NOTE ESPLICATIVE
& Memoria dell'acqua
Work in progress
Revisione della relazione
attualmente in corso
Per vedere le ultime modifiche è indispensabile fare il refresh
della pagina "F5" con Explorer
In questa appendice è descritto con maggior dettaglio come opera l'Universo durante le sue azioni di
riequilibrio.
Per ulteriori informazioni sul termine "Universo" si veda il capitolo
"Atomo".
In sintesi e per descrivere qui e il nostro concetto di "Universo"
immaginate che tutto il creato sia immerso in una vasca contenete un
fluido che è simile all'acqua.
Questo fluido che avvolge ogni cosa esistente governa
anche allineamento, la disposizione spaziale e le proprietà
intrinseche della materia.
La vasca che contiene l'Universo è
dotata di una sua Gravità, Gravità che funziona esattamente così
come la
fisica classica ci insegna è
cioè ben definibile nell'orientamento o se preferite nella direzione della
sua forza.
L'Universo si comporta come l'acqua che
se sottoposta alla Gravità terrestre, come avviene in un bacino, crea un gradiente di pressione in funzione della
sua profondità.
http://www.crestsnc.it/divulgazione/media/idropdf/testo03.pdf
Fabio Mosca che
è un ricercatore assolutamente anonimo per la scienza ufficiale
(spesso contestato e a volte deriso) ha fatto misure molto attente
su questa proprietà del gradiente gravitazionale riportandole in
questo breve PDF
L'Universo così come noi lo abbiamo denominato e concepito è simile al
tradizionale
concetto di "Etere" ma esso si differenzia da quest'ultimo per
il fatto che ha molte proprietà aggiuntive e non è quindi un
semplice elemento di supporto alla movimentazione dell'energia.
L'Universo
può anche essere assimilabile ad un super fluido ma (per nostra
fortuna) non perfetto.
Nel seguito di questo documento lo
consideremo appunto così e cioè: "un fluido".
I difetti di questo fluido sono molti ed inizieremo la loro
(parziale) elencazione descrivendo un suo problema psicologico che è quello di
essere sempre esageratamente gentile.
Si comporta infatti come quelle persone educate che consentono agli
altri di passare per primi quando ci sono porte o passaggi stretti o
comunque limitanti l'accesso.
Insomma al contrario di quanto si vede in questo film:
Metropolitana
Movie
Il nostro Universo non entrerebbe mai nella metropolitana
perché si
metterebbe al lato della porta e sorridendo concederebbe ad altri la priorità.
In natura
ci sono molte cose che
usano e dimostrano questa proprietà (per
così dire: "gentile")
ma per non allungare il testo si citeranno solo alcuni esempi
cominciando con due parole sull'effetto
Casimir.
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Casimir
Nell'effetto Casimir il fluido "Universo" avendo delle
difficoltà
a muoversi all'interno di piccoli spazi crea indirettamente (e suo
malgrado) una pressione sulle
piastre accostate.
Le piastre quindi non si "attirano" come normalmente si pensa ma esse
sono spinte dalla pressione diversa fra la parte esterna e quella
interna delle piastre stesse.
Per analogia si pensi a due piastre che sono saldate ad un
cuscinetto contenente
aria a pressione ambiente e che immergerete in una vasca d'acqua.
Maggiore sarà la profondità dell'immersione tanto maggiore sarà la
forza che schiaccerà il cuscinetto.
I fenomeni
di "Capillarità", per fare un altro esempio, hanno origine dalla
stessa proprietà.
La Capillarità può essere impiegata anche come indicatore per
individuare quei materiali che possono deviare o inibire le azioni
dell'Universo, ad esempio se il tubo è di Teflon o il liquido è
Mercurio si ottiene l'effetto capillare contrario.
La forza dell'effetto "gentile" è così imponente che è
possibile saldare stabilmente materie differenti o anche i metalli.
Un'applicazione pratica che usa questo principio è la saldatura
chiamata :"a freddo" (o stato solido), la saldatura "Fredda" non è
però una scoperta moderna perché essa ha origini molto antiche e
sono ben note le spade giapponesi costruite premendo sottili lamine
sovrapposte.
http://www.ing.unitn.it/~luttero/TecnologieSistemiLavorazione/SaldaturaI.pdf
Se si è compreso quanto finora descritto si comprenderà anche che per
separare una congiunzione sarà sufficiente aprire un
varco in qualsiasi punto e le lamine (come quando si toglie una crosta) si
separeranno con grande facilità.
Si è usato il termine "Scrostare" perché rende bene l'idea di come
ciò avviene :-).
Quando
l'Universo è costretto da una fessura si creano differenti velocità
del flusso riequilibrante che implicano (come già descritto e in più occasioni nella
relazione sui Gradienti) differenti tempi locali.
Per comprendere quanto ora si dirà si supponga che la corrente
elettrica non sia un movimento di elettroni ma un movimento di
un normale flusso tendente a eguagliare i tempi
diversi fra due punti.
Per altre informazioni si consulti il capitolo "I potenziali dei
gradienti".
Per fare qui una sintesi del concetto "Eguagliare i tempi" di cui
parliamo s'immagini un
disco di Faraday impiegato come generatore.
Quando il disco ruota si creano differenti tempi in funzione dei
diversi raggi del disco, in altre parole la periferia gira più
velocemente dell'area centrale.
Se si congiungono tramite un conduttore due tempi diversi (sinonimo
di velocità diverse) si
ottiene una tensione elettrica, tensione che sarà
quindi proporzionale (teoricamente) alla differenza fra i raggi considerati.
In una fessura si verifica la stessa cosa e di conseguenza e
possibile ricavare energia
elettrica gratuita.
La figura sopra mostra come si creano i potenziali elettrici.
"V<" e "V>" sono le due diverse velocità dei flussi mentre i simboli
"+" e "-" rappresentano tempi diversi che equivalgono a tensioni
diverse.
Unendo con un conduttore i punti "+" e "-" il tempo,
all'interno del conduttore si sposta fino a raggiungere un valore
medio di equilibrio e provocando (generando) di conseguenza quella che è
comunemente chiamata corrente elettrica.
Osservando la figura si potrebbero avanzare delle perplessità per il fatto che le due piastre
essendo costituite da materiale conduttore e omogeneo
non possono creare potenziali.
Il potenziale elettrico risultante infatti
dovrebbe essere uguale a "zero".
