APPENDICE 2


NOTE ESPLICATIVE
   & Memoria dell'acqua
  

Work in progress
   Revisione della relazione attualmente in corso
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   In questa appendice è descritto con maggior dettaglio come opera l'Universo durante le sue azioni di riequilibrio.
   Per ulteriori informazioni sul termine "Universo" si veda il capitolo "Atomo".

   In sintesi e per descrivere qui e il nostro concetto di "Universo" immaginate che tutto il creato sia immerso in una vasca contenete un fluido che è simile all'acqua.
   Questo fluido che avvolge ogni cosa esistente governa anche allineamento, la disposizione spaziale e le proprietà intrinseche della materia.

   La vasca che contiene l'Universo è dotata di una sua Gravità, Gravità che funziona esattamente così come la fisica classica ci insegna è cioè ben definibile nell'orientamento o se preferite nella direzione della sua forza.
   L'Universo si comporta come l'acqua che se sottoposta alla Gravità terrestre, come avviene in un bacino, crea un gradiente di pressione in funzione della sua profondità.
http://www.crestsnc.it/divulgazione/media/idropdf/testo03.pdf

   Fabio Mosca che è un ricercatore assolutamente anonimo per la scienza ufficiale (spesso contestato e a volte deriso) ha fatto misure molto attente su questa proprietà del gradiente gravitazionale riportandole in questo breve PDF

   L'Universo così come noi lo abbiamo denominato e concepito è simile al tradizionale concetto di "Etere" ma esso si differenzia da quest'ultimo per il fatto che ha molte proprietà aggiuntive e non è quindi un semplice elemento di supporto alla movimentazione dell'energia.

   L'Universo può anche essere assimilabile ad un super fluido ma (per nostra fortuna) non perfetto.
   Nel seguito di questo documento lo consideremo appunto così e cioè: "un fluido".
  
   I difetti di questo fluido sono molti ed inizieremo la loro (parziale) elencazione descrivendo un suo problema psicologico che è quello di essere sempre esageratamente gentile.
   Si comporta infatti come quelle persone educate che consentono agli altri di passare per primi quando ci sono porte o passaggi stretti o comunque limitanti l'accesso.
   Insomma al contrario di quanto si vede in questo film:
Metropolitana Movie

   Il nostro Universo non entrerebbe mai nella metropolitana perché si metterebbe al lato della porta e sorridendo concederebbe ad altri la priorità.

   In natura ci sono molte cose che usano e dimostrano questa proprietà (per così dire: "gentile") ma per non allungare il testo si citeranno solo alcuni esempi cominciando con due parole sull'effetto Casimir.
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Casimir


   Nell'effetto Casimir il fluido "Universo" avendo delle difficoltà a muoversi all'interno di piccoli spazi crea indirettamente (e suo malgrado) una pressione sulle piastre accostate.
   Le piastre quindi non si "attirano" come normalmente si pensa ma esse sono spinte dalla pressione diversa fra la parte esterna e quella interna delle piastre stesse.

   Per analogia si pensi a due piastre che sono saldate ad un cuscinetto contenente aria a pressione ambiente e che immergerete in una vasca d'acqua.



   Maggiore sarà la profondità dell'immersione tanto maggiore sarà la forza che schiaccerà il cuscinetto.
  
   I fenomeni di "Capillarità", per fare un altro esempio, hanno origine dalla stessa proprietà.
   La Capillarità può essere impiegata anche come indicatore per individuare quei materiali che possono deviare o inibire le azioni dell'Universo, ad esempio se il tubo è di Teflon o il liquido è Mercurio si ottiene l'effetto capillare contrario.

   La forza dell'effetto "gentile" è così imponente che è possibile saldare stabilmente materie differenti o anche i metalli.
   Un'applicazione pratica che usa questo principio è la saldatura chiamata :"a freddo" (o stato solido), la saldatura "Fredda" non è però una scoperta moderna perché essa ha origini molto antiche e sono ben note le spade giapponesi costruite premendo sottili lamine sovrapposte.
http://www.ing.unitn.it/~luttero/TecnologieSistemiLavorazione/SaldaturaI.pdf

   Se si è compreso quanto finora descritto si comprenderà anche che per separare una congiunzione sarà sufficiente aprire un varco in qualsiasi punto e le lamine (come quando si toglie una crosta) si separeranno con grande facilità.
   Si è usato il termine "Scrostare" perché rende bene l'idea di come ciò avviene :-).

   Quando l'Universo è costretto da una fessura si creano differenti velocità del flusso riequilibrante che implicano (come già descritto e in più occasioni nella relazione sui Gradienti) differenti tempi locali.
   Per comprendere quanto ora si dirà si supponga che la corrente elettrica non sia un movimento di elettroni ma un movimento di un normale flusso tendente a eguagliare i tempi diversi fra due punti.

   Per altre informazioni si consulti il capitolo "I potenziali dei gradienti".
  
   Per fare qui una sintesi del concetto "Eguagliare i tempi" di cui parliamo s'immagini un disco di Faraday impiegato come generatore.
   Quando il disco ruota si creano differenti tempi in funzione dei diversi raggi del disco, in altre parole la periferia gira più velocemente dell'area centrale.
   Se si congiungono tramite un conduttore due tempi diversi (sinonimo di velocità diverse) si ottiene una tensione elettrica, tensione che sarà quindi proporzionale (teoricamente) alla differenza fra i raggi considerati.
   
   In una fessura si verifica la stessa cosa e di conseguenza e possibile ricavare energia elettrica gratuita.


  
   La figura sopra mostra come si creano i potenziali elettrici.
  
   "V<" e "V>" sono le due diverse velocità dei flussi mentre i simboli "+" e "-" rappresentano tempi diversi che equivalgono a tensioni diverse.
   Unendo con un conduttore i punti "+"  e "-" il tempo, all'interno del conduttore si sposta fino a raggiungere un valore medio di equilibrio e provocando (generando) di conseguenza quella che è comunemente chiamata corrente elettrica.
  
   Osservando la figura si potrebbero avanzare delle perplessità per il fatto che le due piastre essendo costituite da materiale conduttore e omogeneo non possono creare potenziali.
   Il potenziale elettrico risultante infatti dovrebbe essere uguale a "zero".
   Questa conclusione si deduce perché il tratto che congiunge i punti "+" e "-" avendo resistenza nulla (o quasi) implica un potenziale nullo e quindi corrente infinita.
  
