e se non incontra problemi l'Universo muove tutte le cose in linea retta e non gioca a fare l'altalena.

    La ragione per la quale noi percepiamo un movimento rettilineo come un'oscillazione non è assolutamente difficile da capire e per fare un esempio figurato si immagini un disco in vetro perfettamente trasparente che si muove ruotando lungo un binario piano percorrendo dunque una retta (similmente ad una ruota che poggia il cerchione sulla strada), si supponga anche che il disco ha un puntino rosso disegnato sulla sua circonferenza maggiore.
Osservando il disco che si muove ma potendo vedere solo il punto rosso potremmo pensare erroneamente che il disco interceda oscillando e disegnando una curva cicloide.

   L'onda temporale ha un comportamento ideale simile a quello del cerchio appena descritto ma ciò che ci restituisce la sensazione di onda deriva dal nostro sistema di misura che in presenza dell'onda si altera e registra dati non reali.

   Un esempio macroscopico su ciò che succede agli strumenti di misura lo si può ricavare da un fenomeno che è noto e normalmente usato: l'effetto "Doppler".
Nell'effetto Doppler lo strumento di misura rileva dati diversi su una stessa frequenza indicando erroneamente che essa è variabile mentre in realtà è costante.
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Doppler

   Da quanto fin qui esposto è ora possibile estrapolare e concretizzare l'ipotesi iniziale e cioè che non esiste alcun corpo e nessuna onda e ciò che misuriamo potrebbe non essere reale.

Per la fisica classica il tempo trascorre in modo diverso a seconda della velocità relativa in cui si trova la materia rispetto ad un  punto di riferimento. Se definiamo il punto di riferimento come luogo con tempo di valore "0" un corpo che si muove più velocemente avrà ovviamente un tempo diverso; la diversità potrà essere quantificata con un valore positivo se il tempo scorre più velocemente oppure negativo se il tempo scorre pi lentamente rispetto al riferimento. 
In questa nuova teoria è introdotto il concetto di "potenziale temporale".
Questo potenziale identifica un ipotetico valore quantitativo che risulta dalla differenza di due tempi.
La ragione per la quale è stato introdotto questo concetto è determinata dal fatto che essa è causa e misura di una serie di effetti d'estrema importanza.
Ad esempio secondo l'autore un potenziale elettrico è in realtà un potenziale temporale mentre una corrente elettrica è il risultato del tempo che si propaga per uniformarsi.
Le implicazioni derivate da queste due parole "potenziale temporale" sono enormi e forse con le nostre attuali conoscenze non possiamo percepire la loro interezza,
Se questo concetto fosse facilmente applicabile sarebbe possibile ridurre le distanze spaziali ad una nullità e ciò perchè lo spazio e il tempo sono due entità una in conseguenza dell'altra. Per comprendere il principio si supponga di connettere due luoghi lontani fra loro tramite un materiale adatto o anche tramite onde, quando i luoghi sono connessi avviene che il tempo attraverso il connettore si uniforma e quindi diventa uguale per tutto il percorso; se il tempo è uguale significa che il potenziale temporale è nullo e quindi la distanza da percorrere è zero.
Il concetto appena espresso è molto meno fantasioso di quello che si potrebbe pensare e la fisica classica di fatto lo usa per spiegare molte cose.
Come è noto in fisica, quando si parla di lavoro si descrive una forza che si sposta per una certa altezza ciò implica che spostando una forza senza modificare la sua altezza non si compie alcun lavoro. In altre parole ancora: se si sposta solo in senso orizzontale un corpo qualsiasi, lo spostamento avviene senza richiedere energia.
Il concetto di "Potenziale temporale" ci porta facilmente ad analizzare e comprendere anche altri aspetti che sono assolutamente ignorati dalla cultura scientifica attuale come ad esempio i corpi rotanti.
Prima d'introdurre questo concetto si rammenta che se si misura la variazione temporale di due oggetti che sono ambedue in movimento il risultato non sarà calcolato con la sola velocità relativa ma anche tenendo conto della direzione.
A parità di velocità se c’è diversità di direzione si hanno tempi diversi.
Per chiarire al meglio questo concetto che esula dalle esperienze comune, consideriamo un disco rotante.
Il tempo di riferimento in questo caso sarà quello che trascorre nel centro del disco.
I punti posti su raggi diversi avendo velocità tangenziali differenti hanno quindi anche potenziali temporali differenti; ma non solo, se consideriamo due punti situati su una qualsiasi circonferenza ma opposti scopriremo che fra questi punti il potenziale risulta doppio a causa della loro direzione che è invertita.
Quest'ultima considerazione non è insignificante e potrebbe suggerire metodi ottimali per l'uso di generatori elettrici a disco semplice come quelli del tipo proposto da Faraday.