Questa conclusione si deduce perché il tratto che congiunge i punti
"+" e "-" avendo resistenza nulla (o quasi) implica un potenziale
nullo e quindi corrente infinita.
Per comprendere ciò di cui parliamo s'immagini di costruire un generatore di tipo Faraday costituito da
un disco rotante in RAME e di prelevare
la corrente usando conduttori anch'essi in
RAME.
Se il disco ha resistenza elettrica di valore inferiore a quella
dei conduttori (per logica) una parte della corrente dovrebbe
circolare nel disco stesso.
Ad esempio se il disco ha un diametro di 20 cm con lo spessore di 1
cm mentre i cavi sono lunghi 40 cm ed hanno un diametro di 1 mm
avviene che nei cavi circolerà solo un milionesimo della corrente
che dovrebbe circolare nel disco.
Se si considera che un disco di Faraday produce facilmente 100 A ci
si può chiedere come ha fatto Faraday a rimanere
VIVO.
Cercheremo ora di spiegare
questo concetto che in realtà è più semplice da capire che da descrivere.
Osserviamo la figura qui sotto.
Nella parte in basso a destra "Pila o accumulatore" lo schizzo rappresenta una pila nella quale sono immersi due
metalli che formano una coppia voltaica mentre il liquido è un
elettrolita qualsiasi, supponiamo acqua e sale da cucina.
Quando la pila non funziona (circuito aperto) secondo la fisica
classica (e anche secondo noi) la pila non produce alcuna corrente.
C'è un problema però, l'elettrolita è un conduttore e quindi
secondo la logica il circuito è (comunque) chiuso e di conseguenza
ci dovrebbe essere (sempre) una circolazione di corrente.
Il conduttore che è nascosto e che è sempre attivo nel disegno è
simboleggiato da un resistenza in colore Ciclamino.
Qualche cosa dunque non funziona nei concetti che ci sono noti e
famigliari e che descrivono la
corrente elettrica, infatti sia nel disco di Faraday sia in un sistema elettrolitico ma anche
nelle correnti definite come "parassite" si verifica una
fenomenologia "strana" perché la corrente sembra decidere in modo autonomo
quale conduttore scegliere per muoversi.
Se chiudiamo il circuito di una pila sostituendo il
filo metallico conduttore con un tubo di plastica che contiene lo stesso liquido
usato come elettrolita vedremo che c'è circolazione di corrente.
Ovviamente per fare questa prova metteremo in contatto il liquido
che è all'interno del tubo con i terminali metallici della pila.
Come avviene nella pila così accade anche in un disco di Faraday, la
corrente si muove solo nel conduttore esterno e non nella parte
metallica che costituisce il disco.
Quanto si è appena descritto
dimostra l'incoerenza dell'elettrotecnica classica e dimostra anche
che gli elettroni (se esistono) non partecipano, almeno come carica
elettrica, al fenomeno elettrico.
La conducibilità di un tratto o sezione non dipende dalla
resistenza elettrica del materiale ma è dipendente solo dalla sua
polarizzazione o se preferite dal tempo dell'area in esame.
Un'area che ha un suo specifico tempo si separa fisicamente dalle
altre aree (che hanno tempi diversi) creando un'autentica barriera,
in definitiva si può affermare che ogni tempo tende a mantenersi
tale e a creare un suo dominio spaziale.
La conseguenza di ciò è che due o più aree nello stesso metallo (anche se
conduttore) quando hanno tempi diversi risultano isolate elettricamente.
Se invece si congiungono due aree che sono a potenziale diverso per
mezzo di un
conduttore (di qualsiasi natura) ma che ha un suo specifico tempo ed è
separato dal
sistema nel quale sono presenti le due aree, attraverso questo
conduttore, le due aree si uniranno portandosi ad un valore che è medio
dei loro singoli tempi.
In un disco di Faraday,
nelle soluzioni elettrolitiche, ecc. non si creano degli
anelli o aree di potenziale con forma prevedibile come ci si potrebbe attendere da
quanto è stato ora spiegato ma si crea una struttura complessa,
multipla e spiraliforme che pur mantenendo separate le aree temporali
attraversa e si estende per l'intero disco o liquido.
In pratica i tempi si contrastano avvolgendosi fra loro come
potrebbero fare solo dei serpenti.
Per contiunare e ad esempio se si fanno esperimenti o misure con un disco di Faraday il
valore più alto della tensione non sarà quindi in prossimità del
massimo diametro ma si troverà in un'area da ricercare manualmente e
che inoltre cambierà come posizione con la modifica della velocità di rotazione o
del campo d'influenza di un eventuale calamita.
Se si usano contatti striscianti sia a carbone, metallo o mercurio,
ecc. difficilmente è possibile valutare queste differenze.
Per fare misure di una precisione maggiore si consiglia l'uso di un convertitore
tensione-frequenza installato sul disco stesso ed alimentato con
pile anch'esse installate sul disco.
Un convertitore tensione-frequenza oltre a poter inviare segnali
radio agli strumenti di misura può essere udibile nella sua azione
tramite un piccolo altoparlante piezo messo sopra lo stesso
convertitore.
Se invece si desidera estrarre potenza da un disco di Faraday è
consigliabile usare una resistenza stabilmente connessa tramite
saldatura al disco stesso e separabile elettricamente tramite un
interruttore radiocomandato, il calore prodotto sarà poi convogliato
con vari metodi all'utenza.
In questo link, in italiano, troverete molte informazioni sul disco
di Faraday e i progetti di Tesla per il suo sviluppo commerciale.
http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=2266665
Per tornare ora alla questione della "fessura".
Se ai lati
della fessura si sistemano due piastre si crea uno speciale
condensatore in grado di generare e immagazzinare le tensioni,
tensioni che saranno quindi sempre disponibili e non si esauriranno
mai.
In questo caso quando si collegano elettricamente le piastre il
condensatore si scarica e (però) quando si riapre il circuito il
condensatore si ricarica di nuovo.
Il primo a scoprire questa proprietà è stato certamente Alessandro
Volta che ha chiamato questo dispositivo Elettroforo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Elettroforo_perpetuo
Un dispositivo moderno, commerciale e molto diffuso che sfrutta questo principio si chiama
"Elettrete" (Electret in inglese).
http://en.wikipedia.org/wiki/Electret
Si veda anche
http://www.scribd.com/doc/7535805/eBook-Free-Energy-Capacitors-That-Recharge-Themselves
La tecnica
costruttiva di un Elettrete in realtà consiste nel diminuire gli
interspazi fra lamina e dielettrico per cui si usano materiali che
tramite il calore possano adattarsi alla sagoma della lamina;
aggiungendo l'alta tensione si migliora
ulteriormente l'adesione per le forze elettrodinamiche che così si
creano.