   Per comprendere ciò di cui parliamo s'immagini di costruire un generatore di tipo Faraday costituito da un disco rotante in RAME e di prelevare la corrente usando conduttori anch'essi in RAME.
   Se il disco ha resistenza elettrica di valore inferiore a quella dei conduttori (per logica) una parte della corrente dovrebbe circolare nel disco stesso.
   Ad esempio se il disco ha un diametro di 20 cm con lo spessore di 1 cm mentre i cavi sono lunghi 40 cm ed hanno un diametro di 1 mm avviene che nei cavi circolerà solo un milionesimo della corrente che dovrebbe circolare nel disco.
   Se si considera che un disco di Faraday produce facilmente 100 A ci si può chiedere come ha fatto Faraday a rimanere VIVO.

   Cercheremo ora di spiegare questo concetto che in realtà è più semplice da capire che da descrivere.
   Osserviamo la figura qui sotto.

  

   Nella parte in basso a destra "Pila o accumulatore" lo schizzo rappresenta una pila nella quale sono immersi due metalli che formano una coppia voltaica mentre il liquido è un elettrolita qualsiasi, supponiamo acqua e sale da cucina.
   Quando la pila non funziona (circuito aperto) secondo la fisica classica (e anche secondo noi) la pila non produce alcuna corrente.
   C'è un problema però, l'elettrolita è un conduttore e quindi secondo la logica il circuito è (comunque) chiuso e di conseguenza ci dovrebbe essere (sempre) una circolazione di corrente.
  
   Il conduttore che è nascosto e che è sempre attivo nel disegno è simboleggiato da un resistenza in colore Ciclamino.

   Qualche cosa dunque non funziona nei concetti che ci sono noti e famigliari e che descrivono la corrente elettrica, infatti sia nel disco di Faraday sia in un sistema elettrolitico ma anche nelle correnti definite come "parassite" si verifica una fenomenologia "strana" perché la corrente sembra decidere in modo autonomo quale conduttore scegliere per muoversi.

   Se chiudiamo il circuito di una pila sostituendo il filo metallico conduttore con un tubo di plastica che contiene lo stesso liquido usato come elettrolita vedremo che c'è circolazione di corrente.
   Ovviamente per fare questa prova metteremo in contatto il liquido che è all'interno del tubo con i terminali metallici della pila.

   Come avviene nella pila così accade anche in un disco di Faraday, la corrente si muove solo nel conduttore esterno e non nella parte metallica che costituisce il disco.

   Quanto si è appena descritto dimostra l'incoerenza dell'elettrotecnica classica e dimostra anche che gli elettroni (se esistono) non partecipano, almeno come carica elettrica, al fenomeno elettrico.
  
   La conducibilità di un tratto o sezione non dipende dalla resistenza elettrica del materiale ma è dipendente solo dalla sua polarizzazione o se preferite dal tempo dell'area in esame.

   Un'area che ha un suo specifico tempo si separa fisicamente dalle altre aree (che hanno tempi diversi) creando un'autentica barriera, in definitiva si può affermare che ogni tempo tende a mantenersi tale e a creare un suo dominio spaziale.
   La conseguenza di ciò è che due o più aree nello stesso metallo (anche se conduttore) quando hanno tempi diversi risultano isolate elettricamente.
  
   Se invece si congiungono due aree che sono a potenziale diverso per mezzo di un conduttore (di qualsiasi natura) ma che ha un suo specifico tempo ed è separato dal sistema nel quale sono presenti le due aree, attraverso questo conduttore, le due aree si uniranno portandosi ad un valore che è medio dei loro singoli tempi.

   In un disco di Faraday, nelle soluzioni elettrolitiche, ecc. non si creano degli anelli o aree di potenziale con forma prevedibile come ci si potrebbe attendere da quanto è stato ora spiegato ma si crea una struttura complessa, multipla e spiraliforme che pur mantenendo separate le aree temporali attraversa e si estende per l'intero disco o liquido.
   In pratica i tempi si contrastano avvolgendosi fra loro come potrebbero fare solo dei serpenti.



   Per contiunare e ad esempio se si fanno esperimenti o misure con un disco di Faraday il valore più alto della tensione non sarà quindi in prossimità del massimo diametro ma si troverà in un'area da ricercare manualmente e che inoltre cambierà come posizione con la modifica della velocità di rotazione o del campo d'influenza di un eventuale calamita.

   Se si usano contatti striscianti sia a carbone, metallo o mercurio, ecc. difficilmente è possibile valutare queste differenze.
   Per fare misure di una precisione maggiore si consiglia l'uso di un convertitore tensione-frequenza installato sul disco stesso ed alimentato con pile anch'esse installate sul disco.
   Un convertitore tensione-frequenza oltre a poter inviare segnali radio agli strumenti di misura può essere udibile nella sua azione tramite un piccolo altoparlante piezo messo sopra lo stesso convertitore.
   Se invece si desidera estrarre potenza da un disco di Faraday è consigliabile usare una resistenza stabilmente connessa tramite saldatura al disco stesso e separabile elettricamente tramite un interruttore radiocomandato, il calore prodotto sarà poi convogliato con vari metodi all'utenza.
   In questo link, in italiano, troverete molte informazioni sul disco di Faraday e i progetti di Tesla per il suo sviluppo commerciale.
http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=2266665

   Per tornare ora alla questione della "fessura".

   Se ai lati della fessura si sistemano due piastre si crea uno speciale condensatore in grado di generare e immagazzinare le tensioni, tensioni che saranno quindi sempre disponibili e non si esauriranno mai.
   In questo caso quando si collegano elettricamente le piastre il condensatore si scarica e (però) quando si riapre il circuito il condensatore si ricarica di nuovo.
  
   Il primo a scoprire questa proprietà è stato certamente Alessandro Volta che ha chiamato questo dispositivo Elettroforo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Elettroforo_perpetuo

 
   Un dispositivo moderno, commerciale e molto diffuso che sfrutta questo principio si chiama "Elettrete" (Electret in inglese).
http://en.wikipedia.org/wiki/Electret
   Si veda anche
http://www.scribd.com/doc/7535805/eBook-Free-Energy-Capacitors-That-Recharge-Themselves

   La tecnica costruttiva di un Elettrete in realtà consiste nel diminuire gli interspazi fra lamina e dielettrico per cui si usano materiali che tramite il calore possano adattarsi alla sagoma della lamina; aggiungendo l'alta tensione si migliora ulteriormente l'adesione per le forze elettrodinamiche che così si creano.