In definitiva questo tipo di generatore potrebbe funzionare impiegando più punti di contatto e tramite corrette connesioni operare ai suoi limiti d'efficacia.

   Prima di continuare e per chiarire come è interpretato il tempo dai nostri sensi e dagli strumenti di misura faremo prima una sintesi con definizioni e poi tre approfondimenti.

   La sintesi e le definizioni:
   Definizioni
   Per "oggetto" s'intende sia un oggetto materiale sia un'onda di qualsiasi natura.
   Per "percezione" s'intende la valutazione visiva o strumentale della dimensione o della posizione spaziale di un oggetto.
   Per "multi-temporale" s'intende un oggetto che contemporaneamente contiene tempi diversi.
  
   Sintesi
   La nostra percezione è alterata dal tempo proprio o indotto di un oggetto.

   Approfondimenti:
   Primo approfondimento
   Se osserviamo con i nostri occhi o misuriamo due oggetti perfettamente uguali ma che hanno tempi diversi gli oggetti saranno percepiti come se essi avessero dimensioni diverse o come se un oggetto fosse disposto più lontano dell'altro.

   Se osserviamo un oggetto multi-temporale noi percepiremo questo oggetto come se fosse deformato
  
   Se invece un oggetto è sollecitato in punti diversi con tempi diversi come avviene normalmente con le onde che attraversano lo spazio o la materia noi percepiremo questo oggetto come se fosse sottoposto ad una deformazione oscillante che si sposta in una direzione determinabile.
  
   L'animazione qui sotto illustra come appare un corpo quando attraversato da una variazione temporale sinusoidale e trasversale.
La stessa animazione mostra anche la ragione per la quale questo effetto è erroneamente considerato onda o corpuscolo o Elettrone.



    Secondo approfondimento
   Un potenziale temporale degrada il suo effetto in proporzione della distanza dall'osservatore, in definitiva valgono le stesse regole della prospettiva o delle attrazioni-repulsioni di un "campo" generico come ad esempio quello gravitazionale.
Per ripetere il concetto in altre parole: un oggetto sarà percepito tanto più piccolo quanto esso sarà lontano.
Nell'immagine qui sotto si vede come appare deformato un oggetto in funzione della sua distanza dall'osservatore.


   Il concetto appena esposto è di fondamentale importanza perchè implica un limite oltre il quale il concetto di spazio perde di significato.
   Se quanto si afferma risultasse vero gli oggetti che sono posti oltre la distanza limite apparirebbero bidimensionali e quindi risulterebbe impossibile determinare sia la loro posizione sia la loro dimensione.
Attualmente è in corso la preparazione di un grande esperimento per la verifica di questo limite da parte dell'istituto FermiLab.
http://holometer.fnal.gov/index.html
In questo link la descrizione dell'esperimento e altre importanti informazioni sulle implicazioni tempo-spazio.
http://holometer.fnal.gov/faq.html#location
  

   Terzo approfondimento
   Un potenziale temporale come quello generato da un'onda modifica apparentemente la sua frequenza istantanea e la sua ampiezza in funzione dell'angolo d'osservazione rispetto alla direzione del movimento dell'onda stessa. In altre parole la frequenza istantanea e l'ampiezza risulteranno diverse per ogni possibile angolo e per ogni punto in analisi del movimento.
   Si è usato il termine generico "ampiezza" per descrivere l'altezza e la larghezza di una singola onda.

Nell'immagine qui sotto come variano i parametri apparenti di un'onda bidimensionale in funzione dell'angolo di osservazione.

L'ATOMO  
   L'atomo lo si può immaginare come una sfera costituita da due semisfere dove ogni semisfera è fatta di tempo opposto, una ha tempo positivo e l'altra negativo.

Qui s'inizia un discorso che poi sarà ripreso e approfondito in più occasioni in questo documento.

