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Ci risiamo: ultimo aggiornamento [marzo 2003]
 

dall'intervento alla Camera di Francesco Rutelli

Le 16 dichiarazioni di Silvio Berlusconi messe agli atti del Parlamento da Francesco Rutelli, durante il suo intervento alla Camera nel corso del dibattito parlamentare sulla crisi irachena.

Mosca, 16 ottobre 2002:
“In Iraq non ci sono più armi di distruzione di massa”.

Lisbona, 17 ottobre:
“Insieme a Blair, resto il più fedele alleato di Bush”.

Roma, 7 novembre:
“Ho la stessa sensibilità del presidente Chirac”.

Roma, 13 novembre:
“Sono stato l’unico premier ad aver espresso la convinzione che Saddam avrebbe accettato la risoluzione dell’Onu”.

Praga, 21 novembre:
“Se ci sarà un’azione militare contro l’Iraq sarà solo un’azione comune multilaterale”.

Roma, 30 dicembre:
“Gli Usa hanno garantito che non ci sarà azione armate se non nell’ambito Onu”.

Roma, 19 gennaio 2003:
“Agli ispettori Onu va dato tutto il tempo che loro stessi riterranno necessario”.

Roma, 23 gennaio:
“Sappiamo che ci sono prove certe sulle armi di Saddam su cui siamo tenuti alla riservatezza”.

Roma, 24 gennaio:
“Ho convenuto con Aznar sulla assoluta inutilità di riunire il vertice Ue” (che si svolse con successo da lì a poco).

Roma, 1 febbraio a “Milan Channel”:
“Al Qaeda non potrebbe essere così organizzata senza il supporto di uno Stato che abbiamo ragione ritenere essere l’Iraq’’.

Mosca, 3 febbraio:
“Una seconda risoluzione Onu sarebbe opportuna anche per chi ritenesse di voler intervenire in guerra per dare legittimità all’azione’’.

Roma, 5 febbraio:
“Un intervento militare in Iraq per avere legittimità richiede una seconda risoluzione dell’Onu’’.

Roma, 7 febbraio:
“Senza una seconda risoluzione avremo oltre al danno della guerra la perdita di credibilità dell’Onu, la sua sparizione di fatto, il tracollo della Nato, una divisione dell’Europa’’.

Modena, 9 febbraio:
“Se fossero gli Usa ad aprire il conflitto i risultati sarebbero catastrofici per l’Europa’’.

Roma, 28 febbraio:
“L’azione militare di un Paese rappresenterebbe un fatto nefasto. Non credo alcuno si caricherà di tale responsabilità”.

Roma, 12 marzo:
“Quella di Martino sulla opportunità della guerra è una convinzione personale. Io non sono un tecnico. Avrà riferito cose sentite. Non dovete chiedere a me cose che non conosco”.

 

   
  per leggere le scemenze dette nel 1994, clicca qui
per leggere quelle del 2001, clicca qui
 

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