A questo punto, conoscendo la verità su come si formano le
tensioni elettriche possiamo
costruire facilmente un dispositivo sperimentale per osservare le proprietà e
il comportamento alle varie condizioni.
Ritagliare due fogli di alluminio per usi domestici di circa 40 cm
di altezza e 25-30 di larghezza.
Interporre fra i fogli di alluminio uno strato di pellicola plastica (sempre
per uso domestico).
La pellicola è opportuno cha sia più
grande dei fogli di alluminio. La maggiore ampiezza consente
proteggere e quindi di non
creare un cortocircuito fra le piastre metalliche.
Predisporre un peso sulle piastre (in rosso nella figura), il peso
deve essere largo e tale da ricoprire la massima superficie
possibile, ad esempio una pila di libri, riviste ecc.
Collegare un voltmetro elettronico ad alta impedenza ai
fogli di alluminio e poi premete con un dito (dolcemente) sul peso.
All'azione del dito l'Universo risponderà creando una forza opposta
ma essendo il mezzo intermedio costituito da una fessura (foglio in
plastica) si
produrranno due pressioni diverse, una interna (bassa) ed un'altra
esterna.
La differenza di
pressione, come è stato spiegato in precedenza, equivale ad una differente velocità
del fluido e quindi localmente si hanno tempi diversi, in
definitiva il risultato sarà, come nel disco di Faraday, la
produzione di una differenza di potenziale che poi..., chiudendo il
circuito tramite il Voltmetro, la corrente elettrica.
La corrente caricherà anche il micro condensatore costituito dalle
due lamine.
Per apprezzare la carica-scarica del condensatore diminuire e
aumentare la pressione sul
peso.
Questo dispositivo è molto semplice da realizzare ma come sarà
ovvio presenta una
moltitudine di
problemi derivati da sporcizia, effetti elettrolitici disturbi della rete
elettrica ecc. Se però sarete dei perfezionisti e metterete molta
cura nell'esecuzione sarà sufficiente collegare una piastra a terra e
usare un
inseguitore di tensione
per realizzare esperimenti molto utili anche con la luce,
calamite, ecc.
La differenza di pressione,
come già detto in precedenza, induce sempre alterazioni temporali
e quindi è estremamente facile produrre più energia di quanto
richiesta del sistema per il suo sostentamento.
La differenza di pressione può anche essere prodotta
artificialmente perché la regola è sempre e comunque valida.
Se si porta in pressione un recipiente chiuso contenente acqua (o
un fluido) e quindi tramite una valvola si farà in modo che il
liquido compresso esca tramite una "fessura" si otterrà una
produzione di vapore senza impiego di calore.
Come spiegato nella relazione sui Gradienti un corpo (in questo
caso l'acqua) se ha un tempo diverso assume proprietà diverse e
l'acqua in questo caso perde la forza di legame e diventa vapore.
In teoria quindi l'energia richiesta per produrre vapore è "nulla"
e di conseguenza il rapporto fra energia spesa e energia prodotta è
infinito.
Se la fessura per ragioni tecniche non può avere dimensioni
infinitesime si può ovviare facendo in modo che l'acqua, nel suo
fluire, impatti contro un ostacolo e quindi migliori l'efficienza
della produzione di vapore.
http://mistenergysystems.com/19059/dsp_agent_page.php/140045
Un'altra
proprietà importante dell'Universo è che il suo flusso può variare in densità
per unità di superficie.
Per avere un'idea figurata di questa proprietà s'immagini un fascio di
luce che può essere concentrato in un punto per mezzo di una lente.
Questa proprietà non è tridimensionale nel senso che il fattore di
concentrazione(densità) non è in relazione al volume ma è solo in funzione
della sezione e delle caratteristiche morfologiche del concentratore.
Questa considerazione è molto importante perché ci consente di meglio
comprendere la reazione dell'Universo e quindi di usare e gestire (a
nostro vantaggio) le sue imponenti forze.
Una calamita o comunque un campo magnetico hanno la capacità (come
una lente per la luce) di concentrare e deviare le forze
dell'Universo, questa caratteristica non è esclusiva del campo
magnetico ma è anche presente in altre sostanze come i cristalli e
altri materiali trasparenti.
Interessanti per questo scopo sono: l'acqua, il Carbonio (in tutte le sue
forme) e il sodio liquido.
Prima di
continuare citiamo
ancora una frase di Newton che è già stata riportata nella nostra
pagina sulla Gravitazione e che ci pare utile per fare costruttive
riflessioni:
".....the gravity is caused by the descent
of rays which strike all bodies and pushes them down. "Whither ye
rays of gravity may be stopped by reflecting or refracting ..."
".....la Gravità è causata dalla discesa dei raggi che
colpiscono tutti i corpi spingendoli verso il basso, questi raggi
possono essere fermati dalla riflessione o dalla rifrazione. ..."
Nel link qui sotto un esempio di come fare misurazioni generiche
(altrimenti impossibili) comparando gli ultrasuoni nel sodio liquido.
In breve questi ricercatori hanno fatto misurazioni usando impronte
energetiche raccolte e concentrate dal sodio.
http://chaos.aip.org/resource/1/chaoeh/v15/i4/p041104_s1?view=fulltext&bypassSSO=1
In elettrotecnica quando si usa una campo magnetico di fatto si moltiplica per un certo fattore
l'azione locale riequilibrante dell'Universo, il fattore di
moltiplicazione dipende dalla composizione chimico-fisica e reattiva del magnete stesso, dalla sua sezione
e dalla sua forma.
Per avere un'idea di come agisce un magnete ( e altre sostanze) in rapporto
all'Universo si pensi ad un buco
creato nell'acqua tramite l'immersione di un oggetto.
Quando si toglie l'oggetto (che era immerso) l'acqua confluirà da tutte
le direzioni per riequilibrare il volume e quindi e riempire il
buco.
Se s'impedisce all'acqua di defluire da tutte le direzioni ma si
obbliga il defluire solo da un punto come ad esempio usando una
barriera dotata di una fessura (evidentemente) tutta l'acqua passerà solo
da quella fessura.