L'Atomo come la natura per esistere deve essere duale cioè composto da elementi uguali ma opposti.

Questo concetto è stato analizzato e discusso da diversi filosofi ma per questo autore la dualità assume uno spirito nuovo e più ampio che comprende non solo la vita biologica ma anche la meccanica e le cose che ci circondano. 
L'autore ha dedicato un capitolo specifico alla dualità che ha titolo "Macchine simmetriche" ma leggendo l'intero testo si può intuire che forse lo scopo ultimo di questa relazione non è parlare di una nuova scienza ma quello di far conoscere la simmetria con i suoi effetti.  Il sospetto ci proviene dal fatto che anche un disco rotante è in realtà un corpo duale perchè ha in se le due nature contrapposte.  
La grande novità però che modifica radicalmente la filosofia corrente sull'argomento è che qui il concetto di "Contrario o opposto" cambia e diventa "Speculare".  

"Contrario" e "Speculare" non sono sinonimi, "Speculare" indica che i due oggetti non sono in se diversi ma appaiono diversi solo perchè li vediamo tramite qualche cosa che capovolge il loro senso. In questo nuovo contesto ad esempio il maschio e la femmina non sono il contrario uno dell'altro ma sono due cose diverse e indipendenti anche se complementari mentre la completezza è già presente nell'essere vivente essendo costituito appunto da due essenze uguali e speculari

   Il tempo inoltre è distribuito con variazione incrementale e con direzione opposta al centro.
   Nel punto dove i due tempi sono congiunti il tempo è "nullo" mentre il tempo ha la sua variazione massima alla periferia.

Ad esempio la figura qui sotto potrebbe rappresentare l'atomo elementare cioè quello d'idrogeno.



   L'atomo secondo questa nuova concezione non ha alcun elettrone, e nel seguito si dimostrerà in più occasioni che appunto l'elettrone non ha nessuna necessità di esistere.

S'introduce qui l'argomento che forse sarà il meno accettato dalla comunità scientifica e cioè che l'elettrone "non esiste" così come viene comunemente interpretato.
Bisogna però dire che in effetti una cosa che si presenta in due modi cioè "Onda" o "Corpuscolo" deve essere considerata con sospetto e che è lecito ed onesto che un ricercatore esprima dubbi e proponga una sua visione teorica.
L'autore per spiegare la sua tesi parla di un " effetto Elettrone", tesi che nella sua concezione propone una soluzione logica alla contraddittoria dualità delle misure.
In definitiva il nuovo Atomo è un frammento di Universo che esiste perchè per una qualche ragione o evento esso è stato posto in rotazione. La rotazione ha aggiunto all'inerte materia iniziale il tempo che a sua volta si è disposto e distribuito in opposizione rispetto al centro. L'atomo esce dunque dal sistema Universo e crea un nuovo sistema di riferimento stabile e personalizzato che permane per un certo periodo. Quando un Atomo è vicino ad altri Atomi o alla materia che costituisce l'Universo esso subisce e genera una perturbazione che altera il suo equilibrio e gli equilibri degli elementi che sono vicini.  

Si può quindi immaginare l'Atomo come dotato di elasticità, elasticità che non è riferita alla materia come nei corpi ordinari ma al tempo che modifica la disposizione e quindi il suo potenziale rispetto al centro.

   Se si pone l'atomo in rotazione si ricaverà l'impressione tramite i nostri sensi o strumenti che esso sia un generatore di onde.
   Se invece mentre ruota contemporaneamente trasla esso a causa degli effetti che provoca sulla materia con la quale viene in contatto potrebbe apparire sia come onda sia come un corpuscolo.

   Ogni tipo differente di materia ha un suo modo caratteristico di reagire sia alle onde sia agli atomi posti in sua vicinanza.
Ad esempio nei materiali conduttori avviene che le influenze di un atomo o di onde possano essere interpretabili come elettroni in movimento ma in realtà ciò che noi misuriamo sono le modificazioni che avvengono nella materia stessa quando è sollecitata da un tempo che è variabile.

   Senza approfondire altre questioni inerenti il comportamento dell'atomo si può affermare che esso è simile al modello semplice che è usato in chimica ma senza gli elettroni.
Valgono quindi le leggi di aggregazione, attrazione-repulsione, ecc. anche se le forze non sono determinate da valori elettrici ma da potenziali temporali.