   A questo punto, conoscendo la verità su come si formano le tensioni elettriche possiamo costruire facilmente un dispositivo sperimentale per osservare le proprietà e il comportamento alle varie condizioni.
  
   Ritagliare due fogli di alluminio per usi domestici di circa 40 cm di altezza e 25-30 di larghezza.
   Interporre fra i fogli di alluminio uno strato di pellicola plastica (sempre per uso domestico).
   La pellicola è opportuno cha sia più grande dei fogli di alluminio. La maggiore ampiezza consente proteggere e quindi di non creare un cortocircuito fra le piastre metalliche.
  
   

   Predisporre un peso sulle piastre (in rosso nella figura), il peso deve essere largo e tale da ricoprire la massima superficie possibile, ad esempio una pila di libri, riviste ecc.
   Collegare un voltmetro elettronico ad alta impedenza ai fogli di alluminio e poi premete con un dito (dolcemente) sul peso.
  
   All'azione del dito l'Universo risponderà creando una forza opposta ma essendo il mezzo intermedio costituito da una fessura (foglio in plastica) si produrranno due pressioni diverse, una interna (bassa) ed un'altra esterna.
   La differenza di pressione, come è stato spiegato in precedenza, equivale ad una differente velocità del fluido e quindi localmente si hanno tempi diversi, in definitiva il risultato sarà, come nel disco di Faraday, la produzione di una differenza di potenziale che poi..., chiudendo il circuito tramite il Voltmetro, la corrente elettrica.
  
   La corrente caricherà anche il micro condensatore costituito dalle due lamine.
   Per apprezzare la carica-scarica del condensatore diminuire e aumentare la pressione sul peso.
  
   Questo dispositivo è molto semplice da realizzare ma come sarà ovvio presenta una moltitudine di problemi derivati da sporcizia, effetti elettrolitici disturbi della rete elettrica ecc. Se però sarete dei perfezionisti e metterete molta cura nell'esecuzione sarà sufficiente collegare una piastra a terra e usare un inseguitore di tensione per realizzare  esperimenti molto utili anche con la luce, calamite, ecc.

   La differenza di pressione, come già detto in precedenza, induce sempre alterazioni temporali e quindi è estremamente facile produrre più energia di quanto richiesta del sistema per il suo sostentamento.
   La differenza di pressione può anche essere prodotta artificialmente perché la regola è sempre e comunque valida.
   Se si porta in pressione un recipiente chiuso contenente acqua (o un fluido) e quindi tramite una valvola si farà in modo che il liquido compresso esca tramite una "fessura" si otterrà una produzione di vapore senza impiego di calore.
   Come spiegato nella relazione sui Gradienti un corpo (in questo caso l'acqua) se ha un tempo diverso assume proprietà diverse e l'acqua in questo caso perde la forza di legame e diventa vapore.
   In teoria quindi l'energia richiesta per produrre vapore è "nulla" e di conseguenza il rapporto fra energia spesa e energia prodotta è infinito.  
   Se la fessura per ragioni tecniche non può avere dimensioni infinitesime si può ovviare facendo in modo che l'acqua, nel suo fluire, impatti contro un ostacolo e quindi migliori l'efficienza della produzione di vapore.
   http://mistenergysystems.com/19059/dsp_agent_page.php/140045

   Un'altra proprietà importante dell'Universo è che il suo flusso può variare in densità per unità di superficie.
   Per avere un'idea figurata di questa proprietà s'immagini un fascio di luce che può essere concentrato in un punto per mezzo di una lente.
   Questa proprietà non è tridimensionale nel senso che il fattore di concentrazione(densità) non è in relazione al volume ma è solo in funzione della sezione e delle caratteristiche morfologiche del concentratore.
   Questa considerazione è molto importante perché ci consente di meglio comprendere la reazione dell'Universo e quindi di usare e gestire (a nostro vantaggio) le sue imponenti forze.
 
   Una calamita o comunque un campo magnetico hanno la capacità (come una lente per la luce) di concentrare e deviare le forze dell'Universo, questa caratteristica non è esclusiva del campo magnetico ma è anche presente in altre sostanze come i cristalli e altri materiali trasparenti.
   Interessanti per questo scopo sono: l'acqua, il Carbonio (in tutte le sue forme) e il sodio liquido.

   Prima di continuare citiamo ancora una frase di Newton che è già stata riportata nella nostra pagina sulla Gravitazione e che ci pare utile per fare costruttive riflessioni:
   ".....the gravity is caused by the descent of rays which strike all bodies and pushes them down. "Whither ye rays of gravity may be stopped by reflecting or refracting ..."
   ".....la Gravità è causata dalla discesa dei raggi che colpiscono tutti i corpi spingendoli verso il basso, questi raggi possono essere fermati dalla riflessione o dalla rifrazione. ..."

   Nel link qui sotto un esempio di come fare misurazioni generiche (altrimenti impossibili) comparando gli ultrasuoni nel sodio liquido. In breve questi ricercatori hanno fatto misurazioni usando impronte energetiche raccolte e concentrate dal sodio.
http://chaos.aip.org/resource/1/chaoeh/v15/i4/p041104_s1?view=fulltext&bypassSSO=1

   In elettrotecnica quando si usa una campo magnetico di fatto si moltiplica per un certo fattore l'azione locale riequilibrante dell'Universo, il fattore di moltiplicazione dipende dalla composizione chimico-fisica e reattiva del magnete stesso, dalla sua sezione e dalla sua forma.

   Per avere un'idea di come agisce un magnete ( e altre sostanze) in rapporto all'Universo si pensi ad un buco creato nell'acqua tramite l'immersione di un oggetto.
   Quando si toglie l'oggetto (che era immerso) l'acqua confluirà da tutte le direzioni per riequilibrare il volume e quindi e riempire il buco.
   Se s'impedisce all'acqua di defluire da tutte le direzioni ma si obbliga il defluire solo da un punto come ad esempio usando una barriera dotata di una fessura (evidentemente) tutta l'acqua passerà solo da quella fessura.