La densità (o concentrazione) di flusso sarà quindi proporzionale alla
sezione della fessura non sussistendo alcuna relazione con il
volume del flusso che è stato coinvolto nel movimento.
Questo fatto della "sezione" è noto anche in elettrotecnica infatti nel
calcolo del flusso magnetico si usano normalmente i concetti
"primordiali" che sono riassunti in questa pagina:
http://it.wikipedia.org/wiki/Flusso_magnetico
Un campo magnetico crea allo stesso tempo sia una barriera sia una
fessura; la forma e le proporzioni di questi due elementi dipendono dalla sagomatura del
magnete stesso.
Nella figura qui sotto è rappresentato il caso di un magnete cilindrico.
La freccia mostra la possibile deviazione indotta in una linea del flusso di
riequilibrio.
Se si osserva con attenzione la figura qui sopra si scoprirà
facilmente che l'area di massima concentrazione è quella in
prossimità dei poli (fessura) mentre l'altra parte del magnete devia
i flussi di un certo angolo e in qualche caso li restituisce al
mittente.
Come accennato in precedenza esistono altri materiali che agiscono
con le stesse modalità di un campo magnetico e l'indicatore della
loro possibile efficacia è distinguibile per una rotazione o
scissione che essi impongono ai flussi che li attraversano.
Per un approfondimento su una delle molte proprietà cristalli si
veda questo link.
http://www.faden.it/pagine_htm/030pagina_osserv_polarizzatore.htm
I
materiali che hanno capacità analoghe ad un campo magnetico sono
però distinguibili e devono essere scelti per la loro
specializzazione.
Il vetro agisce anche sulla gravità ma la sua
specializzazione sono le frequenze luminose allo stesso modo la
Grafite è specializzata nelle radiazioni, ecc.
I fluidi in generale ma l'acqua in particolare hanno proprietà
speciali intermedie, in altre parole queste sostanze sono dotate
(per così dire) di una loro indipendenza e possono lavorare sia
imitando l'Universo sia contrastandolo o deviando l'azione.
L'acqua e i fluidi in generale quindi rappresentano il laboratorio
ideale con il quale fare ricerche sulle forze dell'Universo.
Ad esempio normalmente si ritiene che la spinta idrostatica sia in
funzione dal peso dell'acqua spostata da un corpo che è stato
immerso. In altre parole tanto è il peso dell'acqua spostato tanto
sarà il peso sottratto all'oggetto immerso che risulterà quindi più
leggero.
Questo fatto è verificato sperimentalmente e quindi, seppur nei
limiti ragionevoli, possiamo considerare che esso indichi una realtà
oggettiva indiscutibile.
Il problema però è la spiegazione che accompagna il fenomeno che
non solo non è logica ma è anche fuorviante e quindi indirettamente
questa teoria è stata la causa per la quale non si è sviluppata una
scienza che studia il rapporto
energia pressione.
Proviamo a ragionare al contrario e cioè immaginiamo che la forza
di Gravità non sia una forza che attira ma sia una forza che spinge,
nel nostro caso una forza che proviene dall'alto e preme
verticalmente sull'acqua.
Supponiamo ancora che l'acqua, per sua caratteristica, riesca a
deviare
questa forza in funzione del suo spessore e quindi della profondità.
Se abbiamo ragione l'esperimento sopra citato sarà valido solo
quando l'immersione è completata ma non durante l'immersione.
Durante l'immersione si produce una forza (risultante di due
vettori) che genera una deviazione e nei corpi sferoidi una
rotazione.
Cerchiamo ora di dimostrarlo con una prova pratica.
Mettete dell'acqua in una pentola e poi fate cadere nella pentola
un "pugnetto" di sale da cucina, quello di tipo "Fine".
Con vostra sorpresa noterete che sul fondo si crea un anello e che
quindi il vostro sale non è caduto casualmente ma si è disposto con
ordine.
Provate anche altri materiali a grana fine come: zucchero, sabbia,
ecc oppure liquidi come alcool, inchiostro, ecc., ad esempio se al posto del sale usate dell'alcool denaturato vedrete una
specie di esplosione con formazione anulare.
Per comprendere questo fenomeno ripeteremo quando già detto nella
relazione dei Gradienti "Gravitazione Universale".
La fisica classica afferma:
"Un corpo in movimento nell'Universo con velocità costante
procede la sua marcia per l'eternità perchè la sua energia cinetica
non è dissipata ma è conservata".
Certo, aggiungiamo noi, però si dovrebbe anche specificare in quale "tasca" è conservata
questa energia:-)
In realtà un corpo mantiene il suo movimento perchè l'Universo lo
spinge continuamente.
Quando un corpo si muove da un punto ad un'altro punto esso lascia nel
punto precedente un vuoto che l'Universo per sua natura riempie e
questa azione "del riempire" provoca sul corpo indirettamente una spinta nella stessa direzione del
moto.
Quando i granelli di sale cadono nell'acqua lasciano dietro
di se un vuoto (buco), l'Universo riempirà il vuoto ma essendo
l'angolo della sua forza deviato esso spingerà indirettamente
l'oggetto su di una traiettoria inclinata rispetto alla
perpendicolare.
Inoltre essendo la sua forza non diretta al centro ma
distribuita in modo asimmetrico ne risulterà una rotazione
dell'oggetto (granulo) e quindi ancora la rotazione fungerà da elica
ponendolo in navigazione e alla fine l'urto con il fondo (del corpo
rotante) si tradurrà in una ulteriore deflessione.
A casa della nonna con il sale grosso
Movie
Un
modo semplicemente differente per vedere la stessa cosa che però ha
questa conseguenza: "Un piccolo passo per un granulo ma grande per
i cuochi di tutto il mondo".
In questo video al rallentatore lo stesso fenomeno ma fra due
liquidi
Acqua vs inchiostro
Movie
Dunque e
per continuare ripetiamo il concetto basilare:
"Ad ogni azione corrisponde una reazione dell'Universo
che è tendente a ripristinare l'equilibrio e la situazione
precedente"
Cercheremo ora di spiegare che cosa realmente si muove e come si
muove il flusso di riequilibrio.