   Un atomo può muoversi singolarmente e ovviamente ciò avviene in molti casi ma esso è in grado anche di trasferire l'energia per influenza senza spostarsi e tramite il semplice contatto o influenza con altri atomi e quindi con la materia.

   Una delle sue proprietà è appunto quella di modificare il suo stato temporale in funzione di altri stati temporali che sono posti vicini.
La trasmissione dello stato temporale agisce come nei pendoli accoppiati o negli oscillatori accoppiati.

   L'atomo non perde mai le sue caratteristiche quantitative ma come appena descritto cause esterne possono spostare temporaneamente il suo baricentro temporale facendo si che esso sembri con prevalenza positiva o negativa oppure oscillante fra i due stati.  

   L'atomo inoltre può mostrare differenti effetti in funzione dell'angolo d'inclinazione della sfera rispetto agli assi tridimensionali dell'Universo.
Nel caso delle molecole ad esempio la forza di legame sarà in funzione del modo con il quale gli atomi si sono aggregati o in altre parole di come le inclinazioni degli assi si sono disposti e combinati nella molecola stessa.
  
   In teoria quindi è possibile avere tanti tipi di uno stesso elemento quante sono le possibili inclinazioni dell'asse dell'atomo in realtà però questo fatto si verifica solo in un limitato numero di combinazioni perchè l'atomo stesso è vincolato da altri parametri che sono in funzione dei sistemi all'intorno e dell'Universo che tendono a mantenere il suo asse orientato e quindi il suo equilibrio.
   Di un atomo si possono quindi avere solo poche varianti stabili che nella fisica atomica sono definite come isotopi mentre sono possibili stati di durata breve nelle quali l'atomo può avere qualsiasi inclinazione e quindi può essere erroneamente interpretato come un'altra cosa o come particella indipendente.
   Se l'atomo assume occasionalmente o forzatamente inclinazioni al di fuori della norma esso esce dal controllo dell'Universo e quindi può assumere temporaneamente proprietà insolite che possono consentire all'atomo anomalo di non risentire dell'influenza della materia circostante o di avere comportamenti spazio-temporali imprevedibili.

   L'atomo in definitiva pur essendo stabile nei suoi elementi costituenti può essere sbilanciato nei suoi potenziali temporali e nella sua disposizione angolare.

   I due tempi che costituiscono le due semisfere si attraggono e quindi creano un unico corpo.
La loro coesione è spiegata altrimenti come l'attrazione delle cariche elettriche ma con una differenza fondamentale.
   La differenza è che nell'aera di congiunzione dei due tempi il tempo è nullo.
   Il tempo nullo agisce come un cuscino che consente l'adesione fra le parti ma non permette ai due tempi invertiti di annichilirsi fra loro. Del resto è facile anche comprendere che dove il tempo è nullo "nulla" potrà accadere.

   Se si è compreso quanto descritto in questo capitolo dovrebbe essere facile comprendere le implicazioni a cui è soggetta la materia quando posta in stato di rotazione.

   La rotazione crea un nuovo sottoinsieme della materia originale (quella ferma) che assume proprietà diverse e si comporta in modo diverso in rapporto al creato.
Gli effetti della rotazione inoltre saranno diversi in funzione di parametri come la velocità di rotazione, la massa, il movimento di traslazione e il tipo di materia.

   Lo scopo di questa relazione è appunto descrivere gli effetti dei corpi in rotazione e l'equilibrio generato dalle "Onde Portanti" rimandando ad altra occasione la descrizione puntuale dell'atomo e dell'Universo.


° Il tempo

   Questo aforisma di Sant'Agostino racchiude in poche parole il mistero del tempo e il modo con il quale l'essere umano si confronta con questo concetto.
Può essere anche interessante conoscere come il pensiero poetico artistico si è evoluto parallelamente alla scienza e suggeriamo uno scrittore-pensatore moderno Alberto Lori che ha fatto ricerche liriche su questo argomento :

http://universo-segreto.myblog.it/

segnaliamo  in particolare un video  prelevato dallo stesso sito che può aiutare a capire il rapporto spazio/tempo:
Alberto Lori, spazio e tempo Movie

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