   La densità (o concentrazione) di flusso sarà quindi proporzionale alla sezione della fessura non sussistendo alcuna relazione con il volume del flusso che è stato coinvolto nel movimento.
   Questo fatto della "sezione" è noto anche in elettrotecnica infatti nel calcolo del flusso magnetico si usano normalmente i concetti "primordiali" che sono riassunti in questa pagina:
http://it.wikipedia.org/wiki/Flusso_magnetico

   Un campo magnetico crea allo stesso tempo sia una barriera sia una fessura; la forma e le proporzioni di questi due elementi dipendono dalla sagomatura del magnete stesso.
   Nella figura qui sotto è rappresentato il caso di un magnete cilindrico.
   La freccia mostra la possibile deviazione indotta in una linea del flusso di riequilibrio.

 
   Se si osserva con attenzione la figura qui sopra si scoprirà facilmente che l'area di massima concentrazione è quella in prossimità dei poli (fessura) mentre l'altra parte del magnete devia i flussi di un certo angolo e in qualche caso li restituisce al mittente.
  
   Come accennato in precedenza esistono altri materiali che agiscono con le stesse modalità di un campo magnetico e l'indicatore della loro possibile efficacia è distinguibile per una rotazione o scissione che essi impongono ai flussi che li attraversano.
   Per un approfondimento su una delle molte proprietà cristalli si veda questo link.
http://www.faden.it/pagine_htm/030pagina_osserv_polarizzatore.htm

   I materiali che hanno capacità analoghe ad un campo magnetico sono però distinguibili e devono essere scelti per la loro specializzazione.
   Il vetro agisce anche sulla gravità ma la sua specializzazione sono le frequenze luminose allo stesso modo la Grafite è specializzata nelle radiazioni, ecc.
   I fluidi in generale ma l'acqua in particolare hanno proprietà speciali intermedie, in altre parole queste sostanze sono dotate (per così dire) di una loro indipendenza e possono lavorare sia imitando l'Universo sia contrastandolo o deviando l'azione.
   L'acqua e i fluidi in generale quindi rappresentano il laboratorio ideale con il quale fare ricerche sulle forze dell'Universo.

   Ad esempio normalmente si ritiene che la spinta idrostatica sia in funzione dal peso dell'acqua spostata da un corpo che è stato immerso. In altre parole tanto è il peso dell'acqua spostato tanto sarà il peso sottratto all'oggetto immerso che risulterà quindi più leggero.

  
   Questo fatto è verificato sperimentalmente e quindi, seppur nei limiti ragionevoli, possiamo considerare che esso indichi una realtà oggettiva indiscutibile.
   Il problema però è la spiegazione che accompagna il fenomeno che non solo non è logica ma è anche fuorviante e quindi indirettamente questa teoria è stata la causa per la quale non si è sviluppata una scienza che studia il rapporto energia pressione.  
   
   Proviamo a ragionare al contrario e cioè immaginiamo che la forza di Gravità non sia una forza che attira ma sia una forza che spinge, nel nostro caso una forza che proviene dall'alto e preme verticalmente sull'acqua.
   Supponiamo ancora che l'acqua, per sua caratteristica, riesca a deviare questa forza in funzione del suo spessore e quindi della profondità.
   Se abbiamo ragione l'esperimento sopra citato sarà valido solo quando l'immersione è completata ma non durante l'immersione.
   Durante l'immersione si produce una forza (risultante di due vettori) che genera una deviazione e nei corpi sferoidi una rotazione.
  
   Cerchiamo ora di dimostrarlo con una prova pratica.
   Mettete dell'acqua in una pentola e poi fate cadere nella pentola un "pugnetto" di sale da cucina, quello di tipo "Fine".
   Con vostra sorpresa noterete che sul fondo si crea un anello e che quindi il vostro sale non è caduto casualmente ma si è disposto con ordine.
   Provate anche altri materiali a grana fine come: zucchero, sabbia, ecc oppure liquidi come alcool, inchiostro, ecc., ad esempio se al posto del sale usate dell'alcool denaturato vedrete una specie di esplosione con formazione anulare.

   Per comprendere questo fenomeno ripeteremo quando già detto nella relazione dei Gradienti "Gravitazione Universale".
   
    La fisica classica afferma:
    "Un corpo in movimento nell'Universo con velocità costante procede la sua marcia per l'eternità perchè la sua energia cinetica non è dissipata ma è conservata".
    Certo, aggiungiamo noi, però si dovrebbe anche specificare in quale "tasca" è conservata questa energia:-)

    In realtà un corpo mantiene il suo movimento perchè l'Universo lo spinge continuamente.
    Quando un corpo si muove da un punto ad un'altro punto esso lascia nel punto precedente un vuoto che l'Universo per sua natura riempie e questa azione "del riempire" provoca sul corpo indirettamente una spinta nella stessa direzione del moto.

  
    Quando i granelli di sale cadono nell'acqua lasciano dietro di se un vuoto (buco), l'Universo riempirà il vuoto ma essendo l'angolo della sua forza deviato esso spingerà indirettamente l'oggetto su di una traiettoria inclinata rispetto alla perpendicolare.
    Inoltre essendo la sua forza non diretta al centro ma distribuita in modo asimmetrico ne risulterà una rotazione dell'oggetto (granulo) e quindi ancora la rotazione fungerà da elica ponendolo in navigazione e alla fine l'urto con il fondo (del corpo rotante) si tradurrà in una ulteriore deflessione.
A casa della nonna con il sale grosso Movie
    Un modo semplicemente differente per vedere la stessa cosa che però ha questa conseguenza: "Un piccolo passo per un granulo ma grande per i cuochi di tutto il mondo".

    In questo video al rallentatore lo stesso fenomeno ma fra due liquidi
Acqua vs inchiostro
Movie   

   Dunque e per continuare ripetiamo il concetto basilare:
   "Ad ogni azione corrisponde una reazione dell'Universo che è tendente a ripristinare l'equilibrio e la situazione precedente"
  
   Cercheremo ora di spiegare che cosa realmente si muove e come si muove il flusso di riequilibrio.