Possiamo pensare a questo flusso idealmente come costituito da due
elementi:
1) un fascio di tubazioni di lunghezza infinita e di sezione
costante, i tubi sono tutti uguali fra loro,
2) di un fluido che si muove all'interno dei tubi con
direzione verso la destinazione.
I tubi
convergono da tutte le direzioni verso l'oggetto o l'azione da ripristinare,
possiamo immaginare una sfera con tubazioni che convergono dalla
periferia al centro, il centro è anche il luogo dove si trova
l'oggetto.
Per analogia si può dire che è lo stesso comportamento dell'acqua
(o di un fluido) quando riempie i suoi "buchi", questo processo è
spiegato dalla fisica ordinaria che usa il termine "Regime
laminare".
La necessità di usare il concetto di "tubo" deriva dal fatto che la
porzione di fluido agisce e si muove senza miscelarsi con gli
elementi vicini e mantenendo così la sua indipendenza per tutta la
durata dell'azione.
La stessa modalità si verifica anche nei fluidi ordinari ma solo
quando essi si muovono a velocità contenute.
http://it.wikipedia.org/wiki/Regime_laminare
Il fluido quindi parte dall'inizio del tubo e si muove verso
l'oggetto di destinazione senza essere influenzato da ciò che accade
nei tubi vicini.
Il concetto di "tubo" è stato usato solo per semplificare la nostra
descrizione ma nella sezione "Onde portanti" si è approfondito questo argomento
spiegando che ogni elemento è protetto da una serie onde sovrapposte
in modo tale da creare una struttura di rinforzo (praticamente
indistruttibile) che consente alle onde che trasportano i flussi di
mantenersi integre per tutto il percorso.
Non si deve però confondere l'integrità e l'indipendenza del flusso
con la sua direzione.
La direzione infatti, come abbiamo già evidenziato può essere
modificata da elementi ostacolanti.
Quando per una causa qualsiasi si verifica una deviazione
e quindi una velocità diversa (relativamente) a quella di
altri flussi anche il tempo proprio del flusso si modifica e come
già visto per
estrarre energia da questa situazione sarà quindi sufficiente
connettere fra loro tempi diversi tramite un conduttore.
Come esempio si parlerà ora di una comune cellula fotovoltaica che
secondo la teoria classica si tratta di un'associazione a delinquere
(forse mafiosa) infatti raccontano solo di bande e malaffare come:
drogati di vario tipo, Bassotti, gap band, negativamente
debole, lacune, ecc. Mamma mia c'è da prender paura!
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_fotovoltaico
Una cellula fotovoltaica funziona semplicemente perché la luce
agisce su due cristalli semiconduttori che si differenziano per il
modo con il quale deviano la risposta dell'Universo.
Se usiamo un colorante come filtro otteniamo gli stessi risultati
della banda Bassotti con il vantaggio che alla fine del lavoro ci
beviamo quel che resta.
Attenzione a non macchiare la camicia!
Movie
La deviazione di un fluido può essere tale da produrre
l'effetto contrario di quello previsto.
In altre parole quando l'energia
dell'Universo s'incanala in un'altra direzione oltre a mancare il
bersaglio essa può apparire in altro luogo come se fosse stata generata dal nulla.
Poiché ogni deviazione implica anche una modifica temporale del
flusso può accadere che l'energia implicita contenuta nel flusso
deviato sposti anche il suo gruppo di appartenenza energetica, ad
esempio un movimento meccanico o di attrito può essere visto come
luce, disturbo elettromagnetico, ecc.
Si rammenta però che ciò che vediamo o misuriamo è relativo ed
esclusivo al rapporto fra il nostro tempo e quello del flusso. In
altre parole ciò che percepiamo come luce o come spinta meccanica,
rumore, ecc. è in realtà sempre la stessa e unica materia o forza basilare
che costituisce l'Universo.
La porzione di energia che è possibile deviare per ottenere l'èffetto
(contrario) è comunque una percentuale ridottissima (praticamente
insignificante) ma conoscendo il principio che ora è stato esposto
si può ipotizzare per il futuro l'impiego di collettori capaci di
raccogliere più sorgenti in un solo scopo.
Un normale specchio in rapida rotazione, ad esempio, restituisce una parte dell'energia
luminosa che riceve come energia negativa.
Si è usato il termine "negativa" perché pur essendo improprio è
comunemente usato dai ricercatori in questa materia.
Non si tratta quindi di energia negativa ma semplicemente di un
flusso ruotato di un angolo uguale o minore di 90°.
Per essere aggiornati sullo stato di queste ricerche si veda questo
(onesto) link.
http://bruceleeeowe.wordpress.com/2010/12/07/negative-energy-from-theory-to-lab
Ci sono comunque altri modi
più redditizi per usare le energie dell'Universo, per conoscere come: si veda la sezione: "Terza forza".
La differenza sostanziale fra il modo attuale di produrre energia e
quello futuro (che dovrebbe emergere (speriamo) dalla lettura di
questo documento)) è il Calore.
Le macchine che impiegano la forza dell'Universo infatti non usano
il Calore come energia primaria ma usano solo la componente di
reazione che come ovvio è "fredda".
Si potrebbe pensare che per "fredda" intendiamo non "calda" ma non
è cosi.
L'energia dell'Universo quando è ruotata non solo produce una
reazione diversa dal previsto ma può produrre una inversione della
reazione che è in atto, in altre parole un sistema può essere posto
in oscillazione e per metà tempo sarà caldo e per l'altra metà
riassorbirà il calore prodotto in precedenza.
Fra i personaggi che hanno fatto ricerca in questo importante
settore vi segnaliamo: IRVING LANGMUIR
IRVING LANGMUIR AND ATOMIC HYDROGEN
Nell'idea di Irving si opera separando in una fase e ricomponendola
nella l'altra fase.
Questa idea-invenzione è stata sperimentalmente realizzata da:
"JLN Labs"
http://jlnlabs.online.fr/mahg/index.htm
Guardate anche questo!
Movie
Per non
divagare oltre proseguiamo ora nel nostro intento continuando con la
descrizione della tubazione
Nella parte terminale del tubo (quella che sarà a contatto con la
destinazione) il fluido assume la forma dell'oggetto o della
perturbazione che deve ripristinare.
La forma però non deve essere
intesa come noi la percepiamo tramite i nostri sensi perché essa comprende dettagli
volumetrici e dettagli microscopici anche della parte interna.
In senso figurato si può dire che la "forma" è un calco negativo in
3D (e ai raggi X) visto dalla parte della direzione del moto del
fluido.
La forma dell'oggetto (intesa come appena descritto) è un elemento
fondamentale al punto che si può dire che l'Universo conosce e
distingue la
sua destinazione esclusivamente tramite la forma.
La forma potrebbe anche essere intesa come Massa ma il termine Massa così
come noi lo conosciamo è insufficiente per spiegare l'azione
dell'Universo.
Per avere un'analogia si pensi ai fenomeni di risonanza che come noto per
manifestarsi richiedono oggetti con simmetrie specifiche, forme e
similitudini volumetriche.
Lo scienziato sarà sorpreso nel leggere che il concetto di Massa è
incompleto e la sua sorpresa, come logico, dipenderà dal fatto che
tutta la fisica meccanica si basa proprio su questa invariabilità
concettuale.
Insomma pesa di più un chilo o di carta o un chilo di piombo?
La risposta non è così ovvia come comunemente si pensa e se avrete
la pazienza di seguirci ora cercheremo di esporre la nostra
versione.
Quando si effettua una misura (qualsiasi misura) si deve rammentare
che il risultato è sempre il rapporto fra un'unità nota e
quella di riferimento.
Ad esempio se misuriamo una distanza useremo (ovviamente) il metro
come unità di riferimento, il metro però è un oggetto che non
ha nessun riferimento con il quale fare la sua verifica in altre
parole è auto referente.
Insomma si stabilisce in modo arbitrario un riferimento supponendo
che esso disponga di proprietà assolutamente indeformabili,
costanti nella sua durata e valide in ogni luogo del Creato.
Ci sono invece due elementi da aggiungere al nostro conto e ambedue gli elementi sono legati al tempo.
Il primo elemento è una variabile ed è
inerente il tempo base che appartiene al nostro Universo.
Il secondo elemento è costituito da tre variabili e ciascuna di
esse è riferita al Tempo proprio di ogni asse della terna
Euclidea.
Il secondo elemento (quello con tre variabili) non deve essere inteso come
universale perché esso appartiene ai singoli e specifici oggetti.
Per l'Universo la terna di coordinate di ogni oggetto è come una carta d'identità
che identifica in modo univoco l'oggetto stesso mentre per noi,
purtroppo, questa informazione non è utilizzabile completamente ma
solo in piccola parte.
Ad esempio se desideriamo calcolare la distanza di un oggetto
dobbiamo forzatamente usare due misure eseguite da punti diversi
mentre per l'Universo è sufficiente una sola verifica.
Per comprendere il meccanismo si supponga di valutare una distanza
usando come riferimento solo la dimensione apparente di un oggetto.
Come è noto gli oggetti lontani ci appaiono più piccoli di quelli
vicini e quindi, in teoria, conoscendo la dimensione dell'oggetto
originale si potrebbe estrapolare la distanza.
Questo metodo di comparazione è simile a quello usato dall'Universo
ma nel nostro caso ciò che vediamo è relativo e dipendente da altri
fattori mentre per l'Universo risulta preciso ed efficace.
La similitudine però è solo per spiegare un concetto perché nella
realtà noi, in questo modo, possiamo estrapolare una sola e singola
informazione mentre per l'Universo la Forma contiene una quantità
enorme di dati.
Ad esempio se due oggetti uguali si muovono sulle stesse identiche
coordinate ma ciascuno è dotato di velocità o accelerazione non
uguale,
in questo caso, i due oggetti sembreranno sia a voi (comuni mortali)
sia all'Universo come dotati di un diverso volume e/o una diversa collocazione
spaziale ma la nostra percezione di direzione, velocità, ecc.
essendo relativa sarà quindi diversa dalla percezione assoluta che è caratteristica esclusiva del'Universo.
L'astrazione del moltiplicare quindi una Forza per una
Accelerazione per ottenere il valore Massa non solo è una
contraddizione nei termini (si moltiplica pere con mele) ma è astrusa
perché sia la forza (peso) sia l'accelerazione sono (nel nostro
mondo) completamente relative.
Poiché come detto le variabili sono tre (altezza, larghezza, profondità) la
"Forma" di un oggetto conterrà quindi molte più informazioni di
quante possono essere contenute nella semplice: "Massa".
Ad esempio sarà possibile comprendere per l'Universo in quale direzione
un oggetto si muove,
con quale velocità, ecc. e tutto ciò istantaneamente senza fare
misure sequenziali.
Quanto fin qui esposto dimostra come il progetto dell'Universo è
estremamente razionale, efficace, giustificato e..... facile da
comprendere.
Come più
volte descritto nella relazione sui Gradienti esiste anche un'atra
proprietà che posseggono i corpi in movimento.
Il movimento infatti comporta una modificazione del tempo
dell'oggetto e questa modificazione temporale cambia lo stato
chimico-fisico alterandone le caratteristiche, ad esempio l'oggetto
può diventare duro o morbido liquido o solido, ecc.
Anche questa informazione (pur se di tipo indiretto) è contenuta nei
dati deducibili dalla Forma.
Ancora si rammenta che un corpo rotante su un asse fisso o mobile
assume altre proprietà che in alcuni casi rendono difficile o
impossibile una reazione coordinata dell'Universo.
Un corpo rotante quindi esce dagli schemi ma su questo argomento si
invita il lettore a leggere altre informazioni nella teoria generale
dei Gradienti.
A questo punto se la nostra descrizione è stata chiara sarà facile
comprendere perchè per l'Universo l'informazione Massa è solo un acessorio, utile
forse, ma incompleto e quindi non
indispensabile.
La convalida di quanto è stato fin qui descritto è facilmente
realizzabile e riproducibile da chiunque.
Nella sezione "Esperimenti" della relazione generale dei Gradienti
troverete "Esperimento palline" nel quale si mostra la relazione
spazio-tempo.
In precedenza si è affermato che le tubazioni per il trasporto
del fluido erano disposte come in una sfera che dalla periferia
confluivano sul'oggetto da riequilibrare.
Il concetto di "Sfera" è stato usato perché estremamente
importante, esso oltre a dare un'idea figurata di come avvengono le
azioni dell'Universo ci offre anche indicazioni precise sui limiti
del fluido.
Se osserviamo i pianeti e i corpi stellari noteremo che essi hanno
la forma preferenziale di uno sferoide.