   Possiamo pensare a questo flusso idealmente come costituito da due elementi:
     1) un fascio di tubazioni di lunghezza infinita e di sezione costante, i tubi sono tutti uguali fra loro,
     2) di un fluido che si muove all'interno dei tubi con direzione verso la destinazione.

   I tubi convergono da tutte le direzioni verso l'oggetto o l'azione da ripristinare, possiamo immaginare una sfera con tubazioni che convergono dalla periferia al centro, il centro è anche il luogo dove si trova l'oggetto.
   Per analogia si può dire che è lo stesso comportamento dell'acqua (o di un fluido) quando riempie i suoi "buchi", questo processo è spiegato dalla fisica ordinaria che usa il termine "Regime laminare".
  
   La necessità di usare il concetto di "tubo" deriva dal fatto che la porzione di fluido agisce e si muove senza miscelarsi con gli elementi vicini e mantenendo così la sua indipendenza per tutta la durata dell'azione.
   La stessa modalità si verifica anche nei fluidi ordinari ma solo quando essi si muovono a velocità contenute.
http://it.wikipedia.org/wiki/Regime_laminare

   Il fluido quindi parte dall'inizio del tubo e si muove verso l'oggetto di destinazione senza essere influenzato da ciò che accade nei tubi vicini.
   Il concetto di "tubo" è stato usato solo per semplificare la nostra descrizione ma nella sezione "Onde portanti" si è approfondito questo argomento spiegando che ogni elemento è protetto da una serie onde sovrapposte in modo tale da creare una struttura di rinforzo (praticamente indistruttibile) che consente alle onde che trasportano i flussi di mantenersi integre per tutto il percorso.

   Non si deve però confondere l'integrità e l'indipendenza del flusso con la sua direzione.
   La direzione infatti, come abbiamo già evidenziato può essere modificata da elementi ostacolanti.
  
   Quando per una causa qualsiasi si verifica una deviazione e quindi una velocità diversa (relativamente) a quella di altri flussi anche il tempo proprio del flusso si modifica e come già visto per estrarre energia da questa situazione sarà quindi sufficiente connettere fra loro tempi diversi tramite un conduttore.
  
   Come esempio si parlerà ora di una comune cellula fotovoltaica che secondo la teoria classica si tratta di un'associazione a delinquere (forse mafiosa) infatti raccontano solo di bande e malaffare come: drogati di vario tipo, Bassotti, gap band, negativamente debole, lacune, ecc. Mamma mia c'è da prender paura!
   https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_fotovoltaico
  
   Una cellula fotovoltaica funziona semplicemente perché la luce agisce su due cristalli semiconduttori che si differenziano per il modo con il quale deviano la risposta dell'Universo.
   Se usiamo un colorante come filtro otteniamo gli stessi risultati della banda Bassotti con il vantaggio che alla fine del lavoro ci beviamo quel che resta.
Attenzione a non macchiare la camicia! Movie

   La deviazione di un fluido può essere tale da produrre l'effetto contrario di quello previsto.
  
   In altre parole quando l'energia dell'Universo s'incanala in un'altra direzione oltre a mancare il bersaglio essa può apparire in altro luogo come se fosse stata generata dal nulla.
   Poiché ogni deviazione implica anche una modifica temporale del flusso può accadere che l'energia implicita contenuta nel flusso deviato sposti anche il suo gruppo di appartenenza energetica, ad esempio un movimento meccanico o di attrito può essere visto come luce, disturbo elettromagnetico, ecc.
   Si rammenta però che ciò che vediamo o misuriamo è relativo ed esclusivo al rapporto fra il nostro tempo e quello del flusso. In altre parole ciò che percepiamo come luce o come spinta meccanica, rumore, ecc. è in realtà sempre la stessa e unica materia o forza basilare che costituisce l'Universo.
  
   La porzione di energia che è possibile deviare per ottenere l'èffetto (contrario) è comunque una percentuale ridottissima (praticamente insignificante) ma conoscendo il principio che ora è stato esposto si può ipotizzare per il futuro l'impiego di collettori capaci di raccogliere più sorgenti in un solo scopo.
  
   Un normale specchio in rapida rotazione, ad esempio, restituisce una parte dell'energia luminosa che riceve come energia negativa.
   Si è usato il termine "negativa" perché pur essendo improprio è comunemente usato dai ricercatori in questa materia.
   Non si tratta quindi di energia negativa ma semplicemente di un flusso ruotato di un angolo uguale o minore di 90°.
   Per essere aggiornati sullo stato di queste ricerche si veda questo (onesto) link.
http://bruceleeeowe.wordpress.com/2010/12/07/negative-energy-from-theory-to-lab

   Ci sono comunque altri modi più redditizi per usare le energie dell'Universo, per conoscere come: si veda la sezione: "Terza forza".
   La differenza sostanziale fra il modo attuale di produrre energia e quello futuro (che dovrebbe emergere (speriamo) dalla lettura di questo documento)) è il Calore.
   Le macchine che impiegano la forza dell'Universo infatti non usano il Calore come energia primaria ma usano solo la componente di reazione che come ovvio è "fredda".
   Si potrebbe pensare che per "fredda" intendiamo non "calda" ma non è cosi.
   L'energia dell'Universo quando è ruotata non solo produce una reazione diversa dal previsto ma può produrre una inversione della reazione che è in atto, in altre parole un sistema può essere posto in oscillazione e per metà tempo sarà caldo e per l'altra metà riassorbirà il calore prodotto in precedenza.
   Fra i personaggi che hanno fatto ricerca in questo importante settore vi segnaliamo: IRVING LANGMUIR
IRVING LANGMUIR AND ATOMIC HYDROGEN

   Nell'idea di Irving si opera separando in una fase e ricomponendola nella l'altra fase.
   Questa idea-invenzione è stata sperimentalmente realizzata da: "JLN Labs"
http://jlnlabs.online.fr/mahg/index.htm

Guardate anche questo!
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   Per non divagare oltre proseguiamo ora nel nostro intento continuando con la descrizione della tubazione

   Nella parte terminale del tubo (quella che sarà a contatto con la destinazione) il fluido assume la forma dell'oggetto o della perturbazione che deve ripristinare.
   La forma però non deve essere intesa come noi la percepiamo tramite i nostri sensi perché essa comprende dettagli volumetrici e dettagli microscopici anche della parte interna.
   In senso figurato si può dire che la "forma" è un calco negativo in 3D (e ai raggi X) visto dalla parte della direzione del moto del fluido.