La prima informazione che possiamo ricavare da questo importante e
diffuso fatto è che la Gravità non può essere una forza che attrae
ma è indiscutibilmente una forza che spinge.
La forma sferica è e può essere solo il risultato di pressioni
esterne che agiscono da tutte le direzioni sui corpi spaziali.
In altre parole e ad esempio un pianeta è simile ad un oggetto
qualsiasi sul quale confluiscono le tubazioni simboliche che
trasportano il fluido riequilibrante.
Se la Gravità fosse una forza che attira i pianeti dovrebbero avere
una forma conica (o di un cetriolo) e non certamente sferica.
La seconda importante informazione che ricaviamo dalla forma
sferica dei pianeti è che il fluido dell'Universo non agisce per
tutto il volume del corpo ma agisce solo in una parte che è quella
più esterna.
Come visto in precedenza per la "Fessura" il fluido ha problemi
anche nella sua azione con gli spessori elevati di materia.
Per un approfondimento si veda la sezione "Gravitazione" della
relazione dei Gradienti dove ci sono delle mappe gravimetriche e la
spiegazione del perché in alcune aree la Gravità risulta alterata.
Per comprendere ciò che vogliamo dire s'immagini che i Fluido
dell'universo sia perfetto.
Se "perfetto" il fluido non potrebbe compiere alcuna azione perché
invece di riequilibrare i corpi li attraverserebbe senza fare
"nulla".
La forma sferica dei pianeti ci mostra che la materia è stata
spinta, compressa e modellata da una forza concreta e tangibile.
Se la forza ha agito ciò indica che essa è stata ostacolata e che
quindi il corpo ha presentato (come una specie di) attrito o di
resistenza.
Ciò che noi vediamo è quindi il risultato di questa azione-reazione
Universo-materia.
Le forze in gioco quindi sono almeno due, la prima è quella
dell'Universo che spinge e la seconda è quella dell'oggetto che si
oppone.
Work in progress
-------------------------------
Per completare queste
brevi note sulla "forma" aggiungiamo che ogni forma corrisponde
anche ad una specifica frequenza per cui la forma può essere
sostituta da una frequenza oppure il contrario.
Molti ricercatori (e in tutto il mondo) hanno lavorato intorno al
concetto forma-frequenza esprimendo varie teorie che si basano sull'unicità di ogni
cosa e sulla possibilità di impiegare oltre alle frequenze anche disegni, simboli
e oggetti con similitudini particolari.
I lavori di questi scienziati sono in gran parte sconosciuti e
ignorati dalla grande madre del sapere ufficiale.
Per
approfondire ecco un link ricco d'informazioni:
Tutto sulla Radionica
Durante il suo movimento all'interno dei tubi il fluido influenza ed è
influenzato dallo stato degli altri oggetti che si trovano sul suo percorso, anzi gli
oggetti intermedi ed estranei alla destinazione sono un ostacolo per
il suo intercedere e fanno diminuire o deviare il flusso alterando
così la sua azione. Succede anche, in qualche caso, che i flussi
possono essere ingannati e agire su corpi diversi
da quello di destinazione.
L'inganno proviene da molti fattori ma il principale è ancora costituito
dalla forma, se nel suo cammino incontra oggetti di forma simile
all'oggetto di destinazione l'Universo scarica gran parte della sua
energia su questo oggetto.
Per comprendere le azioni indirette ed impreviste dei flussi e anche
l'estrema importanza tecnica dell'argomento è indispensabile rifarsi
alle sperimentazioni dello scienziato Carman Cortesi.
Carman Cortesi per anni ha misurato la correlazione fra i moti di un
corpo rotante con altri corpi rotanti e altre sorgenti energetiche.
http://www.cortesi-gravity.it/
Essendo egli
stesso sorpreso dai risultati delle sue sperimentazioni ha cercato
di formulare anche una teoria completamente nuova e che ovviamente
non poteva tenere conto di quanto insegna la fisica classica. La
fisica ortodossa infatti ignora completamente quegli effetti che lui
ha scoperto verificato e misurato.
In questa pagina ad esempio Carman ha dovuto immaginare che la Gravità è
una cosa completamente nuova.
http://www.cortesi-gravity.it/pag_24.htm
Per chi fosse interessato questa invece è la nostra teoria sulla Gravità
La Gravità
In sintesi gli studi di Carman confermano ampiamente che il moto di un
corpo può essere influenzati dal moto di un altro corpo che è posto
nelle vicinanze o anche distante se costituito da una massa
adeguata.
Se siamo stati chiari nella nostra esposizione dovrebbe a questo punto
essere per tutti facilmente comprensibile la ragione per la quale
esistono queste interferenze.
Comunque la spiegazione è questa:
L'Universo invia dei flussi di riequilibrio che nel loro cammino
interferiscono con le masse che incontrano.
Work in progress
-------------------------------
Completate le
premesse che sono state indispensabili per comprendere gli
accadimenti del sistema Universo passiamo ora ad un'applicazione
pratica delle nostre conoscenze.
L'applicazione che ora sarà descritta è solo un esempio e ha come
scopo principale quello di suggerire lo studio di altri possibili
impieghi dello stesso principio.
Per prima cosa (evidentemente) dobbiamo usare un metodo che ci consenta
di emulare o stimolare in modo efficace l'Universo così che esso agisca a nostro comando.
L'acqua ha la caratteristica di rispondere alle sollecitazioni meccaniche
creando dei piccoli vortici. Questi vortici sono di breve durata ma
in ogni caso la loro persistenza sarà più che sufficiente per i
nostri scopi.
Se interponiamo un bacino d'acqua fra il dispositivo perturbante e i
flussi di riequilibrio inviati dall'Universo, l'acqua risponderà
creando un'immagine composita.
L'immagine creata non ha nulla a che vedere con le forze che l'hanno
attraversata ma questa immagine contiene informazioni sufficienti
per simulare il fenomeno.
In altre parole riproducendo la stessa immagine nella stessa acqua
tramite suoni o altre sollecitazioni meccaniche si ottiene che
l'Universo risponde come si trattasse di una perturbazione creando
di conseguenza forze simili a quelle originali e quindi in grado di
ottenere azioni meccaniche reali.
Nella figura qui
sopra l'istantanea di un pendolo in movimento.
Riproducendo la stessa immagine (e nello stesso recipiente) tramite un
gruppo di generatori di frequenze acustiche si ottiene il movimento
del pendolo.