   La forma dell'oggetto (intesa come appena descritto) è un elemento fondamentale al punto che si può dire che l'Universo conosce e distingue la sua destinazione esclusivamente tramite la forma.
   La forma potrebbe anche essere intesa come Massa ma il termine Massa così come noi lo conosciamo è insufficiente per spiegare l'azione dell'Universo.
   Per avere un'analogia si pensi ai fenomeni di risonanza che come noto per manifestarsi richiedono oggetti con simmetrie specifiche, forme e similitudini volumetriche.

   Lo scienziato sarà sorpreso nel leggere che il concetto di Massa è incompleto e la sua sorpresa, come logico, dipenderà dal fatto che tutta la fisica meccanica si basa proprio su questa invariabilità concettuale.
   Insomma pesa di più un chilo o di carta o un chilo di piombo?
   La risposta non è così ovvia come comunemente si pensa e se avrete la pazienza di seguirci ora cercheremo di esporre la nostra versione.
  
   Quando si effettua una misura (qualsiasi misura) si deve rammentare che il risultato è sempre il rapporto fra un'unità nota e quella di riferimento.
   Ad esempio se misuriamo una distanza useremo (ovviamente) il metro come unità di riferimento, il metro però è un oggetto che non ha nessun riferimento con il quale fare la sua verifica in altre parole è auto referente.
   Insomma si stabilisce in modo arbitrario un riferimento supponendo che esso disponga di proprietà assolutamente indeformabili, costanti nella sua durata e valide in ogni luogo del Creato.

   Ci sono invece due elementi da aggiungere al nostro conto e ambedue gli elementi sono legati al tempo.
   Il primo elemento è una variabile ed è inerente il tempo base che appartiene al nostro Universo.
   Il secondo elemento è costituito da tre variabili e ciascuna di esse è riferita al Tempo proprio di ogni asse della terna Euclidea.
   Il secondo elemento (quello con tre variabili) non deve essere inteso come universale perché esso appartiene ai singoli e specifici oggetti.
   Per l'Universo la terna di coordinate di ogni oggetto è come una carta d'identità che identifica in modo univoco l'oggetto stesso mentre per noi, purtroppo, questa informazione non è utilizzabile completamente ma solo in piccola parte.
   Ad esempio se desideriamo calcolare la distanza di un oggetto dobbiamo forzatamente usare due misure eseguite da punti diversi mentre per l'Universo è sufficiente una sola verifica.
   Per comprendere il meccanismo si supponga di valutare una distanza usando come riferimento solo la dimensione apparente di un oggetto.
   Come è noto gli oggetti lontani ci appaiono più piccoli di quelli vicini e quindi, in teoria, conoscendo la dimensione dell'oggetto originale si potrebbe estrapolare la distanza.
   Questo metodo di comparazione è simile a quello usato dall'Universo ma nel nostro caso ciò che vediamo è relativo e dipendente da altri fattori mentre per l'Universo risulta preciso ed efficace.
   La similitudine però è solo per spiegare un concetto perché nella realtà noi, in questo modo, possiamo estrapolare una sola e singola informazione mentre per l'Universo la Forma contiene una quantità enorme di dati.
   
   Ad esempio se due oggetti uguali si muovono sulle stesse identiche coordinate ma ciascuno è dotato di velocità o accelerazione non uguale, in questo caso, i due oggetti sembreranno sia a voi (comuni mortali) sia all'Universo come dotati di un diverso volume e/o una diversa collocazione spaziale ma la nostra percezione di direzione, velocità, ecc. essendo relativa sarà quindi diversa dalla percezione assoluta che è caratteristica esclusiva del'Universo.

   L'astrazione del moltiplicare quindi una Forza per una Accelerazione per ottenere il valore Massa non solo è una contraddizione nei termini (si moltiplica pere con mele) ma è astrusa perché sia la forza (peso) sia l'accelerazione sono (nel nostro mondo) completamente relative.

   Poiché come detto le variabili sono tre (altezza, larghezza, profondità) la "Forma" di un oggetto conterrà quindi molte più informazioni di quante possono essere contenute nella semplice: "Massa".
   Ad esempio sarà possibile comprendere per l'Universo in quale direzione un oggetto si muove, con quale velocità, ecc. e tutto ciò istantaneamente senza fare misure sequenziali.
  
   Quanto fin qui esposto dimostra come il progetto dell'Universo è estremamente razionale, efficace, giustificato e..... facile da comprendere.

   Come più volte descritto nella relazione sui Gradienti esiste anche un'atra proprietà che posseggono i corpi in movimento.
   Il movimento infatti comporta una modificazione del tempo dell'oggetto e questa modificazione temporale cambia lo stato chimico-fisico alterandone le caratteristiche, ad esempio l'oggetto può diventare duro o morbido liquido o solido, ecc.
   Anche questa informazione (pur se di tipo indiretto) è contenuta nei dati deducibili dalla Forma.

   Ancora si rammenta che un corpo rotante su un asse fisso o mobile assume altre proprietà che in alcuni casi rendono difficile o impossibile una reazione coordinata dell'Universo.
   Un corpo rotante quindi esce dagli schemi ma su questo argomento si invita il lettore a leggere altre informazioni nella teoria generale dei Gradienti.

   A questo punto se la nostra descrizione è stata chiara sarà facile comprendere perchè per l'Universo l'informazione Massa è solo un acessorio, utile forse, ma incompleto e quindi non indispensabile.
  
   La convalida di quanto è stato fin qui descritto è facilmente realizzabile e riproducibile da chiunque.
   Nella sezione "Esperimenti" della relazione generale dei Gradienti troverete "Esperimento palline" nel quale si mostra la relazione spazio-tempo.

   In precedenza si è affermato che le tubazioni per il trasporto del fluido erano disposte come in una sfera che dalla periferia confluivano sul'oggetto da riequilibrare.
   Il concetto di "Sfera" è stato usato perché estremamente importante, esso oltre a dare un'idea figurata di come avvengono le azioni dell'Universo ci offre anche indicazioni precise sui limiti del fluido.
  
   Se osserviamo i pianeti e i corpi stellari noteremo che essi hanno la forma preferenziale di uno sferoide.  
  