L'esempio è molto semplificato ma per ottenere migliori risultati è
richiesto l'impiego di concentratori magnetici, filtri direzionali
dei flussi, liquidi di contrasto e un software per la gestione degli
oscillatori.
Anche l'ambiente deve essere adatto e per quanto possibile si devono
evitare luoghi dove esistono schermature (tipo Faraday) o masse
metalliche importanti.
Vi suggerisco la
visione di questi due film nei quali, anche se in modo disordinato e
senza una teoria di riferimento ritroverete i concetti che sono
stati sopra illustrati.
Voyager DNA onde e acqua
Movie
Intervista a Massimo Citro
Movie
Per concludere:
A) Non è possibile generare immagini da
oggetti fermi ma si rammenta anche che qualsiasi cosa può essere
posta in vibrazione con grande facilità, con questo metodo, in
particolare, si
possono riprodurre le molecole o i composti biologici.
B) Ingannare l'Universo è abbastanza facile infatti è possibile
creare richiami sintetici come abbiamo visto con l'acqua o altri
materiali non citati oppure fare trappole reali come quelle
descritte in più occasioni in questa relazione e inerenti la "Terza
forza".
Work in progress
-------------------------------
Da qui in poi solo
appunti, non leggere
-------------------------------------------------
Alcune note aggiuntive sull'acqua
Dalla più remota antichità si è parlato frequentemente di fonti o
sorgenti miracolose dalle quali si traeva guarigione e
rigenerazione.
Probabilmente ci sono più fonti miracolose che malati ma ci piace qui
ricordare e analizzare un noto miracolo di Gesù che si riferisce
alla guarigione di un paralitico nella piscina di Betsaida.
http://digilander.libero.it/pisanofranco/paralitico_betsaida_prima_parte.pdf
La piscina
era costituita da due settori divisi da una paratia
sodio liquido
http://chaos.aip.org/resource/1/chaoeh/v15/i4/p041104_s1?view=fulltext&bypassSSO=1
Un flusso quando si muove in realtà sposta un tubo di flusso la cui
parte terminale, quella che dovrà agire come controreazione è
un'immagine tridimensionale in negativo dell'oggetto che deve
riequilibrare.
In altre parole il flusso è un tubo che ha come forma specifica nel
sua parte teminale.
La forma non è però semplice o simile a ciò che noi vediamo
normalmente con gli occhi ma comprende anche una parte interna
dell'oggetto; insomma una copia in negativo dotata di grande
dettaglio che riproduce anche gli atomi e le molecole.
Quando il flusso si muove non agisce solo sull'oggetto di
destinazione ma anche sugli oggetti intermedi che incontra sul suo
cammino.
Può essere difficile comprendere questo concetto ma fortunatamente
per noi un altro scienziato italiano ha fatto per molti anni questa
sperimentazione che ha riportato puntualmente nel suo sito.
Nei suoi documenti troverete in dettaglio e in modo analitico ciò
che avviene e le interferenze che sono provocate dai moti di
cilindri rotanti.
Leggendo scoprirete che la luce ad esempio modifica alcuni parametri
di una rotazione meccanica.
All'inizio di questo documento parlavo di come imbrogliare
l'universo e fare in modo che esso sia in inbarazzo o agisca con più
energia di quanto necessario.
Sempre nei documenti di Carman troverete come si comporta l'Universo
al cospetto di due corpi con moto opposto. In questo caso l'Universo
per fermare uno dei cilindri finisce per accelerare quello vicino.
Troverete altre informazioni nella mia relazione dei Gradienti, se
avete voglia consultate anche l'argomento "Terza forza".
Lo scopo di questo documento non è quello di approfondire concetti
inerenti l'energia per cui ho riportato solo quanto a mio avviso è
indispensabile per comprendere i fenomeni inerenti l'acqua.
L'acqua ma non solo quella perchè in modo più o meno incisivo tutta
la materia si comporta con le stesse modalità è in realtà un
pellicola fotografica che riproduce il passare di un flusso di
compensazione dell'Universo.
L'immagine riprodotta però non è esattamente identica a quella del
flusso perchè quando l'acqua riceve il flusso essa essendo spinta
dal moto si arrotola creando dei vortici che hanno una forma
caratteristica che assomiglia ai ricami (fiorentini?).
Questo fatto però non è disturbante perchè ci consente di valutare
anche se in modo grossolano che cosa è successo, voglio dire che se
non si formassero questi vortici non potremmo vedere assolutamente
nulla.
Se attraverso tecniche di congelamento o altri metodi fotografiamo
queste figure abbiamo in realtà nelle nostre mani un mezzo per agire
sull'oggetto finale tramide intermediari di altra natura.
Dunque e per spiegare meglio questa cosa.
Supponete di mettere in moto un pendolo e di porre nelle sue
vicinanze, possibilmente da intercettare il flusso, una vasca con un
liquido.
Fotografando con una macchina fotografica ordinaria la forma
(cluster) di ciò che avviene se poi riproducendo questa forma
tramite un segnale acustico o meccanico di qualsiasi natura in
definitiva richiameremo l'universo per riequilibrare la nostra
macchia e in definitiva otteremo che il nostro pendolo in modo più o
meno efficiente si metterà in movimento.
Ciò è valido per qualsiasi sistema compreso oltre a quello meccanico
e elettrico le reazioni di tipo chimico o biologico.
Similmente ad una macchina fotografica dobbiamo usare una lente che
consenta di avere un'immagine più nitida e con maggiore angolo.
Come detto in precedenza è possibile usare delle calamite o dei
campi magnetici di qualsiasi natura ma è possibile concetrare questi
raggi anche tramite cristalli.
L'uso di questo o quel concentratore dipendono dalla natura del
sistema da trattare.
Se s'intende riprodurre un modello statico come quello ad esempio di
un composto chimico o biologico è indispensabile, per avviare i
flussi che l'oggetto sia posto in movimento, preferibilmente con una
piccola vibrazione con asse parallelo al flusso che si vuole
registrare.
Un'ultima avvertenza, non usate sistemi schermati o metallici,
possibilmente anche le strutture della vasca dovrebbero essere in
vetro e non in metallo.
Per comprendere meglio quanto qui illustrato brevemente è opportuno
rivedere anche il concetto di gravità che non è una forza attrattiva
della materia ma una forza che spinge proveniente dall'universo.
Altre informazioni sempre nella teoria dei gradienti
|