   La prima informazione che possiamo ricavare da questo importante e diffuso fatto è che la Gravità non può essere una forza che attrae ma è indiscutibilmente una forza che spinge.
   La forma sferica è e può essere solo il risultato di pressioni esterne che agiscono da tutte le direzioni sui corpi spaziali.
   In altre parole e ad esempio un pianeta è simile ad un oggetto qualsiasi sul quale confluiscono le tubazioni simboliche che trasportano il fluido riequilibrante.
   Se la Gravità fosse una forza che attira i pianeti dovrebbero avere una forma conica (o di un cetriolo) e non certamente sferica.

   La seconda importante informazione che ricaviamo dalla forma sferica dei pianeti è che il fluido dell'Universo non agisce per tutto il volume del corpo ma agisce solo in una parte che è quella più esterna.
   Come visto in precedenza per la "Fessura" il fluido ha problemi anche nella sua azione con gli spessori elevati di materia.
   Per un approfondimento si veda la sezione "Gravitazione" della relazione dei Gradienti dove ci sono delle mappe gravimetriche e la spiegazione del perché in alcune aree la Gravità risulta alterata.
   Per comprendere ciò che vogliamo dire s'immagini che i Fluido dell'universo sia perfetto.
   Se "perfetto" il fluido non potrebbe compiere alcuna azione perché invece di riequilibrare i corpi li attraverserebbe senza fare "nulla".

   La forma sferica dei pianeti ci mostra che la materia è stata spinta, compressa e modellata da una forza concreta e tangibile.
   Se la forza ha agito ciò indica che essa è stata ostacolata e che quindi il corpo ha presentato (come una specie di) attrito o di resistenza.
   Ciò che noi vediamo è quindi il risultato di questa azione-reazione Universo-materia.
   Le forze in gioco quindi sono almeno due, la prima è quella dell'Universo che spinge e la seconda è quella dell'oggetto che si oppone.

  
  
   Work in progress
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Per completare queste brevi note sulla "forma" aggiungiamo che ogni forma corrisponde anche ad una specifica frequenza per cui la forma può essere sostituta da una frequenza oppure il contrario.
   Molti ricercatori (e in tutto il mondo) hanno lavorato intorno al concetto forma-frequenza esprimendo varie teorie che si basano sull'unicità di ogni cosa e sulla possibilità di impiegare oltre alle frequenze anche disegni, simboli e oggetti con similitudini particolari.
   I lavori di questi scienziati sono in gran parte sconosciuti e ignorati dalla grande madre del sapere ufficiale.
   Per approfondire ecco un link ricco d'informazioni:
Tutto sulla Radionica

Durante il suo movimento all'interno dei tubi il fluido influenza ed è influenzato dallo stato degli altri oggetti che si trovano sul suo percorso, anzi gli oggetti intermedi ed estranei alla destinazione sono un ostacolo per il suo intercedere e fanno diminuire o deviare il flusso alterando così la sua azione. Succede anche, in qualche caso, che i flussi possono essere ingannati e agire su corpi diversi da quello di destinazione.
  L'inganno proviene da molti fattori ma il principale è ancora costituito dalla forma, se nel suo cammino incontra oggetti di forma simile all'oggetto di destinazione l'Universo scarica gran parte della sua energia su questo oggetto. 
 
  Per comprendere le azioni indirette ed impreviste dei flussi e anche l'estrema importanza tecnica dell'argomento è indispensabile rifarsi alle sperimentazioni dello scienziato Carman Cortesi.
  Carman Cortesi per anni ha misurato la correlazione fra i moti di un corpo rotante con altri corpi rotanti e altre sorgenti energetiche.
http://www.cortesi-gravity.it/

  Essendo egli stesso sorpreso dai risultati delle sue sperimentazioni ha cercato di formulare anche una teoria completamente nuova e che ovviamente non poteva tenere conto di quanto insegna la fisica classica. La fisica ortodossa infatti ignora completamente quegli effetti che lui ha scoperto verificato e misurato.
  In questa pagina ad esempio Carman ha dovuto immaginare che la Gravità è una cosa completamente nuova.
http://www.cortesi-gravity.it/pag_24.htm
  Per chi fosse interessato questa invece è la nostra teoria sulla Gravità
La Gravità

  In sintesi gli studi di Carman confermano ampiamente che il moto di un corpo può essere influenzati dal moto di un altro corpo che è posto nelle vicinanze o anche distante se costituito da una massa adeguata.
  Se siamo stati chiari nella nostra esposizione dovrebbe a questo punto essere per tutti facilmente comprensibile la ragione per la quale esistono queste interferenze.
  Comunque la spiegazione è questa:
  L'Universo invia dei flussi di riequilibrio che nel loro cammino interferiscono con le masse che incontrano.

Work in progress
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  Completate le premesse che sono state indispensabili per comprendere gli accadimenti del sistema Universo passiamo ora ad un'applicazione pratica delle nostre conoscenze.
  L'applicazione che ora sarà descritta è solo un esempio e ha come scopo principale quello di suggerire lo studio di altri possibili impieghi dello stesso principio.
 
  Per prima cosa (evidentemente) dobbiamo usare un metodo che ci consenta di emulare o stimolare in modo efficace l'Universo così che esso agisca a nostro comando.

  L'acqua ha la caratteristica di rispondere alle sollecitazioni meccaniche creando dei piccoli vortici. Questi vortici sono di breve durata ma in ogni caso la loro persistenza sarà più che sufficiente per i nostri scopi.

  Se interponiamo un bacino d'acqua fra il dispositivo perturbante e i flussi di riequilibrio inviati dall'Universo, l'acqua risponderà creando un'immagine composita.
  L'immagine creata non ha nulla a che vedere con le forze che l'hanno attraversata ma questa immagine contiene informazioni sufficienti per simulare il fenomeno.
  In altre parole riproducendo la stessa immagine nella stessa acqua tramite suoni o altre sollecitazioni meccaniche si ottiene che l'Universo risponde come si trattasse di una perturbazione creando di conseguenza forze simili a quelle originali e quindi in grado di ottenere azioni meccaniche reali.

  Nella figura qui sopra l'istantanea di un pendolo in movimento.
  Riproducendo la stessa immagine (e nello stesso recipiente) tramite un gruppo di generatori di frequenze acustiche si ottiene il movimento del pendolo.
  L'esempio è molto semplificato ma per ottenere migliori risultati è richiesto l'impiego di concentratori magnetici, filtri direzionali dei flussi, liquidi di contrasto e un software per la gestione degli oscillatori.
  Anche l'ambiente deve essere adatto e per quanto possibile si devono evitare luoghi dove esistono schermature (tipo Faraday) o masse metalliche importanti.

  Vi suggerisco la visione di questi due film nei quali, anche se in modo disordinato e senza una teoria di riferimento ritroverete i concetti che sono stati sopra illustrati.
Voyager DNA onde e acqua Movie
Intervista a Massimo Citro Movie

  Per concludere:
A) Non è possibile generare immagini da oggetti fermi ma si rammenta anche che qualsiasi cosa può essere posta in vibrazione con grande facilità, con questo metodo, in particolare, si possono riprodurre le molecole o i composti biologici.
B) Ingannare l'Universo è abbastanza facile infatti è possibile creare richiami sintetici come abbiamo visto con l'acqua o altri materiali non citati oppure fare trappole reali come quelle descritte in più occasioni in questa relazione e inerenti la "Terza forza".

Work in progress
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Da qui in poi solo appunti, non leggere

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Alcune note aggiuntive sull'acqua
  Dalla più remota antichità si è parlato frequentemente di fonti o sorgenti miracolose dalle quali si traeva guarigione e rigenerazione.
  Probabilmente ci sono più fonti miracolose che malati ma ci piace qui ricordare e analizzare un noto miracolo di Gesù che si riferisce alla guarigione di un paralitico nella piscina di Betsaida.
http://digilander.libero.it/pisanofranco/paralitico_betsaida_prima_parte.pdf

   La piscina era costituita da due settori divisi da una paratia
 

sodio liquido
http://chaos.aip.org/resource/1/chaoeh/v15/i4/p041104_s1?view=fulltext&bypassSSO=1

 

Un flusso quando si muove in realtà sposta un tubo di flusso la cui parte terminale, quella che dovrà agire come controreazione è un'immagine tridimensionale in negativo dell'oggetto che deve riequilibrare.
In altre parole il flusso è un tubo che ha come forma specifica nel sua parte teminale.

La forma non è però semplice o simile a ciò che noi vediamo normalmente con gli occhi ma comprende anche una parte interna dell'oggetto; insomma una copia in negativo dotata di grande dettaglio che riproduce anche gli atomi e le molecole.

Quando il flusso si muove non agisce solo sull'oggetto di destinazione ma anche sugli oggetti intermedi che incontra sul suo cammino.
Può essere difficile comprendere questo concetto ma fortunatamente per noi un altro scienziato italiano ha fatto per molti anni questa sperimentazione che ha riportato puntualmente nel suo sito.

Nei suoi documenti troverete in dettaglio e in modo analitico ciò che avviene e le interferenze che sono provocate dai moti di cilindri rotanti.
Leggendo scoprirete che la luce ad esempio modifica alcuni parametri di una rotazione meccanica.

All'inizio di questo documento parlavo di come imbrogliare l'universo e fare in modo che esso sia in inbarazzo o agisca con più energia di quanto necessario.
Sempre nei documenti di Carman troverete come si comporta l'Universo al cospetto di due corpi con moto opposto. In questo caso l'Universo per fermare uno dei cilindri finisce per accelerare quello vicino.
Troverete altre informazioni nella mia relazione dei Gradienti, se avete voglia consultate anche l'argomento "Terza forza".

Lo scopo di questo documento non è quello di approfondire concetti inerenti l'energia per cui ho riportato solo quanto a mio avviso è indispensabile per comprendere i fenomeni inerenti l'acqua.

L'acqua ma non solo quella perchè in modo più o meno incisivo tutta la materia si comporta con le stesse modalità è in realtà un pellicola fotografica che riproduce il passare di un flusso di compensazione dell'Universo.

L'immagine riprodotta però non è esattamente identica a quella del flusso perchè quando l'acqua riceve il flusso essa essendo spinta dal moto si arrotola creando dei vortici che hanno una forma caratteristica che assomiglia ai ricami (fiorentini?).

Questo fatto però non è disturbante perchè ci consente di valutare anche se in modo grossolano che cosa è successo, voglio dire che se non si formassero questi vortici non potremmo vedere assolutamente nulla.

Se attraverso tecniche di congelamento o altri metodi fotografiamo queste figure abbiamo in realtà nelle nostre mani un mezzo per agire sull'oggetto finale tramide intermediari di altra natura.

Dunque e per spiegare meglio questa cosa.
Supponete di mettere in moto un pendolo e di porre nelle sue vicinanze, possibilmente da intercettare il flusso, una vasca con un liquido.
Fotografando con una macchina fotografica ordinaria la forma (cluster) di ciò che avviene se poi riproducendo questa forma tramite un segnale acustico o meccanico di qualsiasi natura in definitiva richiameremo l'universo per riequilibrare la nostra macchia e in definitiva otteremo che il nostro pendolo in modo più o meno efficiente si metterà in movimento.
Ciò è valido per qualsiasi sistema compreso oltre a quello meccanico e elettrico le reazioni di tipo chimico o biologico.

Similmente ad una macchina fotografica dobbiamo usare una lente che consenta di avere un'immagine più nitida e con maggiore angolo.
Come detto in precedenza è possibile usare delle calamite o dei campi magnetici di qualsiasi natura ma è possibile concetrare questi raggi anche tramite cristalli.
L'uso di questo o quel concentratore dipendono dalla natura del sistema da trattare.

Se s'intende riprodurre un modello statico come quello ad esempio di un composto chimico o biologico è indispensabile, per avviare i flussi che l'oggetto sia posto in movimento, preferibilmente con una piccola vibrazione con asse parallelo al flusso che si vuole registrare.

Un'ultima avvertenza, non usate sistemi schermati o metallici, possibilmente anche le strutture della vasca dovrebbero essere in vetro e non in metallo.

Per comprendere meglio quanto qui illustrato brevemente è opportuno rivedere anche il concetto di gravità che non è una forza attrattiva della materia ma una forza che spinge proveniente dall'universo.
Altre informazioni sempre nella teoria dei gradienti


 

 

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